martedì 9 marzo 2021

Delusioni

 



LUNEDÌ 8 MARZO 2021

   Molti dei Miei figli subiranno grandi delusioni nel tempo che verrà presto. Molti di coloro che vi sono più vicini, figli Miei, faranno e diranno cose offensive che non avreste mai pensato di sentire. Devi preparare i tuoi cuori per questo poiché il maligno acquisirà una grande influenza su tutti coloro che non sono Miei in quel momento.

   Il mondo ora soffre sotto il peso di un peccato così grande e presto non sarà più in grado di sopportarne il peso. Disastri (naturali) di grande portata colpiranno senza preavviso e prenderanno molte vite. Pregate diligentemente per coloro che amate per molti saranno presi rapidamente in questi eventi.

   Come al tempo del Mio servitore Noè, il cuore dell'uomo è solo malvagio continuamente nel tuo tempo e abbondano molte perversioni. Desidero che la malvagità finisca come te, ma molti rimangono che possono ancora essere salvati.

   Fate le opere, figli Miei, per portare dentro queste anime perdute affinché possiate tornare a casa per stare con Me. Ciò che trattiene il tuo ritorno a casa sono le anime perse che non sono ancora entrate.

Glynda


 

I miei tempi sono arrivati

 


Il 5 marzo 2021, questa anima californiana ha “visto” il numero 529 del Libro blu. Questo messaggio è stato originariamente dato a P. Stefano Gobbi il 13 ottobre 1994 a Effingham, Illinois, durante un Cenacolo con vescovi e sacerdoti di tutto il Nord America. Questo messaggio fa eco ad altri messaggi recenti di veggenti su questo sito web. Vedere:

Gisella Cardia: I tempi previsti da Fatima in poi sono arrivati

Edson Glauber: Fatima sarà ora adempiuta

 

I miei tempi sono arrivati

Miei amati figli, grande è la gioia che, in questi giorni, date alla vostra Madre celeste. Siete venuti da molte parti degli Stati Uniti e del Canada, per vivere con me in un continuo cenacolo di preghiera e fraternità. Mi unisco alla tua preghiera; Ti aiuto a crescere nell'amore reciproco, in modo da diventare un cuore e un'anima sola. Verso balsamo sulle tue ferite; Do conforto alle tue numerose sofferenze; e vi incoraggio a camminare con fiducia e con grande speranza sulla dolorosa strada di questi ultimi tempi.

Porta il mio messaggio materno a tutti. I miei tempi sono arrivati. I tempi che avevo predetto a Fatima sono arrivati. Oggi commemorate l'anniversario della mia ultima apparizione, confermata dal miracolo del sole. In quel momento vi avevo predetto tutto ciò che state vivendo ora in questi anni di purificazione e grande tribolazione.

Vi avevo predetto il grande castigo che avrebbe colpito questa povera umanità che è diventata pagana e ha costruito una nuova civiltà senza Dio, e che è minacciata dalla violenza, dall'odio, dalla guerra, e che corre il rischio di autodistruggersi da sola. mani. I miei interventi straordinari, che ho operato per riportare l'umanità sulla via della conversione e del suo ritorno al Signore, non sono stati né accettati né creduti. Così è ora che vi trovate alla vigilia della grande prova che vi avevo preannunciato: sarà la manifestazione suprema della Divina Giustizia e Misericordia. Il fuoco scenderà dal cielo e l'umanità sarà purificata e completamente rinnovata, così da essere pronta a ricevere il Signore Gesù che tornerà a voi nella gloria.

Vi avevo anche predetto la grande crisi che si sarebbe verificata nella Chiesa, a causa della grande apostasia che vi è entrata, causata da una sempre più ampia diffusione di errori, dalla sua divisione interna, dall'opposizione al Papa, e dal rifiuto del suo Magistero. Questa mia amatissima figlia deve vivere le ore della sua agonia e della sua dolorosa passione. Sarà abbandonata da molti dei suoi figli. Il vento impetuoso della persecuzione soffierà contro di lei e molto sangue sarà versato, anche dai miei amati figli.

I miei tempi sono arrivati. E così vi invito a seguirmi sulla strada della preghiera e della penitenza, della purezza e della santità. Guarda come i tuoi paesi sono diventati vittime del materialismo e della ricerca sfrenata del piacere! La legge di Dio viene sempre più violata. L'impurità viene pubblicizzata attraverso tutti i mezzi di comunicazione sociale. Si ricorre a tutti i mezzi per impedire la vita. Gli aborti sono in aumento ovunque e vengono legittimati da leggi ingiuste e immorali.

I miei tempi sono arrivati. Di 'a tutti di entrare nell'arca del mio Cuore Immacolato, per essere protetti e salvati da me. Vi chiedo di moltiplicare i vostri cenacoli di preghiera tra i sacerdoti, tra i bambini, tra i giovani e soprattutto nelle famiglie. Sono stato consolato dalla grandissima risposta che ho ricevuto in Canada e negli Stati Uniti durante questi cenacoli. Mai prima d'ora si era assistito a una partecipazione così grande, da parte sia di sacerdoti che di fedeli. Per la generosa risposta che ricevo ovunque dai miei figli più piccoli, prometto di intervenire per salvarvi nell'ora della grande prova. La mia presenza materna in mezzo a voi è segno sicuro di protezione e di salvezza. Aprite dunque i vostri cuori alla speranza e vivete nella massima fiducia e nel completo abbandono al mio Cuore Immacolato. Con i vostri cari e con le persone a voi affidate vi benedico nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

Luisa e l'Avvertimento

 


I mistici hanno usato vari termini per descrivere un evento mondiale imminente in cui le coscienze di una particolare generazione saranno scosse ed esposte. Alcuni lo chiamano un "avvertimento", altri un "illuminazione di coscienza", "mini-giudizio", "grande scuotimento" "giorno di luce", "purificazione", "rinascita", "benedizione" e così via. Nella Sacra Scrittura, il "sesto sigillo" registrato nel sesto capitolo del Libro dell'Apocalisse descrive forse questo evento mondiale, che non è il Giudizio Universale, ma una sorta di scuotimento temporaneo del mondo:

… C'è stato un grande terremoto; e il sole divenne nero come un sacco, la luna piena divenne come il sangue e le stelle del cielo caddero sulla terra ... Allora i re della terra, i grandi uomini, i generali, i ricchi e i forti, e tutti, schiavo e libero, nascosto nelle caverne e tra le rocce dei monti, gridando ai monti e alle rocce: “Cadeteci addosso e nascondeteci dalla faccia di Colui che è seduto sul trono e dall'ira dell'Agnello; poiché il grande giorno della loro ira è arrivato, e chi può resistere prima di esso? " (Ap 6: 15-17)

In diversi messaggi alla Serva di Dio Luisa Piccarreta, Nostro Signore sembra indicare un tale evento, o una serie di eventi, che porterà il mondo in uno "stato di mortificazione":

Ho visto tutta la Chiesa, le guerre che i religiosi devono affrontare e che devono ricevere dagli altri, e le guerre tra le società. Sembrava esserci un tumulto generale. Sembrava anche che il Santo Padre si sarebbe servito di pochissime persone religiose, sia per mettere in ordine lo stato della Chiesa, dei sacerdoti e di altri, sia per la società in questo stato di agitazione. Ora, mentre vedevo questo, il benedetto Gesù mi ha detto: "Pensi che il trionfo della Chiesa sia lontano?" E io: "Sì, davvero, chi può mettere ordine in tante cose che sono incasinate?" E lui: “Al contrario, ti dico che è vicino. Ci vuole uno scontro, ma forte, e quindi permetterò tutto insieme, tra religiosi e laici, in modo da accorciare i tempi. E in mezzo a questo scontro, tutto di grande caos, ci sarà uno scontro buono e ordinato, ma in un tale stato di mortificazione, che gli uomini si vedranno persi. Tuttavia, darò loro così tanta grazia e luce affinché possano riconoscere ciò che è male e abbracciare la verità ... " - 15 agosto 1904

Per capire come i precedenti "sigilli" nel Libro dell'Apocalisse parlano di uno "scontro" di eventi che portano a questo Avvertimento universale, leggi Il grande giorno della luceInoltre, vedi il Sequenza temporale sul conto alla rovescia per il regno e le relative spiegazioni nelle "schede" sottostanti. 

Diversi anni dopo, Gesù si lamenta che l'uomo sta diventando così duro, che nemmeno la guerra stessa è sufficiente per scuoterlo:

L'uomo sta diventando sempre peggio. Ha accumulato così tanto pus dentro di sé che nemmeno la guerra è riuscita a farlo uscire. La guerra non ha abbattuto l'uomo; al contrario, lo ha fatto crescere più audace. La rivoluzione lo renderà furioso; la miseria lo farà disperare e lo farà abbandonare al crimine. Tutto ciò servirà, in qualche modo, a far uscire tutto il marciume che contiene; e poi, la mia Bontà colpirà l'uomo, non indirettamente attraverso le creature, ma direttamente dal Cielo. Questi castighi saranno come la rugiada benefica che discende dal Cielo, che ucciderà [l'ego] dell'uomo; e lui, toccato dalla mia mano, riconoscerà se stesso, si sveglierà dal sonno del peccato e riconoscerà il suo Creatore. Pertanto, figlia, prega affinché tutto sia per il bene dell'uomo. —4 ottobre 1917

Il punto principale da considerare qui è che il Signore sa come prendere la malvagità e il male che si sta esaurendo nei nostri tempi e usarli anche per la nostra salvezza, la santificazione e la Sua maggiore gloria.

Questo è buono e gradito a Dio, nostro salvatore, che desidera che tutti siano salvati e giungano alla conoscenza della verità. (1 Tim 2: 3-4)

Secondo i veggenti di tutto il mondo, siamo ora entrati nei tempi della grande tribolazione, il nostro Getsemani, l'ora della Passione della Chiesa. Per i fedeli, questo non è motivo di paura, ma di anticipazione che Gesù è vicino, attivo e trionfante sul male, e lo farà aumentando gli eventi sia nella sfera naturale che in quella spirituale. L'Avvertimento imminente, come l'angelo mandato a rafforzare Gesù sul Monte degli Ulivi,[1] rafforzerà anche la Chiesa per la sua passione, infondila delle grazie del Regno della Divina Volontà, e alla fine portarla a La risurrezione della chiesa

Quando questi segni iniziano a manifestarsi, alzati in piedi e alza la testa perché la tua redenzione è a portata di mano. (Luca 21: 28)


—Mark Mallett

lunedì 8 marzo 2021

PREGHIERA PER COLORO CHE RIFIUTANO LA MISERICORDIA


 

L'ULTIMO DI TUTTI - I castighi della superbia

 


I castighi della superbia


Preparazione della sera

La superbia tende a privare Dio della sua gloria, perfino del suo ruolo. Usurpa il suo posto, se non intenzionalmente, il che sarebbe mostruoso, almeno praticamente, il che è già tanto odioso. Come pensare che Dio tolleri tale sopruso? Quali sarebbero i sentimenti di un padrone nei riguardi del servo che pretendesse di fare a modo suo, attribuendosi ogni diritto? Come lo tratterebbe? Certo lo punirebbe e in maniera adeguata alla colpa, facendolo apparire vile e miserabile nelle sue pretese.

Ogni legge ha lo scopo di mantenere l'ordine; ora, la legge della nostra attuale condizione è l'umiltà. Se essa è violata, il disordine penetra in noi, nei nostri rapporti con Dio e nelle relazioni con il prossimo. Da qui errori, pericoli, fallimenti e forse la rovina della vita spirituale, talvolta perfino 1'impenitenza finale.

Di solito il castigo raggiunge il colpevole con lentezza, ma in modo inevitabile. Studierò domani questo argomento di giusto timore, meditando su di un triplice castigo che colpisce la superbia:

1. la sterilità soprannaturale;

2. la maledizione di Dio;

3. la decadenza morale.

 

1. La superbia è punita con la sterilità soprannaturale

La superbia possiede la proprietà fatale di rendere sterile tutto ciò che tocca. L'azione più bella da essa ispirata diventa inutile per il Cielo, come un fiore infecondo. Tutto il bene che raggiunge con il suo alito, immediatamente appassisce. Così la vita più attiva, se è dominata da questo vizio, assomiglia alla botte delle Danaidi che nessuno riuscirà mai a riempire. Nostro Signore diceva dei Farisei che digiunavano e pregavano per essere onorati: «Hanno già ricevuto la loro ricompensa» (Mt 6, 2.5). Perché Dio dovrebbe ricompensare ciò che non è fatto per lui?

D'altra parte, anche se volesse, non potrebbe. Ogni atto privo di un'intenzione soprannaturale, almeno potenziale, non può ottenere il concorso di Dio. Perciò è privo di vitalità soprannaturale. Dal momento che la Grazia non c'entra per niente, non può produrre gloria celeste; se lo Spirito Santo non lo vivifica, Dio non lo fa suo.

Compiere opere buone per superbia è come spargere polvere al vento. Nel monastero diretto da Pacomio, un monaco fece un giorno una stuoia più degli altri e la mostrò per vanità, sperando di riceverne complimenti: «Questo lavoro è per il diavolo», sentenziò il superiore.

Che delusione attende il superbo un istante dopo la morte! Si ritroverà con le mani vuote e sentirà risuonare la sentenza: «Non vi conosco» (Mt 25, 12). Egli si meraviglierà e dirà fra sé: «Non abbiamo noi profetato nel tuo nome?» (Mt 7, 22). E cioè: «Non ho io fatto opere buone, sopportato fatiche, compiuto fino alla fine esercizi di pietà e di zelo?». Eppure Dio gli dichiarerà: «Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di iniquità» (Mt 7, 23).

Sì, il superbo ce l'ha messa tutta per darsi agli esercizi della vita spirituale, per moltiplicare gli atti virtuosi che gli hanno attirato l'ammirazione altrui, per riuscire nel lavoro apostolico: nulla di tutto ciò costituisce un merito e conta agli occhi di Dio, se è ispirato dalla superbia.

L'obiettivo principale delle sue attività era la vanagloria e il desiderio di essere stimato e applaudito. Ricevuta questa ricompensa, non ne merita altre: il salario sarà degno della sua vanità. Egli appartiene a coloro di cui Agostino ha detto: «Erano uomini vuoti, hanno ottenuto una ricompensa vana».

 

2. La superbia è punita con la maledizione di Dio

Il Maestro divino, pur così pieno di dolcezza, ha colpito e maledetto in termini severi e terribili la superbia dei farisei e degli scribi. Per sua natura questo vizio è odiato da Dio, perché tende a rapirgli la gloria. «Non cederò la mia gloria ad altri, né il mio onore agli idoli», dice il Signore (Is 42, 8). Come potrebbe non maledire e non punire la superbia che si fa idolo di se stessa e toglie così al Creatore la gloria e l'onore a lui solo dovuti?

Per punirla Dio non ha bisogno di armarsi di spada contro il superbo: basta che lo abbandoni a se stesso. Niente di più giusto, dato che è presuntuoso; niente di più fatale, poiché è debole.

«Il Signore abbatte la casa dei superbi» (Pro 15, 25), è detto nella Scrittura. Perché l'edificio del superbo crolli, è sufficiente che Dio non mandi la sua Grazia; senza di essa infatti non si può né fare né conservare alcunché di buono. Precisamente egli concede la sua Grazia agli umili e la rifiuta ai superbi (cf. Gc 4, 6). San Tommaso d'Aquino, parlando dell'umiltà come fondamento della vita spirituale, dice che «questa virtù caccia la superbia alla quale Dio resiste e rende l'uomo sottomesso e aperto alle effusioni della Grazia divina».

Queste effusioni sono rifiutate al superbo: incline al male a motivo del peccato originale, accecato dalle proprie illusioni, caduto in basso per essersi lasciato mille volte fuorviare, privato dell'aiuto divino che potrebbe illuminarlo e trattenerlo, egli corre verso gli abissi e sprofonda sempre più nella melma, secondo le leggi dell'accelerazione della velocità nella caduta. Gli sfugge il senso del pericolo: ha gli occhi come bendati e non avverte la necessità di chiedere luce e soccorso.

Fra Dio onnipotente e noi, deboli per essenza, è stabilito un contratto tacito: «Voi state al vostro posto, e io al mio; siate umili e pregate e io vi sosterrò». Il castigo per l'infrazione a questo contratto è l'abbandono.

La maledizione di Dio contro la superbia può prendere anche una forma più terribile di quella dell'abbandono: si trasforma in avversione e odio. La Scrittura avverte: «Tre tipi di persone io detesto, la loro vita è per me un grande orrore: un povero superbo...» (Sir 25, 2); «E un abominio per il Signore ogni cuore superbo, certamente non resterà impunito» (Pro 16, 5).

Quest'odio divino perseguita il superbo, senza che nulla possa sottrarlo ai suoi giusti castighi: «La tua arroganza ti ha indotto in errore, la superbia del tuo cuore; ...anche se ponessi, come l'aquila, in alto il tuo nido, di lassù ti farò precipitare. Oracolo del Signore» (Ger 49, 16).

Parole che mettono paura. Tremo davanti alla rivelazione dell'odio che Dio, conosciuto come infinitamente misericordioso, porta contro questo vizio. Un posto eminente anche nella Chiesa, importanti servizi resi perfino alla religione, virtù ammirevoli e senza dubbio troppo ammirate, possono fornire esca alla superbia, senza costituire una difesa nei confronti di Dio. «Di lassù ti farò precipitare». E lo ha fatto con i superbi: «Ha rovesciato i potenti dai troni» (Lc 1, 52).

Una superbia da meritare tali castighi penso sia rara fra le persone devote. Ma troppo spesso c'è in loro una superbia minore che pure attira giuste punizioni: aridità persistenti, insuccessi, tristezze, colpe in cui Dio permette che si cada.

La superbia nel suo desiderio smodato di stima e di lode, viene punita anche col non raggiungimento della gioia cercata, con la delusione riservata alle sue febbrili preoccupazioni. I suoi desideri superano sempre le mete raggiunte; quanto più ottiene tanto più diventa avida.

Da parte sua Dio si sente dimenticato e tace o si volge altrove; toglie le grazie per dimostrare la sua riprovazione. Si accontentasse di mescolare l'amarezza alle nostre gioie umane e di renderci infelici nelle nostre vane ricerche! Un giorno, senza dubbio, la fame ricondurrebbe il figlio prodigo alla casa paterna... (cf. Lc 15, 16-20).

 

3. La superbia è punita con la decadenza morale

Quali sono le conseguenze della maledizione di Dio contro l'orgoglioso, che egli detesta e abbandona? San Paolo, parlando dei filosofi perduti dalla loro superbia, dice: «Dio li ha abbandonati all'impurità secondo i desideri del loro cuore, sì da disonorare fra di loro i propri corpi» (Rm 1, 24).

Eccoli decaduti, degradati, ridotti al livello di animali che seguono gli istinti. Per usare i termini dell'Apostolo, il superbo diventa «animalis homo» incapace di percepire ciò che appartiene allo Spirito di Dio (cf. 1 Cor 2, 14).

Colpito dal triste spettacolo, devo capire che la superbia contiene in radice ogni degrado morale. «Principio della superbia infatti è il peccato» (Sir 10, 13). Parola rivelata e comprovata dall'esperienza. Per descrivere quanto esce da questa sorgente inquinata, la Scrittura avverte: «Il cuore dei superbi è come l'alito cattivo che emana da uno stomaco malato» (Sir 11, 32 Volg.).

Se questo è vero, come posso meravigliarmi nel sentire che la superbia è un segnale premonitore di riprovazione? Immergendosi nel male, il superbo vi trova alla fine la sua tomba. Per uscirne, dovrebbe riconoscersi colpevole, far appello alla Grazia, umiliarsi; ma quell'infelice ne è incapace.

Dei castighi che ho appena intravisto, non ce n'è uno al quale prima o dopo possa sottrarmi. Per questo devo temere i progressi insidiosi della superbia e considerare come sia capace di distruggere tutto. Ogni buona azione ispirata dall'amor proprio è corrotta in partenza. Un atto iniziato santamente, all'improvviso può alterarsi per un motivo di vanità che se ne impadronisce. Un'opera compiuta in maniera perfetta può deporre in me un germe di corruzione con il vano compiacimento.

Concedimi, o Dio, di evitare i castighi della superbia e di poter godere dei premi dell'umiltà. Invece della sterilità soprannaturale, le mie più piccole azioni saranno arricchite dal merito. Invece della tua maledizione e della tua avversione, sarò coperto di benedizioni e di tenerezze. Invece del degrado, sarà l'elevazione, perché tu «sollevi l'indigente dalla polvere», e... «innalzi gli umili» (cf. Sal 112, 7; Lc 1, 52). Invece della prevedibile riprovazione, sarà assicurata la predestinazione. Tu affermi con la voce del Salmista che «salvi gli spiriti affranti» (cf. Sal 33, 19).

E non potrebbe essere diversamente. L'umile prega e tu, Signore, ti «volgi alla preghiera del misero» (cf. Sal 101, 18). Tutto può con la tua forza; sei tu che vivi in lui. Se ne va nell'ombra e nel silenzio; se deve mostrarsi, si mantiene sotto il tuo sguardo. Dimentico del bene che compie, desideroso unicamente della tua gloria, non ha che l'ambizione di essere ogni giorno più tuo figlio.

Aiutami ad essere umile a questo modo.

Leopold Beaudenom

La povera umanità va verso la grande purificazione! Oggi già vi raccomando e già vi chiedo: PREPARATEVI PER IL GRANDE AVVERTIMENTO DI DIO!!!!

 


Messaggio di Nostra Signora Madre Protettrice degli Afflitti alla Vergine Sovrana


01 marzo 2021

"Cari bambini,

Ecco la serva del Signore!

Oggi vi invito alla santità della vostra vita! Fate la volontà di Dio qui sulla terra in modo che più tardi possiate ottenere il cielo e tutto ciò che c'è in esso come ricompensa per la vostra fedeltà. So che tutti peccano ed è a causa dei vostri peccati che i vostri cuori sono lontani dalla perfezione. Dovete imparare a combattere il peccato! Sono vicino a te per condurti in Paradiso. La mia presenza è per incoraggiarvi nella fede e, soprattutto, per far sì che i miei figli amino e siano amati qui sulla terra. Sono sempre presente nella vita dei miei figli! Questo è il mio ufficio materno! Non voglio che i Miei figli si perdano per sempre. Quando un'anima si perde perché è lontana da Dio, il Mio Cuore freme di dolore. Pregate figli miei e convertitevi! Questo è il momento di tornare a Dio! Non rimanete fermi nel peccato. Vai avanti, con coraggio, e confida sempre nell'Amore e nella Misericordia di mio figlio Gesù. È davanti al Signore che tutti i miei figli vinceranno il male che è sul mondo! Non preoccupatevi, perché chi è coperto dal Mio Manto non soffrirà il castigo della carne! Confidate sempre nel mio Gesù e nessun male verrà nella vostra casa. So molto bene che l'umanità è malata e che tutti vivono con la paura. Mio figlio Gesù mi manda a voi per aiutarvi in questi tempi difficili. L'umanità soffre a causa della dimensione del peccato che è sul mondo! Prega, perché la preghiera è la migliore soluzione per questi momenti. Quanto ai Miei consacrati, vi chiedo: non abbiate paura! Il Signore distruggerà tutto il male prima che raggiunga le vostre case. Questo male che è sulla terra passerà, perché la potenza di Dio è più grande di tutto. La povera umanità va verso la grande purificazione! Oggi già vi raccomando e già vi chiedo: PREPARATEVI PER IL GRANDE AVVERTIMENTO DI DIO!!!! Questo giorno arriverà per voi! Dio Padre ha fretta di trasformare l'umanità e salvare il Suo popolo dal peccato. Non dimenticare le mie richieste! Siate in pace e molto ben preparati per questi giorni di grandi eventi. Voi vivete in un mondo così tormentato che è necessario confidare ancora di più in mio figlio Gesù. È necessario essere sempre all'erta per non cadere nelle insidie del diavolo. Molti saranno sorpresi dall'avanzata delle erbacce che proliferano in modo spaventoso nell'umanità. Molti saranno inebriati dalle seduzioni delle tenebre. L'umanità cammina in fretta sui sentieri della tristezza. Riempite i vostri cuori solo con l'Amore di Dio e non date spazio all'azione del male, perché sarà scacciato e imprigionato insieme al suo. Ai miei figli ovunque vi chiedo di disprezzare il peccato e di abbracciare fortemente la Misericordia di Dio per essere salvati. Usate ciò che sta accadendo come una riflessione sul danno che voi stessi, come esseri umani, state causando sulla Terra.

Che Dio vi benedica e vi conceda la Sua pace!                                                                                                               Ti amo! Rimanete tutti nel nome della Santa Trinità".


Un Esorcista Racconta - LA CENERENTOLA DEL RITUALE

 


Un Esorcista Racconta 


LA CENERENTOLA DEL RITUALE 

 

Dalla fine del Concilio Vaticano II ad oggi di anni ne sono passati parecchi; le varie parti del Rituale sono state rivedute secondo le direttive conciliari; l'unica parte che ancora è sigillata con la scritta "Lavori in corso" è la parte che riguarda gli esorcismi. È vero che c'è tutta la dottrina della Sacra Scrittura, della teologia, del magistero della Chiesa; abbiamo riportato in altra parte alcuni testi del Vaticano II; non sto qui a riportare i tre discorsi di Paolo VI e i diciotto di Giovanni Paolo II. Cito almeno una frase di Paolo VI, tratta dal discorso del 15 novembre 1972: "Esce dal quadro dell'insegnamento biblico ed ecclesiastico chi si rifiuta di riconoscerla esistente la realtà demoniaca; ovvero chi ne fa un principio a sé stante, non avente, essa pure come ogni creatura, origine da Dio; oppure la spiega come una pseudorealtà, una personificazione concettuale e fantastica delle cause ignote dei nostri malanni". E più oltre aggiunge: "Sarebbe questo, sul demonio e sull'influsso che egli può esercitare sulle singole persone, come su comunità, su intere società o su avvenimenti, un capitolo molto importante della dottrina cattolica da ristudiare ". 

In pratica, per molti ecclesiastici di oggi, sono tutte parole gettate al vento: quelle della Bibbia, quelle della tradizione, quelle del magistero. Giustamente scrive mons. Balducci: "È bene che il pubblico sappia quale crisi, per lo meno dottrinale, sta oggi attraversando la Chiesa! " (II diavolo, Piemme, pag. 163). Mi si è detto che in molti articoli mi sono dimostrato polemico nei riguardi di certi teologi, di certi vescovi, di certi esorcisti. Non si tratta di polemica; si tratta di mettere in luce la verità. Perché la crisi non è solo dottrinale, ma soprattutto pastorale, ossia coinvolge i vescovi, che non nominano esorcisti, e i sacerdoti che non ci credono più. Non intendo generalizzare, ma oggi il demonio è attivissimo nel tormentare le persone; e quando queste cercano un esorcista si trovano davanti il solito cartello: "Lavori in corso". 

Incomincio dai teologi. Cito Luigi Sartori, uno dei più noti e quotati. Scrive: "È probabile che alcune guarigioni operate da Gesù riguardino malati di malattie nervose più che veri indemoniati". Questa insinuazione è pessima e falsa. Il Vangelo distingue sempre nettamente tra guarigioni da malattie e liberazioni dal demonio, tra il potere che Gesù concede di cacciare i demoni e il potere che concede di guarire i malati. Gli evangelisti potranno non indicare le malattie col nome tecnico moderno, ma sanno distinguere benissimo quando si tratta di malattia o quando si tratta di possessione diabolica. Chi non sa fare questa distinzione è Luigi Sartori, non gli evangelisti. E abbiamo visto quale importanza fondamentale ha nell'opera di Cristo la cacciata dei demoni. Quando i settantadue discepoli vollero riassumere i risultati del loro ministero, per il quale Gesù li aveva mandati a predicare a due a due, dissero una cosa sola, pieni di gioia: "Signore, perfino i demoni ci obbediscono, quando invochiamo il tuo nome". E Gesù rispose: "Vedevo Satana precipitare dal CIELO come folgore" Luca 10, 17 18. Non meraviglia se il Sartori conclude il suo articolo affermando: "Gesù taumaturgo esprimeva soprattutto la forza dell'amore, costruiva rapporti di vicendevole simpatia; per questo operava miracoli, e non perché disponesse di forze sacre e segrete, da mago" (Famiglia Cristiana, n. 19, 10 maggio 1989). No, caro teologo; Gesù non cercava la simpatia e non aveva le forze segrete di un mago. Aveva l'onnipotenza di Dio e dimostrava con le sue opere di essere Dio. Ma queste sono sottigliezze a cui certi teologi moderni non badano. 

Prendiamo un altro teologo, Luigi Lorenzetti. Egli ammette, bontà sua, che "il credente non può escludere in assoluto l'interpretazione demoniaca di certi fatti"; ma poi si affretta ad aggiungere che "è difficile, anzi impossibile asserire con certezza tale presenza nel caso concreto". 

Che tanta gente si faccia imbrogliare è fuori dubbio. Ma certo non è con l'errore che sì insegna la verità. Sono sottigliezze che sfuggono a don Salvatore e a chi ne pubblica le idee, senza accorgersi degli errori plateali che contengono. 

Mescolando l'errore con la verità è evidente che poi di esorcisti ce ne sono pochissimi e la gente si rivolge a maghi, fattucchiere e cartomanti, che crescono a dismisura. E il credente non è istruito da nessuno. Ho esorcizzato una suora, ridotta in pessime condizioni da una possessione diabolica, che da dieci anni la faceva progressivamente peggiorare. Ho chiamato la sua superiora generale e le ho detto che non si aspetta per chiamare il medico che uno sia moribondo; lo si chiama ai primi sìntomi del male. Quella superiora mi ha risposto: "Lei ha ragione, ma queste cose non ce le ha mai insegnate nessun sacerdote". Mi ha anche detto da quanti ecclesiastici per non parlare dei medici quella suora era stata sentita, senza che mai a nessuno fosse venuto in mente quale poteva essere la causa vera dei suoi mali, resistenti a qualsiasi cura. 

È vero, nei miei articoli me la sono presa anche con alcuni esorcisti. Ho detto che "si è persa la scuola", ossia non c'è più nelle diocesi quella successione per cui l'esorcista pratico istruiva il neo esorcista. E allora capita che ci siano esorcisti che non sappiano neppure le cose più elementari. Me la sono presa con mons. Giuseppe Ruata, canonico della cattedrale e coordinatore degli esorcisti torinesi. Franca Zambonini intervistò per Famiglia Cristiana 30 marzo1988, indirizzata a lui dal card. Ballestrero. Quando uno afferma che "la possessione diabolica è limitata nel tempo e dura poche ore o pochi giorni", vuoi dire che è privo della più elementare esperienza. Infatti afferma, poco dopo, che in tutte le persone che si sono rivolte a lui "non ho mai ravvisato segni tali da dover ricorrere ad un esorcismo". Io, in nove anni di lavoro massacrante tanto che ora sono stato costretto a rallentare il ritmo, ho esorcizzato oltre trentamila persone; tengo notati i nomi dei posseduti: finora novantatre, e tutti in tale stato da decine di anni. Ci sono persone che vengono benedette da dieci, quindici anni e anche di più, e non sono state ancora liberate. 

Ho anche fortemente criticato mons. Giuseppe Vignini, penitenziere nel duomo di Firenze ed esorcista, per quattro articoli pubblicati su Toscana oggi ottobre e novembre 1988; gennaio 1989. Quando un esorcista scrive che la magia, le messe nere, le fatture ecc., sono "artifici innocui e frutto di fantasie suggestionate"; quando afferma che l'esorcismo non è un sacramento, ma una semplice invocazione, ignorando che è un sacramentale; quando conclude i suoi sragionamentì affermando che, in pratica, gli esorcismi non si debbono mai fare; c'è proprio da dirgli, con tutto il rispetto possibile: "Caro figliolo, o t'informi o cambi mestiere". 

Conosco alcuni esorcisti che non hanno neppure il Rituale; non conoscono né le norme da seguire né le apposite preci da recitare; hanno solo l'esorcismo di Leone XIII, in una traduzione italiana né buona né integrale, e si limitano a recitare quello. Sulla stampa mondiale fece colpo il caso di Anneliese Michel, di Klingenberg Germania, una ragazza di 24 anni, morta nell'estate del 1976 in seguito ad una lunga serie di esorcismi. La notizia destò scalpore anche perché i due sacerdoti che amministrarono gli esorcismi furono denunciati e sottoposti a procedimento penale. I dati che emersero allora dai giornali e da altri stampati come il libro di Kasper e Lehmann, Diavoli demoni possessione, Queriniana 1983, facevano sospettare che con troppa facilità i due sacerdoti avessero pensato di trovarsi davanti a un caso di possessione diabolica. Pareva anche che gli esorcisti, benché avessero sempre agito alla presenza e col consenso dei genitori della ragazza, si fossero un po' lasciati condurre da quello che la ragazza stessa indicava come utile alla liberazione. 

In seguito uscì poi un libro in cui quei fatti vennero studiati in profondità: Anneliese Michel, di Raspar Bullinger Ed. Ruhland, Altotting 1983. Si è trattato di uno studio in cui in sostanza si scagionavano interamente i due esorcisti, si dimostrava come era stato serio sia l'impegno del vescovo, che aveva autorizzato gli esorcismi, sia dei due sacerdoti; e si precisavano le cause della morte della ragazza, indipendenti dal sacramentale amministrato. In ogni caso l'episodio contribuì a scoraggiare i sacerdoti ad accettare l'incarico di esorcisti. 

Veniamo infine ai vescovi. È vero che me la sono presa anche con loro, perché li amo e desidero la loro salvezza. Il Diritto Canonico non contempla il reato di omissione d'atti d'ufficio; ma la pagina del giudizio universale, come è riportata nel capitolo 25 di Matteo, ci presenta la gravita insanabile del peccato d'omissione. 

Ho ancora in mente l'infelicissimo intervento di un noto arcivescovo, il 25 novembre 1988, in un seguitissimo programma della TV, guidato da Zavoli. Pareva che si vantasse di non aver mai fatto esorcismi e di non aver mai nominato esorcisti. Per fortuna era presente Fon. Formigoni, di Comunione e Liberazione, a illustrare il punto di vista cristiano. Ho poi annotato tutta una serie di risposte di vescovi che, senza voler generalizzare, non fanno onore all'episcopato italiano. Mi sono state riferite da persone venute un po' da tutte le parti d'Italia, alle quali avevo detto di rivolgersi al loro vescovo, prima di concedere loro un appuntamento. 

Ecco le risposte più ricorrenti: 

"Io per principio non nomino esorcisti"; "Io credo solo nella parapsicologia"; "Ma voi credete ancora a queste cose?"; "Non ho trovato nessun sacerdote disposto ad accettare questo incarico. Cercate altrove"; "Non nomino esorcisti e non faccio esorcismi perché ho paura. Se il demonio mi si rivolta contro, che cosa faccio?"; "Vorrei sapere chi vi ha messo in testa queste stupidaggini"... Potrei continuare. Dietro ogni risposta c'è una grande sofferenza da parte di chi la riceve; non so se c'è la stessa sofferenza da parte di chi la da. Nella maggior parte dei casi si è trattato di persone che avvertivano il vescovo di aver ricevuto benedizioni da P. Candido e che era stato lui ad ammonirle che avevano bisogno di altre benedizioni. Per cui, in pratica, la diagnosi del male era già stata fatta da un esorcista molto competente e molto noto. 

Certamente non intendo generalizzare. Se io sono esorcista lo debbo alla sensibilità e all'iniziativa del card. Poletti; credo che ogni esorcista debba testimoniare un uguale riconoscimento riguardo al suo vescovo. Ma la scarsità di esorcisti denota chiaramente una scarsità di interessamento in questo settore. 

Se poi passo a parlare di altre nazioni europee, la situazione si presenta peggiore che in Italia. Ho esorcizzato persone venute dalla Germania, dall'Austria, dalla Francia, dalla Svizzera, dall'Inghilterra, dalla Spagna. Tutte persone venute appositamente, attirate dalla fama di P. Candido e poi rassegnate a ripiegare sul suo allievo. Ma anche tutte persone che affermavano di non aver trovato un esorcista nella loro nazione. Un professionista svizzero mi assicurava di aver telefonato a tutti i vescovi cattolici e di aver avuto da tutti risposta negativa. Non voglio dire che in queste nazioni non ci siano esorcisti, ma indubbiamente è difficile individuarli. Venire a Roma appositamente per un esorcismo non è un divertimento. 

Insisto: all'estero la situazione è peggiore rispetto a quella italiana. Ne do un esempio significativo. I miei confratelli degli Stati Uniti hanno voluto tradurre il libro di Balducci: Il diavolo. Per poter ottenere l'Imprimatur, sono stati costretti dal revisore diocesano ad eliminare i casi in cui si parlava di possessione diabolica. Si noti l'incoerenza di tale disposizione: oltre ad essere fatti storici documentati, si trattava dell'applicazione pratica dei principi esposti nel libro. E il solito errore: non negare la presenza del demonio in assoluto, per non passare da eretici, ma negarla decisamente in ogni caso concreto. 

Non stanno così le cose presso certe confessioni protestanti. Anche a Roma ve ne sono di quelle che prendono molto sul serio il problema, che studiano i casi e che, quando col loro discernimento arrivano a scoprire la presenza del maligno, esorcizzano con un'efficacia che talvolta ho toccato con mano. È chiaro che tutti coloro che credono in Cristo, e non solo i cattolici, hanno il potere di cacciare i demoni nel suo nome. Non dobbiamo averne nessuna gelosia, ma guardare al Vangelo. Quando Giovanni disse a Gesù: "Abbiamo incontrato uno che caccia i demoni nel tuo nome e noi glielo abbiamo impedito per che non è dei nostri ", il Signore ha rimproverato gli apostoli Marco 9, 38 40. 

È questa la scoperta che hanno fatto i membri del Rinnovamento e che li ha messi sulla strada delle preghiere di liberazione. Preghiere che vanno regolate con precisi criteri, ma che sono efficacissime. Proprio per regolare tali preghiere il card. Suenens ha scritto un libro, Rinnovamento e potenza delle tenebre Edizioni Paoline, 1982, con presentazione del card. Ratzinger. Egli scrive: "Inizialmente tanti cattolici legati al Rinnovamento hanno scoperto la pratica della liberazione fra i cristiani di altre tradizioni, appartenenti per lo più agli ambienti della Free Churches o Pentecostali; e i libri che lesserò, o leggono ancora, provengono in gran parte da tali ambienti. Fra di essi si trova una letteratura strabocchevole sul diavolo e i suoi accoliti, sulla sua strategia e sui suoi mezzi d'azione, e così via. Nella Chiesa cattolica questo campo è rimasto in gran parte incolto e la nostra pastorale specifica non ha fornito direttive adatte ai nostri tempi" pagg. 79 80. 

È una lamentela su cui ci soffermeremo nel prossimo capitolo; ma è giusto imparare da chi meglio segue il vangelo. Anche su questo punto, come sullo studio e la divulgazione della Bibbia, noi cattolici siamo rimasti assai indietro rispetto a certe confessioni del protestantesimo. Non mi stanco di ripeterlo: il razionalismo, il materialismo hanno inquinato una parte di teologi con influenze profonde su vescovi e sacerdoti. E chi ne fa le spese è il popolo di Dio. In Italia, di vescovi esorcisti conosco solo l'africano mons. Milingo, combattuto in tutti i modi. E so di almeno due esorcismi fatti dal Papa. Conosco pochi altri casi; sarò lieto se mi verranno segnalati. 

Concludo affermando che uno degli scopi che mi sono prefisso con questo mio libro è di contribuire affinché nella Chiesa cattolica si ristabilisca la pastorale esorcistica. È un preciso mandato del Signore ed è una lacuna imperdonabile che non venga osservato. Sarà questo l'argomento del capitolo seguente. 

Don Gabriele Amorth 

CONSACRATEVI A ME IO VI AMO

 


"Figli consacrati al Mio Cuore Immacolato, voi tutti dovete vivere nello spirito di filiale abbandono, della più completa fiducia nell'azione della vostra Mamma. Sono Io stessa ad esercitare in maniera più piena la Mia funzione di Mamma. Con voi posso agire così, perché, con la consacrazione al Mio Cuore Immacolato, vi ponete veramente come bambini fra le mie braccia. Così Io vi parlo e voi potete ascoltare la Mia voce. Io vi conduco e voi vi lasciate docilmente guidare da Me. Io vi rivesto delle Mie stesse virtù, vi nutro del Mio cibo. Siete sempre più interiormente attratti dal profumo di questa Mia materna azione che vi rende piccoli, poveri, umili, semplici, puri. Soprattutto vi attiro dolcemente davanti alla Divina Persona di Mio Figlio Gesù, presente, come in Cielo, nel Sacramento dell'Eucaristia. Voi imparate da Me il gusto della preghiera".


A GESÙ - Richiamo alla Divina Volontà in tutte le nostre azioni

 


“Perciò,  figlia mia,  il tuo primo atto sia d'incontrarti col mio Volere;  il tuo primo pensiero,  il  tuo palpito, sia d'incontrarti col palpito eterno del mio Volere, affinché tu riceva tutto il mio  Amore. In tutto cerca di fare continui incontri, affinché tu resti trasformata nel mio Volere ed Io  nel tuo,     per poterti disporre a fare l'ultimo incontro con la mia Volontà nell'ultima tua ora; così  non avrai nessun incontro doloroso dopo la tua morte”. (Vol. 16°, 23.07.1923). 


- 2 - 

Nel destarsi : 

Gesù, il mio pensiero pensa nel tuo Volere e sulle ali del mio pensiero ti mando i pensieri di  tutte le creature.  Sulle ali del mio sguardo, dato nel tuo Volere, t’invio gli sguardi di tutte le  creature. 

Sulle ali della mia voce e della mia lingua, mossa nel tuo Volere, ti mando tutte le voci delle creature. 

Sulle ali della mia preghiera, fatta nella tua Volontà, o Gesù, voglio mandarti la preghiera di tutti. 

Sulle ali del mio lavoro e dei miei atti fatti nel tuo Volere, intendo mandarti gli atti delle  creature e tutti i loro lavori. 

Sulle ali dei miei passi fatti nel tuo Volere, intendo far volare a Te tutti i passi delle creature. 

 

Nel lavarsi e vestirsi : 

O mio Gesù, mi vesto nella tua Volontà e con questa Volontà intendo adombrare tutte le  creature, in modo da vestirle tutte con la tua Grazia, e poi prendo il tuo Volere e tutte le  bellezze che contiene il tuo Volere e, facendole mie/intendo con esse vestire la tua SS.  Umanità, per difenderti da tutte le freddezze e offese che le creature Ti fanno. Mio Gesù, il tuo  Amore unito al mio vuole darti l'amore di tutti e la soddisfazione di tutti. 

 

Nel camminare : 

Cammina in me, o Gesù, e fa che muova i miei passi nella tua Volontà, per andare in cerca di  tutte le creature e chiamarle a Te. 


Nel lavorare : 

Lavoro nella tua Volontà e Tu, o Gesù, fa scorrere le tue dita nelle mie, affinché lavorando Tu  in me, ti ripari per quelli che non divinizzano le opere materiali con la tua unione; e ogni mio  movimento sia dolce catena che formi il nodo per legare tutte le anime a Te. 

 

Nel mangiare e bere : 

Prendo questo cibo nella tua Volontà, e Tu, o Gesù, vieni in me a prenderlo, come se fosse mia  la tua Volontà, onde attestarti il mio amore.  

Bevo, o mio Gesù, nella tua Volontà, e bevi Tu pure, o mio sommo Bene, in me, per estinguere  la gran sete che Tu hai di tutte le anime; possa Tu trovare in me così abbondante bevanda, da  riversare poi su tutti l'acqua della tua Grazia salvatrice.  

 

Nel soffrire : 

Soffro nella tua Volontà e il mio patire baci il Tuo, e così intendo, o mio Gesù, darti la  soddisfazione delle tue stesse pene. La mia umanità sia la croce e la mia anima unita con la  tua Volontà sia il crocifisso vivente, che stia continuamente innanzi a Te, per darti la  soddisfazione che Tu stesso desti all'Eterno Padre.  

LA VITA DELL’UOMO STA PER CAMBIARE.

 


Carbonia 06-03-2021  

Deus Caritas Est!
Gesù è Maestro d’amore infinito, è per unire il suo Cielo alla Terra! Avrete tutto ciò che il Signore vi ha preparato, avrete gioia e vivrete nella sua dimensione celeste.
Dio Padre annuncia il suo intervento, questa è l’ora tanto annunciata dai profeti di un tempo e di oggi.

Maria Santissima, Madre di Gesù e Madre vostra, vi prenderà nel suo manto e vi custodirà dalla grande catastrofe che colpirà questa Umanità.

Il terremoto è già in atto, la Terra si squarcerà, si dilaterà, avanzerà sotto terra e prenderà altre terre.
La carta geografica della Terra sta per cambiare, il Cielo avverte i suoi figli di stare stretti a Gesù, confidare nel suo intervento divino e nella sua custodia, Egli metterà al sicuro tutti i suoi.

Oggi vedete la Terra come è, domani non la riconoscerete più perché sarà trasformata come Dio l’aveva creata per Sé.

L’ora della grande Rivelazione al mondo è giunta, il Signore Gesù Cristo offre al suo popolo la sua Misericordia, abbraccerà in Sé ogni suo figlio e lo metterà a godere nel suo Giardino celeste.

La vita dell’uomo sta per cambiare,
sta per avere inizio una vita nuova nelle meraviglie di Dio!

L’alba del nuovo giorno è ormai a voi figli miei diletti, il vento dell’Est prenderà molti uomini, ma Dio solleverà i suoi perché abbiano vita in Lui.

Pregate figli miei, pregate perché questo avvenga subito, in queste ultime ore di attesa, perché il maledetto Serpente venga a finire, il suo impero venga a cadere definitivamente.

Sorgerà una nuova terra, un nuovo cielo, nuovi mondi,
… il tempo infinito per tutte le creature di Dio!

La Terra sta per essere sfiorata da un asteroide che creerà gravi situazioni: i mari si solleveranno, la Terra tremerà ovunque.

Mettete in voi l’Amore, state con l’Amore e sostenetevi nell’Amore, Dio c’è, Dio vi ama infinitamente, mai abbandonerà i suoi figli.

Il vostro calvario qui finisce amati figli, Maria Santissima a breve si manifesterà in ogni casa e vi chiederà di seguirla dove tutto e amore e pace, dove la scuola dell’Amore verrà a voi insegnata: … vivrete l’Amore, abiterete l’Amore e godrete l’Amore. Andrete, trasformati in Dio, a dare aiuto a chi Dio ha rifiutato! Le ombre della notte svaniranno per i figli di Dio, essi andranno nella luce infinita e saranno rivestiti di luce infinita.

Contemplate ora la Terra per come la vedete, benedite ogni cosa: … le montagne, i campi, i frutti, tutto il bestiame che la Terra contiene, gli uccelli del cielo, i mari e i suoi pesci!
Cantate inni nuovi al Signore Gesù Cristo, Egli vi attende per sollevarvi a Sé e donarvi di Sé, partecipare in Lui, vittoriosi contro Satana.

Vegliate, le ore sono finite!

Dio vi ama e vi benedice. Amen


 

DIO PADRE - ULTIMATUM PRIMO - IL BUON PASTORE: NON LASCIA LE 99 PER ANDARE ALLA RICERCA DELLA PECORA SMARRITA?

 


Il Buon Pastore non lascia forse le 99 per andare a cercare la pecora smarrita? Questi bei dialoghi sono il vostro pastore amorevole che va dietro alla pecorella smarrita che state leggendo. Ti chiedo: prendi la mia mano, ora!

I miei bambini, i miei amati, i miei piccoli:

A Dio Padre non piace dare ultimatum*, perché spaventano i Miei figli, ma se volete potete osare di vedere queste tre esortazioni aggiunte a queste lettere così amorevoli così come sono.

E perché vi dico questo, piccoli? Perché avete già visto che questo boccone è buono, se l'avete assaggiato, ma ancora tornate a godere dei frutti del mondo che...(mi viene mostrata una mela marcia e verminosa che è ricoperta di una vernice rossa molto tossica, ma è suggestiva - come le mele caramellate alle fiere)... è puro veleno quello che state mangiando e per quanto vi invitiamo: (vedo un frutteto infinito di verdure e alberi da frutta naturali, belli, sani, in fiore. Ecco che ci offre il suo frutto saporito e buono; il suo fiore bello e aromatico) ma tu preferisci questo: (vedo del cibo, che non si può chiamare cibo: popcorn dipinti di rosa fosforescente dentro una macchina, mele caramellate marce... da una parte so che c'è tutto quel cibo spazzatura che se ci fermassimo un attimo a pensare a quello che stiamo mangiando non lo daremmo nemmeno agli animaletti).

Ma questo è ciò che preferite ed è ciò che rifiutate. E, figli miei, siete anche liberi di avvelenarvi, se volete (non per uccidervi, ma per quel cibo).

Così come il cibo che rifiutate dai vostri pensieri e il più importante è il cibo dell'anima, figli miei.

Noi vi diamo la manna celeste per nutrire le vostre anime e voi la gustate appena a volte, (Abba lo dice con grande tristezza) ma il vostro cibo quotidiano è questo:** E non ve lo diamo per essere mangiato come un antipasto, ma per rifornire tutto il vostro cibo, perché se continuate continuamente ad avvelenarvi, a che serve se vi mandiamo il rimedio che vi serve?

Voi siete malati nell'anima, siete molto malati nei vostri pensieri e con essi sono malati anche i vostri corpi, e voi provate un po', MA VIVETE NEL MONDO; vi nutrite delle cose del mondo, vedete i divertimenti che il mondo vi offre, circolate nel mondo e così diventate voi stessi nel MONDO, capite quello che vi sto dicendo?

Dovrete essere radicali, totali, come avete letto che lo sono stati i Miei fedeli, e non giocare ad essere mistici o buoni cristiani. Se volete salvarvi dovete farlo ora, figli miei, perché la mietitrice viene a separare il grano dalla zizzania e se voi siete frutti cattivi, non sarete salvati.

Figli miei, se doveste popolare un'isola appena trovata e già vedendo com'è il vostro mondo, chi scegliereste per abitarla? Se tu che stai leggendo questo puoi credere nel tuo cuore che sei tu perché hai l'Amore per portare Armonia, Saggezza, Bontà, Verità, Gioia, Pace? Non preoccupatevi. Continuate come avete fatto finora. Rimanete nella grazia e sapete cosa dovete fare e cosa dovete rifiutare. Vi ripeto: mantenetevi in grazia, mantenetevi all'interno della Mia Santa Chiesa e non perdete la vostra pace, ma se non siete tra coloro che sceglierebbero di abitare questa nuova isola, cosa vi fa pensare che Io, Dio Padre, lo farei?

Vedendo il mondo che avete, la natura in purificazione, non pensate che tutto rimanga uguale? PERCHE' NON E' COSI' I MIEI CREDENTI, ma perché quando la terra viene purificata e rinnovata, il buon seme rimane e il cattivo seme sarà e -già è- sradicato, capite?

Vi chiedo: siete o non siete un buon frutto? Siate sinceri nella vostra risposta e cominciate a lavorarci perché non potete rimanere nella mia creazione rinnovata se voi stessi non siete creature rinnovate.

Ripeto: non versate vino nuovo in otri vecchi perché lo renderete amaro.


Vino nuovo in otri nuovi (Marco 2,18)

 
Vuoi essere vino nuovo per abitare nella mia creazione rinnovata?

Vi invito, ma dovete mettervi all'opera. Come? Dovrete percorrere questa stradina fedele e sicura che vi scende dal cielo.

Seguitelo, seguitelo, seguitelo, ma non come un divertimento improvviso e sporadico, ma come la vostra strada verso la salvezza.

A voi, mie pecore che vi siete perse, che siete sole, che vivete un tremendo Getsemani, condividete questo cammino con altri vostri fratelli e sorelle*** che l'arcobaleno si aprirà, si dispiegherà in Cielo per tutti voi che seguite.


Ti amo,

Tuo padre Dio.


Questi bei dialoghi per l'umanità sono un percorso sicuro e fedele che conduce la pecora smarrita al Buon Pastore.

Per voi, pecorelle che vi siete perse nel mondo, sono.

Ogni Dialogo è un passo in più verso i verdi pascoli e le acque cristalline che il Salmo 23° ci promette.

Vai avanti, hai ancora molta strada da fare, ma hai la mano di Maria Santissima che non ti abbandonerà mai. Non lasciare la mano della Madre. Vi lascerà tra le braccia santissime di Gesù. Che, se necessario, vi porterà sulle sue spalle fino a quando non arriverete al suo Sacratissimo Cuore.



* Ultimatum. Nel linguaggio diplomatico, una risoluzione finale e definitiva, comunicata per iscritto. Risoluzione finale.

** Quello che chiamano "fast food" o cibo veloce per il corpo, per il pensiero il suo equivalente sono i programmi televisivi come le serie; e per l'anima "La Nuova Era" o New Age.

*** È un invito ad andare avanti per unirsi ai gruppi di pecore più avanzati.

(Maggio, 18)


LETTERE, E PROMEMORIA DAL CIELO A TUTTI I SUOI FIGLI


Anno del Signore 2014

 Maria del Getsemani


Abbiate fiducia in me, miei dolci figli, perché la vaccinazione è un errore,

22 FEBBRAIO 2021

 GESU'

“Molte persone nel mondo hanno ceduto ai piani del Maligno e un modo in cui il Maligno è stato in grado di controllare la razza umana, è attraverso il Vaccino , che è posto tra le braccia dei Miei dolci figli. Abbiate fiducia in me, miei dolci figli, perché la vaccinazione è un errore, anche se molte persone sono morte, ma in realtà le autorità stanno fuorviando il pubblico. Figli miei, non prendete il vaccino, perché serve a controllarvi. Non hai bisogno di separarti per proteggerti, perché l'unico motivo per cui vogliono che tu lo faccia è per poterti contare e registrarti, perché quando sei vicino, non sono in grado di farlo.