Amorosissimo Sant’Antonio, tenero protettore delle anime afflitte,
io mi prostro umilmente davanti alla tua immagine
con il cuore straziato.
Nella piena dei mali che mi opprimono
a chi posso rivolgermi per avere tranquillità e pace,
se non a te che sei lo speciale ritrovatore delle cose perdute?
E qual motivo di confidenza e di speranza
non devo avere in te che tutti invocano il Santo dei miracoli?
Nello splendore della gloria, ove Dio volle premiare le tue eroiche virtù,
non puoi dimenticare chi soffre.
Mentre sulla terra fosti tutto carità per il prossimo,
e per accorrere in suo aiuto
rompesti spessissimo le leggi della natura e
operasti i più insigni prodigi,
è possibile che ora, e solamente per me,
tu abbia a negare la tua intercessione?
Il mondo abbandona i suoi amici nel tempo della sventura!
Per te, tenerissimo amico di Dio, è questo il tempo
in cui concedi più spesso i tuoi soccorsi.
Ebbene, caro Santo, tu vedi quali pene io soffra
e quali angustie mi opprimono.
Sii, te ne prego, il mio amoroso e potente protettore:
sollevami da tanti affanni, perché io non ne posso più!
Vedi che sono in procinto di soccombere
sotto il peso di tante sventure che mi tormentano
e di tanti nemici che mi assediano.
Intorno a me non veggo che tenebre, desolazione e tempeste:
un raggio di speranza lo trovo solo nel tuo valevole patrocinio.
Potresti lasciarmi deluso?
Se Dio, per i suoi imprescrutabili fini,
non vuol togliermi da sì fiero travaglio,
ottienimi almeno la forza necessaria e
la grazia di accettare tali pene con rassegnazione,
di sopportarle con pazienza,di soffrirle in espiazione dei miei peccati,
per soddisfare la divina giustizia, e per meritare un giorno
la ricompensa e la gloria dei Santi
Così sia!
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