Rimane il fatto che la storia di ogni chiamata alla conversione del cuore da parte del Signore, se accolta e vissuta nella pienezza della persona ed in tutte le espressioni della propria vita, contiene aspetti assolutamente unici ed irripetibili, a volte inenarrabili; ma tutte le chiamate alla conversione presentano elementi comuni: tra questi il maggiore e più evidente è la radicale trasformazione della personalità dei convertiti.
Nella loro vita entra una luce nuova; a volte persino i loro lineamenti cambiano, i loro tratti somatici si fanno più morbidi, persino dai loro occhi traspare una maggiore luminosità.I cambiamenti dell'anima si appalesano nel corpo, al punto che a volte si ha la sensazione di vedere persone nuove rispetto a quelle che conoscevamo prima della loro conversione.
Dal punto di vista spirituale si producono almeno due elementi rilevanti nella vita emotiva e relazionale dei convertiti: un nuovo e diverso approccio nei rapporti con il prossimo, improntati alla disponibilità ed alla sincera cordialità e generosità; il bisogno di manifestare a Dio il proprio amore e la propria gratitudine, per il dono della conversione, di cui comprende l'importanza e la preziosità.Ma ci sono ancora almeno altre quattro conseguenze importanti nella vita spirituale dei convertiti, e queste sono:l'amore verso la Santa Chiesa cattolica, istituita da Gesù stesso; la scoperta della bellezza e della necessità della preghiera, compresa nella dimensione di dialogo aperto, continuo e profondo con Dio; l'ascolto e la partecipazione devota alla Santa Messa; l'adorazione dell'Eucaristia e la partecipazione devota al Banchetto Eucaristico.
La chiesa è stata istituita da Gesù stesso, per mezzo degli apostoli, a cui è stata affidata, e fondata su Pietro, scelto dal Signore come capo terreno della nascente istituzione.Chi ama il Signore non può non amare la Chiesa, perchè in essa Egli è presente, e per mezzo di essa i cristiani ricevono la salvezza ed i mezzi per conseguirla.
La chiesa è essenzialmente comunione di tutti i cristiani e di essi con il loro capo e fondatore Gesù Cristo.Per mezzo di essa si comunicano tra i fedeli le preghiere, i meriti ed i sacrifici, affinchè chi non dispone di meriti sufficienti sia ugualmente salvo.
Per mezzo della Chiesa, inoltre riceviamo i sacramenti della Grazia divina, di cui essa è custode per volontà di Gesù stesso.La preghiera è un dialogo aperto, amoroso ed umile con il Signore; può essere personale o comunitaria, ma in entrambi i casi, quando la preghiera scaturisce dal cuore, i fedeli sperimentano l'amore di Dio nell'intimo del loro cuore, cioè nelle profondità del loro essere.
Quando si fa esperienza della comunione con Dio nella preghiera essa diventa una necessità dell'anima, e non è più avvertita come un dovere nell'esercizio della nostra vita religiosa.La liturgia eucaristica è il momento centrale della vita di ogni cristiano.In essa si ripete in modo incruento l'intera vicenda della Passione e morte del Signore, nella persona del Sacerdote che interpreta la figura stessa di Gesù Cristo.
Nella partecipazione attenta e devota alla Santa Messa, nella quale Gesù si immola come vittima espiatrice in favore dell'intera Chiesa, noi riceviamo i benefici del Suo sacrificio, ed al contempo offriamo i nostri sacrifici, unendoli a quelli di Cristo a beneficio di tutta la Chiesa.Non è indifferente la partecipazione alla Santa Messa: chi ne scopre la bellezza e l'importanza finisce per non poterne fare a meno.
Diventa per quei fortunati un appuntamento quotidiano con il Signore, di cui non si può fare a meno. Ogni appuntamento perso è un autentico dispiacere per quei cristiani che hanno imparato ad apprezzare l'importanza della celebrazione Eucaristica.Nella celebrazione eucaristica, comunemente chiamata Messa, riceviamo nell'apparenza delle specie del pane e del vino, il Corpo vivo e vero, umano e divino, nella sua completezza, del Signore Gesù Cristo.
E' una realtà misteriosa che la mente umana non riesce a comprendere né a concepire come possibile, ma ciò avviene in ogni Santa Messa nella quale riceviamo e consumiamo devotamente l'Eucaristia.L'adorazione eucaristica è una preghiera amorosa, fervorosa e devota dei fedeli, rivolta al Santissimo Sacramento, esposto in forma visibile ,o meno, ha poca importanza, dal momento che l'esposizione serve unicamente a stimolare il fervore dei fedeli.
Ma di questo parleremo più dettagliatamente in altra parte del libro.Mi preme al momento rilevare come l'Eucaristia sia uno dei segni più grandiosi e tangibili dell'amore divino verso l'umanità; un amore che si rende concreto e visibile, sino a materializzarsi simbolicamente, ma al contempo realmente, in un ciborio offerto alla consumazione dei fedeli, come alimento che nutre l'anima e che permette la comunione, cioè la comune-unione dei Cristiani con Cristo stesso, e per mezzo di Lui con le altre due Persone divine della SS.ma Trinità, Unico Dio.
Gioacchino Ventimiglia
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