La Battaglia Finale del Diavolo
Nel Capitolo 8 abbiamo discusso come il Segretario di Stato del Vaticano, seguendo il nuovo “orientamento” post conciliare della Chiesa, abbia delineato una “Linea del Partito” su Fatima secondo la quale una “nuova” versione del Messaggio di Fatima deve sostituirsi al Messaggio autentico, poiché quest’ultimo non è compatibile con “l’ecumenismo”, il “dialogo interreligioso”, l’accordo Vaticano-Mosca e “l’aggiornamento” della Chiesa in generale – con tutti i disastrosi risultati che questi compromessi e cambiamenti nei confronti della Tradizione Cattolica hanno causato.
In questo capitolo ci concentreremo sul “Commento” del Vaticano denominato Il Messaggio di Fatima (MDF), pubblicato insieme alla visione del “Vescovo vestito di bianco” il 26 giugno 2000, e su come questo abbia proposto un “nuovo” Terzo Segreto, privato dei suoi contenuti profetici e di avvertimento e ridotto ad un semplice resoconto di eventi passati. A tempo debito affronteremo gli sviluppi avvenuti nel biennio 2006-2007, che hanno dimostrato senza ombra di dubbi che la visione da sola non può assolutamente essere l’intero Terzo Segreto, e che un testo contenente le preziose parole della Vergine Maria sono state nascoste, come anche Antonio Socci è stato costretto ad ammettere. Per prima cosa, tuttavia, dobbiamo prendere in considerazione questo “nuovo” Terzo Segreto che ci è stato propinato nel MDF , con gli auspici del Segretario di Stato - una carica che sarebbe poi toccata a quell’uomo che è attualmente al centro della controversia’di Fatima: il Cardinale (allora Arcivescovo) Tarcisio Bertone.284
Il lettore ci perdonerà alcuni commenti talvolta polemici in questa nostra esegesi teologica assai dettagliata del MDF, ma in realtà non riteniamo di dovercene scusare, perché talvolta è giusto polemizzare quando necessario. La società odierna sta sostituendo sempre più velocemente la Fede Cattolica con la fede in quelle che vengono definite “le scienze esatte”. La gente di oggi, pertanto, non tiene in alcun conto la scienza e l’arte di quei “polemici” il cui scopo è quello di difendere la Fede e la Chiesa contro i nemici di Cristo, Che è verità. “Ho polemos” è l’antico termine Greco per indicare la guerra. Non c’è niente di male nell’impegnarsi in una battaglia in difesa di Gesù Cristo e della Fede Cattolica; ma le persone che non hanno fede, o quelli la cui fede è indebolita, non capiranno un simile concetto perché fanno troppo affidamento sulle cosiddette “scienze esatte”.
“L’introduzione”
Già nel secondo paragrafo dell’Introduzione del MDF sul Terzo Segreto, scritto da colui che sarebbe diventato Segretario di Stato, l’Arcivescovo Bertone, possiamo trovare un passo esemplificativo delle politiche del Vaticano, che sembrano dimenticarsi del tutto dei recenti eventi storici e della Teologia Morale:
Dopo gli eventi drammatici e crudeli del secolo XX, uno dei più cruciali della storia dell’uomo, culminato con l’attentato cruento al “dolce Cristo in terra.”
Non si può certo negare che un tentativo di omicidio nei confronti di un Papa sia un crimine orrendo, che infatti è punito addirittura con la scomunica anche secondo il Codice di Diritto Canonico del 1983, che in genere è assai liberale su queste cose. Ma quell’affermazione dimostra una tragica carenza nel senso delle proporzioni. Il concetto stesso che gli “eventi drammatici e crudeli” siano “culminati” nel tentato omicidio contro il Papa è decisamente sproporzionato e non tiene in giusta considerazione le sessanta milioni di vittime fatte da Stalin, i milioni di morti causati dalle guerre scoppiate nel secolo scorso e i cinquantacinque milioni di aborti che avvengono ogni anno! Questa mancanza di proporzioni si manifesta in modo assai peggiore nel momento in cui si svilisce l’aspetto soprannaturale del “dolce Cristo in terra” nel Tabernacolo, la Cui Presenza Reale è impartita nelle mani e lasciata cadere in Piazza San Pietro285 e in tante altre parti del mondo. C’è uno scopo recondito in quest’affermazione, e cioè il tentativo di sminuire l’importanza del Terzo Segreto nel MDF.
L’introduzione del MDF afferma che: “esiste un solo manoscritto, che viene qui riprodotto fotostaticamente”. Quest’affermazione potrebbe essere un poco ingannevole, ma letteralmente vera, se stesse a significare che solo uno dei manoscritti è stato riprodotto fotostaticamente, ma alla luce dell’affermazione del Cardinale Ratzinger, secondo cui il Segreto “viene qui pubblicato nella sua interezza” (MDF pag. 32, 39), deve essere considerata necessariamente falsa. Vi sono innumerevoli prove286 dell’effettiva esistenza di due parti del Terzo Segreto, la prima delle quali, contenente la visione del “Vescovo vestito di Bianco”, è stata presa dagli archivi dell’ex Sant’Uffizio e pubblicata il 26 giugno 2000, mentre la seconda si trovava negli appartamenti del Papa. Le prove di tutto questo sono state raggruppate ed elaborate con dovizia di particolari in un articolo di Andrew Cesanek (vedi Cap. 13 e The Fatima Crusader, n.64). Come dimostra Cesanek, il testo pubblicato non contiene alcuna parola della Madonna. È quindi evidente che la presentazione del Terzo Segreto da parte di Ratzinger/Bertone manca completamente di credibilità.
Senza voler accusare esplicitamente di un peccato commesso deliberatamente contro l’Ottavo Comandamento, ci troviamo tuttavia dinanzi ad una menzogna evidente e messa nero su bianco. Dato che non è stata rilasciata nessuna dichiarazione pubblica che correggesse il problema, non si può più parlare di un errore commesso casualmente sul numero dei manoscritti del Terzo Segreto. Non è importante sapere quante e quali siano le persone coinvolte in questo inganno, ma la menzogna pubblicata ha invece un’importanza fondamentale di tipo teologico: anche se vi fosse soltanto un errore, esso riguarderebbe e influenzerebbe tutta l’interpretazione teologica presentata in quel documento (l’MDF). Se si tratta di una menzogna, cosa di cui siamo certi, allora questo implica che le interpretazioni storiche e teologiche contenute in quel documento portano inevitabilmente ad una conclusione errata nei confronti del Messaggio, il che – come vedremo - ha ripercussioni assai più drammatiche rispetto alla semplice teologia visibile nei commentari pubblicati.
Sempre da un punto di vista teologico, è molto importante anche l’uso che viene fatto delle virgolette per indicare i termini “segreto” e “La Madonna”. Se durante un”’apparizione”, la Madonna affermasse che tutte le religioni sono gradite a Dio - una cosa di per sé eretica e blasfema287 - allora dovremmo sicuramente porre la parola “Madonna” tra virgolette, perché sapremmo per certo che una simile “apparizione” non era della Madre di Dio bensì, probabilmente, di un demone. Ma mettere le virgolette attorno alla parola Madonna, in un contesto come quello delle apparizioni di Fatima - che sono state approvate da diversi Papi e provate da un miracolo come quello del Sole avvenuto di fronte a 70.000 testimoni - vuol dire dare un messaggio ben preciso: la possibilità che, tutto sommato, poteva trattarsi di qualcun altro e non della Beata Vergine Maria. Questo piccolo dettaglio, inserito nel puzzle di verità, mezze verità e menzogne della versione ufficiale, assume una grande importanza.
Le seguenti pagine dell’Introduzione del MDF continuano a reiterare la menzogna secondo la quale la Consacrazione è stata compiuta, specialmente a pagina 8 dove viene citata una lettera non firmata attribuita a “Suor Lucia” e palesemente falsa, come dimostrato da Padre Paul Kramer288. Il The Fatima Crusader ha affrontato abbondantemente il problema di questa lettera falsa, in passato, e non serve ripetersi adesso. Nel MDF, tuttavia, le vecchie citazioni di questa falsa lettera vengono usate adesso per spiegare le nuove bugie.
Per concludere, leggiamo ancora una volta l’incredibile affermazione dell’Arcivescovo Bertone, contenuta a pagina 9 dell’Introduzione del MDF:
La decisione del Santo Padre Giovanni Paolo II di rendere pubblica la terza parte del “segreto” di Fatima chiude un tratto di storia, segnata da tragiche volontà umane di potenza e di iniquità, ma permeata dall’amore misericordioso di Dio e dalla premurosa vigilanza della Madre di Gesù e della Chiesa.
Sono stati già pubblicati diversi articoli che hanno dimostrato a sufficienza l’assurdità di quest’affermazione, in senso storico.289 Effettivamente, da un punto di vista storico non vi può essere alcuna giustificazione ragionevole per una simile affermazione.
Ora, l’Arcivescovo Bertone, allora Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede, non è né un pazzo né uno stravagante. Quest’affermazione deve quindi avere una natura teologica. Padre Gruner ha suggerito correttamente che secondo Mons. Bertone, a tutti noi viene chiesto di credere che “la cosiddetta ‘caduta del Comunismo’ implica che Fatima non riveste più alcuna importanza per le politiche mondiali e che la conversione della Russia non deve essere più ricordata”290. Non si tratta soltanto di un’interpretazione politica sulla continuazione dell’Ostpolitik del Cardinale Casaroli o sugli stretti rapporti che intercorrono tra il Papa ed un genocida come Gorbaciov, ma è un’analisi, chiara ed evidente, di una Teologia che è ormai cambiata e che è al centro del nuovo orientamento ecclesiastico, una teologia chiamata Ecumenismo.
Per il momento, le domande che sorgono da quest‘analisi dovranno aspettare, dato che saranno meglio comprese una volta analizzata la “teologia” dell’ex Cardinale Ratzinger.
Padre Paul Kramer
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