Lucie Christine (1844-1908)
[31° Anno di grazie. Età: 59 anni]
30 settembre 1903. - È la visione dell'unione ipostatica del Verbo con la natura umana.
Nessuna unione conosciuta, sognata o rivelata, si avvicina all'unione della divinità e dell'umanità in un solo essere. Faccio eccezione nondimeno per l'unione che lega le tre Persone divine, che è ancora più alta e ammirabile. Questa è unica e incomparabile, sussistente da tutta l'eternità fra tre Persone in una sola natura. Tutto vi è divino.
Ma, nell'unione ipostatica, io vedo Dio uscire da se stesso, il suo amore non regge più!2.
Con lo pseudomino di Lucie Christine, Poulain editava nel 1910 qusto Giornale spirituale di Mathilde Bertrand sposa e madre di cinque figli.
La sua mistica trinitaria è caratterizzata
- dall'adorazione delle tre persone divine "dell'adorabile Trinità" nelle relazioni che le uniscono, fino all'oblio di se stessa - dalla presenza attiva nell'anima delle divine persone nella loro distinzione unitaria
- da una forte valorizzazione dell'azione dello Spirito Santo
- dal culto del S. Cuore congiunto all'irradazione dello Spirito - dall'immersione nell`oceano di amore" trinitario.
È dunque più sulla linea della pericoresi o circumincessione trinitaria patristica del IV-V secolo.
Adopera l'espressione "i Tre" ma non "i miei Tre", come Elisabetta.
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