domenica 15 dicembre 2019

La santità sacerdotale



La vostra vocazione è bella! Siatele attaccati, approfonditela, e che diventi per voi una vita, una trasformazione dell’anima nella persona di Nostro Signore Gesù Cristo.”


Dopo il libro postumo di Mons. Lefebvre, La Messe de toujours, ecco il suo complemento, La santità sacerdotale. In effetti, se la Messa onora Dio ed applica alle anime i meriti di Gesù Cristo, non esiste Messa senza sacerdote. I due termini sacerdote e sacrificio rimandano uno all’altro. Non c’è sacerdote senza Sacrificio, né Sacrificio senza sacerdote. Ma occorre dire di più. Non basta che ci siano dei sacerdoti, bisogna che quei sacerdoti siano santi! Come diceva san Pio X, “ la santità sola ci rende quali ci richiede la nostra vocazione divina, uomini cioè crocifissi al mondo e ai quali il mondo è crocifisso secondo l’avviso dell’Apostolo (2 Cor 6,5 e seguenti); uomini che unicamente tendano ai beni celesti e si studino con ogni zelo di rivolgere al cielo le anime degli altri1”.

Nessuno l’ha capito meglio di Mons. Lefebvre, che affermava a sua volta: “Quello di cui la Chiesa ha bisogno, e che i fedeli si aspettano, sono quei sacerdoti di Dio, quei sacerdoti che manifestano Dio in tutta la loro persona, in tutto il loro comportamento, in tutto il loro modo di essere, in tutte le loro parole. Ecco di cosa hanno bisogno i fedeli2(…) Perché la Chiesa ha avuto un tale irradiamento? L’ha avuto a causa della santità dei suoi sacerdoti. Guardate con che gioia le persone di una parrocchia, d’un paese dicono: Ah! Noi abbiamo un santo sacerdote. Per loro, non c’è bisogno di altra prova apologetica. Sì, un santo sacerdote esprime tutta la religione cattolica. E’ il segno del buon Dio3.”

Questa necessità della santità sacerdotale non è forse richiamata dalla preghiera recitata ogni giorno: “Signore, dateci dei sacerdoti; Signore, dateci dei santi sacerdoti; Signore, dateci molti santi sacerdoti”?

Quest’opera manifesta il senso profondo di tale preghiera facendo cogliere al tempo stesso la grandezza e le esigenze della vocazione sacerdotale. Dato che l’apostolato consiste nel comunicare la grazia alle anime, azione essenzialmente soprannaturale, esso richiede dunque, per un ordine di natura, l’unione con Dio prima del contatto con gli uomini. Mons. Lefebvre l’ha ripetuto instancabilmente.

Fin dagli anni 1970, Mons. Lefebvre denunciò la nuova concezione del sacerdozio che si diffondeva nella Chiesa a tutti i livelli con le conseguenze drammatiche che conosciamo. Se oggi le circostanze sono un po’ cambiate, molti discorsi rimangono assolutamente attuali.

Testi scelti dal rev.do Patrick Troadec


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