ILDEGARDA DI BINGEN
LA FRATTURA DELL’ARMONIA : (PECCATO, MALATTIA, DEPRESSIONE)
Bisogna dire che Ildegarda non ci dà tanto una ricetta per guarire le malattie, soprattutto la depressione, che è all’origine di tante malattie, ma piuttosto ci dà delle indicazioni e il risultato di queste indicazioni dipende dall’uso che ne facciamo. Quest’uso costa costanza e forza di volontà. Forse l’idea principale, ciò che Ildegarda vuole dirci, è quanto sia importante l’interdipendenza, la relazione, che c’è nel mondo tra gli uomini e il corpo umano. Muovendoci o agendo, siamo sempre in rapporto con altre cose o persone. C’è un senso di rispetto, ma anche di dipendenza. Non possiamo tutto, perché siamo dipendenti.
Ricomincio parlando dei quattro elementi, perché, parlando dei singoli elementi, Ildegarda mette in rilievo quanto anch’essi sono interdipendenti l’uno dall’altro. Dice: “Il fuoco accende l’aria, la domina; l’aria, però, in quanto elemento più vicino, lo fa divampare, come fosse un mantice, lo tempera. Il fuoco è, in un certo qual modo, il corpo dell’aria e l’aria, come le viscere oleari, o le penne, del fuoco. Come il corpo non esiste senza viscere, così non esiste il fuoco senza l’aria, perché l’aria è la forza motrice del fuoco. Nessun fuoco brucerebbe o potrebbe essere acceso, senza l’aria. Ancora, il fuoco è l’ardore e il calore dell’acqua e la fa fluire. L’acqua non potrebbe essere fluida e scorrere via, al contrario, sarebbe più compatta e più forte, come ferro e acciaio, se non fosse compenetrata dal calore. Come ciò sarebbe, ce lo possiamo immaginare, osservando il ghiaccio. L’acqua è la sostanza che raffredda il fuoco ed è più forte del fuoco, in quanto può spegnerlo. Al principio della Creazione, l’acqua era fredda e nel tempo in cui la terra era deserta e vuota, non aveva correnti, ma lo Spirito di Dio aleggiava sulle acque e le riscaldava, per fare avere in sé il fuoco e perché, liquefatte, potessero scorrere da ogni parte. L’acqua, in quanto fredda, respinge naturalmente via da sé il calore e per questo comincia a bollire. L’acqua infatti ha in sé il fuoco e il fuoco ha in sé per natura anche la freddezza dell’acqua”. Non vanno presi questi concetti precisamente da un punto di vista scientifico, ma la spiegazione che Ildegarda vuole darci ci farebbe comprendere che anche gli elementi dipendono l’uno dall’altro. “L’aria poi e il vento sono un aiuto per l’acqua, come pure sono un aiuto e un freno per il fuoco e così si può tenere la corrente dell’acqua in un giusto rapporto. Infatti, se l’acqua non fosse in un giusto rapporto e nel giusto corso, strariperebbe senza misura e sommergerebbe ogni cosa dove potesse arrivare. Da parte sua, l’acqua fa sì che l’aria sia mobile e più atta a volare, la rende più fruttifera con la sua umidità, con la quale presta da parte sua fecondità alla terra, in quanta l’irrora con la rugiada. L’aria è il mantello della terra, perché la protegge dal calore e dal freddo, temperando le condizioni climatiche dell’atmosfera e irrigando la terra, che bagna con la rugiada. La terra è, per così dire, una spugna, è una sostanza fondamentale, che aspira e inghiotte la fecondità dell’aria. Se non ci fosse la terra, l’aria non potrebbe portare a termine il suo compito e fecondare la terra. L’acqua da parte sua opera la coagulazione della terra. La collega, la connette, cosicché non si disperda né da una parte né dall’altra. La terra assorbe per questo l’acqua, la trattiene, la spinge in giusta direzione e fa sì che in superficie segua il suo giusto corso e sottoterra abbia un livello conveniente. Nelle profondità sotterranee, l’acqua è nell’oscurità, in superficie, invece, in limiti ben definiti”.
Sr. ANGELA CARLEVARIS osb
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