domenica 27 novembre 2022

GENESI BIBLICA EVOLUZIONE O CREAZIONE? CAINO E’ LA CHIAVE DEL MISTERO

 


La nascita della Donna 

L’‘OMEGA’


La nascita della prima Donna, l’omega  

§ 105 Il piccolo riquadro, simile ad una feritoia dentro il virtuale quadro nero dalla  cornice rosea, è sempre molto limitato.  

– Ecco, ora vedo nuovamente la vittima inarcarsi. Ma non vedo sangue. –  

– Le due cosce, di quello che da prima mi pareva un otre gonfio, sono girate all’insù e  sono della stessa altezza. Ciò mi conferma che la testa dell’animale vincolato al suolo  dev’essere di là.  – Ma la Voce sommessamente mi ripete: – DI QUA. – Il cavalletto  era ritornato alle sue dimensioni. Lo vedevo alla distanza di due o tre metri.  

– È tutto un perditempo – dissi. – Cosa c’entra la Bambina con... – Non potei finire la  frase.  

– NON C’ENTRA. ESCE. – Mi fu detto forte, ma non capivo.  

– Allora aspetto ancora – dissi. – Se la Bambina ha da saltar fuori da qualche magia,  dovrò pur vederla. –   

In quel momento il riquadro si abbassò e vidi che gli occhi della vecchia madre,  indaffarata e spettinata che mi pareva una strega, guardavano quell’animale  ansimante e semovente che era stato definito “ponte” e che era sotto la sua testa  protesa in avanti.  

Non capivo ancora, però, di quale animale si trattasse. Il riquadro, dentro il quale si  svolgeva la scena, era sempre limitato a pochi centimetri di larghezza e di altezza dentro l’ampia cornice rosea dello schermo visivo.  

– Ora quel riquadro si alza.  –  

– Ora vedo l’archetto appena sotto il lato superiore del video. –  

– Il riquadro ora si abbassa un millimetro al secondo, lentamente, non a scatti. –  

– Più sotto l’archetto vi è un’altra fossetta, nera, come una cicatrice d’albero nella  corteccia color bruciato40. –  

– La corteccia è cresciuta tutt’attorno rientrando in essa e coprendola.  –  

Mi richiama quella di un noce che osservo sempre, passando, all’inizio del paese. Un  suo ramo si protendeva sulla strada e fu tagliato a livello del tronco qualche anno fa.  Ora vi si annidano insetti perché non è ancora chiusa la ferita. Qui invece la corteccia  vi è cresciuta intorno raggrinzita e l’ha chiusa.  

– No, non è chiusa. Ne esce qualcosa che non sono insetti o scarafaggi. –– È un  materiale inerte, semiliquido che cade a terra41. – Forse dentro ci sono dei ghiri che  puliscono la tana. Vedo che è un orifizio che si chiude e si contrae. Non volevo credere  ai miei occhi. Mi rizzai disgustato. Girai lo sguardo per togliermi ogni illusione. Dio  non mi farebbe uno scherzo così!  

 

 

(Nota della curatrice) Qui termina il racconto di immagini allegoriche e ricomincia la  narrazione di immagini reali, visti però sempre attraverso un riquadro molto piccolo che  non consente una visione completa della scena.  

 

§ 106  Guardo di nuovo e riprendo la descrizione. Il riquadro dentro la cornice rosea  ora misura 20 cm per 15 circa.  


40 Benché la partoriente sia bianca, o giallastra, le sue parti intime sono nere in campo color bruciato. 41 Chi ha  partorito o ha assistito ad un parto sa che questo fenomeno durante le spinte è normale o quantomeno  frequente.


– Le gambe dell’animale giacente partono da un avvallamento centrale e sopra la  biforcazione sono lisce.  –  

– Il bordo superiore del riquadro si alza a destra un millimetro al secondo.  –  

– Vedo che la gamba destra, in alto, termina con una curva [il ginocchio flesso]. –  

– Il bordo del riquadro si alza anche a sinistra e vedo che anche la gamba sinistra  termina con una curva. –  

– Vedo sotto la fossetta (che ora vedo essere l’ombelico) una riga di peli neri e  arruffati che mi era sembrata il bordo sdrucito di una stuoia di crine. –  

– I peli dell’una [i peli del pube della partoriente] e dell’altra [i peli dei polpacci della vecchia  madre ancestre] si assomigliano. – Comincio a capire e a rinunciare alla mia illusione.  “Impossibile che venga da Dio” pensavo.  

Osservo che l’estremità superiore della gamba liscia e chiara di destra, in prossimità  del ginocchio, lascia vedere un movimento sotto la pelle liscia.  

– Quelli – esclamo sorpreso – sono i tendini di un femore! Adesso capisco tutto! Ah!  Valeva la pena di tenermi tanto sulla corda per farmi vedere le parti intime di una bestia viva! Eh! Signore! Mi avete giocato bene questa volta!  –   

Mi girai pensando: “Ma che sia proprio Lui a farmi questo scherzo? E a che scopo?  Veramente... ho chiesto io di vedere sopra quel ‘ponte’... Invece Lui mi ha fatto vedere  sotto. Non mi aspettavo però questa delusione! –  

§ 107 Il riquadro, entro il video dalla cornice rosea, ora è più piccolo. Nel  vedere per terra quella ‘bestia-ponte’ che ansimava, curvava la schiena nei suoi sforzi, e poi si rilassava, si dimenava ora di qua ora di là, senza girarsi sul fianco mormorai:  

– Signore, e l’Uomo dov’è? Cosa fa?  –  

– STA OSSERVANDO QUELLO CHE VEDI – disse sommessamente. “A quell’età?”  pensai. Mi volsi verso il tavolo. Avevo di fronte a me il quadro con la fotografia della  Madonna Pellegrina, che intravedevo nella luce che invadeva la stanza.  

– Madonna benedetta! Una lezione di anatomia su una femmina antropoide, a me, che  sono Sacerdote e non veterinario! Perché? E della Bambina, ancora niente?  –  

Don Guido Bortoluzzi 


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