sabato 23 marzo 2019

Venite, venite a Me con semplicità di cuore, come un fanciullo che si avvicina a suo padre con fiducia; venite pure a Me, mostrandoMi la vostra debolezza e confidandoMi i vostri problemi, fate che il Padre vostro nei Cieli vi oda ...



la pace sia con tutti voi; Io sono Pace, Io sono Amore; vengo nella vostra nazione per Mia Infinita Misericordia per estendere la Mia Vigna anche nel vostro paese così che i Suoi Campi producano frutti sufficienti per nutrire la vostra nazione agonizzante; le Mie Opere Divine si estendono sopra tutta questa terra e tutte sono buone perché sopperiscono ad ogni bisogno al tempo debito; ascoltate la Mia Voce, figli devoti, e fiorite come i fiori al giungere della primavera, sbocciate con i Raggi di Luce Pura che effondo su di voi;

riempio le tenebre della vostra nazione con benedizioni; voglio guarire le vostre povere anime, voglio riposare le vostre anime stanche; gettatevi dunque nelle Mie braccia Aperte; Io sono il vostro Salvatore che vi chiama perché ritorniate a Me; vedete, figli Miei, lo spirito di torpore ha oscurato molte nazioni, spingendo molte di esse in un sonno profondo, e Io, dall’alto, osservo tutto con angoscia e dolore; oggi, Io, il Signore, sono alla ricerca del vostro cuore, perché ciò di cui ho bisogno è l’amore, un ritorno d’amore...

venite, venite a Me con semplicità di cuore, come un fanciullo che si avvicina a suo padre con fiducia; venite pure a Me, mostrandoMi la vostra debolezza e confidandoMi i vostri problemi, fate che il Padre vostro nei Cieli vi oda ...

Io sono Amore, la Sorgente Sublime dell’Amore che ha sete di un ritorno d’Amore; non rifiutare la Mia supplica; rifiuta le tentazioni che ti circondano, figlio Mio; rifiuta di dare un appiglio a Satana; se solamente sapeste come Io Sono vicino a voi e come brucio dal desiderio d’elevare a Me la vostra anima e svezzarvi per offrirvi un vero Cibo!

cercate di capirMi, cercate di percepire la Mia Volontà; non siate qui solo per soddisfare la vostra curiosità, siate qui per imparare; allargate lo spazio del vostro cuore solo per Me, per permetterMi di fare in voi la Mia Dimora; non soffocate in voi il Mio Spirito con l’immoralità, il razionalismo, l’egoismo ed altri peccati; non soffocateMi, lasciate respirare in voi il Mio Spirito e levate i vostri occhi verso il Cielo e pregate in silenzio come Io pregavo il Padre Mio;

pregate col cuore ... ed Egli vi ascolterà;

pregate con amore ... ed Egli non vi rifiuterà;

pregate con Fede... ed Egli non respingerà la vostra supplica;

tutto ciò che fate, fatelo con amore per l’Amore; e Io non rimarrò silenzioso, impassibile o insensibile alla vostra preghiera, perché Io sono pieno di Misericordia e di Tenerezza;

Io sono il Buon Pastore e cerco i Miei agnelli e le Mie pecore tra le macerie; vengo a cercarvi col Mio Cuore in Mano per offrirveLo; vengo a cercarvi nella vostra povertà e vi ricordo ancora che non siete senza padre e che Mi appartenete tutti; vengo a ricordarti che nella Casa di Mio Padre c’è un posto per te, figlio Mio1 ... un posto che appartiene a te ... la Mia Anima languisce per te... la Mia Anima si trova in un’indicibile afflizione ogni volta che un posto rimane vuoto per l’eternità ... Io, il Signore, ti porto il Cielo nelle Mie Mani2 come regalo per te, per offrirLo a te, ma il Mio nemico vuole impedirti di riceverLo;

così spesso egli utilizza povere anime per ridurre la Mia Voce al silenzio, denigrando le Grazie del Mio Santo Spirito e così ferendo il Mio Corpo fino a renderlo irriconoscibile; nascondendosi dietro una Nube di Tenebre, queste anime diventano Maestre del Male e della Vanità e rifiutano di comprendere le Mie Vie; questa gente grava pesantemente sul Mio Cuore; senza timore, essi vengono a Me, vuoti e con le mani vuote; si burlano della Promessa; ancora una volta mettono nella Mia Mano destra una canna per prendermi in giro, poi la tolgono dalla Mia Mano e se ne servono per percuotere la Mia Testa, si mettono quindi in ginocchio rendendoMi omaggio cosi che la gente, al di fuori della Chiesa, parli bene di loro; ogni giorno questi sacrilegi Mi ricrocifiggono, Mi trascinano ripetutamente al Calvario, Mi odiano senza alcuna ragione, ah figli Miei...

questa gente ha trasformato i Miei Occhi e gli Occhi di Mia Madre in una fontana eterna; udite il Mio Grido dalla Croce, poiché innumerevoli moltitudini continuamente cadono nel fuoco eterno; ascoltate lo Spirito che dona la vita;

le vostre nazioni hanno indurito il cuore e abbandonato la sorgente della Conoscenza; volgete il vostro sguardo verso di Me! alzate le teste verso di Me! venite ad assimilare la Mia Luce, permetteteMi di rimuovere il sudario che avvolge la vostra nazione; Io sono il Guardiano della vostra anima e del vostro cuore che vi implora per un ritorno all’amore; un amore senza interesse personale, morite a voi stessi, lasciate che il vostro cuore sia condotto dallo Spirito, e lo Spirito vi condurrà alla Verità per riconoscerMi; ascoltate la Mia Voce, la Voce del Mio Spirito; aumentate le vostre preghiere e vivete in santità, siate santi, perché Io sono Santo;

se oggi la Mia Casa è in rovina e l’ateismo regna in tanti cuori,3 è perché la vostra generazione Mi rifiuta un posto nel suo cuore; Io ritorno non trovando né amore, né fede e nemmeno speranza; la Mia Casa giace in rovina; ridotta in macerie dal Razionalismo, dalla Disobbedienza e dalla Vanità; i Miei gloriosi pascoli del passato sono ora sterili a causa della Grande Apostasia penetrata nel Mio santuario;

manca l’Obbedienza; ho dato interamente il Mio bastone di pastore a Pietro perché guidi i Miei agnelli fino al Mio Ritorno, ma nella loro malvagità e per i loro interessi personali e non per i Miei, hanno spezzato il bastone del Mio pastore in due, e poi l’hanno frantumato in mille schegge ... la Fraternità è stata frantumata, la Fedeltà è stata annientata, e il Mio Gregge giace ammassato, morto, presso le Fontane dell’Amore, della Pace e dell’Unità, fontane di altri tempi; tutto quello che chiedo a questi pastori che voltano le spalle a Pietro, è di piegare il capo e riconoscere il loro Errore; voglio che raggiungano il luogo di riposo che ho loro destinato; non voglio che cadano uno dopo l’altro, come stelle; se solo ascoltassero quello che oggi lo Spirito dice loro; Io non ricorderò loro l’apostasia, né le Piaghe che essi Mi procurano;

pregate per questi preti, il Mio amore per essi è Grande, ma grande è pure il dolore che Mi procurano oggi; pregate che si abbassino per lavarsi i piedi l’un l’altro con umiltà e amore;

Io, il vostro Signore Gesù Cristo, imprimo i Miei Sospiri d’Amore sulla vostra fronte e con Grande Amore benedico ciascuno di voi per unirvi e perché diventiate uno, come la Santissima Trinità è Una e Uguale; anche voi siate uno sotto il Mio Santo Nome;

10 Ottobre, 1989

POTENZA DIVINA D’AMORE



La «Voce» alla Povera Anima


Allora ascolta la voce del tuo dilettissimo Signore. Il Culto che io domando per glorificare maggiormente lo Spirito Santo, non sarà disgiunto da quello dovuto al mio Sacro Cuore... quindi non sarà per nulla un Culto nuovo...
Però, quello che io domando è che la mia Chiesa dia molto risalto alla sua azione santificatrice nelle anime... ne parli di più... lo si faccia conoscere...
Si faccia comprendere alle anime che senza questo divino Spirito nulla si può compiere che possa piacere alla Santità del Dio tre volte Santo. Che si inculchi nelle anime un amore ardente fiducioso... Che lo si invochi... che lo si renda familiare amico d’ogni istante, perché Egli solo è l’ispiratore d’ogni bene. Egli solo nel calore del mio ardentissimo amore trasforma le anime... santifica i cuori. Egli solo in quest’ora grave può salvare l’umanità!

Madre Carolina Venturella

Preservami in questo viaggio



Mia amata Madre di Salvezza,  
ti chiedo di pregare affinché mi sia dato il cibo della vita  
per preservarmi in questo viaggio, 
per contribuire a salvare tutti i figli di Dio. 

Ti prego di aiutare tutti coloro che vengono ingannati da falsi idoli e falsi dèi 
ad aprire gli occhi alla verità della morte del Tuo Figlio sulla Croce 
per salvare ognuno dei figli di Dio e condurre tutti alla vita eterna. 
Amen 

Madre della Salvezza: Pensate alla vita come ad una tappa tra la nascita ed il Nuovo Regno Glorioso



Miei cari figli, non permettete mai ad alcuno di voi di avere paura dell‟Intervento Celeste durante questa Missione di Salvezza. Siate invece grati a Dio, per la Sua Grande Misericordia ed il Suo insondabile Amore per il genere umano. Dovete rendere Gloria a Dio, sapendo che tutto comincia e finisce con Lui; non c‟è nessuna via di mezzo. Pensate alla vita come ad una tappa tra la nascita ed il Nuovo Regno Glorioso, che attende tutti voi, qualora doveste accettare la Promessa di Dio: quella che il Suo Figlio Unigenito, Gesù Cristo, ritornerà a reclamare il Suo Regno. 

Sono numerosi quelli che non credono in Colui che li ha creati. Essi possono essere testimoni del Suo Amore e, tuttavia, ancora non credono che l‟Amore viene da Dio o che Dio è Amore. Chi accetta l‟esistenza del male non crede nell‟Amore di Dio, né accetta l‟esistenza del maligno. Solo coloro che riescono a superare il male in tutte le sue forme capiscono veramente il potere che esso esercita attraverso le parole, le opere e le azioni. È solo quando un‟anima si è districata dall‟influenza del male che può essere resa libera. La vera libertà può essere raggiunta solo quando si accetta la Verità. Se non accetterete il Verbo fatto Carne, quale è mio Figlio Gesù Cristo, allora voi non sarete mai liberi. 

Figli, voi dovete combattere il male in tutte le sue ingannevoli forme, ma non è facile identificarle chiaramente. Satana è il re delle menzogne; è l‟ingannatore che riesce a convincere il mondo che lui non esiste. Presentando la Verità come se fosse una cosa malvagia egli convincerà i più deboli tra voi, che il male possa sempre essere giustificato. Non dovete mai permettere a voi stessi di farvi ingannare, poiché la Verità venne data al mondo ed è contenuta nel Libro del Padre mio. Qualunque cosa, possa deviare dalla Vera Parola di Dio, deve essere evitata. Non ascoltate coloro i quali vi dicono che un atto malvagio è una buona cosa o che deve essere accettato a causa dei tempi in cui vivete. 

Il genere umano non è cambiato. Il peccato non è cambiato. Tutto ciò che è cambiato è la riluttanza dell‟uomo ad accettare Dio come suo Creatore. 

La tua amata Madre 

Madre della Salvezza 

29 Agosto 2014



SANT’AGOSTINO



Estendi la tua carità su tutta la terra, se vuoi amare Cristo perché le membra di Cristo sono diffuse su tutta la terra. (In Io. Ep. tr. 10, 5-8) 

La Santa Messa



Testimonianza di Catalina  Rivas


Quando stavamo per cominciare a pregare il padre nostro, parlò il Signore, per la prima volta durante la celebrazione, e disse: «Ecco, voglio che tu preghi con la maggiore profondità di cui sei capace e che, in questo momento, ti ricordi della persona o delle persone che ti hanno causato più male nella tua vita, affinché tu li abbracci e li stringa a te e dica loro con tutto il cuore: -Nel Nome di Gesù io ti perdono e ti auguro la pace. Nel Nome di Gesù, ti chiedo perdono e mi auguro di avere la pace. Se questa persona merita la pace, la riceverà e ne avrà un gran bene; se questa persona non è capace di aprirsi alla pace, quella pace tornerà al tuo cuore. Ma non voglio che tu riceva o dia la pace ad altre persone, fino a quando non sei capace di perdonare e di provare quella pace dapprima nel tuo cuore.»

«Fate attenzione a quello che fate» - continuò il Signore - «voi ripetete nel Padre Nostro: perdonaci come noi perdoniamo quelli che ci offendono. Se siete capaci di perdonare e non, come dicono alcuni, di dimenticare, state mettendo delle condizioni al perdono di dio. State dicendo: perdonami soltanto come io sono capace di perdonare, non di più.»

Non so come spiegare il mio dolore, nel comprendere quanto possiamo ferire il Signore e quanto possiamo noi stessi offenderlo con tanti rancori, con i cattivi sentimenti e le cose cattive che nascono dai complessi e dalla suscettibilità. Perdonai, perdonai di cuore e chiesi perdono a tutti quelli che talvolta mi avevano offeso, per sentire la pace del Signore.

Il celebrante diceva: «... concedici la pace e l’unità...» e quindi: «La pace del Signore sia con tutti voi...»

Vidi d’un tratto, fra alcune persone che si abbracciavano (non tutte), venire a porsi in mezzo una luce molto intensa; seppi che era Gesù e mi slanciai allora ad abbracciare la persona che avevo a fianco. Potei sentire davvero in quella luce l’abbraccio del Signore, era Lui che mi abbracciava per darmi la Sua pace, perché in quel momento io ero stata capace di perdonare e di togliere dal mio cuore ogni offesa contro altre persone. Questo è ciò che Gesù vuole, condividere quel momento di gioia in un abbraccio per farci trovare la Sua Pace.


SE MI APRI LA PORTA...



DAL MANOSCRITTO DI UNA PICCOLISSIMA ANIMA
AMORE PER AMORE


Siete indifferenti

Il mio Cuore, infiammato d'amore per voi, desidera un ricambio adeguato da voi. Potrebbe, per così dire, stare tranquillo in Cielo con gli Angeli e i Santi; ma no, è quasi inquieto e vuole l'onore e l'amore dei mortali; vuole le vostre adorazioni, i vostri tenui e miseri affetti. La mia Umanità anela la sua natura, il suo elemento.
La Natura divina è in pieno possesso della felicità, unita alle altre due Persone, e la mia Umanità cerca la sua felicità in voi.

Ecco perché soffro tanto che non mi amiate come dovete. Io sono innamorato delle anime vostre e voi siete indifferenti, tutti intenti alla materialità della vita.
Troppo pochi sono quelli che alzano lo sguardo a Me, che comprendono l'ansietà del mio Cuore con amore riconoscente. Amano tutti, persin le bestie: di Me, loro Creatore, si dimenticano. Non si stancano di parlare delle ore intere con un amico: con Me, che sono il vero ed unico amico, trovano lungo il trattenersi cinque minuti.
A teatro e ai divertimenti si trattengono per delle ore dietro a delle chimere: da Me vengono solo qualche volta, alle funzioni religiose. Il mio amore non è né riconosciuto né apprezzato.

Ho in mano tesori di grazie: non mi guardano neppure. E poi, per una manciata di soldi, perdono la testa... Dovreste essere tutti pazzi d'amore per quello che ho sofferto per voi: invece mi tocca andare da cuore a cuore in cerca di ricambio di affetto, e la maggior parte non si degnano neppure di uno sguardo.
Sono l'eterno Mendicante, che dopo aver, copiosamente dato, anzi dopo di essermi esaurito e spogliato, nessuno sfama e ricambia. Quando sarete in Paradiso e scoprirò la magnificenza estrema del mio amore universale e personale, dovrò operare un miracolo, perché la constatazione della vostra ingratitudine non vi cambi il Paradiso in un mare di desolazione e di sconforto.
Rifletti sempre alla mia vita terrena. Non avrebbero tutti dovuto andare a gara nell'amarmi e venerarmi per quello che ero, Dio e Salvatore? Considera le ignominie che ebbi invece a soffrire, dal Presepio al Calvario. Allora non ero molto conosciuto: ma adesso che sapete Chi sono, non devo forse ancora escogitare tutti i mezzi per indurvi ad amarmi?

DON RENZO DEL FANTE 

SPIRITO SANTO



Vieni, o Luce beatissima, e riempi l'intimo del cuore dei tuoi fedeli, onde tutti si distacchino dall'amore ai beni terreni, e anelino unicamente ai beni eterni del Cielo. 

Voi potete vincere il demonio con la forza della Preghiera, nell'Eucaristia, nell'Ascolto del Vangelo e nella fedeltà al vero Magistero della Chiesa del Mio Gesù.



Messaggio di Nostra Signora Regina della Pace, a Altomonte (Cosenza) / Italia, trasmesso il 20/03/2019

Cari figli, io vi amo come siete. Date il meglio di voi nella missione che il Signore vi ha affidato. Non temete. Voi Appartenete al Signore e Lui è molto vicino a voi. Vi chiedo di mantenere accesa la fiamma della vostra fede. Voi siete importanti per la realizzazione dei Miei Piani. Non incrociate le braccia. In questi tempi difficili, cercate di vivere più intensamente il Vangelo di Mio Figlio Gesù. Ovunque cercate di essere uomini e donne di fede. Non rimanete in silenzio. Il silenzio dei giusti fortifica i nemici di Dio. Il demonio causerà grande confusione nella Casa di Dio diffondendo la mezza verità per confondere gli uomini e le donne di fede. Voi potete vincere il demonio con la forza della Preghiera, nell'Eucaristia, nell'Ascolto del Vangelo e nella fedeltà al vero Magistero della Chiesa del Mio Gesù. Non abbiate paura. Io sono con voi, anche se non Mi vedete. Conosco ciascuno di voi per nome e pregherò il Mio Gesù per voi. La semente del male crescerà, ma coloro che amano e difendono la verità contribuiranno alla Vittoria Finale della Chiesa. Coraggio. Dopo tutta la tribolazione vedrete la Mano Potente di Dio agire e i Miei Devoti riceveranno la Ricompensa dei Giusti. Rallegratevi, perché avete un posto speciale nel Mio Cuore Immacolato. Avanti nella difesa della verità. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

venerdì 22 marzo 2019


Ho bisogno di anime generose che desiderino essere formate dalle Mie Stesse Mani in crocifissi viventi


Io sono;
la pace sia con te; prega per quelli che ancora attentano alla distruzione della Mia Vigna durante la notte; prega, perché si plachi la Mia collera nei confronti di queste anime; ho Piaghe che provocano la Giustizia del Padre Mio, per tutti i crimini di questa generazione; quando Egli vede come essi trattano la Mia Espiazione e come il Mio Corpo viene percosso, flagellato e lacerato, viene grandemente sollecitato a disperdere le nazioni e ridurle ad un mucchio di polvere; anche i Miei angeli tremano per quello che può accadere in tutta la terra; il Mio Abba si addolcisce soltanto grazie a quelle poche anime che si immolano e Mi amano;

i Miei dolori sono grandi; piccola anima, Io ti amo fino alla passione; affino e purifico anime generose, anime che accettano di riparare ed espiare per altri; ho bisogno di anime vittime che diventino vittime d’Amore, vittime della Mia Passione, vittime che muoiono a se stesse, vittime che desiderano condividere la Mia Croce; ho bisogno di anime generose che desiderino essere formate dalle Mie Stesse Mani in crocifissi viventi; come potrei altrimenti impedire che la Mano del Padre Mio vi colpisca?

bisogna che il mondo cambi, si converta e viva in santità; non permetterò più che il Mio Santo Nome sia profanato; la Mia Passione si rinnova nel Mio Corpo Mistico e Io soffro tanto quanto ho sofferto nella Mia Passione; Io cammino, figlia Mia, ripetutamente sul medesimo Cammino del Calvario; ad ogni ora Io sono ricrocifisso; Io che Sono Amore, merito tutto questo?

9 Ottobre, 1989

LE SETTE ARMI SPIRITUALI



La terza arma 


La terza arma è confidare in Dio e, per suo amore, virilmente non temere di combattere prontamente contro i diavoli, il mondo e la nostra carne, che c'è data per servire lo spirito. Buttiamo questi nemici ai piedi del nostro affetto, con ferma speranza nella sovrabbondante grazia divina, con la quale otterremo piena vittoria, perché Dio non abbandona chi spera in Lui.  

E se, alcune volte, Iddio permette che la serva e sposa di Cristo si trovi in così grande e penoso stato da invocare il Cielo, gridando: - Dio mio, non mi abbandonare! - sappia ella, per certo, che quanto più teme e dubita di essere abbandonata, tanto maggiormente, proprio in quei momenti, è sollevata a Dio in somma perfezione, per divino e occulto mistero. Il più grande esempio di questo, lo abbiamo dal suo unico Figlio, quando, ormai prossimo alla penosa e amarissima morte, gridò: - «Padre, perché mi hai abbandonato?» - Si comprende come Cristo, vero Figlio di Dio, veramente in quel punto trionfasse in somma perfezione, nella totale obbedienza e nella perfetta unione all'eterno Padre; sì comprende, anche, perché invocasse il Padre con quelle parole, in quanto uomo soggetto alle sofferenze e alla morte, e ciò avveniva perché la divinità, a sé stessa inseparabilmente unita, realmente lasciava la parte umana, soggetta ai sensi per sua natura. Questo voleva la giustizia per cancellare, con la penosa obbedienza di Cristo, il piacere della disobbedienza del nostro primo padre.  

La serva di Cristo non tema di essere abbandonata, anche se, alcune volte, così le sembra; sappia che l'eterno Padre non permetterà che accada a lei quanto non lasciò accadere al proprio Figlio; anzi, prenda più fiducia nel divino soccorso proprio nei momenti di maggior tribolazione e si ricordi della dolce promessa di Dio fatta per bocca del profeta: «Sono con lui nella tribolazione, lo salverò e lo glorificherò».  

Dunque, chi non vorrà essere messo alla prova pur di avere un cosi dolce e fedele compagno che, invocato, si offre nei momenti di angoscia? Oh! maggiormente, per questo, dovremmo desiderare di essere tribolate piuttosto che consolate, per rafforzare così la nostra speranza e la terza arma, del confidare in Dio, possa essere esercitata a nostro vantaggio. A lode di Cristo. 
Amen.  

Santa Caterina da Bologna

Lui e io



24 giugno 1937 – 
«Sii contenta quando puoi offrirmi una piccola sofferenza. A me, il Sofferente».

26 giugno – 
«Credi forse che Io non abbia bisogno di tenerezza, perché sono Dio?».

«Credi che io rimanga in silenzio con quelli che cercano di parlare con Me? 
Parla con Me!...».

«Ti mando queste piccole Grazie perché tu ti avvicini a Me. È come se Io suonassi il campanello della tua casa».

Un neonato cinguettava nella sua carrozzina mentre i genitori erano allo sportello della Posta. Lui mi ha  detto: 
«Il tuo amore non è che il balbettìo di un piccolino».

27 giugno 1937 – 
«Che la tua vita sia un costante raccoglimento, un’incessante conversazione con il tuo Signore». 

Io: “Dammi i mezzi per farmi santa!”. Lui: 
«Tu li hai».

«Ti ho pregata di svegliarti tra le braccia del Padre,
poiché ognuna delle tue mattine è una nuova creazione».

Il diario spirituale di Gabrielle Bossis 

NE’ PRESUNTUOSI, NE’ CONIGLI



... Non solo bisogna    mantenere le posizioni, ma bisogna progredire, progredire, progredire!
  
Non progredii regredi    est.
  
Come della virtù,    come della grazia e vita spirituale, e così è delle istituzioni religiose: Non   progredi i regredi est.

Bisogna fare;
  
bisogna fare bene;
  
bisogna fare di più,    molto, ma molto di più!
  
Non voglio dei presuntuosi, ma non voglio neanche dei conigli..., non voglio neanche gente fiacca; piccola di testa e di cuore, priva di ogni sana, moderna, necessaria e buona iniziativa,priva del necessario coraggio!
  
Confidare non in noi,    ma in Dio, e avanti con animo alto, con cuore grande, con grande coraggio!
  
Dio assiste e dà la    forza! Che temere?
  
Nei servi di Dio non deve mai entrare nessuno scoraggiamento: noi siamo soldati di Cristo, e perciò dobbiamo pregare, guardare a lui, non temere mai: dobbiamo anzi aumentare un coraggio superiore di gran lunga alle forze che sentiamo: perché Dio è con noi!
  
Non lasciatevi sgomentare    dalle difficoltà o dal poco frutto, e state uniti nella carità di Gesù Cristo!
  
La vostra vita sarà    piena di triboli e di spine... Ma non dubitate: Dio è con voi, se voi sarete   umili e con Dio!
  
Pigliatevi il vostro carico con fede, con viva fede e fiducia nel Signore, poiché il vostro carico vi viene da Dio, e Dio vi sta sempre vicino.

Il vostro zelo sia non volubile, non incostante, non a salti, non indipendente, né insubordinato alla disciplina la più rigida, quale deve essere la disciplina vera religiosa; ma sia zelo fervente, costante, illuminato; zelo grande e infiammato, ma prudente nella carità.
  
Ci vuole un illuminato spirito di intrapresa, se no certe opere non si fanno; la vostra diventa una stasi, non è più vita di apostolato, ma è lenta morte o fossilizzazione! Avanti, dunque!
  
Non si potrà far tutto    in un giorno, ma non bisogna morire né in casa, né in sacrestia: fuori di sacrestia!
  
Non perdere d'occhio mai né la chiesa, né la sacrestia, anzi il cuore deve essere là, la vita là; là dove è l'Ostia; ma con le debite cautele, bisogna che vi buttiate ad un lavoro che non sia più solo il lavoro che fate in chiesa.
  
Via, via, ogni pusillanimità!
  
Lungi da noi ogni pusillanimità sotto la quale si nasconde, talora, la pigrizia e la piccolezza dell'animo. La pusillanimità è contraria allo spirito del nostro istituto, che è ardito e magnanimo.

S. Luigi Orione

Signore Gesù



Signore Gesù,
fammi comprendere
che essere cristiani è credere in Qualcuno,
e che quel Qualcuno sei tu.
Qualcuno che per me conta,
Qualcuno senza di cui non saprei vivere,
Qualcuno che dà pienezza alla mia vita.
Fammi capire che il mio rapporto con te
deve coinvolgere tutta la mia esistenza,
deve afferrare tutto il mio cuore, deve legarmi a te
con un amore grande e sincero,
poiché tu sei al centro
dei miei pensieri, dei miei progetti,
del mio agire.
Solo in questo modo l'incontrarmi con te
sarà pieno di significato.
Fammi comprendere
che la gioia di un incontro
dipende dal posto
che l'altro occupa nella vita.
Signore, tu solo mi basti
tu sei la mia vita,
tu sei il mio tutto.
Sii tu sempre
l'ospite d'onore nel mio cuore,
così che i nostri incontri eucaristici
diventino meravigliosi colloqui,
a tu per tu, tra amici veri.
Così sia, o Signore,
così sia, ora e sempre.
Amen.

Io interverrò con dei modi che stupiranno il mondo



Mia dilettissima figlia, Io conosco i Miei e loro conoscono Me. Essi conoscono anche coloro che sono ugualmente Miei, così come quelli che non vengono da Me. Coloro che sono Miei sono teneri di cuore, pieni di amore per tutti i peccatori, inclusi i Miei nemici e pieni di umiltà; sanno infatti che senza di Me sono nulla. Le loro anime sono prive di malizia, rancore, odio e soffrono a causa di questo. Essi brillano come fari, poiché le loro anime sono piene della Luce di Dio. È questa Luce che Satana e tutti i suoi angeli caduti hanno preso come bersaglio con ogni tipo di tentazione. Sono queste le anime più ricercate dal maligno e, nei tempi che ci attendono, esse saranno influenzate dalle menzogne. Alcune si allontaneranno completamente dalla Verità; altre si aggrapperanno ad essa, ma faranno fatica a farlo, mentre quelle che hanno la Grazia della Divina Volontà nei loro cuori, non abbandoneranno mai la Verità.  

Il mondo si trasformerà in un grande campo di battaglia, dove regnerà la confusione e saranno le Mie anime, che affronteranno le prove più difficili. È desiderio di Satana portare via da Me, tutti coloro che Mi conoscono. Queste sono le anime più vicine al Mio Cuore, le quali rappresentano per lui il premio più grande. Saranno queste anime che, se mai dovessero cadere in errore, saranno fatte sfilare davanti a Me dal Mio più grande nemico. Sarò deriso a causa del loro tradimento e piangerò amare lacrime di pietà per questi poveri figli di Dio. 

Ma sappiate questo: Io lotterò per queste anime. Interverrò in un modo tale che il mondo ne sarà stupito al fine di strappare tutti costoro dagli artigli dell‟inganno, ed esse sapranno quando Io farò questo. In quel giorno infatti Io chiederò nuovamente loro: “Siete Miei o no?”. Allora essi sapranno che sono Io, ed Io li reclamerò e li porterò nel Mio Nuovo Regno. 

Quelli che rimangono saldi, a causa della loro fede incrollabile nella Mia Santa Parola, guideranno tutti coloro che sono Miei. Sarà grazie a queste anime – il Mio piccolo Resto – che la Mia Misericordia si estenderà lontano, anche oltre ciò che è visibile all‟occhio umano. Ora faccio appello a tutti coloro che Mi conoscono: voglio che voi viviate ogni giorno come se non ci fosse il domani. Abbiate fiducia in Me, chiedeteMi protezione ed invocateMi per ricevere degli speciali favori nel corso del vostro viaggio verso la Mia Nuova Era di Pace. Io verrò in vostro aiuto ogni volta e riverserò su di voi delle Grazie straordinarie. 
Allora non avrete più paura di nulla perché voi saprete che Io cammino con voi. Io vi terrò per mano mentre vi guiderò verso il Rifugio della Mia Pace e della Mia Grande Gloria. Venite a Me e non temete, poiché il Mio Grande Giorno sorgerà inaspettatamente ed improvvisamente; nessuna lacrima sarà più versata, poiché voi sarete uniti alla Divina Volontà di Dio per l‟eternità. Accettate il Mio Amore, le Mie Benedizioni e la Mia Grande Misericordia poiché quando lo farete potrete veramente affermare di essere Miei. 

Il vostro Gesù 

28 Agosto 2014


giovedì 21 marzo 2019

Vi dico solennemente che colui che vive nell’Amore, vive in Me, vostro Dio, e Io vivo in lui;



Io sono; 
creazione! anima! tu che Mi leggi, che Mi ascolti, lodaMi, glorificaMi, lodaMi dal mattino alla sera, lodaMi ed esaltaMi incessantemente, ripara per quelli che non Mi lodano e non Mi glorificano mai; benediciMi, adoraMi e desideraMi, non c’è stato nessuno che ti ha parlato del Cantico dei Tre Giovani?1 allora impara e proclama questo a tutte le nazioni; lo Spirito di Verità è con voi tutti, piccoli figli Miei; vi ricordo che Io sono Dio che voi venite ad incontrare ed a pregare; e siccome sono un Dio vivente, Io sento se venite a Me con preghiere a fior di labbra; Io voglio che Mi desideriate... desiderateMi, desiderateMi, abbiate sete di Me, cercateMi con ardore, non abbiate altro desiderio che Me, desiderate d’essere in costante legame con Me, desiderate di piacerMi, desiderate di sentirMi e di udirMi, desiderate la Mia Presenza, non permettete che alcuna cosa di questo mondo v’inganni; perché se il mondo vi odia, ricordatevi che ha odiato Me prima di voi;

metteteMi per Primo, non ferite il Mio Sacro Cuore trascurandoMi; vicino a Me sentirete il Mio Amore, la Mia Pace; e questa armonia del Cielo che ho con i Miei Angeli può essere anche vostra, se Mi venite più vicino; vi amo tutti con eterno amore, un amore che siete incapaci di comprendere sulla terra; venite e vi mostrerò, se lo desiderate, che cosa significhi La Vera Vita in Dio; vi dico solennemente che colui che vive nell’Amore, vive in Me, vostro Dio, e Io vivo in lui;

svegliatevi dal vostro sonno, uscite dal vostro letargo e non ingannate voi stessi dicendo: “ma io amo il Signore ed Egli lo sa, L’ho sempre amato e così la mia coscienza è pulita”, oggi vi dico di ritornare a Me; se Mi domandate: “ma come dobbiamo ritornare?” Io vi risponderò, convertendovi; e se voi replicate: “ma noi siamo convertiti, come dovremmo convertirci?” vi risponderò, desiderandoMi e avendo sete di Me; cercate Me, il Santo dei santi; venite ad adorarMi; che Io sia tutto per voi, Io, il vostro Santo! i vostri occhi si sciolgano in lacrime d’amore al Mio Cospetto;

siate vigilanti, siate vigilanti, se sapeste a qual punto sia allarmante il non conoscere la causa dei propri peccati, il non sentire i propri peccati e l’aver perduto il senso di ciò che è bene e di ciò che è male! resistete alle tattiche del demonio; siate vigili nelle preghiere, rimanete in costante preghiera con Me; pregate senza sosta, fateMi sentire che avete un costante desiderio di Me: una preghiera costante, una preghiera che viene dal cuore, è Il Desiderio di Dio, Miei diletti; se desiderate crescere nel Mio Amore, uscite dal vostro letargo e dalle vostre preghiere a fior di labbra; essere in preghiera costante vuol dire desiderare Me, vostro Signore; cercate di capire il Mio Messaggio; desiderateMi con gioia, desiderateMi con tutto il cuore e non con le sole labbra; fate che oda il vostro grido: “Abba!”; allora, ritornate a Me come fanciulli, ritornate a Me e chiedeteMi col cuore, cercateMi col cuore, venite e offriteMi il vostro cuore; la Devozione abbellirà la vostra anima; non allontanatevi dalla Verità, poiché la Verità è Amore, allora venite a Me pieni d’Amore, attingendo al Mio Cuore; siate nella Verità, vivete nella Verità desiderandoMi incessantemente; fate tutte queste cose affinché possiate vivere;

in questi ultimi giorni, Io diffondo il Mio Spirito di Grazia su tutta l’umanità, non avete notato che Io sono prodigo anche con i più piccoli fra voi? il Mio Spirito di Grazia sta riversandosi sulla vostra generazione perché impariate ad amarMi; Io vengo come Richiamo della Mia Parola; vengo per illuminare queste tenebre con la Mia Luce; vengo per avvertirvi e svegliarvi dal vostro profondo sonno; non vengo con ira, vengo con Amore, Pace e Misericordia per togliere il sudario di morte che avvolge le vostre nazioni; vengo per ricordarvi che sono Santo e che in santità dovete vivere; vengo per ricordarvi e per insegnarvi come si prega; Io vi ho donato ogni cosa per elevare a Me la vostra anima perché sia partecipe del Mio Regno;

Io vengo a voi come un Mendicante, supplicandovi; vengo a voi come la Sapienza che vi insegna di nuovo tutta la conoscenza della Santità; con tanto ardore vi offro il Mio Cuore, con tanta umiltà Io Mi offro, tutti i giorni, come vostro Pane quotidiano; vi do da mangiare Cibo a sazietà, da mangiare fino a che siate sazi; allora venite a Me, ritornate a Me e lodate Me, vostro Dio;

vi benedico tutti lasciando il Mio Sospiro d’Amore sulla vostra fronte; l’Amore vi ama tutti; siate uno;

2 Ottobre, 1989

Ritorno a casa



La Tradizione

Quando la Chiesa Cattolica parla di tradizione si riferisce alla Tradizione apostolica, ovvero a quelle tradizioni che formano l’insieme delle verità che gli apostoli ricevettero da Gesù, o per ispirazione dello Spirito Santo, e che questi trasmisero a viva voce, benché queste cose non fossero scritte nella Bibbia. Qui non si parla di tradizioni o di costumi umani che possono essere passeggeri e criticabili. Per questo la Tradizione o le tradizioni, in quanto verità di fede trasmesse dagli apostoli, sono fonte di fede autentica per noi.
Pensiamo al primo concilio di Gerusalemme (At 15). In questo momento gli apostoli, i vescovi, i presbiteri si riunirono per discutere se la Legge di Mosé dovesse divenire obbligatoria per i gentili convertiti. Per essere più chiari: si discusse se i gentili dovessero obbedire a certi insegnamenti dell’Antico Testa-mento o meno. Il concilio per decidere che non ne erano obbligati non ricorse a nessuna parola di Gesù e a nessuno scritto del Nuovo Testamento. La decisione provenne dall’autorità del concilio stesso presieduto da Pietro. Il noi crediamo (At 15, 11) detto da Pietro fu determinante, sebbene queste credenze non fossero scritte in alcun luogo.
Lo stesso Gesù appoggiò la tradizione orale, non scritta, dei farisei e disse: Sulla cattedra di Mosè si sono assisi gli scribi e i farisei. Fate e osservate ciò che vi dicono, ma non quello che fanno. Poiché dicono, ma non fanno. (Mt 23, 2-3). Per questo possiamo domandarci: dove è scritto nella Bibbia che solo la Bibbia è l’unica fonte di fede? Dove dice la Bibbia che le uniche verità alle quali dobbiamo credere sono contenute nella Bibbia?
Ricordiamo che esistono verità che non stanno nella Bibbia. In Gv 21, 25; Gv 20, 30; 2 Gv 12. In 2 Ts 2, 15 si afferma: Mantenetevi fermi e conservate le tradizioni che avete appreso dalla nostra viva voce o dai nostri scritti. Da confrontare con altri testi: Tm 1, 13; 2, 2; 1 Ts 2, 13; 3, 4; 4, 2; 2 Ts 3, 6; 1 Co 11, 2 e 15, 3.
Cristo non scrisse né ordinò di scrivere, perché, se avesse comandato di scrivere, forse ora ci sarebbero undici o più vangeli. Cristo ordinò di predicare (Mc 16, 16) e molte cose che furono predicate non sono contenute nella Bibbia. Se si fossero scritte tutte le cose che Gesù fece, non basterebbe il mondo intero a contenere i libri che si sarebbero dovuti scrivere. (Gv 21, 25).
Cristo ordinò di predicare tutto. Dice letteralmente: Andate dunque, ammaestrate tutte le genti, battezzandole... insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho ordinato (Mt 28, 19-20). Ma cos’è questo tutto se non è stato scritto? In questa direzione si colloca la tradizione apostolica riguardo alle cose di fede, che è stata trasmessa oralmente dal tempo degli apostoli sino a noi. 
Alcune di queste verità, la chiesa le ha reputate con sicurezza suoi credi, come la verginità di Maria o la presenza di Gesù nell’Eucaristia o l’Assunzione o la Immacolata Concezione di Maria. La tradizione apostolica espone molti dubbi su come interpretare alcune verità scritte nella Bibbia, compresa la questine della divinità di Cristo o riguardo la risurrezione che molti cristiani nel corso dei secoli hanno negato e continuano a farlo.
Vediamo cosa diceva Sant’Ireneo (140-205): in tutte le chiese  del mondo si conserva viva la Tradizione degli apostoli, possiamo raccontare a tutti e a ciascuno dei suoi successori fino ai noi. Sarebbe lungo enumerare tutti i vescovi che si sono successivamente succeduti sulla cattedra dei vescovi, ordinati dagli stessi apostoli; basta citare la sedia di Pietro, la più importante e più antica della Chiesa, conosciuta dappertutto e fondata da Pietro e Paolo. La tradizione di questa sede basterebbe a vincere la superbia di coloro che a causa della loro stessa malizia si sono allontanati dalla verità. Certamente, il primato di questa chiesa di Roma è tale che tutte le Chiese, che si riconoscono nella tradizione apostolica, sono in totale accordo con i suoi insegnamenti (Santo Ireneo, Contro gli eretici, libro III, 1. 3, 1). 
Sant’Ireneo nomina i primi papi succeduti a Pietro: Lino, Anacleto, Clemente, Evaristo, Alessandro, Sesto, Telesforo, Iginio, Pio, Aniceto, Sotero, Eleuterio. Non è corretto andar a cercare la verità in altri, è facile riceverla dalla Chiesa. L’insegnamento della chiesa è ovunque e sempre lo stesso, si appoggia sulla testimonianza dei profeti, degli apostoli e di tutti i discepoli. Riceviamo questa fede dalla Chiesa come un dono prezioso, chiuso in un vaso splendido. Dove è la Chiesa lì è lo spirito di Dio e dove c’è lo spirito di Dio lì è la chiesa in tutta la sua grazia. (Contro gli eretici 3. 24, 1).
Diceva Tertulliano nel secondo secolo: Chi siete voi, e da dove venite? All’inizio stavate nel seno della Chiesa cattolica, quando vi siete separati, chi vi diede la missione di predicare queste nuove dottrine? Tutti coloro che predicano in nome di Dio, devono essere inviati da Dio. Accreditate la vostra missione... Mostrate l’origine delle vostre chiese, presentateci i vostri vescovi che si succedettero dall’inizio della vostra storia, chiarendo quale fu il primo vescovo che sia stato garante e successore di uno degli apostoli o uno degli uomini apostolici che sin dal principio fino alla fine fu in comunione con gli apostoli... è ben chiaro che tutta la dottrina che è in accordo con queste chiese madri e fonti della fede, deve esser considerata come veritiera, in quanto contiene, senza dubbio alcuno, ciò che queste chiese ricevettero dagli apostoli, gli apostoli da Cristo e Cristo da Dio (Tertulliano, Contro gli eretici, p. 569).
E così ci fu una Tradizione orale che si trasmise dal tempo degli apostoli. Non dimentichiamo che la Bibbia fu “fissata” con tutti i suoi libri nell’anno 393 durante il concilio di Ippona e nell’anno 397 nel concilio di Cartagine. Ciò nonostante, prima che esistesse la Bibbia in quanto tale, esisteva la Chiesa, e i fedeli avevano una fede solida e ferrea, basata sulla Tradizione orale, guidati dall’autorità del Papa, successore di Pietro. Per questo, secondo il piano di Cristo, la Chiesa è necessaria e lo stesso vale per il papa. Altrimenti, durante i primi quattro secoli, senza autorità, senza Bibbia e senza tradizioni autentiche, i fedeli sarebbero caduti nell’errore e la Chiesa sarebbe presto sparita. 
La Bibbia e la Tradizione sono due fonti complementari della rivelazione. Ma come dice il Catechismo cattolico: “Vanno distinte da queste le tradizioni teologiche, disciplinari, liturgiche o devozionali nate nel corso del tempo nelle Chiese locali. Esse costituiscono forme particolari attraverso le quali la grande Tradizione si esprime in forme adatte ai diversi luoghi e alle diverse epoche. Alla luce della Tradizione apostolica queste tradizioni possono essere conservate, modificate, oppure anche abbandonate sotto la guida del Magistero della Chiesa”. (Cat 83).
Sì, non possiamo dimenticare che la Chiesa insegna attraverso l’autorità del Papa, che ci rassicura sull’autenticità della nostra fede, soprattutto quando il Papa insegna una verità ex cathedra, cioè, con tutta la sua autorità, con il desiderio di imporre una verità di fede e di costumi, perché sia creduta da tutti i fedeli come rivelata. In questo caso diciamo che il Papa non si può sbagliare perché è infallibile; poiché se si potesse sbagliare diremmo che mai potremmo esser sicuri di alcuna verità, e pertanto ciascuno potrebbe opinare su qualunque cosa a modo suo, e non ci sarebbe UNITà.
Per questo, quando la Bibbia richiede interpretazione, solo il Papa, come rappresentante di Cristo, può interpretare autenticamente. Non che il Magistero della Chiesa o l’autorità papale stia più in alto di ciò che dice la Bibbia, ma è al suo servizio, poiché il Papa ci aiuta ad intenderla e a non equivocare nella interpretazione. Cristo le diede la sua autorità dicendo: tutto ciò che avrai legato sulla terra resterà legato nei cieli e tutto ciò che avrai sciolto sulla terra resterà sciolto nei cieli. (Mt 16, 19).
In questo modo, vediamo che la Scrittura (Parola di Dio scritta nella Bibbia), la Tradizione (rivelazione trasmessa oralmente) e il Magistero della Chiesa, sono intimamente uniti cosicché nessuno possa sussistere senza gli altri due, e tutti e tre si completino a vicenda per far comprendere la rivelazione divina agli uomini.
Che accade quando abbiamo solo la Scrittura? Che ciascuno interpreta a modo suo, come se fosse la massima autorità o il papa della sua chiesa, e così esistono tante interpretazioni quante le persone. Da qui tanta divisione tra i fratelli, separati in mille chiese distinte. 

Padre ángel Peña

Le Profezie di Teresa Neumann



Rapporti con i trapassati e con l'angelo custode 

Nello stato di estasi e in quello successivo all'estasi, Teresa vedeva i trapassati e l'angelo custode. Del suo angelo ella percepiva la presenza: lo vedeva alla propria destra come «uomo luminoso»; vedeva anche l'angelo dei suoi visitatori. Teresa riteneva che il suo angelo la proteggesse dal demonio, la sostituisse nei casi di bilocazione (come abbiamo già avuto occasione di vedere nelle pagine precedenti), l'aiutasse nelle difficoltà. Quanto ai trapassati, ella aveva il dono di vederli e di intrattenersi con loro. Quando veniva chiamata al letto di un morente, ogni volta era spettatrice del passaggio e del giudizio che avviene subito dopo la morte. Su quanto avvenne alla morte di sua sorella Ottilia nel 1958, abbiamo la preziosa testimonianza di Anni Spiegi, che così scrive: «Ottilia si ammalò gravemente nel 1958 e fu operata. Dopo un breve miglioramento, si ammalò di nuovo.  

Morì all'età di 56 anni all'ospedale di Eichstàtt. Era una persona di straordinaria bontà, profondamente devota, disponibile e umana, e Teresa aveva con lei un bellissimo rapporto. 
Quando si ammalò, rimase per settimane con lei ad Eichstatt. Spesso mi diceva: "Questo sacrificio il Salvatore non può chiedermelo. Lo pregherò finché non me la restituirà".  

Pregava di notte per ore nella cappella, andava a letto solo alle due o anche alle tre. Fino all'ultimo sperò che non morisse. Ottilia invece sapeva di dover morire e si preparò al passaggio. 
Quando giunse il momento, io ero in fondo al letto, ai suoi piedi, e Teresa al suo fianco. Nello stesso momento in cui Ottilia spirò, Resl ebbe una visione: il suo viso era così sereno e trasfigurato che capii che stava assistendo a qualcosa di grande. Alla fine guardava verso l'alto e diceva: "Con voi, con voi", e sembrava volersi sollevare. Nello stato di quiete che seguiva le visioni, chiesi a Resl che cosa avesse visto. Lei raccontò: la sua defunta madre, suo fratello Engelbert, che era morto a 45 anni nel 1949, il suo fratellino e l'angelo custode di Ottilia erano venuti a prendere Ottilia. Poi aveva visto il Salvatore, che era arrivato improvvisamente e aveva guardato con dolcezza Ottilia.  

Tutti insieme erano scomparsi in una luce chiara, e Resl avrebbe voluto seguirli. Quando si riprese e si rese conto che Ottilia era morta, disse con grande forza d'animo: "Tutto è compiuto, non dobbiamo essere tristi perché Ottilia è in cielo!". Infatti non pianse e fu subito in grado di provvedere alle necessità del momento...». In quello stesso anno morì anche il padre di Teresa e al suo capezzale avvenne quanto era avvenuto per Ottilia. E' ancora Anni Spiegì che racconta: «Anche questa volta Resl vide venire i trapassati della sua famiglia, la madre, Engelbert, il fratellino, Ottilia e l'angelo custode del padre. Vide anche il Salvatore. Poi il piccolo gruppo sparì nella luce, lasciando indietro il padre, da solo. Lui guardava tristemente e con nostalgia gli altri che si allontanavano. Nel successivo stato di quiete Resl ebbe parole di rimprovero per Ottilia: "Perché non ha portato con sé il papà? Io non l'avrei fatto, l'avrei portato con me!" Papà Neumann ebbe comunque un purgatorio molto breve. Già a Natale Teresa lo vide in cielo».  

Anni Spiegì aggiunge poi un'osservazione molto interessante: «Ben di rado Teresa parlava dell'inferno e non ebbe mai visioni di questo luogo di pena eterna. Io ho soltanto saputo da Ottilia che Resl non aveva visto né in cielo né in purgatorio un uomo che conosceva bene: egli era vissuto male fino alla morte e non aveva creduto in niente».  

Non di rado capitava che Resl venisse informata nelle sue visioni della morte di qualche persona. Per esempio nel 1939, il giorno di Ognissanti, ebbe come al solito la visione dei santi in cielo; subito dopo disse: «Il maestro Widmann deve essere morto ad Eichstàtt!».  

Widmann era musicista, maestro di cappella e buon amico di Resl. In effetti, mentre Teresa aveva la sua visione, Widmann veniva sepolto ad Eichstàtt. Teresa Neumann patì spesso pene di espiazione per liberare i defunti dal purgatorio: capitava anche che fossero i defunti stessi a presentarsi a lei nelle visioni per chiederle di pregare per loro.  

Ciò avvenne con sacerdoti, parenti e amici. E’ bene ricordare che le pene espiatorie della Neumann non costituiscono certo un fatto unico nella storia della mistica. Scrive infatti l'arcivescovo Teodorowicz: «Le pene espiatorie hanno un posto preminente nella storia della mistica. Santa Caterina da Siena patì per suo padre, Caterina Ricci patì terribilmente per quaranta giorni per la conversione e l'espiazione del famoso Medici. Ugualmente soffrirono la beata Caterina da Racconigi e la stigmatizzata Veronica Giuliani... Sono anzi proprio gli stigmatizzati a portare più spesso il peso delle pene espiatorie». 

LA SANTISSIMA VERGINE MARIA



Figli, illuminate l’anima con l’unità fraterna e preparatevi spiritualmente, anche se il male sta approfittando di questo momento così significativo per i Miei figli e sta mostrando i suoi artigli infernali. 

Poiché il digiuno è luce spirituale per l’anima, voi, amati figli, riuscite a penetrare nella Misericordia nella quale Mio Figlio sommerge tutti gli uomini, arricchendoli con il Suo Santo Spirito e con il dono del Suo Amore.



Si rallegri abitualmente in Dio, che è la sua salvezza, e pensi essere cosa buona il soffrire in qualunque modo per colui che è buono.

RIMANETE NEL MIO AMORE



DECALOGO DELLA MISERICORDIA 


1° - Io sono il Dio di ogni misericordia. 

2° - Io non cerco altro, che di usare sempre misericordia.

3° - Usare la giustizia è per me come andare contro corrente; devo farmi violenza. 

4° - La porta della mia misericordia non è chiusa a chiave: è solo socchiusa; per poco che la si tocchi, la si apre; anche un bambino la può aprire, anche un vecchio che non ha più forza.

5° - La porta della mia giustizia, invece, è chiusa a chiave, e l'apro solo a chi mi costringe ad aprirla, ma Io spontaneamente non l'aprirei mai.

6° - Una volta che l'anima ha varcato la soglia della porta della mia misericordia, cade in potere dell'Amore, che ci pensa poi a non lasciarsela più sfuggire, e l'alletta in tutti i modi per farle amare la sua nuova dimora.

7° - Divenuta felice prigioniera dell'amore, questi le dà la libertà, ma solo nel recinto dell'amore, perchè se l'anima uscisse da questo recinto, troverebbe la morte. L'amore non le impedisce di uscire, perchè è libera, ma l'avverte, e questo è il freno che le mette.

8° - Più l'anima entra nei domini dell'amore, ridotta a malpartito per i mali sofferti nel passato, per i disordini e per le passioni, tanto più l'amore gode di avere tanto da fare.

9° - Le anime più miserabili, più deboli, più inferme, sono i più buoni clienti dell'amore, quelli che la misericordia divina stima di più.

10° - Saranno queste anime così predilette da Dio, quelle che, come altrettanti monumenti vivi, innalzati a magnificare la moltitudine delle sue misericordie, manderanno su Dio riflessi di luce vivissima; la stessa luce, che esse hanno ricevuto da Lui durante il corso della loro vita mortale, nella moltitudine di finezze che Dio ha loro usato per condurle all'eterna salvezza. Splenderanno, queste anime, come gemme e saranno la corona della divina misericordia».


PREGHIERA

«Mio Gesù, usa misericordia ai poveri peccatori secondo la moltitudine delle tue infinite misericordie. Fa' che galleggi la tua bontà sopra la tua giustizia e la tua misericordia sopra la tua bontà.
Gesù, vuoi tu lasciare andare perdute quelle anime per le quali sei morto in croce? Tu sei la risurrezione e la vita: siilo adunque di tanti cuori che sono da tanto tempo sepolti nelle tenebre della morte. Io fin d'ora ti ringrazio della vittoria riportata sull'infernale nemico che li teneva schiavi del peccato, perchè tu stesso mi hai assicurato che avrei ottenuto tutto, quando avessi chiesto con confidenza.
Gesù, sii a me Gesù, cioè Salvatore. Dio di misericordia, non abbandonarmi a me stessa come tante volte ho meritato per i miei peccati, ma chiudimi nel tuo dolcissimo Cuore, come un piccolo niente d'amore. In questo sacro asilo di pace e d'amore,
voglio vivere una vita tutta di unione con te. Mio Gesù, fa' che ti conosca, fa' che ti ami. E' impossibile conoscerti e non amarti, perchè tu sei infinitamente amabile; ma io non ti posso conoscere, nè amare senza la grazia del tuo Sacro Cuore».

Serva di Dio SUOR BENIGNA CONSOLATO FERRERO

OPERA DEI "TABERNACOLI VIVENTI



Il grande dono di Gesù agli uomini d'oggi tramite Vera Grita


24-XI- 1967 Gesù. La mia Passione si riflette su dite. Il mio Cuore geme in te, Io soffro ancora in te. Sofferenze diverse, sofferenze disuguali, che Io unifico e trasformo in Me. Opera d'Amore, opera di Grazia. Lavoro meraviglioso che mente umana può appena intuire; ma l'anima che di Me già vive, sa, conosce questo mistero di fede, di purificazione, di entità di dolore. "Sposa crocifissa" in Me. Questa è la mia "via" per te; questa è la nostra meta, questa è la nostra unione. Non vedere nei dolori che Me; non lavorare che per Me; non pensare che a Me; amare in tutti Me; annullarti per Me, perché tu incontri sempre Me. Sono più per te, come vedi, che per le mie Spose (le suore), poiché le anime piccole come la tua, hanno più bisogno di Me. Con te lo vado per il mondo, lo lavoro in te per avvicinare le altre anime; lo sto preparandomi una strada particolare per la quale parlerò, avvicinerò e amerò sensibilmente le anime. Per questo lavoro tu devi affidarti alla mia Mamma, in particolare, alla Addolorata. Voglio che tu sia l'umile schiava di Maria SS. A Lei ti affido, e tu con tenerezza di figlia abbandonati a Lei. Sì, figlia mia, tutto sia per il mio Regno d'Amore. E tu ripeti sempre con Me: Fiat. Sono Io, Gesù. 


La Preghiera per ottenere le Grazie di saggezza, calma e discernimento



O Gesù, 
aiutami a capire la Verità della Tua Santa Parola in ogni momento 
e a rimanere leale ai Tuoi Insegnamenti, 
non importa quanto io sia forzato a respingerTi.