venerdì 23 aprile 2021

MARIA SIMMA LE ANIME DEL PURGATORIO MI HANNO DETTO…

 


Qual è l'efficacia dell'indulgenza plenaria in punto di morte?

 

Un uomo mi fece chiedere un giorno di sua moglie morta. La risposta fu che quella donna era ancora in purgatorio. Notate che era membro di parecchie confraternite nelle quali si può guadagnare un indulgenza plenaria in punto di morte. Si sarebbe dunque potuto pensare che non fosse più in purgatorio. Domandai ad un'anima com era possibile tal cosa. Ecco la risposta: Per guadagnare comptenamente un'indulgenza per se stessi, bisogna avere l'anima del tutto staccata da ogni attaccamento terreno. Si domanda molto. Prendete, per esempio, una madre di cinque figli sul letto di morte. Ebbene, questa deve dire a Dio: «Voglio ciò che vuoi Tu, vivere o morire, come Tu vuoi». Si domanda molto. Bisogna già essere vissuti in questi sentimenti per potere raggiungere un tal grado di distacco nell'ora della morte. Quando si inganna. Qualcuno fece delle domande concernenti il destino di una persona di cui diede il nome, l'anno di nascita e l'anno di decesso. La risposta: "Essa è ancora in purgatorio". Egli allora mi disse schernendomi: "Questa volta è chiaro che tutto ciò non è che un trucco: questa donna vive ancora. Pensai: "Come può dirmi un’anima che questa persona è ancora in purgatorio?" Andai dal mio direttore spirituale e gli dissi: "Non voglio più domande, c'è qualcosa che non collima". Con calma, tranquillamente, mi rispose: "Quando avrai nuovamente l’occasione di parlare con quell'anima, dille: «In nome di Gesù, ti ordino di dirmi perché mi hai dato una risposta sbagliata, poiché questa persona è ancora in vita». Feci quello che mi fu consigliato e ricevetti la notizia seguente: "Questa risposta non veniva da un'anima del purgatorio". "Da chi dunque?" L'anima rispose: "Era il demonio sotto le apparenze di un'anima del purgatorio. Quando ti si facevano domande in tutta franchezza tu hai ottenuto delle risposte giuste; quando si inganna, allora solamente il demonio ha il potere di immischiarsene". Il curato, a cui riferii queste parole, mi comunicò questa sua riflessione: "Avevo già pensato che il demonio entrasse in questa faccenda; non si può scherzare con tali argomenti. Bisogna attenersi strettamente alla verità. Il demonio è il padre della menzogna; là dove si mente, egli esercita l'impero della sua potenza


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