DIARIO SPIRITUALE DI ELISABETTA SZANTÓ 1961-1981
Maggio 1962
Da quando Gesù non mi fa più udire le sue soavi parole piene di bontà, c'è silenzio tra noi; il colloquio si svolge solo da parte mia. I miei figli mi hanno mandata a fare la spesa ... Dopo, finito il pranzo, mi sono avviata e, non appena oltrepassato il portone, ho ripensato a ciò che dovevo comprare. Frattanto Egli mi ha chiesto: "Non disturbo?"
Si è avvicinato con una ineffabile delicata attenzione tanto che non ho potuto trattenere le lacrime. Sussurrava le parole da Lui preferite: "Ti bramo con incessante sete". Mentre camminavamo in silenzio, non sono state pronunziate altre parole fra noi. Mi sono commossa per la sua infinita delicata attenzione. "Mio adorato Gesù, magari potessi anch'io bramarti così!" Con questo desiderio nel cuore sono arrivata al posto delle compere ed Egli si è appartato; ciò mi ha procurato grande dolore! Egli, l'Uomo-Dio, ha tanta delicatezza e comprensione verso di me! Al ritorno ha parlato di nuovo: "Non vuoi dirmi null'altro?"
"Mio dolce Gesù, Ti prego con le tue stesse parole: Tu sei la luce dei miei occhi!" Per lungo tempo, dopo che è risuonata la sua voce, una grande gioia ha riempito la mia anima. L'aridità spirituale che durava da molto tempo e la miseria mi avevano messa a terra. Però ho sopportato tutto volentieri perché aveva detto che ciò doveva avvenire per il bene della mia anima. Un giorno, di buon mattino, il Signore mi ha rivolto queste richieste: "Figlia mia, ti chiedo molta abnegazione affinché possa ricambiarti con molte grazie! Di continuo arda in te lo spirito di sacrificio, di preghiera e di abnegazione. Sappi stare in silenzio senza tregua perché la parola di Dio continuerà a farsi sentire in te soltanto così. Cerca di tacere e di non vantarti; la tua vita spirituale metta radici nel silenzio. Con il silenzio copri le vuote insignificanti parole di tanti. Espia per la sfiducia altrui. Intanto fa' che aumentino in te la fedeltà e la confidenza verso Me. Oh, se sapessi come si addolora il Mio Cuore divino quando mi trascurate e quando tanti mi escludono completamente dai loro cuori! Ogni mattina portami l'offerta dei tuoi sacrifici. Mettila davanti alla porta del mio tabernacolo e dal Mio Amore prenderà fuoco e diventerà amore. Stai attenta perché durante il giorno non si spenga la fiamma dei tuoi sacrifici. Opera affinché l'amore di tante anime sacrificanti arda per Me, perché mio tramite ottengano la pietà del Padre Celeste". Mentre mi riempiva del suo infinito Amore continuava a parlarmi: "Figliola, vuoi sapere com'è il Mio Amore per le anime? Io parlerei così ad ogni anima, se mi accogliesse e mi desse ascolto".
"Mio Signore, Tu per primo mi hai dato rifugio e per questo ti sono debitrice di eterna gratitudine, ma non posso mai adeguatamente sdebitarmi". "Questo non lo pretendo né da te né da alcun altro, però se lo tentaste Mi farebbe veramente piacere".
Questa mattina mi ha ancora detto e chiesto tante altre cose. Io mi sono molto meravigliata anche perché ha ripreso l'argomento del sogno fatto nel giorno precedente.
"Sai tu che cosa è quel disco nero? È la terra della grande Signora degli Ungheresi. Nella nuvola bianca nei pressi del disco era visibile una persona: era la Mia dolce Madre. La persona più vicina a Lei era un mio caro figlio carmelitano, molto legato a Me che opera in mio favore". Chi sia non me lo ha detto ed io mi sono dimenticata di domandarglielo. Intanto il Signore ha passato la parola alla Vergine Santa e lo ha fatto con tanta riverenza e devozione, che nel sentirla il mio cuore ha iniziato a battere forte forte. La Vergine Madre, poi, ha ripetuto le parole del Signore dette poco prima sul suo caro figlio carmelitano. Dopo di Lei ha parlato di nuovo il Signore Gesù: "Sai che cosa significa sul disco quel nero denso? Rappresenta i sette vizi capitali. Il disco risulta formato dall'insieme di sette dischi messi uno sopra l'altro che sembrano fusi in uno solo. Il primo rappresenta la lussuria ed è sottile e forte ma diventa pieghevole per le numerose e devote preghiere. Il disco seguente è l'accidia; questo non si lascia piegare, è di un metallo nero il quale si rompe in molti piccoli pezzi e si può allontanare staccando con minuzioso faticoso lavoro un puntino per volta, piccolo come un granello di polvere. Però non bisogna scoraggiarsi perché Io sarò sempre con voi in questa fatica. Ma attenzione perché anche il maligno non resta inoperoso e la sua tenace perseveranza è quella che alimenta la pigrizia la quale impedisce di fare il bene".
Di nuovo ha passato la parola alla Santa Vergine. La sua voce era infinitamente incoraggiante ed implorante insieme: "Volgete finalmente il vostro sguardo su di Me e utilizzate il mio aiuto! Io posso e voglio aiutarvi, perché veda la vostra buona volontà e una diligente iniziativa! Non rimandate! Perdete troppo tempo. Il maligno lavora con molta più diligenza e ottiene maggiori risultati di voi. Mi duole tanto questo! Mia piccola carmelitana! Mi rivolgo a te e ti accarezzo con affetto materno proteggendoti da ogni pericolo spirituale. Non avere paura del maligno, il quale gironzola di continuo intorno a te. Io l'ho calpestato e non hai di che aver paura. Nasconditi sotto il mio manto e bacia il mio santo abitino (cioè lo scapolare) che hai sempre addosso".
Dopo le parole della Vergine Santa, Gesù mi ha detto diverse cose, ma purtroppo non posso scrivere tutto. Ricevuta la Santa Comunione ho ringraziato profondamente per le grazie ricevute e ho chiesto perdono perché tante volte l'ho ricevuto indegnamente nel mio cuore. Il Signore, per consolare la mia afflizione, ha pronunciato queruli parole che scorrevano a fiumi: "Figliola mia, se il genitore compra un vestito nuovo al figlio, si fa ringraziare e gli raccomanda di conservarlo con riguardo, perché ha potuto procurarlo con difficoltà. Anche il Mio Padre Celeste ha dato la veste nuova nel Santo Battesimo, cioè la veste meravigliosa della grazia santificante e voi non la conservate. Quale genitore ha sofferto più di me affinché quella veste di grazia santificante possa essere conservata sempre pura? Ho istituito la Santa Confessione e voi non ne approfittate. Ho sudato sangue e mi hanno coronato di spine. Spontaneamente ho permesso che mi mettessero sulla Mia Croce benedetta. Ho sofferto il tormento dei tormenti, poi mi sono nascosto con umiltà in una forma dall'apparenza insignificante, raggiungibile facilmente da voi senza timore. Come un bambino avvolto in fasce bianche, mi sono nascosto nell'Ostia Santa. E quando entro nei vostri cuori, state attenti che nella veste dell'anima non ci siano impurità, né strappi, né macchia. Esiste un genitore che soffra più di Me nel procurare il vestito ai suoi figli? Tanti nemmeno mi ringraziano convenientemente. Ogni giorno ripetono con indifferenza le medesime parole senza sentimento, non vi prestano attenzione alcuna e i loro pensieri girovagano altrove. Vengono così ogni giorno e procedono con tale sistema di anno in anno. Non pensano che Io sono pure uomo e bisogna parlarmi con semplici parole umane. Non c'è bisogno di tenere la distanza, dal momento in cui sono stato accolto nei lori cuori. Dunque non mi lasciate lì solo. Il Mio Cuore brama amore e confidenza. Io vi prego di parlarmi, fate in modo che abbia l'occasione di rispondervi, con la completezza della mia misericordia. Figliola mia, quando puoi, raccogli le anime e portale a Me!"
Nessun commento:
Posta un commento