mercoledì 30 novembre 2022

LEGGENDA PERUGINA

 


( COMPILAZIONE DI ASSISI )


IL LIBRO DELLA CROCE

38. Durante la sua malattia di occhi, era così tormentato dalle sofferenze, che un giorno  un ministro gli suggerì: «Fratello, perché non ti fai leggere dal tuo compagno qualche  brano dei Profeti o altri passi della Scrittura? Il tuo spirito ne esulterebbe e ne  ricaverebbe immensa consolazione». Sapeva che Francesco provava molta felicità nel  Signore quando gli si leggevano le divine Scritture.

Ma il Santo rispose: «Fratello, io trovo ogni giorno una grande dolcezza e consolazione  rimembrando e meditando gli esempi di umiltà del Figlio di Dio, se anche vivessi sino  alla fine del mondo, non mi sarebbe necessario ascoltare o meditare altri brani delle  Scritture».

Richiamava alla memoria e ridiceva ai fratelli quel versetto di David: L’anima mia  ricusa di essere consolata. Dovendo essere, come affermava di frequente, modello ed  esempio a tutti i fratelli, non voleva far uso di medicine nelle sue malattie, e anzi  rifiutava perfino i cibi necessari. Per restare fedele a questo programma, era duro con il  proprio corpo, sia quando sembrava star bene, mentre era sempre debole e malaticcio,  sia durante le sue infermità.

Traduzione di VERGILIO GAMBOSO

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