Brani dagli Scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta
Nel Volume 29 - Maggio 16, 1931, Gesù ci rivela la Foga d’amore divino nel creare l’uomo ed i tocchi delle Qualità divine
in lui.
[…] (Gesù:) La nostra Divinità, di nostra spontanea Volontà, sta sotto l’impero d’un amore che corre irresistibilmente, ché vuol
dare alla creatura, tanto che nel creare l’uomo, fu creato nella nostra foga d’amore dai tocchi delle nostre Qualità divine. Il nostro Essere Divino, essendo purissimo spirito, non aveva né mani,
né piedi: le nostre Qualità divine Ci servirono di mani per formare l’uomo, e riversandosi sopra di lui come un impetuoso torrente, lo plasmammo e toccandolo gli infondemmo gli effetti delle nostre Qualità
Supreme. Questi tocchi son rimasti nell’uomo, e perciò si vedono in lui certe belle qualità di bontà, d’ingegno, d’intelligenza ed altro; sono la virtù dei nostri tocchi divini,
che continuando a plasmare l’uomo producono i loro effetti; sono i nostri pegni d’amore con cui lo impastammo che, ad onta che lui non si ricorda e forse neppure Ci conosce, continuano il loro ufficio perenne
d’amarlo. E siccome quando si tocca un oggetto o una persona, chi tocca sente l’impressione della persona toccata, quindi, come i nostri tocchi delle Qualità divine restarono nell’uomo, così
restò nelle nostre Qualità Supreme l’impressione d’averlo toccato. Sicché lo sentiamo in Noi stessi; come non amarlo? Perciò per quanto ne faccia l’uomo, gli andiamo incontro
con nuovi ritrovati d’amore, e col nostro gradito ritornello d’amarlo sempre”.
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