La Battaglia Finale del Diavolo
Riassumiamo le prove
È opportuno provvedere ad un sunto di tutte le prove portate fino ad ora nei riguardi del “nuovo orientamento” (o “Adattamento Sergiano”) della Chiesa, e l’intrinseca opposizione portata da quest’ultimo nei confronti del Messaggio di Fatima:
• Il Messaggio di Fatima è una profezia data dal Cielo per la nostra epoca, autenticata da un miracolo pubblico senza precedenti e da una lunga serie di Papi, tra i quali Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.
• Gli avvertimenti profetici contenuti nel Messaggio si sono quasi tutti avverati, salvo solo l’annientamento delle nazioni; quest’ultima profezia si avvererà se non verrà fatta in tempo la Consacrazione della Russia.
• Il Signore ha già dimostrato i grandi benefici che derivano dalla consacrazione di una nazione al Cuore Immacolato di Maria: è il caso del Portogallo, la cui consacrazione del 1931 portò ad un cambiamento miracoloso, che trasformò quella nazione da una repubblica atea e Massonica in un paese Cattolico. Questo miracolo venne considerato dai Vescovi Portoghesi come un assaggio di ciò che Dio avrebbe concesso al mondo se la Consacrazione della Russia fosse compiuta.
• Invece di seguire il percorso indicatoci a Fatima, i vertici della Chiesa Cattolica ne hanno scelto uno diverso - il percorso del nuovo orientamento, cominciato col Vaticano II, che prevede quell’“apertura al mondo” e quelle “Riforme” della Chiesa che hanno esaudito i sogni dei Suoi nemici più acerrimi nemici, il cui obiettivo dichiarato era stato proprio quello di causare simili cambiamenti nella Chiesa.
• Nell’intraprendere questo percorso verso il nuovo orientamento, i vertici della Chiesa hanno ignorato i ripetuti avvertimenti dei Papi pre-conciliari (tra i quali il Beato Pio IX, Leone XIII, San Pio X e Pio XII), secondo i quali i nemici della Chiesa stavano complottando per rimodellarla a loro piacimento, proprio come sarebbe avvenuto nel periodo post-conciliare.
• I cambiamenti hanno avuto inizio nel 1960 – l’anno stesso in cui la Madonna aveva ordinato che il Terzo Segreto venisse rivelato al mondo, cosa che era stata promessa dal Patriarca di Lisbona; anche Suor Lucia aveva insistito affinché il Terzo Segreto venisse rivelato in quell’anno, perché sarebbe stato più chiaro per allora.
• Il risultato di questi cambiamenti è stata una catastrofica perdita della fede e della disciplina all’interno della Chiesa, che sembra essere predetta proprio in quella parte del Grande Segreto di Fatima che ha inizio con le parole: “In Portogallo si conserverà sempre il dogma della fede, ecc.” – una frase che rimane tuttora misteriosamente incompleta, malgrado la pretesa del Cardinal Bertone di aver rivelato integralmente il Terzo Segreto.
• Invece di ammettere questi errori clamorosi e le loro conseguenze per la Chiesa, l’attuale apparato Vaticano si ostina ad implementare questo nuovo orientamento che è palesemente in contrasto con gli imperativi Cattolici contenuti nel Messaggio di Fatima, e cioè: la diffusione nel mondo della devozione al Cuore Immacolato di Maria, la consacrazione della Russia al Cuore Immacolato, la conversione della Russia alla Fede Cattolica ed il Trionfo del Cuore Immacolato, cui farà seguito un periodo di pace mondiale, secondo il volere del Sacro Cuore di Gesù, in un ordine Sociale Cattolico.
• Al contrario, membri influenti dell’apparato Vaticano si sono deliberatamente e scientemente rifiutati di consacrare la Russia per nome al Cuore Immacolato di Maria ed hanno condotto al suo posto una campagna sistematica, tesa a neutralizzare il Messaggio di Fatima al fine di sottometterlo al nuovo orientamento, che essi stessi avevano imposto sulla maggior parte della Chiesa - è il loro nuovo orientamento, il loro Adattamento della Chiesa agli ideali massonici e comunisti - mentre al tempo stesso perseguitano quei fedeli Cattolici che non si adattano alla Linea del Partito.
• L’apparato Vaticano, guidato dal Segretario di Stato, disprezza deliberatamente le profezie, i comandi e gli avvertimenti del Messaggio di Fatima, in favore di nuove politiche ecclesiali “illuminate”, tra le quali il rispetto degli articoli dell’Accordo Vaticano-Mosca, e quindi l’astensione da qualsiasi condanna degli errori della Russia, nonché l’assoluta esclusione di una consacrazione pubblica della Russia, per paura di “offendere” quella nazione.
• In conseguenza di questi errori di giudizio così madornali, la Russia non si è ancora convertita, la Chiesa sta soffrendo una crisi di fede e di disciplina senza precedenti, ed il mondo continua la propria spirale verso un ciclo di violenze e ribellioni contro il Signore e la Sua Santa Chiesa – in risposta al quale l’apparato Vaticano non fa altro che raddoppiare i suoi sforzi nel seguire l’inutile e dannoso nuovo orientamento della Chiesa.
Non può sorprenderci, quindi, che Papa Benedetto XVI abbia lanciato affermazioni preoccupate, nella sua lettera ai vescovi riguardo alla rimozione della “scomunica” per i quattro vescovi della Società di San Pio X, dicendo che “Nel nostro tempo in cui in vaste zone della terra la fede è nel pericolo di spegnersi come una fiamma che non trova più nutrimento…” Non può sorprenderci neanche il fatto che il Santo Padre abbia “liberato” la Messa Latina dalla sua erronea “proibizione”, né può sorprenderci, ancora una volta, il fatto che abbia chiesto una “ermeneutica della continuità” tra il Vaticano II e gli insegnamenti tradizionali della Chiesa.
Non può destare stupore, poi, il fatto che il Papa abbia dichiarato nel settembre 2009 (come abbiamo riportato nel Capitolo 7), che “nei decenni successivi al Concilio Vaticano II, alcuni hanno interpretato l’apertura al mondo non come un’esigenza dell’ardore missionario del Cuore di Cristo, ma come un passaggio alla secolarizzazione,” che “si è smesso di parlare di certe verità fondamentali della fede, come il peccato, la grazia, la vita teologale e i novissimi,” e che il risultato è – sono parole incredibili, perché provengono dal Pontefice in persona – un “ambiente ecclesiale secolarizzato” ed un “deserto senza Dio”. Infine, non possiamo meravigliarci se l’ex Cardinale Ratzinger, ora nostro Santo Padre Benedetto XVI, abbia riconsiderato e (almeno parzialmente) rigettato le sue precedenti affermazioni revisioniste di nove anni fa nei riguardi di Fatima, del Cuore Immacolato di Maria e del Trionfo del Cuore Immacolato come profetizzato a Fatima, che invece adesso egli ritiene debbano ancora avverarsi.
Può essere che le mosse del Papa in favore della Tradizione Cattolica, per quanto incomplete possano ancora sembrare, riflettano ciò che il Santo Padre conosce in merito ai contenuti del Terzo Segreto e alle calamità contro cui esso ci mette in guardia? Sono forse le stesse calamità che il suo predecessore, Pio XII, era stato in grado di prevedere con precisione, alla luce di Fatima? Esamineremo questa possibilità nel prosieguo del libro.
Per prima cosa, tuttavia, dobbiamo analizzare con attenzione l’interpretazione revisionista del Messaggio di Fatima, che continua a pesare sulla Chiesa come un macigno, malgrado il nuovo pontificato. In particolare, dobbiamo esaminare il tentativo di “neutralizzare” il Terzo Segreto.
Gorbaciov (nella foto) ha ammesso di considerarsi ancora un Leninista e continua a promuovere l’aborto, il controllo della popolazione e i principi leninisti, attraverso il suo State of the World Forum. Gorbaciov è stato invitato dal Cardinale Sodano ad una conferenza stampa in Vaticano, il 27 giugno 2000, per promuovere le memorie postume del Cardinale Casaroli, che aveva ideato la politica Vaticana dell’Ostpolitik, con la quale la Chiesa si impegnava a non denunciare gli errori del Comunismo e dell’ateismo di stato. Gorbaciov fu invitato in Vaticano nel novembre 2000 per tenere un discorso, davanti al Papa, ad alti funzionari della Curia Vaticana e vari politici in occasione del “Giubileo dei Politici.”
Padre Paul Kramer
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