sabato 13 giugno 2020

LA VITA DELLA MADONNA



Secondo le contemplazioni 
della pia Suora STIGMATIZZATA 
Anna Caterina Emmerick 


La Santa Vergine viene promessa a Giuseppe 

Le vergini lavoravano occupandosi di ricami, adornando e lavando i tappeti, le vesti  sacerdotali e gli arredi sacri. All'età di quattordici anni prendevano marito e lasciavano  il tempio. I santi genitori, presentando al tempio Maria, l'avevano dedicata al Signore  come prescriveva la tradizione delle pie famiglie. I sacerdoti israeliti più elevati  spiritualmente attendevano da tale sacrificio l'atteso Messia. Secondo il regolamento  del tempio anche per Maria e altre sette compagne giunse il momento di prendere marito. Allora vidi Anna recarsi a Gerusalemme; Gioacchino frattanto non viveva più  e lei aveva preso un altro marito su invito di Dio. Vidi la Vergine tristemente commossa quando seppe che doveva lasciare il tempio, la sentii dire ai sacerdoti che  era suo desiderio non andar via dal luogo sacro perché voleva dedicarsi interamente al  Signore. Ma le fu risposto che era obbligata a sposarsi. Allora Maria si ritirò nella  cella e pregò ardentemente. Spossata dall'emozione e dall'orazione, prese un vaso e  andò ad attingere acqua da un pozzo; improvvisamente, sebbene non vedesse alcuna  apparizione o forma umana, senti una voce che la ammoni e la confortò, esortandola  ad abbracciare la volontà di Dio e ad acconsentire all'unione che le sarebbe stata  proposta. Non fu ancora la vera Annunciazione perché questa avvenne a Nazareth.  Eppure quand'ero giovinetta scambiavo spesso quest'avvenimento con quello  dell'Annunciazione. Vidi il sommo sacerdote che, siccome era assai vecchio e non  poteva reggersi da sé, veniva portato su una sedia fino al santuario. Mentre il fuoco del  sacrificio ardeva, lo vidi leggere in lunghe pergamene appoggiate su un leggio.  Improvvisamente cadde in estasi, vidi che l'indice della mano gli era caduto sul passo  in cui il profeta Isaia dice: “Ed uscirà un ramo dalla radice di Jesse, ed un fiore  spunterà dalla sua radice”.  Quando il sacerdote ritornò in sé lesse quel passo e fu  illuminato sul suo significato. Allora fece rivolgere un appello a tutti gli scapoli della  tribù di Davide affinché si radunassero al tempio per prendere moglie. All'appello del  tempio risposero numerosi uomini di devota fama e di buon nome. Il giorno in cui  Maria Santissima doveva essere presentata ai devoti astanti, pianse nella sua cella perché voleva restare vergine. Il sommo sacerdote, seguendo la sua locuzione  interiore, porse a ciascuno dei convenuti un ramo, e ordinò loro di segnarci sopra il  proprio nome e tenerlo in mano durante la preghiera ed il sacrificio. Poi i rami vennero  raccolti e posti sull'altare dinanzi al Santissimo, il religioso allora disse ai giovani pretendenti che la Vergine Maria di Nazareth avrebbe sposato colui il cui ramo avesse  sviluppato un germoglio. Mentre il fuoco ardeva e si faceva il sacrificio, tutti erano  assorti in preghiera, i ramoscelli giacevano dinanzi al Santo dei Santi. Infine il sacerdote verificò i ramoscelli e, siccome nessuno dei medesimi era fiorito, li restituì a  tutti gli scapoli rinviandoli a casa. Fu allora che vidi un giovinetto bellissimo pregare  con fervore in uno degli atri del tempio con le braccia rivolte verso l'alto. Rividi  questo giovinetto sul Carmelo, presso i figli solitari dei profeti; qui visse nel sacrificio  della continua preghiera affinché Dio concedesse all'umanità la salvezza e il  compimento della Promessa. Vidi i sacerdoti cercare nei registri per verificare se  avessero trascurato qualcuno dei discendenti di Davide, dopo approfondite ricerche  trovarono quindi segnati sei fratelli di Betlemme, tra i quali uno si era assentato dal  paese da lungo tempo. I prelati videro in questo fratello disperso una chiara indicazione simbolica, e ne ebbero pure un antico ricordo. Lo fecero quindi cercare e lo  trovarono in un paesino attraversato da un fiume non lontano da Samaria; Giuseppe  lavorava vicino all'acqua. Ossequioso all'esortazione del sommo sacerdote, il pio  uomo si pulì e, indossata una nuova veste, si recò al tempio di Gerusalemme. Egli  aveva pregato fervorosamente per fare la volontà dell'Angelo, che significava  l'adempimento delle antiche promesse messianiche. Sottoposto anch'egli alla prova  degli scapoli, quando depose il ramoscello sull'ara questo fiorì. In tal modo Giuseppe  fu riconosciuto come lo sposo destinato dal Signore alla Santa Vergine. Il sant'uomo  fu così presentato a Maria al cospetto di Anna. La figlia della grazia lo accettò umilmente quale suo sposo, sottomessa al volere divino, liberata nella volontà di Colui  al quale si era dedicata con tutta l'anima e il corpo. 

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