giovedì 29 aprile 2021

La Stolta Superbia e Soave Umiltà

 


Fiducia!

“Resta solo nell’umiltà e non avvilirti: l’avvilimento è ancora superbia. Abbi solo l’umiltà.

Dopo il peccato, non si deve orgogliosamente pretendere di annullare la rovina da sé, ma andare da chi si sa che può risanare l’anima, perché tutto può fare il Signore. L’orgoglio dell’uomo è tale che più grande è la rovina della sua anima e più cerca di rabberciarla da sé con rimedi che producono un guasto ancora maggiore. Uno strappo, sempre si vedrà, sempre si vedranno le ferite che un’anima ha ricevute. Ma l’anima lotta la sua battaglia; è naturale, quindi, che venga colpita, tanti sono i nemici che le stanno intorno. Ma nessuno, vedendo un uomo coperto di ciccatrici, segni di altrettante gloriose ferite buscate in battaglia per raggiungere la vittoria, può dire: “Questo è un disgraziato!”. Anzi, dirà: “Costui è un eroe, ecco i segni del suo valore!” Né si vedrà mai un soldato evitare di farsi curare, perché si vergogna della sua ferita. Lo si vedrà invece andare dal medico e dirgli con santo orgoglio: “Ecco, ho combattuto e vinto. Come vedi, non mi sono risparmiato. Ora medicami per nuove battaglie e vittorie!” (Poema 8°, p. 270).

“Inutilmente gli uomini si agitano se Dio non è con loro, Mentre, senza agitarsi, vince chi si fida nel Signore che sa quando è giusto premiare con vittorie o punire con disfatte. Ditevi sempre: “Quando Dio è con noi, chi ci può vincere?”. Soprattutto quando vogliono abbattere, rovinare la vostra anima. Dio è Padre e ha cura dei suoi piccoli: non lasciatevi prendere da sgomento o superbia, ambedue sono dannosi. Dio sarà con voi se sarete umili, se riconoscerete che da voi non siete capaci di nulla, ma tutto potete, se uniti al Padre” (Poema 6°, p. 728).

René Vuilleumier


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