sabato 24 aprile 2021

Daniele è l’uomo dalla purissima fede in tutta la verità del suo Dio. Poiché lui obbedisce alla verità del suo Dio, il suo Dio lo introduce nella sua verità.

 


LIBRO DEL PROFETA DANIELE 

16 Egli allora entrò dal re e pregò che gli si concedesse tempo: egli avrebbe dato la spiegazione del sogno al re. 

Conosciuto il motivo del severo decreto del re, Daniele stesso si presenta dal re e chiede del tempo. La risposta sarebbe stata data al re. 

Egli allora entrò dal re e pregò che gli si concedesse tempo: egli avrebbe dato la spiegazione del sogno al re. Su quale certezza Daniele promette al re? 

Attualmente lui non conosce né il sogno e né la verità contenuta in esso. Promette al re che lui avrebbe esaudito ogni sua richiesta. 

Chi dona a Daniele questa certezza? La certezza viene dalla sua fede. Se lui chiede a Dio, Dio gli svelerà il sogno e lui lo manifesterà al re. 

Daniele sa dalla sua storia che finora sempre il Signore lo ha aiuto, sorretto, custodito, protetto. Sa della sua sapienza convincente, puro dono di Dio. 

Poiché Dio conosce tutte le cose nascoste e segrete, perché per Lui avvengono e nulla gli è nascosto, lui può confidare nel suo Dio. 

Daniele vive la sua vita e ogni parola che dice sulla fede nella verità del suo Dio, che è l’onnisciente, l’onnipotente, la saggezza, l’intelligenza, la luce.   

Poiché tutto avviene per suo volere, diretto o indiretto, per comando e per permissione, Dio sa, conosce, ma anche svela ai suoi amici. 

Daniele è l’uomo dalla purissima fede in tutta la verità del suo Dio. Poiché lui obbedisce alla verità del suo Dio, il suo Dio lo introduce nella sua verità. 

Dio è la verità. Daniele è la verità obbedita di Dio. Poiché è verità obbedita di Dio, Dio lo rende partecipe della conoscenza della verità. 

Dalla verità obbedita, alla verità compiuta, alla verità conosciuta. Un solo mistero. Daniele è partecipe di tutto il mistero della verità di Dio. 

Mistero di scienza, intelligenza, onnipotenza, conoscenza, saggezza, vita. Ecco il fondamento sul quale può promettere al re la spiegazione del sogno. 

Quanto il Salmo dice della conoscenza che Dio ha di ogni singola persona, Daniele lo applica anche al re. Dio conosce e Dio svela ai suoi amici. 

Signore, tu mi scruti e mi conosci, tu conosci quando mi siedo e quando mi alzo, intendi da lontano i miei pensieri, osservi il mio cammino e il mio riposo, ti sono note tutte le mie vie. La mia parola non è ancora sulla lingua ed ecco, Signore, già la conosci tutta. Alle spalle e di fronte mi circondi e poni su di me la tua mano. Meravigliosa per me la tua conoscenza, troppo alta, per me inaccessibile. Dove andare lontano dal tuo spirito? Dove fuggire dalla tua presenza? Se salgo in cielo, là tu sei; se scendo negli inferi, eccoti. Se prendo le ali dell’aurora per abitare all’estremità del mare, anche là mi guida la tua mano e mi afferra la tua destra. Se dico: «Almeno le tenebre mi avvolgano e la luce intorno a me sia notte», nemmeno le tenebre per te sono tenebre e la notte è luminosa come il giorno; per te le tenebre sono come luce. Sei tu che hai formato i miei reni e mi hai tessuto nel grembo di mia madre.  

Io ti rendo grazie: hai fatto di me una meraviglia stupenda; meravigliose sono le tue opere, le riconosce pienamente l’anima mia. Non ti erano nascoste le mie ossa quando venivo formato nel segreto, ricamato nelle profondità della terra. Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi; erano tutti scritti nel tuo libro i giorni che furono fissati quando ancora non ne esisteva uno. Quanto profondi per me i tuoi pensieri, quanto grande il loro numero, o Dio! Se volessi contarli, sono più della sabbia. Mi risveglio e sono ancora con te. Se tu, Dio, uccidessi i malvagi! Allontanatevi da me, uomini sanguinari! Essi parlano contro di te con inganno, contro di te si alzano invano. Quanto odio, Signore, quelli che ti odiano! Quanto detesto quelli che si oppongono a te! Li odio con odio implacabile, li considero miei nemici. Scrutami, o Dio, e conosci il mio cuore, provami e conosci i miei pensieri; vedi se percorro una via di dolore e guidami per una via di eternità (Sal 139 (138), 1-24). 

Tutto però è dalla verità ascoltata, obbedita, compiuta. Sappiamo che Daniele è perfetto in ogni verità di Dio: ascolto, obbedienza, compimento, manifestazione. 

MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI 

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