mercoledì 11 dicembre 2019

La Battaglia Finale del Diavolo



Nell’ultima metà del secolo scorso è andata sviluppandosi all’interno della Chiesa Cattolica una strana vicenda, che potrebbe avere implicazioni assai serie per il mondo intero.
Come spiega questo libro, il punto cruciale di questa vicenda è un messaggio Celeste; si tratta pertanto di un argomento di fede. Questo potrebbe far pensare che la questione sia rilevante unicamente per i Cattolici o per le autorità della Chiesa, ma c’è di più in tutta questa storia, molto di più.
Il messaggio è stato trasmesso in modo mai visto prima, nella storia della Chiesa, ed anche la sua forma ed i suoi contenuti sono altrettanto unici. Questo lo pone in una categoria a se stante: non può essere relegato nella vasta categoria delle “rivelazioni private” ricevute da molti santi e mistici Cattolici nel corso dei secoli. Se lo fosse, chi non è Cattolico, ma anche un Cattolico devoto se è per questo, potrebbe tranquillamente ignorarlo. È tuttavia impossibile, per un Cattolico, ignorare questo particolare messaggio, e sarebbe opportuno che anche tutti gli altri esseri umani di questo tormentato pianeta vi prestassero la dovuta attenzione.
Il messaggio in questione è stato consegnato dalla Beata Vergine Maria a tre piccoli pastorelli a Fatima, un paesino del Portogallo, nel 1917. Ben lungi dall’essere un mero evento privato, la consegna di questo messaggio fu seguita da un miracolo pubblico, testimoniato da oltre 70.000 persone e riportato da molti giornali di tutto il mondo. Nessun’altra apparizione, nemmeno quelle associate ai famosi santuari di Lourdes, in Francia, o di Guadalupe, in Messico, hanno mai ricevuto una simile autenticazione ed in un modo altrettanto spettacolare. Ciò pone le apparizioni di Fatima in un contesto assai diverso da quello di altri eventi simili, ma non è l’unico elemento che le contraddistingue.
Quando venne rivelato dai fanciulli il contenuto del messaggio ricevuto, anche quest’ultimo risultò unico nel suo genere per gli annali della Cristianità. 
Esso conteneva infatti delle richieste, così come un avvertimento contro i castighi che sarebbero giunti se tali richieste non fossero state esaudite. Mai, prima d’allora, era stato riportato un messaggio simile, in forma privata o pubblica, da parte di un qualsiasi testimone di un’apparizione.
Come accade in questi casi, il Vaticano sottopose gli eventi di Fatima ad un’investigazione scrupolosa. La Chiesa è generalmente assai riluttante ad appoggiare simili eventi, poiché essi ricadono nella soggettività di chi li riceve, per la maggior parte delle volte, e sono difficili da verificare. 
Nel caso di Fatima, tuttavia, la gerarchia Cattolica – a partire dai Vescovi Portoghesi fino ad arrivare a tutta una serie di Papi in Vaticano – hanno definito unanimemente tali apparizioni come “degne di essere credute”. 
Papa Giovanni Paolo II si spinse ancora più oltre, affermando che “la Chiesa si sente impegnata dal Messaggio di Fatima”. Quest’approvazione così unanime da parte della gerarchia ecclesiastica, nel corso degli anni, ha rafforzato la convinzione dei fedeli Cattolici, secondo i quali le apparizioni di Fatima hanno realmente avuto luogo e ci hanno consegnato un autentico messaggio dal Cielo.
Tuttavia, il 26 giugno 2000 la storia di Fatima prese una piega imprevista. Quel giorno, il Cardinale preposto al controllo della dottrina Cattolica in Vaticano, insieme ai suoi più vicini collaboratori, tenne una conferenza stampa che il Los Angeles Times descrisse come “un tentativo di smontare gentilmente il culto di Fatima”. Il tema di quella conferenza fu che le profezie di Fatima erano da inserire nella categoria delle “rivelazioni private” e che, in ogni caso, esse “appartengono al passato”.
Che cos’era accaduto? Come era possibile che le apparizioni di Fatima, un tempo dichiarate “degne di essere credute”, venissero ora “smitizzate” da un influente cardinale? E che dire del messaggio, con le sue categoriche richieste e la sua minaccia di castigo? Sono domande che qualsiasi ragionevole Cattolico avrebbe dovuto porsi, visto lo strano comportamento dei vertici della Chiesa riguardo a questa vicenda. Ma se si analizza il contenuto del messaggio, si tratta in realtà di domande che si sarebbe dovuto porre qualsiasi essere umano sulla faccia della terra.
Il contenuto del Messaggio di Fatima, infatti, riguarda principalmente alcuni principi della religione Cattolica che si basano interamente sulla fede. Una parte del messaggio tuttavia ha implicazioni assai più vaste, che richiedono una maggiore attenzione. Ci riferiamo alla parte del messaggio in cui vengono fatte le richieste, e dove si lancia un avvertimento in caso quelle richieste non vengano esaudite.
Il punto culminante di quelle richieste è che la Russia deve essere consacrata al Cuore Immacolato di Maria da parte del Papa, insieme a tutti i Vescovi Cattolici del mondo. Per chi non è addentro alla Chiesa Cattolica, questa cerimonia potrebbe avere ben poco senso. All’interno della Chiesa, tuttavia, tali cerimonie sono una tradizione assai ben radicata. Le consacrazioni hanno l’effetto di santificare un qualcosa, cosicché agli occhi dei Cattolici una simile consacrazione sarebbe di assoluto beneficio per la Russia.
Ovviamente, solo la Chiesa Cattolica potrebbe compiere una simile celebrazione. Tuttavia, la minaccia che accompagna la richiesta si estende ben oltre i confini della Chiesa Cattolica. Se la consacrazione verrà effettuata, come dice il messaggio, allora “un periodo di pace verrà concesso al mondo”. 
Ma se questa invece non verrà compiuta come richiesto, il Messaggio ci avverte che, oltre ad altre cose, “molte nazioni verranno annientate”.
È una minaccia credibile? Dovrebbe preoccuparsene chi non è Cattolico o magari neanche Cristiano? A prima vista si potrebbe pensare di no, ma la questione merita un esame più approfondito. Non è necessario credere che questo messaggio provenga dal Cielo per esaminarlo con la dovuta attenzione. Ecco perché Fatima assume una dimensione così globale.
Dal momento che il Vaticano ha giudicato credibili queste apparizioni, e poiché potrebbe essere in gioco l’annientamento di molte nazioni, tutto lascerebbe pensare che la consacrazione sia stata ormai compiuta da tempo. 
Dopo tutto, che cosa ci vuole a compiere una semplice cerimonia tradizionale, che non può recare danno a nessuno? Se il messaggio avesse anche la pur minima possibilità d‘essere autentico, i benefici dati dal compiere una tale cerimonia, come richiesto, sarebbero di incalcolabile valore. Date queste circostanze, anche i più scettici tra i non credenti potrebbero ben dire “proviamo questa consacrazione, non ci costa nulla, ne vale la pena”.
Eppure, per ragioni sconosciute a tutti tranne che ad un piccolo gruppo di funzionari del Vaticano, le richieste di Fatima non sono ancora state esaudite, anche se la Chiesa ne è a conoscenza da almeno 60 anni. Più e più volte, nel corso di questi anni, sono state celebrate diverse consacrazioni formali, tra le quali una che ha nominato esplicitamente la Russia, ma in tutti i casi tali cerimonie non sono state in grado di soddisfare i requisiti specifici richiesti a Fatima, e cioè che il Papa e tutti i vescovi cattolici del mondo consacrino la Russia, per nome, durante una cerimonia pubblica e solenne. L’esempio più recente è stata la consacrazione del mondo compiuta a Roma nel 2000 da Papa Giovanni Paolo II, assieme a 1500 Vescovi giunti nella Città Eterna. Molte persone ritennero che il Papa avrebbe colto quest’opportunità per esaudire la richiesta della Madonna ma, per loro grande delusione, la Russia non venne nominata.
Agli occhi di chi è all’interno della Chiesa Cattolica, ma anche di chi ne è al di fuori, il modo in cui il Vaticano ha gestito l’intera vicenda di Fatima sembra stranamente in contrasto con le sue modalità e le sue tradizioni. 
Risulta anche evidente la totale mancanza di rispetto nei confronti della salvezza non solo dei fedeli Cattolici, ma di tutta l’umanità. Se la minaccia di Fatima è reale, il prezzo dell’indecisione del Vaticano potrebbe essere elevatissimo – e verrebbe pagato dall’umanità intera.
Per questi motivi, qualsiasi persona ragionevole dovrebbe chiedersi perché la Chiesa insista nell’ignorare il messaggio, rischiando in tal modo di subire conseguenze catastrofiche.
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Padre Paul Kramer

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