DIARIO SPIRITUALE DI ELISABETTA SZANTÓ 1961-1981
4 maggio 1962
La Santa Vergine ha iniziato a parlarmi: "Figliola mia, poiché hai superato la grande tentazione, ti voglio premiare. Hai sopportato una grande prova. Volevamo fortificarti nell'umiltà, perciò il Mio Santo Figlio ha permesso un così forte avvicinamento di Satana. In tal modo sei diventata più idonea a trasmettere la Fiamma d'Amore. Per poter ricevere grazie straordinarie bisogna sempre preparare l'anima con grandi sofferenze. La grazia può crescere solo così nella tua anima. Ora ti stringo al Mio Cuore e, mentre ti parlo, accetta con grande dedizione di servire la mia santa causa. Questa è stata una occasione per guadagnare meriti anche a favore degli altri. Sostieni i tuoi sacrifici senza tregua per i dodici sacerdoti; anche essi patiranno e tu sii felice di soffrire con loro. È il tuo merito che, per quanto piccolo possa sembrare, fa aumentare in te la grazia.
A pochi affido la mia causa, ma se li avrò guadagnati, ne potrà seguire una moltitudine. Sii felice di appartenere a quei pochi! Purtroppo anche in mezzo ad essi ci sono quelli che si oppongono recando grande dolore al Mio Cuore materno! Ora, però, devi affrettare il cammino della mia causa. Coloro che ho scelto, dovranno avere una completa fiducia in Me. Io come Madre avveduta guido ogni loro passo. Essi dovranno soltanto rendere disponibile la loro anima e prepararsi con grande zelo al lavoro espiatorio ... Vedo con tristezza quali timori suscita nei vostri cuori la Mia Fiamma d'Amore. Perché c'è la paura nelle anime e nei vostri cuori? Potrei Io, vostra Madre affettuosa, lasciarvi nel dubbio? Voi dovete solo unirvi con tutte le forze e preparare altre anime a ricevere la Santa Fiamma. Le anime dei pellegrini che visitano i santuari, saranno molto adatte a ciò. Io, la Madre di Misericordia, prego ininterrottamente il Mio Santo Figlio perché unisca ai suoi meriti anche la vostra più piccola premura.
Non abbiate paura della Fiamma che si accenderà impercettibilmente e con dolcezza, come un mite fuoco e nessuno si accorgerà del miracolo che avverrà nei cuori. Il giorno della Candelora i miei figli trasmettano, in occasione della processione, la Mia Fiamma d'Amore e accendano un fuoco vivo nei cuori e nelle anime. Preparino tutto così che la Fiamma si propaghi in un baleno e quelle persone che Io ho scelto operino fervorosamente per la grande preparazione".
"Madre Mia, il Nostro Signore Gesù Cristo ha promesso che Tu, Santa Vergine, mi giustificherai". Nel profondo della mia anima la Santa Vergine ha dato una dolce risposta che mi ha completamente tranquillizzata: "Vai dal Padre, mio caro e preferito figlio, che ti ho già indicato e che farà tutto come se fossi Io, perché egli sarà il mio ambasciatore nei santuari per diffondere la Mia Fiamma d'Amore. Non temere, egli non farà resistenza a Me! Tu devi soltanto vivere nascosta nell'umiltà e abbracciare la sofferenza! Io, la Madre dolorosa, sento che, con tutte le tue sofferenze, verserai un balsamo guaritore sulle piaghe del Mio Santo Figlio! Appartieni a quelle anime che non possono vivere senza prove dolorose e che, attraverso la sofferenza del Mio Figlio Santo, percepiscono sempre più grande la sua vicinanza ... Desidera con tutte le forze del tuo cuore che si accenda al più presto la Mia Fiamma d'Amore per l'accecamento di Satana. Tra il 3 e l'11 maggio 1962 la Santa Vergine mi ha chiesto per quattro volte di non trascurare la sua causa. Le parole del Redentore: "Figliola mia, scelgo te come mediatrice della Mia Divina Pietà, della quale tu stessa dovrai cercare di caricarti abbondantemente; quando aprirai le labbra per parlare, annunzia la pietà del Mio Cuore e fa' conoscere quanto brucia per il desiderio di anime. Tutta la tua vita, attraverso i sacrifici e le preghiere, sia un solo desiderio e cioè quello di aiutarmi nella opera di Redenzione".
"Mio dolce Gesù, quante volte ho scritto le tue tristi lamentele, ma posso aiutarti ben poco". "Figliola mia, arda in te, il desiderio che già da sé addolcisce il dolore ardente del Mio Cuore. Vorrei che tutti i consacrati al Mio Cuore, avessero nostalgia di Me; aumenterebbe allora il numero di coloro che espiano per la salvezza delle anime. Tu sai come queste sono molte e, se essi con tutta la forza del cuore, con le loro preghiere e sacrifici partecipassero alla mia opera redentrice, non mi lamenterei. Figliola mia, amami ancora di più e servimi con maggiore accettazione dei sacrifici! Non permettere che padroneggi su di te la potenza di grigie abitudini. I tuoi sacrifici siano sempre rinnovati ed insoliti! Mi piacerebbe di aumentare in te la mia grazia, ma per questo mi occorre la tua progressiva accettazione del sacrificio. Ti prego, accogli la mia preghiera, sii molto umile, rinunzia ad ogni tua gioia ed a ogni tuo godimento con i quali non servi Me. Rinunzia alle letture divertenti, alla musica preferita, alla ricerca di compagnie e durante le tue passeggiate, contempla solamente il mio supplizio. Gradirei che i tuoi digiuni aumentassero, sempre che anche tu lo voglia. Non abbandonarti ad alcun piacere. La tua colazione e la cena siano modeste, limitate a pane e acqua, consuma qualche altra cosa solo al pasto principale, ma ti prego di fare in modo che questo pasto non sia per il tuo piacere. Non consumare i cibi perché ti piacciono, ma solo perché servono di nutrimento al tuo corpo, in quanto esso esige ciò che gli occorre. Devi anche rinunciare un po' di più al riposo notturno; ti chiedo così due ore di veglia con interruzione tra l'una e l'altra. Mia dolce bambina, posso contare su di te? Io, l'Uomo-Dio, te lo chiedo". "Mio Signore, mio Dio! Tu sai che senza di Te sono nulla. L'anima è pronta, ma il corpo, Signore mio, è debole! Tu conosci la duplice energia che qui sulla terra vive in me come due eterni inseparabili nemici, cioè il cuore e l'anima che accettano e la debole volontà che rifiuta. Mio dolce Gesù, io rinnovo la mia offerta: sono tua, disponi di me! Non voglio contrariarti nemmeno un poco perché ti amo ardentemente. Rivestimi con la tua forza affinché possa adempiere la tua volontà".
La veglia si svolge con molta difficoltà; riesco ad interrompere il sonno a fatica, perciò ho chiesto alla Vergine Santa: "Madre mia, sii così buona da svegliarmi perché in questo compito l'Angelo custode non ha abbastanza efficacia su di me".
La notte successiva mi ha destata la Vergine Santa. Volevo alzarmi per vestirmi credendo che fosse arrivato il momento della veglia e non ritenevo conveniente parlare con Lei rimanendo coricata; però non era ancora il tempo giusto, cioè, anziché le ore due, era circa la mezzanotte. La Santa Vergine allora mi ha detto: "Figlia mia, resta pure in posizione di riposo, a Me non sembra irriverente. La madre può parlare con sua figlia in qualsiasi tempo e modo. Ascoltami, ti prego! Non ti abbandonare durante il tempo della veglia, la quale è una pratica molto utile per innalzare l'anima a Dio. Fa' ogni sforzo! Anche Io ho vegliato tanto finché Gesù era piccolo, perché S. Giuseppe, che ha sempre lavorato molto e con grandi sforzi a causa delle nostre ristrettezze, non era in grado di farlo. Segui anche tu il mio esempio e veglia pure la domenica, tuo giorno di riposo, e, quando ne hai la possibilità, ascolta tante Messe per la gioventù. Pensa ai tanti bambini che, anno per anno, vengono portati al Mio Figlio Santo (al Battesimo). Molti di essi in seguito si smarriscono perché non possono mettere buone radici non essendoci chi si prende cura della loro crescita spirituale. Nel giorno del tuo riposo, la tua anima sia piena di preghiere generose; offri questa giornata soprattutto per loro. Il Mio Santo Figlio ha lasciato che i bambini andassero da Lui anche quando era stanco; sopporta pure tu la stanchezza per questo scopo. Ricorda che Egli ti ha pregata di partecipare di continuo alla sua opera di redenzione". Oggi mi ha parlato di nuovo il Signore Gesù: "Mia figliola carmelitana! Ora che hai sopportato i sacrifici richiesti sarai sorpresa perché voglio ringraziarti. Vedi com'è condiscendente il tuo maestro? Ma vado oltre; fondo completamente le tue sofferenze con le mie. I tuoi meriti con ciò aumenteranno in grande misura e porteranno molto avanti il mio piano di redenzione. Chiudi nel profondo del tuo cuore questa grande grazia che hai avuto da Me. Il dono speciale di Dio è questo. Egli ti ha onorata, povera piccola anima. C'è una cosa più grande per te? Perché sei piccola e miserabile, perciò ti ho scelta. Figlia mia, non stancarti mai di soffrire per Me! Sforzati ancora di più, con l'aiuto della mia grazia!"
Il dolce Redentore mi ha pregata affinché ripeta con Lui la preghiera dei suoi desideri: "I nostri passi devono procedere insieme; le nostre mani devono raccogliere insieme; i nostri cuori devono palpitare all'uniscono; le nostre anime devono avere i medesimi sentimenti; i pensieri del nostro spirito devono formare unità; le nostre orecchie devono ascoltare insieme il silenzio; i nostri occhi devono guardarsi e fondersi in uno sguardo solo; le nostre labbra devono pregare unite, per invocare insieme la misericordia del Padre!"
Egli ha tante volte meditato con me queste frasi che ha definite suoi eterni desideri. Ho fatto completamente mia questa preghiera e me l'ha insegnata perché io la trasmetta agli altri. Facciamo nostri i suoi eterni pensieri e desideri con ogni sforzo e con tutto l'intelletto. Il Redentore, dopo avermi pregata, ha soggiunto: "Questa preghiera è un mezzo nelle vostre mani, perché chi agisce insieme con me, acceca Satana e per tale cecità, le anime si liberano dai peccati".
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