La nascita della Donna
L’‘OMEGA’
La nascita della prima Donna, l’omega
§ 105 Il piccolo riquadro, simile ad una feritoia dentro il virtuale quadro nero dalla cornice rosea, è sempre molto limitato.
– Ecco, ora vedo nuovamente la vittima inarcarsi. Ma non vedo sangue. –
– Le due cosce, di quello che da prima mi pareva un otre gonfio, sono girate all’insù e sono della stessa altezza. Ciò mi conferma che la testa dell’animale vincolato al suolo dev’essere di là. – Ma la Voce sommessamente mi ripete: – DI QUA. – Il cavalletto era ritornato alle sue dimensioni. Lo vedevo alla distanza di due o tre metri.
– È tutto un perditempo – dissi. – Cosa c’entra la Bambina con... – Non potei finire la frase.
– NON C’ENTRA. ESCE. – Mi fu detto forte, ma non capivo.
– Allora aspetto ancora – dissi. – Se la Bambina ha da saltar fuori da qualche magia, dovrò pur vederla. –
In quel momento il riquadro si abbassò e vidi che gli occhi della vecchia madre, indaffarata e spettinata che mi pareva una strega, guardavano quell’animale ansimante e semovente che era stato definito “ponte” e che era sotto la sua testa protesa in avanti.
Non capivo ancora, però, di quale animale si trattasse. Il riquadro, dentro il quale si svolgeva la scena, era sempre limitato a pochi centimetri di larghezza e di altezza dentro l’ampia cornice rosea dello schermo visivo.
– Ora quel riquadro si alza. –
– Ora vedo l’archetto appena sotto il lato superiore del video. –
– Il riquadro ora si abbassa un millimetro al secondo, lentamente, non a scatti. –
– Più sotto l’archetto vi è un’altra fossetta, nera, come una cicatrice d’albero nella corteccia color bruciato40. –
– La corteccia è cresciuta tutt’attorno rientrando in essa e coprendola. –
Mi richiama quella di un noce che osservo sempre, passando, all’inizio del paese. Un suo ramo si protendeva sulla strada e fu tagliato a livello del tronco qualche anno fa. Ora vi si annidano insetti perché non è ancora chiusa la ferita. Qui invece la corteccia vi è cresciuta intorno raggrinzita e l’ha chiusa.
– No, non è chiusa. Ne esce qualcosa che non sono insetti o scarafaggi. –– È un materiale inerte, semiliquido che cade a terra41. – Forse dentro ci sono dei ghiri che puliscono la tana. Vedo che è un orifizio che si chiude e si contrae. Non volevo credere ai miei occhi. Mi rizzai disgustato. Girai lo sguardo per togliermi ogni illusione. Dio non mi farebbe uno scherzo così!
(Nota della curatrice) Qui termina il racconto di immagini allegoriche e ricomincia la narrazione di immagini reali, visti però sempre attraverso un riquadro molto piccolo che non consente una visione completa della scena.
§ 106 Guardo di nuovo e riprendo la descrizione. Il riquadro dentro la cornice rosea ora misura 20 cm per 15 circa.
40 Benché la partoriente sia bianca, o giallastra, le sue parti intime sono nere in campo color bruciato. 41 Chi ha partorito o ha assistito ad un parto sa che questo fenomeno durante le spinte è normale o quantomeno frequente.
– Le gambe dell’animale giacente partono da un avvallamento centrale e sopra la biforcazione sono lisce. –
– Il bordo superiore del riquadro si alza a destra un millimetro al secondo. –
– Vedo che la gamba destra, in alto, termina con una curva [il ginocchio flesso]. –
– Il bordo del riquadro si alza anche a sinistra e vedo che anche la gamba sinistra termina con una curva. –
– Vedo sotto la fossetta (che ora vedo essere l’ombelico) una riga di peli neri e arruffati che mi era sembrata il bordo sdrucito di una stuoia di crine. –
– I peli dell’una [i peli del pube della partoriente] e dell’altra [i peli dei polpacci della vecchia madre ancestre] si assomigliano. – Comincio a capire e a rinunciare alla mia illusione. “Impossibile che venga da Dio” pensavo.
Osservo che l’estremità superiore della gamba liscia e chiara di destra, in prossimità del ginocchio, lascia vedere un movimento sotto la pelle liscia.
– Quelli – esclamo sorpreso – sono i tendini di un femore! Adesso capisco tutto! Ah! Valeva la pena di tenermi tanto sulla corda per farmi vedere le parti intime di una bestia viva! Eh! Signore! Mi avete giocato bene questa volta! –
Mi girai pensando: “Ma che sia proprio Lui a farmi questo scherzo? E a che scopo? Veramente... ho chiesto io di vedere sopra quel ‘ponte’... Invece Lui mi ha fatto vedere sotto. Non mi aspettavo però questa delusione! –
§ 107 Il riquadro, entro il video dalla cornice rosea, ora è più piccolo. Nel vedere per terra quella ‘bestia-ponte’ che ansimava, curvava la schiena nei suoi sforzi, e poi si rilassava, si dimenava ora di qua ora di là, senza girarsi sul fianco mormorai:
– Signore, e l’Uomo dov’è? Cosa fa? –
– STA OSSERVANDO QUELLO CHE VEDI – disse sommessamente. “A quell’età?” pensai. Mi volsi verso il tavolo. Avevo di fronte a me il quadro con la fotografia della Madonna Pellegrina, che intravedevo nella luce che invadeva la stanza.
– Madonna benedetta! Una lezione di anatomia su una femmina antropoide, a me, che sono Sacerdote e non veterinario! Perché? E della Bambina, ancora niente? –
Don Guido Bortoluzzi
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