LIBRO DEL PROFETA GEREMIA
20Ma come una moglie è infedele a suo marito, così voi, casa di Israele, siete stati infedeli a me». Oracolo del Signore.
Tra il desiderio del Signore e la realtà in cui si muove il suo popolo, vi è l’abisso del tradimento, dell’abbandono, della prostituzione, dell’adulterio.
Ma come una moglie è infedele a suo marito, così voi, casa di Israele, siete stati infedeli a me. Oracolo del Signore.
Il Signore constata che l’infedeltà è ancora in atto. La conversione ancora non si è compiuta. Per questo il Signore ricorda il peccato del suo popolo.
Il Signore ricorda ciò che vede, ciò che è dinanzi ai suoi occhi. Quanto non c’è più, Lui non lo ricorda. Lo dice Lui stesso. Se lo ricorda è perché ancora c’è.
Israele attualmente è infedele al suo Signore. Attualmente ancora è immerso nella sua idolatria. Attualmente è adultero. Ora è lontano dal suo Dio.
21Sui colli si ode una voce, pianto e gemiti degli Israeliti, perché hanno reso tortuose le loro vie, hanno dimenticato il Signore, loro Dio.
La prostituzione, il tradimento, il rinnegamento del Signore non genera gioia, felicità, ma tristezza, dolore, morte. Dall’abbandono del Signore viene il lutto.
Sui colli si ode una voce, pianto e gemiti degli Israeliti, perché hanno reso tortuose le loro vie, hanno dimenticato il Signore, loro Dio.
Israele è salito sui colli per peccare, abbandonarsi all’idolatria. Qual è il frutto che egli raccoglie: pianto, gemiti, esilio, vie tortuose.
Sempre quando si dimentica il Signore, ci si incammina per vie tortuose, difficili da percorrere, vie che sono di morte. Mai queste vie potranno essere di vita.
Esaminiamo tutte le vie della delinquenza, del male, del peccato dell’uomo di oggi. Non sono tutte vie di morte e non di vita? Vie di pianto e non di gioia?
Tutte le vie del male sono vie di morte. Il male consuma chi lo commette, lo uccide, lo avvolge di pianto, dolore, lutto eterno. Questa è purissima verità.
Sempre quando si abbandona il Signore ci si incammina su vie tortuose che mai daranno vita. Danno illusione di vita, ma sono solo vie di morte.
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