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sabato 27 febbraio 2021

LA FIAMMA D’AMORE DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA

 


DIARIO SPIRITUALE DI ELISABETTA SZANTÓ 1961-1981 


3 giugno 1962 

In quest'alba, appena terminata anche la seconda ora di veglia, il Redentore si è rivolto a me pregando: "Figliola mia, soffri con Me! Senti con Me le mie pene! Lenisci il mio dolore!" E davanti ai miei occhi spirituali ha messo una visione tale che credevo che il mio cuore scoppiasse. L'orribile visione non mi ha procurato solo dolore, ma per qualche minuto, anche un vero e proprio soffocamento. 

4 giugno 1962 

Si svolgeva l'adorazione delle quaranta ore. Fin dal pomeriggio mi sono recata al Santuario di Mariaremete per prepararmi all'adorazione notturna. 

La devozione della grande folla ha avuto buon effetto su di me; un'ora di permanenza lì e la mia anima ha trovato un po' di tregua dopo lo smarrimento della mattina. Gioivo nel mio intimo perché la folla, con devoto raccoglimento, adorava, ma il Signore Gesù ha detto: "Mi desta pietà il gruppo dei fedeli!" Infatti alla preghiera della mezzanotte eravamo circa duecento, due ore dopo la mezzanotte, continuava ancora la veglia al Santissimo; ma poco dopo il tempo è trascorso solo con la lotta contro il sonno. Intanto anch'io sono uscita all'aria aperta per scuotermi dalla sonnolenza. Ritornata, ho notato che erano sveglie soltanto poche persone ed io stessa non riuscivo a vincere il sonno che pesava su di me. Ho pregato il dolce Redentore di accettare la mia lotta come adorazione per Lui, anche per conto di coloro i quali avevano dimenticato di chiedere scusa. 

domenica 14 febbraio 2021

LA FIAMMA D’AMORE DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA

 


DIARIO SPIRITUALE DI ELISABETTA SZANTÓ 1961-1981 


2 giugno 1962 - Sabato 

Alla S. Messa e all'esposizione del Santissimo. Ho preso il mio libro di preghiere (i piccoli salmi) e nel frattempo il dolce Salvatore mi ha detto così: "Riponi il tuo libro di preghiere e parliamo!" Mi sono molto commossa, perché le sue parole amorose hanno invaso di grazie la mia anima. Mi sono rivolta alla Santa Vergine: "O Madre mia, vieni, aiutami ad essere grata al Tuo Santo Figlio, perché possa sostenere almeno un po' la sua misericordia irrompente verso di me. Come posso dimostrargli che Gli sono grata dal momento che dalle mie labbra non vengono parole adeguate?" 

"Rispondi al Mio Santo figlio con il profondo pentimento dei tuoi peccati". 

Le parole della Vergine Santa mi hanno disposta ad un profondo pentimento e i miei occhi si sono riempiti di lacrime. Così è passato il tempo fino alla Santa Comunione. L'armonio ha intonato: "Nel profondo silenzio della chiesa...", aumentando la mia sentita tenerezza verso di Lui poiché era il canto da me preferito. Da mesi non lo sentivo e adesso da quattro giorni veniva suonato ogni giorno. Ma non mi ha mai commosso così profondamente come oggi, tanto che le lacrime scorrevano abbondantemente sul mio viso. Non ho potuto trattenerle nemmeno durante la Santa Comunione, quando, inginocchiata al mio posto, ho espresso con compiacimento la mia gratitudine per l'unione con Lui. Egli però non mi ha lasciato il tempo di parlare perché ha iniziato ad inondarmi di parole! "Mia piccola sorellina! Quanto sono felice che posso venire in un cuore che si unisce con tutte le sue forze al mio amore! "E avvolgeva la mia anima con la sua fruttuosa misericordia, togliendo quel languore di aridità che la dominava da qualche giorno, tanto che sono stata completamente annientata nella consapevolezza della mia miseria. Ed ha continuato ancora: "Era bello il canto? Ho suonato Io sull'armonio, questo è il nostro canto preferito. Volevo essere amabile con te perché sai apprezzare la chiesa dove dimoro". Il 2 giugno, all'alba, il dolce Salvatore mi ha svegliata con queste parole: "Nella notte solitaria cerco cuori". Se qualcuno, leggendo il mio scritto, sente che di nuovo sono sgorgate le mie lacrime, non mi giudichi male. Tanta tenerezza ed attenzione che Lui ha usato verso di me, mi hanno riempito gli occhi di un commosso pianto. Quindi ha detto così: "Giacché questo piace anche a Me, d'ora in poi, se ti sveglio Io, questa sarà la parola d'ordine: - Nella notte solitaria cerco cuori -". 

Da queste sue parole ho compreso che il suo eterno pensiero è la ricerca dei cuori.

sabato 30 gennaio 2021

LA FIAMMA D’AMORE DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA

 


DIARIO SPIRITUALE DI ELISABETTA SZANTÓ 1961-1981 


24 maggio 1962 

Mi sono commossa fino alle lacrime, prostrandomi davanti a Lui come davanti a un bambino che in spirito mi porgeva le sue manine dicendomi così: "Baciale anche per quelli ai quali le porgo inutilmente!" L'ho confortato con il desiderio di tutto il mio cuore e ho chiesto: "C'è qualcuno a cui le porgi e non ti prende in considerazione?" 

"Purtroppo qualcuno c'è! Mi dispiace solamente che su di lui devo alzare le mie mani come giudice severo". Oggi mi ha parlato così: "Espia anche per le anime consacrate che non si curano di Me; sono quelle che tengo sul Mio Cuore colmandole di immensi e preziosi tesori, che, però, sono lasciati nel fondo dell'anima ad impolverarsi. Eppure se li rilustrassero con il sacramento della penitenza, brillerebbe nuovamente la grazia della mia misericordia. Ma questo non è interessante per loro perché sono prese solo dalle attrazioni del mondo. Chi non raccoglie con Me dissemina". Mi ha pregata il dolce Salvatore di approfondire con Lui i suoi eterni desideri e ha meditato a lungo con me la preghiera. Peccato che non posso descriverla, perché è passata fugacemente nella mia mente. Egli è penetrato nel mio intimo e si è fuso in uno con me in un modo tale che non riesco ad esprimere con parole. Ho avuto un lavoro da finire entro un termine stabilito e allora mi sono accorta che dovevo sbrigarmi, ma Egli ha soggiunto: "Però restiamo ancora insieme, non è vero?" “Non ci separeremo mai, credo che non possiamo neppure sopportare di stare l'uno senza l'altro!” Queste parole hanno risuonato nella mia mente tutte insieme tanto che non so se ha parlato prima Lui oppure io. 

martedì 19 gennaio 2021

LA FIAMMA D’AMORE DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA

 


DIARIO SPIRITUALE DI ELISABETTA SZANTÓ 1961-1981 


Maggio 1962 

Da quando Gesù non mi fa più udire le sue soavi parole piene di bontà, c'è silenzio tra noi; il colloquio si svolge solo da parte mia. I miei figli mi hanno mandata a fare la spesa ... Dopo, finito il pranzo, mi sono avviata e, non appena oltrepassato il portone, ho ripensato a ciò che dovevo comprare. Frattanto Egli mi ha chiesto: "Non disturbo?"  

Si è avvicinato con una ineffabile delicata attenzione tanto che non ho potuto trattenere le lacrime. Sussurrava le parole da Lui preferite: "Ti bramo con incessante sete". Mentre camminavamo in silenzio, non sono state pronunziate altre parole fra noi. Mi sono commossa per la sua infinita delicata attenzione. "Mio adorato Gesù, magari potessi anch'io bramarti così!" Con questo desiderio nel cuore sono arrivata al posto delle compere ed Egli si è appartato; ciò mi ha procurato grande dolore! Egli, l'Uomo-Dio, ha tanta delicatezza e comprensione verso di me! Al ritorno ha parlato di nuovo: "Non vuoi dirmi null'altro?"  

"Mio dolce Gesù, Ti prego con le tue stesse parole: Tu sei la luce dei miei occhi!" Per lungo tempo, dopo che è risuonata la sua voce, una grande gioia ha riempito la mia anima. L'aridità spirituale che durava da molto tempo e la miseria mi avevano messa a terra. Però ho sopportato tutto volentieri perché aveva detto che ciò doveva avvenire per il bene della mia anima. Un giorno, di buon mattino, il Signore mi ha rivolto queste richieste: "Figlia mia, ti chiedo molta abnegazione affinché possa ricambiarti con molte grazie! Di continuo arda in te lo spirito di sacrificio, di preghiera e di abnegazione. Sappi stare in silenzio senza tregua perché la parola di Dio continuerà a farsi sentire in te soltanto così. Cerca di tacere e di non vantarti; la tua vita spirituale metta radici nel silenzio. Con il silenzio copri le vuote insignificanti parole di tanti. Espia per la sfiducia altrui. Intanto fa' che aumentino in te la fedeltà e la confidenza verso Me. Oh, se sapessi come si addolora il Mio Cuore divino quando mi trascurate e quando tanti mi escludono completamente dai loro cuori! Ogni mattina portami l'offerta dei tuoi sacrifici. Mettila davanti alla porta del mio tabernacolo e dal Mio Amore prenderà fuoco e diventerà amore. Stai attenta perché durante il giorno non si spenga la fiamma dei tuoi sacrifici. Opera affinché l'amore di tante anime sacrificanti arda per Me, perché mio tramite ottengano la pietà del Padre Celeste". Mentre mi riempiva del suo infinito Amore continuava a parlarmi: "Figliola, vuoi sapere com'è il Mio Amore per le anime? Io parlerei così ad ogni anima, se mi accogliesse e mi desse ascolto". 

"Mio Signore, Tu per primo mi hai dato rifugio e per questo ti sono debitrice di eterna gratitudine, ma non posso mai adeguatamente sdebitarmi". "Questo non lo pretendo né da te né da alcun altro, però se lo tentaste Mi farebbe veramente piacere". 

Questa mattina mi ha ancora detto e chiesto tante altre cose. Io mi sono molto meravigliata anche perché ha ripreso l'argomento del sogno fatto nel giorno precedente. 

"Sai tu che cosa è quel disco nero? È la terra della grande Signora degli Ungheresi. Nella nuvola bianca nei pressi del disco era visibile una persona: era la Mia dolce Madre. La persona più vicina a Lei era un mio caro figlio carmelitano, molto legato a Me che opera in mio favore". Chi sia non me lo ha detto ed io mi sono dimenticata di domandarglielo. Intanto il Signore ha passato la parola alla Vergine Santa e lo ha fatto con tanta riverenza e devozione, che nel sentirla il mio cuore ha iniziato a battere forte forte. La Vergine Madre, poi, ha ripetuto le parole del Signore dette poco prima sul suo caro figlio carmelitano. Dopo di Lei ha parlato di nuovo il Signore Gesù: "Sai che cosa significa sul disco quel nero denso? Rappresenta i sette vizi capitali. Il disco risulta formato dall'insieme di sette dischi messi uno sopra l'altro che sembrano fusi in uno solo. Il primo rappresenta la lussuria ed è sottile e forte ma diventa pieghevole per le numerose e devote preghiere. Il disco seguente è l'accidia; questo non si lascia piegare, è di un metallo nero il quale si rompe in molti piccoli pezzi e si può allontanare staccando con minuzioso faticoso lavoro un puntino per volta, piccolo come un granello di polvere. Però non bisogna scoraggiarsi perché Io sarò sempre con voi in questa fatica. Ma attenzione perché anche il maligno non resta inoperoso e la sua tenace perseveranza è quella che alimenta la pigrizia la quale impedisce di fare il bene".  

Di nuovo ha passato la parola alla Santa Vergine. La sua voce era infinitamente incoraggiante ed implorante insieme: "Volgete finalmente il vostro sguardo su di Me e utilizzate il mio aiuto! Io posso e voglio aiutarvi, perché veda la vostra buona volontà e una diligente iniziativa! Non rimandate! Perdete troppo tempo. Il maligno lavora con molta più diligenza e ottiene maggiori risultati di voi. Mi duole tanto questo! Mia piccola carmelitana! Mi rivolgo a te e ti accarezzo con affetto materno proteggendoti da ogni pericolo spirituale. Non avere paura del maligno, il quale gironzola di continuo intorno a te. Io l'ho calpestato e non hai di che aver paura. Nasconditi sotto il mio manto e bacia il mio santo abitino (cioè lo scapolare) che hai sempre addosso".  

Dopo le parole della Vergine Santa, Gesù mi ha detto diverse cose, ma purtroppo non posso scrivere tutto. Ricevuta la Santa Comunione ho ringraziato profondamente per le grazie ricevute e ho chiesto perdono perché tante volte l'ho ricevuto indegnamente nel mio cuore. Il Signore, per consolare la mia afflizione, ha pronunciato queruli parole che scorrevano a fiumi: "Figliola mia, se il genitore compra un vestito nuovo al figlio, si fa ringraziare e gli raccomanda di conservarlo con riguardo, perché ha potuto procurarlo con difficoltà. Anche il Mio Padre Celeste ha dato la veste nuova nel Santo Battesimo, cioè la veste meravigliosa della grazia santificante e voi non la conservate. Quale genitore ha sofferto più di me affinché quella veste di grazia santificante possa essere conservata sempre pura? Ho istituito la Santa Confessione e voi non ne approfittate. Ho sudato sangue e mi hanno coronato di spine. Spontaneamente ho permesso che mi mettessero sulla Mia Croce benedetta. Ho sofferto il tormento dei tormenti, poi mi sono nascosto con umiltà in una forma dall'apparenza insignificante, raggiungibile facilmente da voi senza timore. Come un bambino avvolto in fasce bianche, mi sono nascosto nell'Ostia Santa. E quando entro nei vostri cuori, state attenti che nella veste dell'anima non ci siano impurità, né strappi, né macchia. Esiste un genitore che soffra più di Me nel procurare il vestito ai suoi figli? Tanti nemmeno mi ringraziano convenientemente. Ogni giorno ripetono con indifferenza le medesime parole senza sentimento, non vi prestano attenzione alcuna e i loro pensieri girovagano altrove. Vengono così ogni giorno e procedono con tale sistema di anno in anno. Non pensano che Io sono pure uomo e bisogna parlarmi con semplici parole umane. Non c'è bisogno di tenere la distanza, dal momento in cui sono stato accolto nei lori cuori. Dunque non mi lasciate lì solo. Il Mio Cuore brama amore e confidenza. Io vi prego di parlarmi, fate in modo che abbia l'occasione di rispondervi, con la completezza della mia misericordia. Figliola mia, quando puoi, raccogli le anime e portale a Me!" 

domenica 3 gennaio 2021

LA FIAMMA D’AMORE DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA

 


DIARIO SPIRITUALE DI ELISABETTA SZANTÓ 1961-1981 


23 maggio 1962 

La mattina seguente non vedevo l'ora di arrivare in chiesa per ringraziare il Signore di avermi data tanta forza durante la veglia. Egli era molto commosso ed io ho potuto appena sopportare i battiti del Suo Cuore che risuonavano nel mio con una dolcezza mai provata. "Signore mio, io non sono degna di tutto quello che fai per me, ma mi sforzerò con tutto l'impegno per ringraziarti della tua particolare bontà". Egli ha continuato a farmi sentire il Suo Amore. Non ho parlato del mio sogno, perché non volevo descriverlo, ma, stando in piedi vicino a me, ha detto così: "Scrivi anche quello, figliola mia!" Veramente io non sogno molto spesso, ma quando mi accade, al risveglio ho già dimenticato tutto. Questa volta, però, non solo non l'ho dimenticato, anzi, dopo essermi svegliata, l'avevo più chiaro nella mente. Dal 16 al 17 maggio ecco quanto ho sognato: ho visto un grande disco nero attorniato da minacciose nuvole grigie; al lato del disco vedevo uomini dall'aspetto strano, magri quasi senza corpo che indossavano vestiti grigiastri. Non vedevo il loro volto, ma solo la nuca.  

Ad un tratto ho intuito che erano demoni di quelli super malvagi. Quando il mio sguardo è caduto sul disco, in quel momento, avevano finito il lavoro attorno ad una lastra che sembrava di ferro. Quindi, coperto il disco, che prima era chiaramente visibile, con la lastra di ferro, hanno attentamente verificato la buona esecuzione del lavoro. Dalle nuvole bianche a destra ho intuito che qualcuno, non sapevo chi fosse, li guardava, ma sentivo che non era malintenzionato. Ai suoi piedi ho visto tre uomini e capivo che potevano essere gli avversari del maligno perché, mentre guardavo il disco cerchiato di nero, hanno ragionato sul modo con cui poterlo allontanare. Frattanto uno degli uomini grigi di sinistra, che era accanto a quelle persone di destra, ha parlato, avvicinandosi a loro con terribile malizia, come chi è perfettamente sicuro del fatto suo: "Potete esaminare il lavoro come vi pare, lo abbiamo fatto bene" e ha soggiunto: "Avrete molti guai con questo!"  

Nel sogno anch'io ho esaminato bene il disco e non sapevo se anche le persone a destra si fossero accorte che pure io sbirciavo per scoprire il modo di liberare il disco dal buio. Ho visto allora che in una parte dell'orlo c'era una fessura trasparente sottile come un capello. Quando ho scoperto ciò, ho provato un grande sollievo e ho deciso di comunicare agli altri che non tutto era perduto. Abbiamo iniziato ad allontanare la lastra nera e sentivo che ci saremmo riusciti. A quel punto mi sono svegliata e ho pensato molto intensamente a quanto avevo visto nel sogno. Non sapevo che significato potesse avere, ma è rimasto nella mia coscienza il pensiero che, nonostante le difficoltà, sarebbe stato possibile trovare il modo di far diventare di nuovo trasparente il disco scuro. 


lunedì 21 dicembre 2020

LA FIAMMA D’AMORE DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA

 


DIARIO SPIRITUALE DI ELISABETTA SZANTÓ 1961-1981 


14 maggio 1962 

Mi ha svegliato di nuovo la Vergine Santa e sono rimasta in posizione di riposo. "Mia figliola carmelitana! Adesso, nel silenzio della notte, mi piacerebbe parlare con te. Ascoltami e intanto riposati. Sapessi quale grande tristezza c'è nel Mio Cuore! Satana spazza via le anime con ritmo vertiginoso. Perché non cercate di impedire tutto questo al più presto? È necessaria tutta la vostra forza di volontà. Il dolore spezza il mio cuore nel vedere la perdizione di tante anime. Eppure tante fra loro vengono travolte e cadono perché, nonostante le loro buone intenzioni, non comprendono che la tentazione deriva da Satana. Il maligno sogghigna, stende le sue braccia e con terribile malizia attira coloro per i quali il Mio Figlio Santo ha sofferto un'atroce morte! Date tutto il vostro aiuto per la salvezza delle anime!" 


17 maggio 1962 

Durante la preghiera della mattina, mi ha parlato la Santa Vergine e anche durante la Santa Messa si lamentava di continuo con voce molto triste. Sentivo che si stringeva convulsamente le mani e scongiurava: "La selvaggia rabbia di Satana si intensifica per impadronirsi anche delle anime perseveranti. Non permettetelo, aiutatele a salvarsi!!!" E implorando, continuava a pregare. Il suo dolore si riversava nel mio cuore e anch'io ero in un'ansia impotente mentre le mie preghiere finivano in pianto. Ora che scrivo queste righe, il dolore mi strazia di nuovo il cuore e devo sospendere per il gran pianto. "Mia dolce Madre, che cosa posso fare?" "Vai, parla con i miei figli, essi saranno i miei ambasciatori". "Vergine Madre mia! Parla tu in mio favore affinché sia ascoltata! Io sono così miserabile, sono una nullità, non mi prendono in considerazione, benché abbia già comunicato le tue parole. Ora che cosa posso fare? Madre mia dolce, Ti prego nuovamente, parla Tu. Il Tuo Santo Figlio ha promesso che mi aiuterai. Ti prego, Vergine Madre, aiutami affinché credano alla tua implorante supplica. Madre mia, anch'io mi consumo con Te, soffro perché la tua preghiera non ha ancora trovato comprensione presso colui al quale mi hai mandata". In questo stesso giorno il Signore Gesù ha parlato nel profondo della mia anima, nel grande silenzio del mio spirito in modo appena percettibile, quasi come in un sospiro: "Figlia mia, stai attenta! Rinunzia completamente a te stessa! Consegnati a Me. Sai quanto sono preoccupato per te! Ho pagato un caro prezzo per la tua anima con la mia sofferenza. Non si perda nemmeno un granello delle tante grazie di cui ti ho colmata senza tregua. Stai attenta, il maligno inosservato vuole introdursi in te e, come un rapace, vuole spillare la forza dalla tua anima". "Come è possibile, mio dolce Gesù? Fin dal momento del primo risveglio, appena si ridesta anche la mia coscienza, il primo pensiero, trascurando me stessa e disprezzandomi, è quello di offrirmi a Te affinché, piena di Te, il maligno non trovi posto nella mia anima. Accettami, mio Signore, mio buon Dio!" 

"Ripeti questa offerta tutto il giorno e non soltanto al risveglio". E con un lieve sospiro ha aggiunto: "Figliola mia!"

martedì 1 dicembre 2020

LA FIAMMA D’AMORE DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA

 


DIARIO SPIRITUALE DI ELISABETTA SZANTÓ 1961-1981 


4 maggio 1962 

La Santa Vergine ha iniziato a parlarmi: "Figliola mia, poiché hai superato la grande tentazione, ti voglio premiare. Hai sopportato una grande prova. Volevamo fortificarti nell'umiltà, perciò il Mio Santo Figlio ha permesso un così forte avvicinamento di Satana. In tal modo sei diventata più idonea a trasmettere la Fiamma d'Amore. Per poter ricevere grazie straordinarie bisogna sempre preparare l'anima con grandi sofferenze. La grazia può crescere solo così nella tua anima. Ora ti stringo al Mio Cuore e, mentre ti parlo, accetta con grande dedizione di servire la mia santa causa. Questa è stata una occasione per guadagnare meriti anche a favore degli altri. Sostieni i tuoi sacrifici senza tregua per i dodici sacerdoti; anche essi patiranno e tu sii felice di soffrire con loro. È il tuo merito che, per quanto piccolo possa sembrare, fa aumentare in te la grazia. 

A pochi affido la mia causa, ma se li avrò guadagnati, ne potrà seguire una moltitudine. Sii felice di appartenere a quei pochi! Purtroppo anche in mezzo ad essi ci sono quelli che si oppongono recando grande dolore al Mio Cuore materno! Ora, però, devi affrettare il cammino della mia causa. Coloro che ho scelto, dovranno avere una completa fiducia in Me. Io come Madre avveduta guido ogni loro passo. Essi dovranno soltanto rendere disponibile la loro anima e prepararsi con grande zelo al lavoro espiatorio ... Vedo con tristezza quali timori suscita nei vostri cuori la Mia Fiamma d'Amore. Perché c'è la paura nelle anime e nei vostri cuori? Potrei Io, vostra Madre affettuosa, lasciarvi nel dubbio? Voi dovete solo unirvi con tutte le forze e preparare altre anime a ricevere la Santa Fiamma. Le anime dei pellegrini che visitano i santuari, saranno molto adatte a ciò. Io, la Madre di Misericordia, prego ininterrottamente il Mio Santo Figlio perché unisca ai suoi meriti anche la vostra più piccola premura.  

Non abbiate paura della Fiamma che si accenderà impercettibilmente e con dolcezza, come un mite fuoco e nessuno si accorgerà del miracolo che avverrà nei cuori. Il giorno della Candelora i miei figli trasmettano, in occasione della processione, la Mia Fiamma d'Amore e accendano un fuoco vivo nei cuori e nelle anime. Preparino tutto così che la Fiamma si propaghi in un baleno e quelle persone che Io ho scelto operino fervorosamente per la grande preparazione".  

"Madre Mia, il Nostro Signore Gesù Cristo ha promesso che Tu, Santa Vergine, mi giustificherai". Nel profondo della mia anima la Santa Vergine ha dato una dolce risposta che mi ha completamente tranquillizzata: "Vai dal Padre, mio caro e preferito figlio, che ti ho già indicato e che farà tutto come se fossi Io, perché egli sarà il mio ambasciatore nei santuari per diffondere la Mia Fiamma d'Amore. Non temere, egli non farà resistenza a Me! Tu devi soltanto vivere nascosta nell'umiltà e abbracciare la sofferenza! Io, la Madre dolorosa, sento che, con tutte le tue sofferenze, verserai un balsamo guaritore sulle piaghe del Mio Santo Figlio! Appartieni a quelle anime che non possono vivere senza prove dolorose e che, attraverso la sofferenza del Mio Figlio Santo, percepiscono sempre più grande la sua vicinanza ... Desidera con tutte le forze del tuo cuore che si accenda al più presto la Mia Fiamma d'Amore per l'accecamento di Satana. Tra il 3 e l'11 maggio 1962 la Santa Vergine mi ha chiesto per quattro volte di non trascurare la sua causa. Le parole del Redentore: "Figliola mia, scelgo te come mediatrice della Mia Divina Pietà, della quale tu stessa dovrai cercare di caricarti abbondantemente; quando aprirai le labbra per parlare, annunzia la pietà del Mio Cuore e fa' conoscere quanto brucia per il desiderio di anime. Tutta la tua vita, attraverso i sacrifici e le preghiere, sia un solo desiderio e cioè quello di aiutarmi nella opera di Redenzione". 

"Mio dolce Gesù, quante volte ho scritto le tue tristi lamentele, ma posso aiutarti ben poco". "Figliola mia, arda in te, il desiderio che già da sé addolcisce il dolore ardente del Mio Cuore. Vorrei che tutti i consacrati al Mio Cuore, avessero nostalgia di Me; aumenterebbe allora il numero di coloro che espiano per la salvezza delle anime. Tu sai come queste sono molte e, se essi con tutta la forza del cuore, con le loro preghiere e sacrifici partecipassero alla mia opera redentrice, non mi lamenterei. Figliola mia, amami ancora di più e servimi con maggiore accettazione dei sacrifici! Non permettere che padroneggi su di te la potenza di grigie abitudini. I tuoi sacrifici siano sempre rinnovati ed insoliti! Mi piacerebbe di aumentare in te la mia grazia, ma per questo mi occorre la tua progressiva accettazione del sacrificio. Ti prego, accogli la mia preghiera, sii molto umile, rinunzia ad ogni tua gioia ed a ogni tuo godimento con i quali non servi Me. Rinunzia alle letture divertenti, alla musica preferita, alla ricerca di compagnie e durante le tue passeggiate, contempla solamente il mio supplizio. Gradirei che i tuoi digiuni aumentassero, sempre che anche tu lo voglia. Non abbandonarti ad alcun piacere. La tua colazione e la cena siano modeste, limitate a pane e acqua, consuma qualche altra cosa solo al pasto principale, ma ti prego di fare in modo che questo pasto non sia per il tuo piacere. Non consumare i cibi perché ti piacciono, ma solo perché servono di nutrimento al tuo corpo, in quanto esso esige ciò che gli occorre. Devi anche rinunciare un po' di più al riposo notturno; ti chiedo così due ore di veglia con interruzione tra l'una e l'altra. Mia dolce bambina, posso contare su di te? Io, l'Uomo-Dio, te lo chiedo". "Mio Signore, mio Dio! Tu sai che senza di Te sono nulla. L'anima è pronta, ma il corpo, Signore mio, è debole! Tu conosci la duplice energia che qui sulla terra vive in me come due eterni inseparabili nemici, cioè il cuore e l'anima che accettano e la debole volontà che rifiuta. Mio dolce Gesù, io rinnovo la mia offerta: sono tua, disponi di me! Non voglio contrariarti nemmeno un poco perché ti amo ardentemente. Rivestimi con la tua forza affinché possa adempiere la tua volontà". 

La veglia si svolge con molta difficoltà; riesco ad interrompere il sonno a fatica, perciò ho chiesto alla Vergine Santa: "Madre mia, sii così buona da svegliarmi perché in questo compito l'Angelo custode non ha abbastanza efficacia su di me". 

La notte successiva mi ha destata la Vergine Santa. Volevo alzarmi per vestirmi credendo che fosse arrivato il momento della veglia e non ritenevo conveniente parlare con Lei rimanendo coricata; però non era ancora il tempo giusto, cioè, anziché le ore due, era circa la mezzanotte. La Santa Vergine allora mi ha detto: "Figlia mia, resta pure in posizione di riposo, a Me non sembra irriverente. La madre può parlare con sua figlia in qualsiasi tempo e modo. Ascoltami, ti prego! Non ti abbandonare durante il tempo della veglia, la quale è una pratica molto utile per innalzare l'anima a Dio. Fa' ogni sforzo! Anche Io ho vegliato tanto finché Gesù era piccolo, perché S. Giuseppe, che ha sempre lavorato molto e con grandi sforzi a causa delle nostre ristrettezze, non era in grado di farlo. Segui anche tu il mio esempio e veglia pure la domenica, tuo giorno di riposo, e, quando ne hai la possibilità, ascolta tante Messe per la gioventù. Pensa ai tanti bambini che, anno per anno, vengono portati al Mio Figlio Santo (al Battesimo). Molti di essi in seguito si smarriscono perché non possono mettere buone radici non essendoci chi si prende cura della loro crescita spirituale. Nel giorno del tuo riposo, la tua anima sia piena di preghiere generose; offri questa giornata soprattutto per loro. Il Mio Santo Figlio ha lasciato che i bambini andassero da Lui anche quando era stanco; sopporta pure tu la stanchezza per questo scopo. Ricorda che Egli ti ha pregata di partecipare di continuo alla sua opera di redenzione". Oggi mi ha parlato di nuovo il Signore Gesù: "Mia figliola carmelitana! Ora che hai sopportato i sacrifici richiesti sarai sorpresa perché voglio ringraziarti. Vedi com'è condiscendente il tuo maestro? Ma vado oltre; fondo completamente le tue sofferenze con le mie. I tuoi meriti con ciò aumenteranno in grande misura e porteranno molto avanti il mio piano di redenzione. Chiudi nel profondo del tuo cuore questa grande grazia che hai avuto da Me. Il dono speciale di Dio è questo. Egli ti ha onorata, povera piccola anima. C'è una cosa più grande per te? Perché sei piccola e miserabile, perciò ti ho scelta. Figlia mia, non stancarti mai di soffrire per Me! Sforzati ancora di più, con l'aiuto della mia grazia!"  

Il dolce Redentore mi ha pregata affinché ripeta con Lui la preghiera dei suoi desideri: "I nostri passi devono procedere insieme; le nostre mani devono raccogliere insieme; i nostri cuori devono palpitare all'uniscono; le nostre anime devono avere i medesimi sentimenti; i pensieri del nostro spirito devono formare unità; le nostre orecchie devono ascoltare insieme il silenzio; i nostri occhi devono guardarsi e fondersi in uno sguardo solo; le nostre labbra devono pregare unite, per invocare insieme la misericordia del Padre!"  

Egli ha tante volte meditato con me queste frasi che ha definite suoi eterni desideri. Ho fatto completamente mia questa preghiera e me l'ha insegnata perché io la trasmetta agli altri. Facciamo nostri i suoi eterni pensieri e desideri con ogni sforzo e con tutto l'intelletto. Il Redentore, dopo avermi pregata, ha soggiunto: "Questa preghiera è un mezzo nelle vostre mani, perché chi agisce insieme con me, acceca Satana e per tale cecità, le anime si liberano dai peccati". 

giovedì 12 novembre 2020

LA FIAMMA D’AMORE DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA

 


DIARIO SPIRITUALE DI ELISABETTA SZANTÓ 1961-1981 

2 maggio 1962 

Ho portato al Padre X. le comunicazioni scritte, ma mi è stato detto che il Padre, ammalato, aveva subito una grave operazione e non si poteva parlare con lui. Con il cuore colmo di tristezza ho pensato che la Fiamma d'Amore della Santa Vergine veniva di nuovo ostacolata. Il Signore Gesù così mi ha parlato: "Mia piccola carmelitana ... non aver paura, il Mio Santo Cuore sarà riposo costante per te. Lo senti, non è vero? Quando hai questa percezione già riposi. L'Amore fa sì che i cuori nell'unione battano l'uno per l'altro senza tregua. Resta nel Mio Amore e porta anche gli altri vicino a Me! Tu sai che sono così pochi quelli che mi seguono tanto che con facilità si può dare un colpo d'occhio al nostro piccolo campo; tengo sott'occhio questo esiguo gruppo, ma mi duole molto il cuore per gli assenti. Persevera tu, affinché Io non abbia un'amara delusione".  

Mi implorava così che la mia anima ardeva addirittura per Lui ... Il giorno dopo nel mio cuore è penetrata una sensazione angosciosa che ha diminuito le mie forze fisiche. Il Signore Gesù ha preso a parlare: "Soffri con Me, figlia mia!" Una volta, a mezzogiorno, mentre camminavo in Varosmajor, quartiere residenziale di Budapest, il Signore Gesù ha incominciato inaspettatamente a parlare e mi ha pregato con molta tristezza di scrivere le sue lamentele: "Figlia mia, Io sono il mendicante del Paese. Non mi vogliono dare occupazione mentre hanno vietato ogni mendicità nel Paese. Solo Io mendico. Senza mangiare e senza bere, cammino da via in via, da casa a casa, da paese in città, nel rigido inverno, nell'afa d'estate, nel vento sibilante, sotto la pioggia diluviante. Nessuno mi domanda dove vado in così pietosa condizione. Io, con i capelli arruffati, intrisi di sangue, con i piedi screpolati per il continuo correre dietro a voi, con le mani sempre tese per chiedere aiuto, vado da cuore a cuore e ricevo appena un po' di elemosina. Chiudono subito le porte del loro cuore e posso dare dentro soltanto una guardatina.  

Devo ritirarmi umilmente e le mie grazie restano ammucchiate nel Mio Cuore. Figliola mia, chiedi molto anche per gli altri. Tu addirittura mi obblighi ed Io debbo ringraziarti per la tua fedeltà. Ti meraviglia tutto questo, non è vero? Non ti stupire, ogni tuo piccolo sacrificio addolcisce la mia smisurata tormentosa sete. Non vivere nessun attimo senza sacrificio. Figlia mia, ti devo dire che recentemente ho invitato tante anime alla mia particolare imitazione, ma solamente pochissime capiscono ciò che Io voglio da loro. Nelle tue preghiere includi incessantemente queste persone e fai sacrifici per loro affinché il mio gruppo espiatorio, che cerco di formare, freni così la mia giusta collera. Mia Madre, che mi supplica, ha potuto trattenerla fino ad ora perché la Sua Fiamma d'Amore obbliga anche Me".  

Durante l'adorazione, il Signore Gesù mi ha parlato così: "In ogni battito del tuo cuore sia presente il pentimento dei peccati. In ogni respiro aspira il Mio Amore e trasmettilo poi al tuo prossimo". Il 2 maggio 1962, la suora che è stata messa vicino a me, ha chiesto quale sensazione ho provato quando, al posto del Signore, mi ha svegliata l'angelo custode. Io allora non ho saputo rispondere. Ora che il Signore non mi ha fatto più sentire la sua voce, inizio a parlare senza poter udire. Ho chiesto a Lui: "Mio dolce Gesù, molte cose mi hai fatto capire e, con il tuo suggerimento, ho potuto anche scriverle. Ma, da quando non mi hai fatto più udire la tua voce, hai avvolto nel silenzio la mia anima. Adesso l'intelletto comprende, ma io non so esprimermi con parole".  

Mentre ero così in silenzio inginocchiata davanti al Signore, nei miei occhi spirituali si è formata un'intensa luce. Dagli abbaglianti scintillii si dipartivano minuscoli, piccoli e grandi granelli brillanti che scintillavano dappertutto. Erano più piccoli della polvere, ma anche questi luccicavano con portentosi sfavillii. Frattanto il Signore mi ha permesso di capire perché non ho potuto trovare parole adatte ad esprimermi. I piccoli ma portentosi granelli scintillanti, hanno svegliato in me la percezione della potenza creatrice del Signore. Quel giorno, era martedì, ho iniziato le comunioni spirituali per i miei figli; li ho raccomandati alla protezione della Santa Vergine, ma non sono riuscita a terminare nemmeno una delle comunioni. Ora che il Signore Gesù mi ha privata non solo delle sue parole, ma anche della sua presenza, mi ha invasa una grande aridità. In silenziosa immobilità mi sono inginocchiata. Mi sono venute in mente le parole dette dal Signore: "Nell'aridità spirituale un Pater Noster e un'Ave Maria sono più fruttiferi di quelli detti quando l'anima esulta di gioia nella grazia". Richiamando alla memoria le parole del Signore riguardanti l'aridità spirituale, una grande pace ha placato l'anima mia. Mentre ero inginocchiata in silenzio, è iniziata la devozione di maggio, cioè la recita delle litanie alla Vergine, ma non avevo ancora sperimentato che la preghiera comunitaria dispone a così meravigliosa devozione. Sono rimasta nel silenzio e, nonostante tutti i miei sforzi, non è sgorgata una preghiera dalle mie labbra. Allora il maligno mi ha aggredita e ha incominciato a tormentarmi. Non sono riuscita in nessun modo a liberare i miei pensieri dal suo potere. Prima mi ha invasa una grande paura, simile ad una sensazione così terrificante come se egli mi volesse assalire, ma qualcosa glielo impediva ... Per poco sono rimasta in ginocchio con la mente annebbiata. Intirizzita dalla paura, ho pensato: "Prima che il maligno mi prenda completamente in suo possesso, andrò dal Padre Superiore e lo implorerò perché preghi per me".  

Ho visto che il Padre E. si allontanava attraversando la chiesa, però non ho avuto la forza di muovermi. Non mi sono potuta muovere nemmeno dopo giacché mi opprimeva l'impressione di essere posseduta dal demonio e di non aver quindi posto alcuno in quel luogo santo. Il demonio mi ha ordinato di uscire dalla chiesa, ma io vi sono rimasta a lungo. Ancora non sapevo come avrei potuto liberarmi da lui. Uscita fuori, il maligno che mi seguiva, ha incominciato a conversare con me molto umanamente: "Ritorna in seno alla famiglia! Non devi insistere per essere una privilegiata! Vedi come ciò ti stanca e ti rende avversa alla vita! Tutta la tua esistenza è stata una lotta, riposa finalmente! Già è così breve questa vita, perché corri tanto? Perché vuoi trasmettere i tuoi pensieri sciocchi? Non credere che gli altri facciano attenzione a te! Questo ti piacerebbe, vero? Fermati e pensaci, vedrai che ho ragione io. Quando comincerai a scoprire ciò, mi sarai pure grata per averti salvata da tanti guai..." 

Ho gioito allorché, arrivata davanti al portone di casa i nipotini mi attendevano offrendomi la loro amabilità e allegria; ciò mi ha resa serena e tranquilla. Quando, però, più tardi sono andata nella mia nuova dimora, il maligno ha continuato a disturbarmi. Irrompeva di nuovo su di me, mentre, con tutta la mia forza, volevo respingerlo. Con tanta energia mi sono gettata nella contemplazione, ma egli continuava a sconvolgere i miei pensieri. Ho fatto l'esame di coscienza e non riuscivo in alcun modo ad allinearmi con le mie riflessioni. Ho pensato che, prima di diffondere la Fiamma d'Amore, avrei dovuto riflettere a lungo perché l'orgoglio che il maligno mi aveva messo davanti, mi aveva molto preoccupata. Sono andata a riposare in compagnia dei miei gravi scrupoli. Ogni celeste appoggio si era interrotto e nella notte buia solo l'inquietudine pesava su di me. Come sarebbe stato bene ora sentire la voce dolce del Signore! Che cosa avrebbe Egli detto per tutto questo? ... In questi giorni ho avuto molte e gravi tentazioni. Il maligno voleva raggirarmi in tutti i modi. 

venerdì 9 ottobre 2020

LA FIAMMA D’AMORE DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA

 


DIARIO SPIRITUALE DI ELISABETTA SZANTÓ 1961-1981 


Venerdì 27 aprile 1962 

Dopo la S. Messa, con forte risolutezza, mi sono avviata per inoltrare al Padre E. il messaggio della Madonna. Gli ho parlato così: "Ho portato, Padre, una lettera che contiene per voi un messaggio della Vergine Santa". Tremavo tutta e sentivo che la forza dello Spirito Santo mi assisteva. Ho atteso finché l'avesse letta. Egli mi ha guardata stupito e, con parole di scherno, mi ha detto: "A questo non posso rispondere". 

“Io non mi aspetto nemmeno una risposta. Sono una miserabile peccatrice che già soffre tanto!” Mi sono allontanata con spirito angosciato e profonda umiliazione. Dopo mi sono ancora trattenuta in chiesa immersa nei miei pensieri... Imploravo la Santa Vergine: "Mia dolce Madre, colui presso il quale mi hai mandata, mi ha respinta e non ha detto neppure una parola incoraggiante". Con scottante dolore e con la vergogna dell'umiliazione, me ne sono andata dalla chiesa. Il Padre però mi aveva detto di andare dal Padre X. Io non lo conoscevo, né l'avevo mai sentito nominare, ma a lui ero stata indirizzata, indipendentemente dal Padre E., dalla suora che il Signore mi ha messo vicino. Ci sono andata il giorno dopo e siccome non l'ho trovato a casa, ci sono tornata il giorno successivo. Nel corso della confessione, ho narrato al Padre il mio straordinario stato d'animo; diluviavano dalla mia bocca le parole in mezzo a lacrime traboccanti. Benché non lo conoscessi, mi sono aperta a lui con prodigiosa fiducia. Supplicandolo gli ho chiesto di guidarmi nelle mie eccezionali condizioni spirituali e ho parlato così: "Con grande umiltà chiedo e desidero che mi tranquillizziate, svelando il mio errore". 

Egli, con le sue parole dolci piene di bontà, mi ha anche rasserenata perché, considerando la mia modestia, non ravvisava in me anormalità e deviazioni. Dopo aver sentito le sue parole confortanti, tranquillizzata, mi sono recata a casa. Avevamo deciso che la prossima volta avrei portato a lui il messaggio della Vergine Santa, perché egli, come confessore di sacerdoti, suoi figli spirituali, avrebbe discusso l'argomento con loro. 

30 aprile 1962 

La Vergine Madre mi ha incoraggiata di nuovo: "Dì agli interessati che non abbiano paura, abbiano fiducia in Me, Io li difenderò con il mio manto materno. Nella nazione ci sono otto santuari più frequentati e nel cuore della nazione quattro chiese a Me dedicate. In tutte sia dato inizio - alla devozione della Mia Fiamma d'Amore. Figlia mia carmelitana, arda in te l'accettazione del sacrificio ... alimenta di continuo la Mia Fiamma d'Amore con le tue sofferenze!" 

venerdì 2 ottobre 2020

LA FIAMMA D’AMORE DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA

 


DIARIO SPIRITUALE DI ELISABETTA SZANTÓ 1961-1981

20 aprile 1962 

"Prendi parte, senza interruzione, al mio lavoro di redenzione. Né tu, né altre anime dovete sapere come si realizzerà il Mio Regno. La sera, quando ti metti a riposare, esamina le azioni di tutto il giorno passato e domanda a te stessa che cosa hai fatto per la costruzione del Mio Regno". Il giorno dopo ha invaso la mia anima un angoscioso dolore che addirittura mi bruciava. Gesù mio, Tu che mi hai dato tutto questo, mi hai anche promesso che avrei avuto diverse sofferenze. Mi fa tanto male, nello stesso tempo mi fa tanto piacere soffrire! Non so a che cosa somigli questa sofferenza!" 

"Eppure lo dovresti sapere!" Ha detto Lui dolcemente. "Nella tua infanzia vivesti in terra straniera, lontana da tua madre, dalla tua dolce patria, hai sofferto tale doloroso tormento per un lungo periodo". "Mio dolce Gesù, quella era la nostalgia della patria". 

"Hai sperimentato ora la grave sofferenza che ti ho mandato e che è simile alla nostalgia della Patria celeste alla quale aneli. Sopportala per coloro che non hanno desiderio della Patria Eterna". Oggi il Signore Gesù mi ha detto: "Trasmetti agli altri con urgenza la Fiamma d'Amore di Mia Madre, così tratterrete la mano del Padre Mio alzata per castigare la nazione". Io veramente mi sono avviata con molta difficoltà. Il Signore Gesù mi ha incoraggiata: "Figliola mia, ora non esitare più! La Santa Vergine, la grande Madre degli Ungheresi ti aiuterà. Le parole che ti abbiamo comunicato siano le tue preghiere". In questi giorni ho avuto diversi segni che, in seguito a una data comunicazione, ho trasmesso al Padre E. Anche nei giorni seguenti sono andata presto dal Signore Gesù. Dopo un lungo silenzio, Egli ha preso a parlare nell'anima mia con la sua soave tranquilla voce, appena percettibile; mi ha detto tante cose, ma tutto è rimasto dentro di me. Sentivo intimamente il significato delle sue parole piene di bontà che penetravano nella mia anima, ma non so scriverle che in parte; tuttavia esse mi hanno dato impulso ad agire urgentemente. Mi ha chiesto di non ritardare più l'inoltro al Padre E. delle richieste a me affidate e di trasmettere al più presto le istruzioni dettatemi. 

Una grande paura si era impossessata di me, perché sentivo che non era più tempo di rimandare. Fortemente spaventata, sono entrata in sagrestia e mi sono rivolta alla suora, che ivi sostava, affinché chiedesse al Padre di pregare per me. Non ho detto altro; queste sono cose intime che non si possono confidare ad alcuno, all'infuori di colui al quale il Signore ha ordinato di affidarle. Quel giorno il maligno mi angustiava di continuo ed ha smesso soltanto la sera, quando mi sono prostrata ai piedi del Signore; dopo breve silenzio, il Signore Gesù ha incominciato a parlarmi con ineffabile meravigliosa tenerezza. Da Lui affluiva nel mio cuore un indescrivibile stupendo amore, a me sconosciuto, che mi faceva tremare. Questa straordinaria sensazione è penetrata per lungo tempo in tutto il mio essere e nel frattempo il Signore ha detto: 

"Finora hai potuto avere la sensazione della mia presenza accanto a te". 

Si esprimeva con tenerezza e intuivo che faceva male anche a Lui ciò che stava per dirmi. "Mia piccola carmelitana! Oggi abbiamo la sera del congedo. La tua anima è stata il deposito dei miei affettuosi insegnamenti. Ora ti coprirò con il silenzio. Non ti priverò soltanto delle parole ma ti spoglierò anche della sensazione della mia costante presenza". 

Non appena Egli ha taciuto, il maligno ha emesso un ghigno malizioso che il Signore Gesù mi ha fatto sentire. Il maligno si è espresso così: "Ora è giunto il mio tempo!" 

Sentivo che era molto lontano e che era rimasto annientato da un movimento della mano del Signore contro di lui. Io, con una particolare percezione concessami dal Signore, ho provato un'immensa tristezza e ho potuto avvertire che Gli era dispiaciuto ciò che mi aveva procurato tale turbamento. Egli, con soave bontà, mi ha sussurrato: "Per il bene della tua anima devo agire così". E come la sua ispirazione penetrava in me, tutto il mio essere veniva invaso da una nuova, sconosciuta, eterea e delicata bramosia dell'anima e da una sensazione piena di pietà. Ho potuto comprendere che questa era la forza dell'amore e il segno della santità; ho percepito che lo Spirito Santo abitava in me e, riempiendomi di grazia e irradiando l'anima, mi dava la forza per vincere ogni tentazione. Ciò mi ha tanto tranquillizzata e le lacrime, sgorgate dai miei occhi per l'allontanamento del Signore, hanno portato ad un silenzioso raccoglimento della mia anima, la quale si è tanto calmata ed il Signore ha così parlato nuovamente nel mio intimo: "Figlia mia, non fraintendermi. Io sarò con te d'ora in poi nella S. Comunione e, con cuore ansioso, attenderò la tua venuta come sempre. Sii fedele, non cercare sensazioni. Rinunzia a te stessa e ama solo Me. Soltanto lo Spirito d'Amore viva in te. Amami come un bambino in fasce, cercami come la Mia Vergine Madre mi cercava con amore angosciato tra la grande folla. Dovunque mi trovi, gioisci di Me. Pensami se hai bisogno di una mano di appoggio, guarda in alto implorando il Mio Padre Eterno e lo Spirito Santo ed immergiti nel nostro Amore". Queste sono state le sue parole di addio che, per quanto piene di bontà, mi hanno procurato solo tristezza. 

Nelle notti precedenti era sempre il Signore Gesù che mi svegliava per le preghiere di veglia. Ora, invece, arrivata l'ora della veglia, mi destava il mio angelo custode. Che grande differenza tra la sveglia di prima e quella di adesso! 

martedì 1 settembre 2020

LA FIAMMA D’AMORE DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA



DIARIO SPIRITUALE DI ELISABETTA SZANTÓ 1961-1981 

17 aprile 1962 

Molte cose ha detto il dolce Redentore; mi ha pregata di non arrendermi nella battaglia perché il combattimento senza tregua accresce la grazia! "Prega perché i miei figli consacrati suscitino nelle anime la devozione verso Mia Madre e che nessuna omelia sia pronunciata senza prima chiedere l'ispirazione alla Santa Vergine. La vostra nazione, l'Ungheria, è sotto la protezione della grande Madre; questo sia tenuto sempre in evidenza davanti ai fedeli e si tenga desto il desiderio della grande Madre degli Ungheresi. E tu, figlia mia, con tutta la forza e sacrificio della tua vita, brama di continuo la realizzazione del Mio Regno; la Fiamma d'Amore di Mia Madre si accenda e si diffonda con la scintilla d'amore". In un'altra occasione, mentre ero prostrata davanti al Signore Gesù e provavo pentimento per il tempo sprecato, Egli mi ha parlato così: "L'accrescere dell'amore pone equilibrio alle tue mancanze. Attraverso il tuo amore crescente, anche le mie grazie aumenteranno nella tua anima". (E ha continuato a parlarmi a lungo.) 

"Figlia mia, ciò che ti dico ora non è solo per te, ma comunicalo ai miei cari figli; è essenziale che le mie parole siano intessute con i pensieri della loro mente. Bisogna che le anime tiepide riemergano dalla profondità della loro noncuranza. Prima di ogni altra cosa si deve renderle consapevoli dell'unione intima con Me. Soprattutto occorre scuotere quelle anime che spesso mi ricevono nel loro cuore, ma, prive di fervore, sono divagate nei loro pensieri! Inutilmente tento di far notare la mia presenza nel fondo della loro anima; esse si allontanano da Me. Durante il lavoro non mi pensano nemmeno per qualche momento. Questo Mi duole moltissimo e Mi fa molto soffrire! Quando dite: - Signore, non sono degno che Tu entri nella mia casa ... - procurate di diventare degni e, giacché venite, non mi girate le spalle! Rendete il vostro cuore disponibile per l'unione continua anche durante il giorno con un'affettuosa implorazione e un affettuoso sguardo; io bramo tanto ... avervi! Purtroppo sono pochi quelli che vengono a Me, ma almeno quei pochi siano veramente devoti e ferventi! Svegliate nelle vostre anime una vera fiducia. Più di ogni cosa mi fa male la sfiducia. E’ inutile aver fede, se non si ha confidenza. Senza questa non Mi si può avvicinare. Prega i miei figli che suscitino incoraggiamento nelle anime. Dicano a coloro i quali lottano affinché l'anima non cada, che mi sono cari e che la lotta senza tregua aumenta in loro la mia grazia. Si rivolgano a Mia Madre. Figliola mia, conquistami tante anime, questo deve essere il tuo costante obiettivo. Ti ho designata per tale compito e per questo ti ho strappata dal mondo. 

Mi rallegro che almeno tu hai compassione di Me, Mi comprendi e nel mio dolore sconfinato, Mi consoli". Mentre diceva queste cose, diffondeva nel mio cuore un immenso dolore. "Signore mio Gesù, io sono soltanto una miserabile peccatrice". Egli continuava a parlarmi: "Figlia mia, il pentimento è quello che ti ha avvicinata a Me; chiedi dunque il profondo pentimento per le anime. Sono così poche le anime pentite, eppure ne invito molte a chiedere la mia misericordia: Io non sono esigente. Scelgo le anime in ogni sorta di circostanza, ma purtroppo con poca efficacia. Figliola mia, oggi ti espongo le mie lagnanze. Ho dovuto svuotare la smisurata tristezza del Mio Cuore davanti a te, perché devo sopportare tanta indegnità dalle anime a Me consacrate. Vieni da Me ancora più presto, di buon'ora e consolami di più. Esci fuori dal tuo modo usuale di vivere. Il tuo amore sia ardente, pieno di totale devozione. Soffri con progressivo amore, sii attenta alla mia voce e, se vuoi percepirla, raccogliti nel profondo silenzio, perché la mia voce delicata può essere raccolta soltanto dall'anima immersa nel Mio Amore. Tieni sveglio il tuo desiderio di Me con il vivo sacrificio che comporta l'amore. L'amore è un fuoco il quale può essere tenuto rovente solo dall'accettazione e dal desiderio del continuo sacrificio". 

lunedì 24 agosto 2020

LA FIAMMA D’AMORE DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA



DIARIO SPIRITUALE DI ELISABETTA SZANTÓ 1961-1981 


15 aprile 1962 

La Santa Vergine mi ha pregata di nuovo: "Mia figliola carmelitana! Tutti i membri della casa carmelitana lavorano veramente con grande zelo, dedizione ed amore missionario su tutto il territorio nazionale. Siano essi i primi a prendere in consegna la Fiamma d'Amore e a diffonderla. Il loro compito ha un'alta destinazione. Figliola mia, non ti scoraggiare, incomincia al più presto! La Mia Fiamma avrà inizio dal Carmelo. I carmelitani sanno dedicarmi il dovuto onore perché hanno maggiore attitudine a tale missione. Porta due candele, accendi prima le tue fiammelle, rivolgiti poi al mio figlio K. carmelitano, il quale divulgherà la devozione alla Fiamma d'Amore tra i miei dodici figli prescelti che mi onorano di più". (Io ho domandato se i dodici sacerdoti saranno tutti carmelitani, Ella mi ha risposto di no.) "Io sarò con voi e donerò particolari grazie. Quando i dodici sacerdoti saranno assegnati a dodici chiese a Me dedicate e si riuniranno, allora si dia inizio alla devozione. Passino l'uno all'altro la candela accesa che hanno ricevuto durante la funzione, poi i fedeli la portino a casa e incomincino la devozione in famiglia. Se il vostro fervore sarà perseverante, Io sarò consolata da voi". 

sabato 22 agosto 2020

LA FIAMMA D’AMORE DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA



DIARIO SPIRITUALE DI ELISABETTA SZANTÓ 1961-1981 


13 aprile 1962 (Era il venerdì di Passione) 

LA PRIMA COMUNICAZIONE DELLA SANTA VERGINE 

Anche in questo giorno secondo il desiderio del Signore sono rimasta in adorazione ed espiazione dalle dodici fino alle tre. Col pensiero rivolto profondamente alla Santa Vergine, ho chiesto che incidesse nel mio cuore le piaghe del Suo Santo Figlio e ottenesse da Lui sempre maggiore misericordia. Le mie lacrime hanno cominciato a cadere fitte. Durante questo pianto ho sentito l'indescrivibile tristezza della Vergine Madre e in fondo all'anima mia il suo singhiozzare che mi penetrava nel cuore. Poi, con voce interrotta dal pianto ha detto così: "Mia figliola carmelitana! C'è tanto peccato nel paese! Aiutami a salvarlo. Consegno nelle tue mani una torcia di fuoco che è la Fiamma d'Amore del Mio Cuore. All'Amore della Mia Fiamma aggiungi anche il tuo amore e trasmetti tutto agli altri". "Madre mia, perché non fai miracoli, affinché credano in Te come a Fatima?" " 

Figliola mia, anche se facessi i più grandi miracoli, non si convertirebbero. Mia piccola carmelitana, non hanno neanche tenuto conto della mia richiesta di dedicare a Me il primo sabato del mese. Sono la vostra Madre piena di bontà e comprensione che vi salverà cooperando con voi. Santo Stefano mi ha raccomandato la vostra Nazione. Io ho assicurato che mi sta a cuore il suo desiderio e quello dei grandi santi. Mi piacerebbe mettere nelle vostre mani un nuovo strumento. Vi prego di accettarlo con comprensione, perché il Mio Cuore guarda con tristezza la vostra Nazione... I dodici sacerdoti, scelti dal Mio Santo Figlio, saranno i più degni per soddisfare la mia richiesta. Figlia mia, prendi la Fiamma che porgo a te per prima: questa è la Fiamma d'Amore del Mio Cuore. Accendi la tua e poi passala agli altri".  

Tanto singhiozzava che ho potuto appena capire ciò che diceva. Ho domandato alla Vergine Madre che cosa dovevo fare. Per lenire il suo dolore ho promesso di accettare le sue richieste per la salvezza della nazione, mentre il mio cuore era tanto addolorato che quasi si spezzava. "Figliola mia, ti chiedo che il giovedì e il venerdì espiate particolarmente per il Mio Santo Figlio. Le riparazioni avvengano nelle famiglie; nell'ora di tempo dedicata all'espiazione, si cominci con letture spirituali fatte con dovuto raccoglimento e con completa devozione e si concluda con il santo rosario ed altre preghiere; fate queste preghiere di riparazione in due tre persone, perché dove due o tre persone sono unite, lì è il Mio Santo Figlio. Per suo desiderio, iniziate con il segno di croce fatto cinque volte. Offritevi all'Eterno Padre per mezzo delle Sue Sante Piaghe e in questo stesso modo chiudete la devozione di riconciliazione. Segnatevi così la mattina, la sera e più volte durante il giorno per avvicinarvi all'Eterno Padre tramite il Mio Santo Figlio ed il vostro cuore si riempirà di grazie. Vi ho donato una fiamma piena di grazie che parte dal Mio Cuore Immacolato e, passando da cuore a cuore, prenderà fuoco per infiammare tutti in tutta la nazione. Questo sarà il miracolo che accecherà Satana. E' fiamma d'amore e di concordia che ho ottenuto dall'Eterno Padre offrendo i meriti delle piaghe del Mio Santo Figlio". Dopo aver ascoltato, ho fatto resistenza, ritenendomi indegna: "A me affidi la tua causa, come posso io portarla avanti?" E di nuovo ho insistito sulla mia indegnità. 

Qualche giorno dopo la Santa Vergine ha promesso di proteggermi con il suo potente aiuto ed amore materno nel compiere i sacrifici a me richiesti dal Suo Santo Figlio: "Sarò con te, mia piccola carmelitana, e ti stringo sul Mio Cuore". "Madre mia celeste, Beata Vergine Santa, qualche altra cosa mi piacerebbe chiederti." Lei già sapeva e mi ha risposto: "Vai da Padre E., porta la preghiera del Mio Santo Figlio". La Vergine Santa in quel momento si è rivolta al Suo caro Figlio e, per la sua miracolosa misericordia, ho capito che la volontà della Santa Vergine è fusa totalmente con quella del Suo Figlio, dell'Eterno Padre e dello Spirito Santo. La Vergine ha promesso che sarà con noi e che la piccola fiamma si spanderà come il fuoco che si propaga in un baleno. 

venerdì 14 agosto 2020

LA FIAMMA D’AMORE DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA



DIARIO SPIRITUALE DI ELISABETTA SZANTÓ 1961-1981 


10 aprile 1962 

"Mia cara bambina carmelitana! Non ti preoccupare di come la mia causa si affermerà. Io opero insieme alle anime prescelte. Tu devi cercare soltanto di essere buona! Sai come è la vera carmelitana? In umiltà e nel nascondimento vive unita a Me la sua vita contemplativa. A questo devi aspirare; frena la tua lingua, guardati dal parlare superfluo! Mia piccola carmelitana, il Mio Amore per te è sconfinato! Sono felice che accetti i sacrifici che da te ho voluto! (l'ha detto con molta tenerezza.) Persevera e mi darai tanta felicità! Desidera che vengano a Me molte anime affinché possa distribuire loro le mie grazie". Un giorno, quando mi sono prostrata davanti a Lui, mi ha detto così: "Sapessi con che cuore ansioso ti aspettavo! Vedi come sono solo? Se tu non fossi venuta sarei rimasto completamente abbandonato. Figliola mia, anche tu sei stata sola quando eri orfana, e sai quanto sia triste sentirsi così!" Poi ha continuato a conversare e m'insegnava: "Ti prego sempre di non preoccuparti se sei capace di fare solo piccole cose. Ti dico, resta completamente piccola! Vuoi sapere che cosa faremo? Tu mi darai le più piccole pietruzze del mosaico che raccogli durante il giorno. Io le unisco secondo forma e colore e quando sarà pronto, ti meraviglierai nell'ammirare il capolavoro che risulterà! Ma vedi, Io sarei inutilmente artista se tu non raccogliessi per Me il materiale, perché senza la tua collaborazione non potrei ricavarne un capolavoro". (Parlava con voce addirittura supplichevole.) In un'altra occasione ha detto: "Figliola mia, Io d'ora in poi ripartirò bene il tuo tempo. Una volta ho già iniziato a farlo, ma volevo inserire ancora altri compiti nel tuo programma, perciò ho rimandato fino ad ora. Vieni se hai tempo, ma se ciò che ti chiedo fosse troppo impegnativo, non hai che da dirlo, perché la volontà è tua, ed Io la rispetto. Ho piacere se ti offri a Me spontaneamente".  

Ecco come il Signore mi ha indicato il programma per ogni giorno della settimana:  

Lunedì: Il giorno delle anime purganti. In ogni tuo gesto ci sia il desiderio di aiutarle. Unita a Me brama che arrivino a vedere il Mio Volto Santo; offri per loro il digiuno severo e la veglia notturna. Non chiedo solo a te il digiuno severo, ma ti prego di manifestare il desiderio del Mio Cuore anche agli altri. Chi offre il digiuno severo di lunedì, ogni volta libera dal posto di sofferenza l'anima di un sacerdote. Chi mantiene questo digiuno per l'anima dei sacerdoti, quando muore, durante l'ottavario della sua morte, si libererà dal purgatorio. (Se morto in stato di grazia.) 

Così desidera anche la nostra Madre che mi obbliga a questo con la Sua Fiamma d'Amore. 

Martedì: È il giorno da offrire per la tua famiglia. Compi tante comunioni spirituali per quanti membri la compongono. Offrili, uno per uno, alla nostra cara Madre. Ella li prenderà sotto la sua protezione. Questa notte offri anche per loro la preghiera della veglia!" 

"Purtroppo ho un sonno profondo, Signore mio, e se non riesco a svegliarmi?" 

"Io ti aiuterò anche in questo. Se hai delle difficoltà rivolgiti alla nostra Madre con fiducia! Ella ha vegliato molto in preghiera. Ricordati, figliola mia, che hai una grande responsabilità per la tua famiglia e perciò te ne devi occupare con grande cura per condurla a Me. Ognuno segua la sua via a modo suo, perché i tuoi familiari sono molto diversi l'uno dall'altro. Desidera senza sosta la mia misericordia per loro. Agiremo insieme, ma esigerò molto dalla tua forza. Il tuo più generoso protettore è San Giuseppe. Non lo dimenticare e invocalo ogni giorno! Anche lui ti aiuterà con gioia e avremo causa vinta. 

Mercoledì: È il giorno delle vocazioni sacerdotali. Chiedimi tante giovani anime ferventi. Tante ne chiedi tante ne riceverai, perché in loro vive il desiderio di consacrarsi e non c'è nessuno che le aiuti a realizzarlo. Sii fervente; con la preghiera notturna puoi ottenere molto per loro. 

Giovedì: Offrilo e consacra questo giorno al SS. Sacramento e passa quattro ore in adorazione davanti all'altare. Con straordinaria devozione adorami e ripara per le troppo offese che Mi si arrecano. Offri il digiuno severo per dodici anime sacerdotali e per esse offri anche la veglia notturna. Immergiti nel supplizio della mia morte con sudore di sangue ed attingerai da ciò tanta forza d'animo. 
Venerdì: Con tutto l'amore del tuo cuore unisciti al mio tormento! Nel risvegliarti la mattina, considera i tormenti che ho sofferto nella terribile notte e, durante il tuo lavoro del giorno, contempla tutta la mia Via Crucis dove non c'è stato un attimo di sosta. Esausto fino all'estremo mi hanno condotto sul Calvario. Puoi meditare sulle tante sofferenze sopportate fino al massimo per voi, mia piccola carmelitana! Perciò ti dico: non è mai troppo quello che fai per Me! 
Dalle dodici alle tre adora le Mie Sante Piaghe. Mantieni il digiuno, possibilmente fino alla mia deposizione dalla Croce. Figlia mia, l'accettazione di sacrifici aumenta nella tua anima l'abbondanza delle grazie. 

Sabato: Il giorno della nostra dolce Madre. In questo giorno rivolgile onori particolari con più tenerezza. Ella è la Madre delle grazie e desidera che anche sulla terra La onorino come in Cielo La onora la moltitudine degli angeli. 

Chiedi per i sacerdoti moribondi la grazia della santa morte e dedica a ciò ogni attimo della tua giornata; ne ricaverai una grande ricompensa. 

Nel cielo le anime sacerdotali pregheranno per te e la Vergine Santa accoglierà la tua anima nell'ora della tua morte. Dedica a questo scopo anche la veglia notturna". 

Per la domenica il dolce Redentore non mi ha dato alcun programma. 

Questi colloqui sono avvenuti all'incirca nel mese di luglio, ma non so precisare in quali giorni. 

domenica 9 agosto 2020

LA FIAMMA D’AMORE DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA



DIARIO SPIRITUALE DI ELISABETTA SZANTÓ 1961-1981 


8 aprile 1962 

Il Signore Gesù mi ha chiesto di non accompagnarmi con altre persone nel fare l'ora santa e mi ha detto: "Non cercare te stessa, annientati per unirti a Me! Molte volte ho messo già in evidenza che esigo completamente te! Rinuncia finalmente a te stessa. Neanche lo spazio di un capello ci sia fra noi! "Mio Signore Gesù, sono del tutto principiante!" "Figliola mia, non ti scoraggiare per questo! Una volta bisogna pur cominciare. Ricordi? Nella tua gioventù volevi sempre studiare, ma non ti è stata data mai l'occasione. Ero Io a non volerlo e ti ho messo in mezzo tutte le difficoltà. 

Mi piacevi così completamente ignorante. Io già allora ti avevo scelta per il mio progetto, ma prima ti volevo maturare per Me". "Signore, quante volte hai rivolto inutilmente verso di me i raggi vivificanti della tua grazia! Ti ho evitato e camminavo per vie diverse". "Non è vero che qualche mese fa volevi iscriverti alla università popolare? Ma Io ho impedito anche questo. Ti invito per l'ammissione alla mia scuola. Adesso, figlia mia, gioisci molto e sii una buona discepola. Il Maestro sono Io. Impara da Me. Non mi dispiace averti in tale condizione, sarò con te tutto il giorno dalla mattina alla sera e tu non farai alcuna fatica. Se sarai diligente e zelante, otterremo risultati ed Io proverò gioia in te". "Sono solo spiacente, mio dolce Gesù, di non riuscire a comprenderti del tutto". "Questo è vero, figlia mia". Gesù ha messo in evidenza molte altre mie mancanze; per esempio: mi trovavo un giorno dove c'era anche una cappella e mi ero congedata da tutti tranne che da Lui. Al momento della genuflessione avrei dovuto pensare a Lui con grande amore perché Egli mi aveva detto: "Ogni qual volta non lo dovessi fare mi dispiacerebbe molto" e in quell'occasione i miei occhi si erano riempiti di lacrime di pentimento. "Figliola mia, ti ripeto ancora, bisogna che ti trasformi secondo il mio volere. Io ti aiuto affinché tu possa seguire la giusta via, tu devi soltanto immergerti nel mio insegnamento e, con tutta la tua forza, eseguire i compiti a te assegnati. Rivolgiti a Mia Madre perché Lei ti aiuterà". "Signore Mio, io amo tanto la Madonna, è stata Lei, con il suo intervento, ad insegnarmi l'adorazione del Suo Figlio Santo ed a espiare per Lui. Oh! Come mi sono emozionata quando ho sentito la sua voce che, interrotta dal pianto, ha suscitato in me una profonda penitenza". 

"Sì, figliola mia, questo era il primo incontro, il grande passo quando mia Madre ti ha offerto a Me in modo particolare; da allora tu voli diritto verso di Me. Nel tuo volare non guardare indietro sulla terra, affinché il chiasso del mondo non ti disturbi. Ti attendo da tanto tempo. Da quando ti ho creata ti aspetto e così aspetto ogni anima". 

"Signore mio, però ora non permettere mai che io mi allontani da Te". 

"Sei stata tu a staccarti da Me, Io non ti ho lasciata andare via!" 

"Mio Gesù, per questo sono rimasta così miserabile ed immatura. Formami Tu, mio Maestro!" "Figlia mia, rinuncia alla tua volontà, ti chiedo sempre questo: puoi partecipare alla mia opera di redenzione soltanto se vivi completamente e costantemente unita a Me in ogni attimo della tua vita. Mia piccola bambina carmelitana! Ricordi quando sei rimasta vedova e hai cominciato ad allevare i tuoi figli? Li imploravi che ti aiutassero almeno un'ora ogni giorno. Come ti saresti sentita alleggerita! Quanto ti rattristavi invece, allorché essi, con tutte le scuse, non ti ubbidivano e tu, sola, abbandonata, hai dovuto stancarti tanto! Figlia mia, anche Io ho tanti figli e se ognuno mi aiutasse almeno per un'ora, che delizia avrei da voi! Penso soprattutto alle anime a Me consacrate che considero le prescelte del Mio Cuore, nonostante non si uniscano a Me completamente perché distolte dai pensieri del mondo. Mia piccola carmelitana, immergiti in Me! Aiutami anche per loro e non per un'ora, ma sempre senza tregua! Non domandarmi come puoi diventare solerte! Afferra ogni occasione, affinché il tuo desiderio di anime spenga la mia sete!" 

"Signore mio, Ti desidero con una sete insaziabile. Con tutte le mie forze Ti voglio amare anche per coloro che non vengono a Te". Durante questa conversazione ho ricevuto immense grazie dal Signore. "O Dio, che cosa hai tu fatto di Me? Adesso non so proprio più se sono viva ed è come se non fossi sulla terra. Non vedo nulla con gli occhi, anche le mie orecchie non possono captare la voce del mondo, il mio cuore non batte che in Te, solo per Te! Le mie labbra non trovano degna lode. Vorrei benedirti, ma non trovo alcuna espressione veramente degna. So soltanto guardarti con occhi chiusi e labbra silenziose, imprimendo nel mio cuore la tua inesprimibile sofferenza che hai dovuto sopportare per me. La mente non afferra quanto hai fatto per questa miserabile peccatrice! Perché per me, quando ci sono tante anime più degne?" 

"Figliola mia, per la Mia opera di redenzione scelgo anime tra i più grandi peccatori. Se esse accettano, Io le colmo di speciali grazie; chi sente con Me e vive per Me lo strappo dal mondo con il mio sconfinato Amore, come ho fatto nei tuoi riguardi. 

Figliola mia carmelitana, soffro immensamente, ma è tanto bello sentire che sei unita a Me e che senti il Mio Amore!" “Signore mio, la mia volontà è la tua, tu agisci in me!” Egli mi ha risposto così: "Figliola mia, con tutta la tua forza portami i peccatori. D'ora in poi null'altro deve occupare i tuoi pensieri. Guarda sempre nei miei occhi per vedere la tristezza per le anime che vivono nel peccato. Brama con tutto l'ardore che le anime consacrate non distolgano lo sguardo da Me per rivolgerlo altrove, nel mondo, ma Mi contemplino sempre. Se penetreranno in Me, se guarderanno i miei occhi tristi, pentendosi dei loro peccati, Io li accoglierò con la mia radiosa misericordia e immergendoli nell'Amore del Mio Cuore, li farò rinascere. Abbiano solo completa fiducia in Me ... Figlia mia, verso di te espando l'Amore perché Mi hai dato asilo e nella tua anima Io posso riposare. Accogli ciò come un grande onore e non privarmene mai! Dipende soltanto da te; Io sono arrivato all'eccesso con il Mio Amore. Lo sai quanto mi piace sentire allorché, prostrata, dici che vuoi pentirti dei tuoi peccati più di ogni convertito che mi abbia offeso e che vuoi offrire un amore superiore a quello di tutti i pentiti messi insieme. Mia figliola carmelitana, con questi tuoi desideri ti sei tanto avvicinata al Mio Cuore. Le tue parole semplici hanno dato un impulso indescrivibile alla Mia Misericordia. Vedi, figliola mia, per questo non occorre una grande preparazione scolastica, né l'università popolare! Che felicità ha dato al nostro Padre Celeste il pentimento sincero dei tuoi peccati! Offrilo in ogni momento della tua vita. Figlia mia, opera tutto con instancabile zelo per la salvezza delle anime. Questa sia la tua scuola! Tu sai che questa nazione (l'Ungheria consacrata alla Madonna) soffre violenza! 

Lo Spirito Santo, lavorerà in te e la cattiva tendenza del carattere si trasformerà per la salute della tua anima. Non ti devi abbattere per il continuo tentennare dei pensieri, perché ciò ti mantiene nell'umiltà ... Tendi a queste virtù finché non le possiederai interamente, perché allora sarà giunto il giorno della nostra completa unione e ti colmerò delle grazie che ho destinato per la tua speciale fortificazione. Sai che ti attende una battaglia, ma nel segno della croce la vincerai. Quando fai il segno della croce, non essere mai distratta, ma pensa sempre alle tre divine persone della SS. Trinità: divulga anche questa riflessione! Fai per cinque volte il segno della croce, uno dopo l'altro e mentre ti segni, pensa alle Mie Sante Piaghe. Guarda sempre i miei occhi che sono infiammati di sangue per 1e troppe battiture che ho avuto anche per i tuoi peccati". "Signore mio Gesù, non continuare più perché il mio cuore si spezza, abbi misericordia di me! "