sabato 28 ottobre 2023

La religione cattolica è una necessità

 


17 ottobre 2023

miei figli più cari,

I miei figli in cielo sono molti, sono come "una grande moltitudine che non si può contare, di ogni nazione, razza, popolo e lingua" (Ap 7, 9); ma all'inferno, e mi dispiace tanto doverlo dire, sono ancora più numerosi!

Quanti fedeli ci sono nel mondo rispetto agli infedeli e, tra questi fedeli, quanti santi ci sono? Tra i miei fedeli, purtroppo, imperdonabilmente, ce ne sono tanti che non raggiungono il fine per cui sono stati creati. Pensano di essere eletti, ma lo sono solo di nome o di fatto, il loro cuore e la loro anima non sono rivolti a Me. Che disgrazia, eppure avevano tutto per amarmi e unirsi a Me nella Mia eterna Felicità. Anche il loro numero è impossibile da contare e popoleranno l'abisso dove nessuno vorrebbe andare.

Questo inferno è da fuggire, figli miei carissimi, eppure ci sono tanti tra voi che si lasciano trascinare da esso. Io vi avverto, vi attiro a Me, vi do tutto ciò di cui avete bisogno per guidarvi verso di Me, ne avete la conoscenza, ma i beni materiali vi monopolizzano e date loro la priorità quando è a Me che avreste dovuto darla.

Figlioli, il vostro tempo sulla terra è così prezioso, ha un solo scopo: attirarvi a Me, santificarvi, ma voi lo state usando per la vostra soddisfazione, per le vostre disgrazie e per la vostra distruzione spirituale.

All'inferno sarete privati del vostro angelo custode, che non potrà più suggerirvi nulla; è lui che vi dà la personalità, ma all'inferno sarete meno di niente, senza personalità, senza amore e senza capacità di diffonderlo intorno a voi. Sarete come un ramo tagliato dalla sua radice, senza più linfa e senza più frutti, sul quale camminate senza preoccuparvi del mondo e che marcisce sempre di più, e questo marciume sarà eterno. La vostra compagnia sarà mostruosa e il vostro riso non esisterà più, o sarà come un ghigno da una bocca puzzolente e sdentata. Nessuno cercherà la vostra compagnia e tutti coloro che vi avvicineranno saranno come voi, da evitare e da detestare.

Volete, amici miei, entrare in questa società infernale che non è più una società perché non c'è organizzazione, ordine o armonia? Certamente non lo volete, ma siete pronti a cambiare la vostra vita? Siate più pii, più ferventi, più oranti, più gentili, più generosi, meno egoisti, meno orgogliosi, meno avidi, meno avidi di beni materiali ma più desiderosi di volgersi verso Dio, verso la sua corte celeste e verso i suoi.

La religione cattolica è una necessità indispensabile come il cibo terreno, che, se necessario, può essere frugale, a differenza del cibo spirituale, di cui ci si può riempire senza misura. I santi lo facevano, erano perfettamente felici e il loro amore per il loro Dio era insaziabile. Quando entrarono in Paradiso, fu per loro una gioia perfetta, una straordinaria e splendente bellezza multicolore, e ancora oggi il loro ricordo non svanisce.

Usate e abusate di tutti i cibi celesti, ma siate sobri e moderati in tutti i cibi e le soddisfazioni terrene. Il cibo è utile, non deve essere una licenza. Figlioli, vi voglio nella Mia Dimora divina, venite lì, siate vittoriosi nella lotta che dovete portare a termine per ottenere la vostra vittoria finale: quella del vostro ingresso definitivo nel Mio Cielo, la vostra Patria e la vostra Gioia.

Pregate, figlioli, non smettete mai di pregare per i vostri cari, per i vostri amici e conoscenti, per i vostri fratelli nella fede e per tutti gli innocenti. Ci sono tanti di loro che sono ignorati, maltrattati e rifiutati, e hanno bisogno di tutto l'aiuto spirituale che potete dare loro attraverso le vostre preghiere, i vostri sacrifici e le vostre penitenze.

L'ora è grave e lo diventerà ancora di più, perché il diavolo gioisce di ogni discordia guidata da coloro che hanno rinnegato il vero Dio. Egli disapprova e sogghigna le disgrazie umane e quanto più può aumentarle, tanto più si agita in ogni direzione per farlo. Pregate, figli miei, le vostre preghiere sono così utili, così importanti e così persuasive sul cuore del vostro Padre Celeste.

Vi benedico e vi amo.

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.


Il vostro Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo


Suor Beghe


Di una nazione come questa non dovrei vendicarmi? Cose spaventose e orribili avvengono nella terra: i profeti profetizzano menzogna e i sacerdoti governano al loro cenno, e il mio popolo ne è contento. Che cosa farete quando verrà la fine? (Ger 5,20-31).

 


LIBRO DELLE LAMENTAZIONI 


Di una nazione come questa non dovrei vendicarmi? Cose spaventose e orribili avvengono nella terra: i profeti profetizzano menzogna e i sacerdoti governano al loro cenno, e il mio popolo ne è contento. Che cosa farete quando verrà la fine? (Ger 5,20-31).  

Il profeta Isaia afferma che il popolo di Dio si tira addosso il castigo con corde da buoi e il peccato con funi da carro, tanto esso è pesante, grande, enorme. 

Ha giurato ai miei orecchi il Signore degli eserciti: «Certo, molti palazzi diventeranno una desolazione, grandi e belli saranno senza abitanti». Poiché dieci iugeri di vigna produrranno solo un bat e un homer di seme produrrà un’efa. 

Guai a coloro che si alzano presto al mattino e vanno in cerca di bevande inebrianti e si attardano alla sera. Il vino li infiamma. Ci sono cetre e arpe, tamburelli e flauti e vino per i loro banchetti; ma non badano all’azione del Signore, non vedono l’opera delle sue mani. Perciò il mio popolo sarà deportato senza che neppure lo sospetti. I suoi grandi periranno di fame, il suo popolo sarà arso dalla sete. Pertanto gli inferi dilatano le loro fauci, spalancano senza misura la loro bocca. Vi precipitano dentro la nobiltà e il popolo, il tripudio e la gioia della città. L’uomo sarà piegato, il mortale sarà abbassato, gli occhi dei superbi si abbasseranno. Sarà esaltato il Signore degli eserciti nel giudizio e il Dio santo si mostrerà santo nella giustizia. Allora vi pascoleranno gli agnelli come nei loro prati, sulle rovine brucheranno i grassi capretti. 

Guai a coloro che si tirano addosso il castigo con corde da tori e il peccato con funi da carro, che dicono: «Faccia presto, acceleri pure l’opera sua, perché la vediamo; si facciano più vicini e si compiano i progetti del Santo d’Israele, perché li conosciamo» (Is 5,9-19). 

MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI

Spirito di discernimento

 


Tu che con la tua luce inesorabile distingui la verità dall'errore, aiutaci a discernere il vero.

Dissipa le nostre illusioni e non permettere che ci lasciamo sedurre da apparenze ingannatrici: mostraci la realtà. Liberaci da ogni falsità, sia verso gli altri che verso noi stessi.

Insegnaci a scoprire le tentazioni appena si presentano e a smascherare la loro falsa e vana seduzione.

Facci riconoscere il linguaggio autentico di Dio nel fondo dell'anima nostra e aiutaci a distinguerlo da ogni altra voce. Mostraci la volontà divina in tutte le circostanze della nostra vita, così che possiamo prendere le giuste decisioni.

Aiutaci a cogliere negli avvenimenti i segni di Dio, gli inviti che ci rivolge, gli insegnamenti che vuole inculcarci. Rendici atti a percepire i tuoi suggerimenti, per non perdere nessuna delle tue ispirazioni.

Concedici quella perspicacia soprannaturale che ci faccia scoprire le esigenze della carità e comprendere tutto ciò che richiede un amore generoso.

Ma soprattutto eleva il nostro sguardo perché possa discernere Dio stesso, là dove egli ci si rende presente, ovunque la sua azione ci raggiunge e ci tocca.


(Obbedisci e resta forte, perché Io sono la tua forza)

 


Messaggio ricevuto l'11 ottobre 2023   

Mia cara figlia scrivi, Io sono il tuo Dio, il tuo Salvatore. Sono venuto con il Mio Amore per darti un altro messaggio che viene dal Mio Sacro Cuore al tuo. Sono venuto a dirti tutto ciò che è necessario per il bene delle mie anime. Non dovete avere paura di ciò che sta per accadere, ma obbedire e rimanere forti, perché Io sono la vostra forza. Ciò che vi sarà detto d'ora in poi non sarà vano, tutto vi sarà rivelato perché sia la mia volontà. Chiunque voglia credere sarà il primo, perché tutto accadrà. Ho detto tutto al Mio popolo e ora sta accadendo. Non hanno accettato la VERITÀ che veniva da Me, perché non ero il Messia (pensavano).

Ora, cosa faranno con tutto ciò che sta accadendo con il mio popolo disperso, perché non hanno voluto ascoltare tutto ciò che ho detto? Io sono la Luce del Mondo e l'ho detto a tutti, ma mi hanno lapidato (con le loro parole), perché non ero il loro Messia. Ora vedrete, e come vedrete ciò che ho dato, e siete in grado di vedere diversamente? Figlia mia, non aver paura di quello che stanno facendo per far conoscere meglio (Papa) Francesco, perché il mondo vuole davvero così e cerca di più per loro. Sto dicendo a tutti che è lui che farà cadere la mia Chiesa, e molti lo loderanno ancora, perché non vogliono sentire la verità.

Contribuiranno a renderlo ben visto dalla gente, poi apparirà l'anticristo, perché è così che sarà. I miei sacerdoti non credono quanto dovrebbero alle mie profezie. Allora, come farete a togliere questo demone dalla Mia Chiesa? Farò crescere insieme il grano e la gramigna (Matteo 13, 24-30). Vi ho avvertito, ma i miei figli non sanno quello che fanno, quindi non posso fare nulla. Sii pronta, figlia mia, perché tanto lavoro ti sarà dato, e che anche mio Figlio accetti tutto con amore, perché tutto sarà dato, ma può anche essere tolto. Io sono un Buon Pastore, proteggo le mie pecore e loro mi conoscono solo per amore.

Amen.

venerdì 27 ottobre 2023

DEVI DIRE AI MIEI SACERDOTI CHE PREGHINO

 


Gesù

Figlia Mia, devi dire ai Miei Sacerdoti che ora il Mio Cuore va verso i loro cuori; verrà un tempo,  non lontano, come mai si é visto prima. Devi dire che preghino senza sosta per le anime e per se  stessi, affinché il Padre celeste abbrevi ancora di più queste sofferenze, e non permetta che  periscano coloro che, con la preghiera e i sacrifici, sostengono il mondo. Chiedano Misericordia! Non ritardino la loro opera. Le sofferenze delle anime aumentano ogni secondo; mentre ogni  conversione guadagnata è una vittoria per il Cielo.

(Chiedo: perché devo essere io a dare loro i messaggi?)

Tu non hai scelto Me, sono Io che ho scelto te... La tua offerta incondizionata e il tuo amore  fecero si che la mia libertà d'agire fosse più rapida... Tu sei come un microfono, perché molti  possano sentirmi, perché possano capire le Mie parole, e possano fare la Mia volontà...

Se la Chiesa non si umilia davanti alla grandezza divina e alla povertà degli uomini, la sua crisi si aggraverà.

Dovete essere più docili allo Spirito Santo, dovete ringraziare per i poteri che vi sono stati  concessi e che sono unicamente al servizio degli uomini...

7 marzo 1995

Catalina Rivas

Lasciamo tutto all'Immacolata. Qualche volta occorre pregare secondo questa intenzione, tuttavia lasciamo fare a Lei e a Lei sola tutto quello che vuole

 


LETTERA 59   

A Fr. Alfonso Kolbe, Grodno S.I.G.C.  

Zakopane 25 III 1921  


Caro fratello!  

 Ho ricevuto oggi la cartolina con gli auguri. Ricambio di cuore e che Dio ti ricompensi!  

 Mi riempie di gioia il fatto che tu ti stia avvicinando sempre più all'altare; non so se potrò essere presente alla tua ordinazione1, in quanto il medico mi ha consigliato di trascorrere l'estate in campagna e quindi di ritornare di nuovo a Zakopane. Poi finalmente mi dirà che cosa dovrò fare in seguito. Probabilmente dopo un breve soggiorno qui, potrò riprendere il lavoro. Per il momento la ferita ai polmoni non si è ancora cicatrizzata.  

 Il M. Rev.do P. Maestro [P. Czeslaw Kellar] mi ha scritto dello zelo di Fr. Bonaventura per la M.I.  

 Il Rev.mo P. Segretario Generale [P. Ernesto Franciosi] mi consigliava, quand'ero a Roma, di diffondere la M.I. tra i laici e di darmi da fare, in seguito, per ottenere l'approvazione e le indulgenze per mezzo dei vescovi. Dal momento che ora si sono sviluppate alcune associazioni protestanti (soprattutto la YMCA2 e la YWCA) gli ho scritto chiedendogli se non sia giunto il tempo di iniziare a Roma le pratiche a tale scopo. In merito a questo mi ha risposto di aver trattato la questione con il Rev.mo P. Generale [P. Domenico Tavani]; essi hanno concluso di fare il possibile, per il momento, di ottenere l'approvazione da parte dei vescovi; in seguito «si vedrà come procedere»: vale a dire, ci penserà il Rev.mo P. Generale. Lasciamo tutto all'Immacolata. Qualche volta occorre pregare secondo questa intenzione, tuttavia lasciamo fare a Lei e a Lei sola tutto quello che vuole, poiché la Milizia è «dell'Immacolata».  

Tuo fratello  

 P. Massimiliano M. Kolbe M.I.  

«Buone Feste» a P. Floriano e a P. Innocenzo.  

------------------------ 

(1) P. Alfonso Kolbe ricevette l'ordinazione sacerdotale il 29 VI 1921. - (2) La Y MCA (Young Men's Christian Association) è l'associazione della gioventù fondata a Londra nel 1884 da G. Williams; la YWCA (Young Women's Christian Association) è il ramo femminile di tale associazione. Ambedue hanno la medesima origine, il medesimo scopo e i medesimi metodi. La loro ideologia religiosa fu condannata dalla santa Sede con decreto del s. Officio del 5 XI 1920. 


Non bevete dalla coppa dell'abominio che offre Babilonia, che sta cadendo.

 


Un messaggio di San Michele Arcangelo dato all'amata Shelley Anna 


Come le piume delle ali mi avvolgono, con protezione, sento San Michele Arcangelo dire.


Amati dal nostro Signore e Salvatore

Guardate in alto!

I segni nei cieli sopra e sulla terra sotto si intensificano enormemente, mentre culminano e indicano il ritorno del nostro Signore e Salvatore, Gesù Cristo.

Il suo Vangelo sarà predicato e poi verrà la fine.

Popolo di Dio, non lasciate che i vostri pensieri siano dominati dalla malvagità di questo mondo.

Lasciate che la vostra mente si rinnovi nelle Sacre Scritture.

Le alleanze della tirannia sono sorte e presto imporranno il comunismo nelle vostre terre, spianando la strada al figlio della perdizione.

Non bevete dalla coppa dell'abominio che offre Babilonia, che sta cadendo.

Amati abitanti del Cuore di Cristo, pregate per le anime vulnerabili, affinché non soccombano alla tirannia di questo nuovo ordine mondiale, e alle menzogne del figlio della perdizione.

Non abbiate paura, cari

La vostra liberazione è sicura dalla caduta delle bombe della guerra nucleare.

Io, San Michele Arcangelo, vi difenderò con la mia spada sguainata e il mio scudo sempre davanti a voi.

Così dice il vostro vigile difensore.

Gesù a Betania - Ven. Anne Catherine Emmerick

 


Secondo le visioni del  

Ven. Anna Caterina Emmerick 


LA VITA DI GESÙ CRISTO E DELLA SUA SANTA MADRE 

(Dall'inizio della vita pubblica di Gesù alla prima Pasqua) 


Gesù a Betania 


Ho visto Gesù sul monte a sei miglia sulla strada per Betania. Di notte giunse in una città a poche ore a nord di Gerusalemme: ha una lunga strada, circa mezz'ora di cammino, che si addentra nella montagna stessa. Betania dista tre ore da questo luogo. Il luogo si vede da lontano, perché è in una valle. Dal monte un deserto si estende a nord-est per tre ore fino al deserto di Efron. Tra i due deserti ho visto Maria e i suoi compagni accamparsi questa notte in un ostello. Questo monte è lo stesso sul quale Joab e Abishai si rifugiarono durante l'inseguimento di Abner, quando questi parlò loro. Il monte si chiama Ammah e si trova a nord di Gerusalemme. Il luogo dove si trovava Gesù domina l'Oriente e il Nord: mi sembra che si chiami Giah, e domina il deserto di Gabaon, che inizia ai suoi piedi e incontra il deserto di Efron. È a circa tre ore di cammino. Gesù arrivò la sera ed entrò in una casa chiedendo un po' di ristoro. Gli lavarono i piedi, gli diedero da bere e gli misero davanti dei piccoli pani. Arrivarono delle persone e, quando seppero che era venuto dalla Galilea, cominciarono a chiedergli degli insegnamenti del maestro di Nazareth, di cui si parla tanto e di cui parla anche Giovanni nel deserto.  Gli chiesero se il battesimo di Giovanni fosse buono. Gesù insegnava, come sempre; li esortava ad andare al battesimo di Giovanni e a fare penitenza. Riferendosi al profeta di Nazareth e al Messia, disse loro che sarebbe apparso in mezzo a loro e che non lo avrebbero riconosciuto, ma lo avrebbero perseguitato e maltrattato. Che guardassero bene e considerassero che i segni si erano già compiuti; che non sarebbe apparso con splendore e magnificenza esteriori, ma povero, e che avrebbe marciato tra i semplici. Il popolo non lo riconobbe, anche se lo accolse bene e provò un certo timore e riverenza alla sua presenza. Alcuni che andavano al battesimo di Giovanni erano passati di lì e parlavano di Gesù. 

Dopo aver riposato per circa due ore, alcune persone lo accompagnarono sulla strada per un certo tratto. Gesù arrivò a Betania durante la notte. Lazzaro, che giorni prima si trovava nella sua proprietà a Gerusalemme, vicino al monte Sion, a ovest del monte Calvario, era tornato a Betania: aveva saputo della venuta di Gesù da alcuni discepoli. Il castello di Betania apparteneva in realtà a Marta. Lazzaro, però, era solito fermarsi più a lungo qui e andava d'accordo con la sorella. Stavano aspettando Gesù, con il cibo già preparato. Marta viveva negli appartamenti su un lato dell'edificio principale. Nella casa c'erano degli ospiti. Con Marta c'erano Serafia, Maria di Marco e un'altra donna di Gerusalemme: era stata con Maria nel tempio; sarebbe rimasta volentieri lì per sempre, ma per volontà di Dio doveva sposarsi. Con Lazzaro c'erano Nicodemo, Giovanni Marco, un figlio di Simeone, e un altro vecchio, Obed, fratello o figlio di un fratello del marito di Anna del tempio. Erano tutti amici, anche se nascosti, di Gesù, in parte a causa di Giovanni Battista, in parte per i rapporti familiari e in parte per le profezie di Simeone e Anna. 

Nicodemo era un pensatore alla ricerca della verità e nutriva speranze in Gesù. Tutti avevano ricevuto il battesimo di Giovanni ed erano venuti di nascosto, su invito di Lazzaro, a vedere Gesù. Da allora Nicodemo servì Gesù e la sua comunità in segreto. 

Lazzaro aveva mandato alcuni servi ad incontrare Gesù. Mezz'ora prima del suo arrivo alla casa, gli venne incontro il vecchio e fedele servo di Lazzaro, che in seguito divenne discepolo di Gesù. Questo servo si gettò ai piedi di Gesù e gli disse: "Sono un servo di Lazzaro e, se ho trovato grazia alla tua presenza, ti prego di accompagnarmi alla casa del mio padrone". Gesù gli disse di alzarsi ed egli lo seguì. Gli si mostrò familiare, mantenendo la dignità propria della sua persona. Fu proprio questo ad attrarli a Gesù: lo amavano come uomo e sentivano qualcosa della sua divinità. Il servo condusse Gesù all'ingresso del castello, presso un pozzo, dove tutto era disposto.  Lavò i piedi di Gesù e gli mise un altro paio di sandali. Ho visto le suole di Gesù: erano spesse, foderate e verdi. Lasciò qui questi sandali e ne indossò altri di cuoio duro, anch'essi con legature di cuoio, che poi portò nei suoi viaggi. Il servo pulì i vestiti di Gesù. 

Quando si fu lavato, Lazzaro arrivò con i suoi amici. Portarono una coppa e una bevanda. Gesù abbracciò Lazzaro e tese la mano agli altri. Tutti lo servirono amichevolmente e lo accompagnarono in casa. Lazzaro lo accompagnò per primo nella stanza di Marta. Le donne, qui riunite, si sdraiarono a terra coperte dal velo. Gesù le sollevò e disse a Marta che Maria, sua madre, stava arrivando e che avrebbe atteso il suo ritorno dal battesimo. Poi entrarono in casa e si misero a tavola. Vidi un agnello arrosto e colombe, miele, frutta, piccole pagnotte, verdure e recipienti per bere. Si sdraiarono a tavola, su sedili con supporti, a due a due.  Le donne mangiavano in un'anticamera separata. Gesù pregò prima del pasto e benedisse il cibo. Il suo volto era serio e contrito. Disse che stavano arrivando tempi difficili, che sarebbe iniziato un viaggio molto duro e che la fine sarebbe stata molto triste e amara. Li esortò a rimanere fedeli, perché ora erano il suo conforto, annunciando che anche loro avrebbero avuto molto da soffrire. Parlò loro con tanta tenerezza che essi piansero, ma non capirono tutto: non potevano immaginare che un uomo simile fosse Dio.  Non ho mai potuto capire questa incomprensione della sua Divinità, perché ho una persuasione intima e sicura della sua Persona divina. Pensavo: "Perché non mostra a queste persone ciò che io vedo in modo così chiaro e sicuro?". 

Ho potuto contemplare come l'uomo sia stato creato da Dio, come Egli abbia tratto Eva dall'uomo, dandogliela come compagna, e come entrambi siano caduti. Ho visto la promessa del Messia, la dispersione degli uomini e la meravigliosa Provvidenza e il mistero di Dio fino alla formazione della Vergine Maria. Ho visto la via della benedizione da cui il Verbo si è fatto carne, come una linea di luce che ha attraversato tutti gli antenati di Maria. Ho visto il messaggio dell'Angelo a Maria e il raggio della Divinità che la penetrò quando il Salvatore si fece uomo. E dopo tutto questo, è impossibile per me, misera creatura, concepire come questo popolo santo, contemporaneo e amico di Gesù, che è alla loro presenza, che amano e onorano, credendo ancora che il suo regno sarà temporaneo, abbiano amore e riverenza per lui e lo credano il Messia, eppure non pensano nemmeno che sia Dio stesso a parlare loro.  Per loro era il figlio di Giuseppe e Maria. Nessuno immaginava che Maria fosse vergine; non sapevano nulla di una concezione immacolata e pura; ignoravano il mistero racchiuso nell'Arca dell'Alleanza. Tuttavia, era già molto e un segno di elezione il fatto che lo amassero e lo riconoscessero come Messia. I farisei, che conoscevano le profezie di Simeone e Anna nel tempio al momento della presentazione e che avevano ascoltato il Suo insegnamento all'età di dodici anni nel tempio, erano completamente induriti dall'orgoglio. Si erano interessati a conoscere la famiglia del Bambino; ma tutto sembrava loro così povero e così piccolo che lo disprezzavano: volevano un Messia in tutta la gloria e la maestà. Lo stesso Lazzaro, Nicodemo e molti dei suoi amici credevano, sempre in silenzio, che Egli fosse chiamato con i suoi discepoli a prendere Gerusalemme, a liberarla dal giogo dei Romani e a stabilire lo splendore del regno di Israele. Era come oggi che tutti immaginano un Dio che deve dare alla propria patria libertà e splendore. Allora come oggi, non sapevano che il regno che ci deve interessare non è questo regno di penitenza terrena. Si rallegravano al pensiero che in un modo o nell'altro avrebbero posto fine agli eterni ciarlatani che lo circondavano. Ma nessuno osava parlargli apertamente: stavano con grande riverenza e un certo timore alla sua presenza, perché nelle sue parole e nel suo modo di fare non vedevano alcun segno che potesse intraprendere l'impresa che avevano immaginato. 

Dopo il pasto si recarono nel luogo di preghiera. Gesù recitò un ringraziamento, dicendo che il suo tempo e la sua missione stavano iniziando. Lo disse con un tono così commovente che tutti piansero. Le donne erano dietro, presenti alla scena. Dissero alcune preghiere generali e Gesù li benedisse tutti.  Poi Lazzaro portò Gesù nella sua camera da letto. In una grande stanza c'erano dei posti appartati dove gli uomini potevano riposare. Tutto era ben disposto: 

il letto non era qui, come altrove, steso sul pavimento, ma più rialzato e fisso, con un bordo di ringhiera dove c'erano ornamenti di coperte e nappe. Sulla parete, dove il letto era appoggiato, c'era una stuoia molto delicata che poteva essere abbassata o alzata a piacere, formando un tetto per nascondere il letto vuoto. Accanto c'era un tavolino, mentre in una nicchia della parete c'erano un catino e un altro piccolo contenitore per l'acqua. Alla parete erano appesi una lampada e un asciugamano; Lazzaro accese la lampada, si inginocchiò, chiese a Gesù una benedizione e si separarono. 


Non manca molto, Miei piccoli, tocca a voi vivere questi tempi, siete stati scelti per questo, siete anime forti, perché siete con Me e siete stati preparati.

 


Rosario - Messaggio UNICO


Messaggio di Nostro Signore Gesù Cristo a J. V.


28 settembre 2023

Nostro Signore Gesù Cristo parla

(Lingue...)


Figlioli, vengo a voi nella Gloria, ma, certamente, sono preceduto dalla Purificazione, che tutti voi dovete vivere, chi nel bene e chi nel male.

Come vi ho detto, la Purificazione è universale, tutto è stato colpito dal male di satana e la stessa Purificazione porterà gli eletti a un livello molto alto di spiritualità, perché ve lo siete guadagnato, perché avete lottato per mantenervi in ciò che vi ho insegnato, che è il godimento della vostra anima (lingue...).

Voi, gli eletti, godete delle mie parole, dei miei insegnamenti e della mia vita. Non siete di quelli che sono costretti a conoscermi, ad amarmi, a cercarmi, il vostro cuore si è aperto, completamente, perché Io entrassi in voi. Ho toccato il vostro cuore, ho toccato le fibre più sensibili del vostro amore e queste hanno risposto con grande affetto, con tenerezza, con purezza, con santità alla mia chiamata, ecco perché, quando sentite parlare di me, quando leggete qualcosa nelle Scritture dei miei insegnamenti, raggiunge la parte più profonda del vostro cuore e ne godete. Inoltre, lo trasmettete, lo vivete, lo insegnate, perché sapete che è una ricchezza per l'anima.

Ciò che vi ho portato vale più di tutto l'oro del mondo, un metallo prezioso, certo, ma freddo. Tutto ciò che viene da Me brucia in voi, godete di ogni Parola, di ogni Insegnamento, godete dell'Amore con cui ho guarito i malati, godete di quando le persone venivano da Me, cercando sollievo attraverso un Miracolo, attraverso un sostegno, attraverso il mio Amore.

Queste sono le anime che ho cercato e raccolto in questi duemila anni, anime che si sono lasciate toccare da Me, dalla mia presenza, dai miei insegnamenti, dalla mia vita, da tanto amore che ho riversato su di voi.

Certo, state già godendo di questi momenti, perché sapete che il vostro Dio e Salvatore è già praticamente alle porte, ma tutto deve essere purificato affinché Io possa camminare tra i fedeli trionfanti, rallegrandomi nel vedere queste anime che Mi hanno cercato, che hanno confidato in Me, che godono di ciò che hanno avuto e che godono, già in anticipo, di ciò che verrà con la Mia Presenza tra voi.

Oh, anime mie, oh, anime belle assetate d'Amore! Aspettate il vostro Sposo, come vergini, avete le lampade accese, anzi, aspettate Me, per vivere insieme a Me, il vostro Dio, e per imparare di più, molto di più di quello che Io, come Dio, vi darò.

Godetevi questi momenti che si avvicinano, non preoccupatevi di ciò che accadrà nel frattempo, mentre Io vengo. Mantenetevi in preghiera, mantenete una vita spirituale il più possibile profonda e forte; che gli attacchi di satana non vi diminuiscano, che non vi facciano venire il dubbio, che non vi tolgano la Pace, lui che ha distrutto tante anime create dal nostro Amore.

Venite, venite a Me, anime ansiose d'Amore, anime assetate di vita spirituale, di vita divina, sono quasi con voi. Accettate qualsiasi cosa accada in questo tempo, che sarà la vostra particolare Purificazione, ma è una Purificazione in cui non soffrirete, ma godrete, perché sapete che nel vostro essere ci sono ancora delle piccole macchie da togliere dalla vostra anima, perché volete essere pulite per quando apparirò davanti a voi. Siete anime che hanno cercato anche la purezza dell'intenzione. Certo, cadete, ma vi rialzate e chiedete perdono.

Pregate per i vostri fratelli che non mi desiderano, che non mi aspettano, che non credono nel mio ritorno.

Pregate per coloro che hanno bisogno di salvezza, che ancora esitano, che dubitano, ma c'è ancora qualcosa nel loro essere, che sa, che desidera la mia presenza, il mio amore in loro.

Rallegratevi, piccoli Miei, per tutto ciò che sta accadendo intorno a voi, perché è stato scritto che, prima della mia venuta, ci sarebbe stata una grande tribolazione mondiale, e vi dico che è anche universale. Ma il mio amore vincerà, il mio amore distruggerà tutto il male che vi sta flagellando dall'inizio dei tempi.

Non manca molto, piccoli miei, è il vostro turno di vivere questi tempi, siete stati scelti per questo, siete anime forti, perché siete con Me e siete stati preparati per questa lotta spirituale che state vivendo intorno a voi.

Non cadrete, perché vi proteggerò, perché avete vissuto una vita dura, difficile, e il mio amore vi ha protetto, quindi copritevi con il mio amore e coprite i vostri fratelli, affinché satana non si avvicini a voi e non vi faccia più del male.

Vi amo, Miei piccoli, che il Mio Amore rimanga con voi e lo trasmetta ai vostri fratelli.

Grazie, Miei piccoli.

Come Dio ha cambiato le leggi naturali a Fatima [per fare l'annuncio più importante della storia]

 

Il miracolo del Sole a Fatima non era quello che sembrava.

Il 13 ottobre è una data molto importante per la fede.

Ecco perché Dio compie miracoli in quel giorno e dà messaggi trascendenti all'umanità, in modo che non venga dimenticata.

In quella data del 1917 Dio compì un miracolo insolito, i cui effetti furono immediati e li ricordiamo ancora oggi, ma forse non ne conosciamo tutti i significati.

All'ultima apparizione a Fatima, più di 70.000 persone assistettero a un miracolo oculare, che mandò in frantumi la credenza prevalente all'epoca, che Dio e la sua moralità non fossero più rilevanti.

Ha comunicato che può intervenire quando lo ritiene necessario, interrompendo momentaneamente le leggi della natura.

E ha lasciato una serie di immagini per dirci ciò che è più importante per Lui in questo momento.

Qui parleremo di ciò che accadde realmente al Miracolo del Sole a Fatima il 13 ottobre 1917, e di quale messaggio Egli ci diede, oltre alla Sua capacità di alterare le leggi naturali con i miracoli, che oggi sembra essere ciò che è rimasto nella mente della maggior parte dei cattolici, dimenticando il nucleo del messaggio.

Al tempo delle apparizioni della Madonna ai 3 pastorelli a Fatima, il mondo fu rivoluzionato dall'affermazione del filosofo tedesco Friedrich Nietzsche che "Dio è morto".

Il Portogallo, e la maggior parte del mondo, erano coinvolti in una guerra.

In cui 220.000 portoghesi erano morti durante la guerra, migliaia a causa della scarsità di cibo e altre migliaia a causa dell'influenza spagnola.

I massoni avevano istituito la Prima Repubblica Portoghese nel 1910 e redatto una nuova costituzione liberale, che cercava di sopprimere la fede nella vita pubblica.

Il governo aveva preso il controllo delle chiese e delle scuole cattoliche, aveva vietato l'uso di abiti religiosi in pubblico, il suono delle campane e lo svolgimento di processioni.

E tra il 1911 e il 1916, quasi 2.000 preti, monaci e suore furono assassinati da gruppi anticristiani.

E in questo ambiente, la Vergine Maria apparve a tre pastorelli: Lucia, Francesco e Giacinta nel 1917, chiedendo la recita del Rosario, facendo sacrifici per i peccatori, consegnando loro un segreto sul destino del mondo perché la Chiesa lo rendesse pubblico in seguito, e promettendo loro che alla fine il Suo Cuore Immacolato trionferà e al mondo sarà dato un periodo di pace.

E per dimostrare la verità di tutto questo, promise ai bambini che avrebbe dato un segno all'ultima apparizione, in modo che la gente credesse al suo messaggio.

Questo accadde il 13 ottobre 1917 e fu conosciuto come il "Miracolo del Sole".

Secondo vari resoconti, circa 70.000 persone, sia credenti che scettici, si riunirono per assistere al miracolo promesso sotto una pioggia battente.

E a mezzogiorno, quando la pioggia aveva cessato, la Madonna apparve ai tre bambini.

Dopo aver ripetuto le sue richieste per il rosario quotidiano, promise che la prima guerra mondiale sarebbe presto finita e disse ai bambini: "Non offendete più il Signore nostro Dio, perché è già molto offeso".

E poi il cielo piovoso si schiarì, le nuvole si dispersero e il terreno e i vestiti della gente, che erano stati bagnati dalla pioggia, si asciugarono rapidamente.

Un velo trasparente copriva il sole, rendendolo facile da guardare, e inviava luci multicolori sul paesaggio e sulle persone.

Poi cominciò a girare nel cielo e sembrò venire contro la terra e allontanarsi successivamente.

La gente piangeva e pregava in ginocchio per il perdono dei propri peccati, mentre i secondi sembravano ore.

Questo evento è stato dichiarato soprannaturale dalla Chiesa cattolica nel 1930.

L'intervento di Dio è stato scioccante, perché non opera quasi mai pubblicamente in quel modo.

Non ha bisogno di mettere in scena un grande spettacolo per dimostrare il suo potere, ma a volte lo fa comunque.

Il significato inequivocabile di questo miracolo è che Dio è più grande di tutto ciò che conosciamo, che è più grande delle leggi che governano la natura e le stelle.

Con questo miracolo contraddisse in modo diretto e convincente i regimi e le filosofie atee dell'epoca.

Al punto che il primo organo di stampa a riportare il miracolo in prima pagina è stato il giornale massonico e anticattolico di Lisbona, O Seculo.

Ha mostrato che Dio è presente nella storia umana e non abbandona l'umanità ai governi e alle filosofie umane che vogliono cancellarlo.

E dopo il grande Miracolo del Sole, i tre pastorelli ebbero un'apparizione in più, per rafforzare tutta la simbologia biblica e per mettere in ordine le priorità del Cielo.

Videro San Giuseppe con il Bambino Gesù e la Vergine vestita di bianco con un mantello azzurro, accanto al sole.

San Giuseppe e il Bambino Gesù sembravano benedire il mondo facendosi il segno della croce con le mani.

Poi videro Maria come la Vergine Addolorata.

E finalmente videro la Madonna del Monte Carmelo con lo scapolare sul braccio.

Le immagini riaffermavano il racconto biblico della donna vestita di sole del capitolo 12 dell'Apocalisse, che combatte contro il demonio che vuole divorare la sua progenie.

E sostiene la promessa fatta ai pastorelli che "alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà".

L'ordine in cui appaiono le immagini, prima Gesù, Maria e Giuseppe, poi l'Addolorata e infine la Madonna del Carmine, rivelano l'ordine storico della vita di Maria.

La nascita di Gesù in seno alla Sacra Famiglia, la passione di Nostro Signore dolorosamente vissuta da Sua Madre, e la predicazione di Lei con le sue promesse e il sacramentale dello scapolare.

La Madonna aveva chiesto ai pastorelli durante l'apparizione di pregare il Rosario ogni giorno.

Ha anche dato loro una giaculatoria per il Rosario ("O mio Gesù, perdona i nostri calici, ecc...")

E la sequenza di queste tre immagini mostra i 3 misteri del Rosario che sono stati pregati fino a quel momento: i Misteri Gaudiosi, che includono San Giuseppe; i Misteri Dolorosi, che rappresentano le sofferenze di Gesù e Maria; e i Misteri Gloriosi, che culminano nella regalità di Maria.

Inoltre, dobbiamo ricordare che l'ordine di questi misteri è lo stesso nella nostra vita.

Abbiamo iniziato in un ambiente domestico: una famiglia.

Allora sopportiamo le sofferenze di questa vita e portiamo la nostra croce con Cristo.

E infine, riceviamo la nostra ricompensa celeste, regnando con Cristo e Maria nella gloria eterna del Cielo.

Con l'importanza data alla Sacra Famiglia nel dipinto, è come se Maria, dopo aver richiamato l'attenzione del mondo sulla chiamata di Dio al pentimento e alla preghiera, volesse mostrare ciò che è più importante nella vita umana.

Non è né lei, né l'inferno, né il Santo Padre, né la gerarchia.

La cosa più importante è Gesù, il figlio che Dio ha affidato alle cure di Giuseppe, e da lì, la cosa più importante è la famiglia umana.

E che Gesù, che è Dio, e il capo della Sacra Famiglia, stanno benedicendo l'umanità ora e in ogni tempo.

Ma avrei anche avvertito più tardi, tramite Suor Lucia, che la battaglia finale tra il Signore e il regno di Satana riguarderà il matrimonio e la famiglia. 

Bene, è proprio di questo che volevamo parlare, che insomma il Miracolo del Sole è avvenuto affinché chi ha orecchie per udire e occhi per vedere, possa essere testimone della verità.

Che Dio è più grande di tutte le cose delle leggi della natura e delle leggi degli uomini.

E che dobbiamo pregare il rosario, pentirci dei nostri peccati e rafforzare la vita familiare.

Forum della Vergine Maria

(Il tempo di portare via coloro che sono Miei è alle vostre porte)

 


Messaggio ricevuto il 9 ottobre 2023

Mia cara figlia scrivi, Io sono il tuo Dio, il tuo Salvatore. Sono venuto con il Mio Amore per darti un altro messaggio che viene dal Mio Sacro Cuore al tuo. Sì, voglio che tu scriva tutto ciò che viene dal mio Sacro Cuore al tuo, perché sei stata scelta da Me. Non voglio che pensiate il contrario di tutto ciò che vi ho detto, perché Io sono quello che sono. Non mi piace quando dico una cosa e ne scrivono un'altra, perché questo non viene da Me. Tutto ciò che ho dato è venuto dal Cielo alla Terra, e non c'è nulla che si possa fare quando do tutto ciò che viene dal Cielo alla Terra, perché il mio Cuore dà tutto attraverso il mio Spirito Santo.

Non c'è nulla che io possa stravolgere quando ho ordinato che tutto ciò che viene da me sia scritto. Sì, è attraverso il mio Sacro Cuore che posso dare tutto ai miei figli, perché dicono che non posso dare tutto ai miei figli, perché dicono che non posso dare ciò che viene da me! Ora, sto parlando a tutti voi che parlate per errore, perché so tutto e so chi dice il contrario [di ciò che dico]. Non c'è bisogno di fare nomi, perché chi parla sa già che Io vedo tutto e che conosco tutto. Molti dei miei figli cercano modi per infastidire coloro che ho scelto, ma questo non viene da Me, e vedranno tutta la verità quando sarà il momento. Allora chiarirò che tutto ciò che do è per mezzo del mio Spirito Santo.

Ora, sto vedendo tutto, anche se voglio dare la VERITÀ a coloro che parlano alle spalle dei miei figli [come Maria], non voglio andare oltre per avvertirli che non viene dal mio Spirito Santo, ma dal mio nemico. Sì, ognuno ha delle colpe che fanno sì che il nemico si intrometta, ma in questo momento sono io che parlo attraverso il mio Sacro Cuore, che ho scelto questa figlia per aiutarmi a salvare le anime. Quando do un messaggio, è per dare il mio AVVISO e il mio messaggio per la VERITÀ, e perché è arrivato il momento di parlare, perché do tutto al momento giusto. E chi vuole, deve accettarlo! Il mio Cuore si rattrista, ma il vostro cuore non vede quanta tristezza è causata da coloro che non accettano la verità che viene dal Cielo alla Terra.

Invito tutti voi alla realtà delle cose che sono venuto a dare, che è la VERITA'. Se non credono, non posso fare altro che chiamarli prima che sia troppo tardi, perché il tempo di portare via coloro che sono Miei è alle vostre porte. Coloro che non lo vogliono [farne parte], rimarranno come le cinque fanciulle stolte [Matteo 25, 1-13].

Io sono il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Amen.

Maria De Jesus Coelho

I FIORETTI DI SAN GASPARE

 


Il canto dei prigionieri

Un ordine alla Polizia di Piacenza dispose la traduzione dei deportati da Piacenza in Corsica, mentre i malati e i più anziani dovevano essere trasferiti a Bologna. Grande fu la gioia di Gaspare quando apprese che, come lui, anche i suoi tre compagni erano stati destinati a Bologna. Il clima più salubre di quella bella città e le più facili comunicazioni con Roma gli furono di grande sollievo e giovarono non poco anche alla sua salute.

Ai prigionieri fu tolto il modesto appannaggio di cui godevano a Piacenza e ingiunto di provvedere da sé al vitto e all'alloggio: senza volerlo fu data loro praticamente la libertà vigilata. In quella circostanza le famiglie bolognesi di ogni ceto scrissero una delle più belle pagine della loro sensibilità e generosità. Fecero a gara nell' aiutare quei santi sacerdoti, liete, d'altra parte, di poter esprimere in qualche modo il loro spirito di indipendenza e di condanna verso l'Usurpatore, ch' era giunto perfino ad arrogarsi il diritto di indire Sinodi e Concili.

L'Albertini e Gaspare furono ospitati dalla nobile Famiglia dei Bentivoglio. Gaspare alla grande camera preferì l'umile stanza del cameriere, adducendo il motivo che li, più appartato, avrebbe potuto dedicarsi meglio allo studio ed alla preghiera. Finalmente poteva interrompere il forzato ozio di Piacenza! Si risvegliò in lui e proruppe lo stesso zelo che già lo bruciava a Roma. Predicava Esercizi Spirituali, teneva conferenze ai giovani; prese contatto ed ascoltò i grandi Maestri di lettere e scienze di quella celebre Università; fece scorrere clandestinamente tra quegli studenti foglietti che confutavano gli errori delle dottrine materialistiche che li avevano allontanati dalla Fede. Il suo nome ormai correva sulla bocca di tutti: il giovane Del Bufalo è un dotto e un santo! Le famiglie nobili facevano a gara per averlo precettore ed educatore dei loro figli.

Poteva mai durare a lungo quel paradiso? Ecco che la croce cade all'improvviso e più pesante sulle sue spalle e lo invita alla sofferenza.

D'improvviso si ammala gravemente l'amico carissimo D. Gambini. Gaspare fa appena in tempo ad accorrere al suo capezzale e a raccoglierne l'ultimo anelito. Presto si sparge la luttuosa notizia in città: È morto un confessore di Cristo! Gaspare organizza, da par suo, solenni funerali, ai quali, col clero bolognese e i duecento sacerdoti deportati, partecipa una folla interminabile. Il Prefetto di Polizia trema; teme una sommossa! Gaspare è immediatamente chiamato a prestar giuramento e, al rinnovato e netto rifiuto, segue nella nottata l'arresto. Una squadra di sbirri dal Palazzo Bentivoglio lo trascina al carcere di S. Giovanni in Monte, ove viene rinchiuso in cella d'isolamento. L'indomani lo raggiungono altri 37 sacerdoti. La Polizia, sperando vanamente di fiaccare la resistenza dei giovani, spedisce in Corsica i sacerdoti più anziani e agguerriti, tra i quali l'Albertini. Gaspare è così rimasto senza il suo Padre Spirituale ed amico più caro.

Nel carcere furono uniti ai delinquenti comuni e il trattamento fu dei più deprimenti: poca luce, sudiciume e insetti, cibo ributtante! Ma anche qui, pur fra tanto patire, Gaspare riuscì ad organizzare conferenze di spirito; servendosi poi della complicità di qualche custode, al quale donava le leccornie che di tanto in tanto riceveva dagli arditi e bravi bolognesi, poté accostare anche i delinquenti più incalliti e parlar loro dell' amore di Cristo.

Per suo merito in quelle carceri, dove di frequente avvenivano ribellioni e non s'udivano che bestemmie, subentrò la quiete. Le Autorità restarono di stucco: S. Giovanni in Monte era divenuto un carcere modello! C'era, senza dubbio, lo zampino di quel pretino cocciuto e così intraprendente!

Ai soprusi dei carcerieri, i sacerdoti e gli altri cominciarono a rispondere col canto. Nel buio della sera si levava un coro solenne di lodi al Signore!

«Cos'hanno quei preti da cantar tanto?» si domandavano i carcerieri prima stupiti, poi irritati e furibondi. Da superstiziosi cominciarono ad aver paura:

«Non canteranno in anticipo i nostri funerali? Basta, uccellacci di mal'augurio!» Ma si può far tacere con la forza la voce di un cuore in perfetta letizia, perché soffre per il suo Signore? Certamente no. E allora... inasprimento di pene, celle d'isolamento, trasferimento in altre prigioni, dove più aspra sarà la disciplina.

Gaspare è tradotto nelle carceri dure di Imola!


Signore dal Cuore grande come il mondo,

 


Nel tuo amore tu vuoi abbracciare tutta l'umanità facendo di essa una comunità che abbia per centro il tuo Cuore.

Dacci dunque un cuore universale come il tuo, aperto a tutti gli uomini e ardente di carità per ciascuno di essi. Ispiraci un desiderio sempre più intenso dell'unità umana, di una unità fondata sul tuo unico amore.

Rendici capaci di simpatia profonda per coloro che più differiscono da noi, di benevola comprensione per ogni mentalità e ogni cultura diverse dalla nostra.

Facci ricercare le ragioni di un vero accordo, liberaci da un individualismo o da un nazionalismo eccessivo, perché così possiamo accettare i sacrifici che l'unione richiede.

Facci trovare nel tuo Cuore la sorgente del vero spirito comunitario, la grandezza d'anima che vuol contribuire alla felicità di tutta l'umanità, la volontà generosa di allontanare tutto ciò che divide gli uomini e di promuovere tutto ciò che li unisce.