giovedì 13 maggio 2021

LIBERAZIONE - Sulla Confessione

 


 FONDAMENTO DELLE LEGGI

È evidente che chi dice leggi dice legislatore. Non ci può essere una legge senza qualcuno che l'abbia fatta.

Mentre però tutti gli esseri inferiori all'uomo obbediscono alle loro leggi, gli uomini, essendo coscienti di tali leggi e liberi di osservarle, quasi sempre le trasgrediscono.

Tali trasgressioni vengono universalmente chiamate con un vocabolo che corrisponde alla parola italiana «peccato». Mentre però alla trasgressione delle leggi naturali segue automaticamente in chi le trasgredisce un disturbo piú o meno grave, secondo l'entità della trasgressione, o addirittura la distruzione; in chi, invece, trasgredisce le leggi morali questo automaticamente non avviene; per cui il trasgressore può dire col peccatore biblico: « Ho peccato e che cosa mi è accaduto? ». Se non ci fosse nessun genere di sanzioni per i trasgressori della legge morale il legislatore sarebbe ridotto a un « re travicello »; e se fosse in grado di intervenire sugli uomini e non intervenisse, premierebbe i ladri, i bestemmiatori, gli imbroglioni, i macellai di bambini, i mafiosi, gli spacciatori di droga, di pornofilms e di pornografia, i distruttori delle famiglie e della moralità pubblica, i guerrafondai. Costoro, infatti, il piú delle volte sono ricchi, padroni di ville lussuose, potenti, indisturbati, serviti da amanti. Contemporaneamente Dio castigherebbe i buoni; costoro il piú delle volte, infatti, sono sofferenti, poveri, oppressi.

Tutto ciò è assurdo. Il Creatore, infatti, per poter creare deve essere onnipotente, infinito e buono. Se avesse bisogno, non sarebbe infinito; se non fosse infinito, non sarebbe onnipotente. E, giacché non si può essere buoni se non si è giusti, il Creatore deve dare un premio a chi osserva le leggi sue e un castigo a chi le trasgredisce. Ma tale premio e tale castigo non sempre si hanno in questa vita; ci deve essere quindi un'altra vita in cui la giustizia sarà fatta. Di questo ne parla abbondantemente Gesú nel suo Vangelo. (Leggi, se di cultura media, Dio si rivela ancora - Sopravviverò? - Il Vangelo della Sindone; se di alta cultura, Certezze su Gesú - Senso dell'esistenza).

A moltissimi tutto ciò non interessa. Eppure se un amico ti telefonasse di una bomba messa nel tuo scantinato, non dormiresti tranquillo, ma andresti immediatamente a vedere, e, nel caso, a telefonare ai pompieri per levarla.

E se un rabdomante serio ti dicesse di trovarsi nel tuo campo una sorgente d'acqua a pochi metri di profondità, t'impegneresti subito per gli scavi. Il minimo che una persona di buon senso deve fare è di conoscere se c'è un Dio e se c'è un'altra vita. E chi cerca trova.

Non ci può essere niente di piú stolto che prendere un treno o un aereo senza sapere dove andare. Purtroppo la maggioranza dei cristiani oggi sono cosí. Sembrano di oggi le parole del Salmista: «Tutti quanti traviarono, sono depravati: non c'è chi faccia il bene: neppure uno». (Ps. 113,3).

Se sapessero gli uomini che tesoro perdono e in quale rovina incorrono emarginando Dio e la Chiesa!

Un giorno incontrai un amico accigliato. - Cosa hai?, gli chiedo.

- Lasciami stare; avevo una fortuna e l'ho perduta. Pochi giorni addietro passeggiavo sulla spiaggia, a Catania. Vedo sulla sabbia un astuccio arrugginito e incrostato di sabbia. Pensando a quanti prima di me l'avevano visto, gli do un calcio e vado avanti. Dietro di me un altro lo prende, lo apre e se lo mette in tasca.

Vengo oggi a sapere che vi era un diamante che quello ha venduto per L. 20.000.000.

Un altro giorno incontrando un giovanotto libertino lo salutai:

- Buon giorno, Pippo, come stai?

- Sto benissimo, quello mi rispose con sussiego. Faccio quello che voglio, mi godo la vita, e lei non mi faccia prediche! - Non avevo nessuna intenzione di fartene, io replicai; ma giacché cosí mi provochi, te ne faccio una: O Dio c'è, e tu non potrai distruggerlo; o Dio non c'è. Se Dio non c'è il cretino sono io che per nulla ho sacrificato la vita; se Dio c'è il cretino sei tu che te ne andrai all'inferno.

Dopo tre mesi quel giovanotto mi venne a trovare nella mia casa di esercizi spirituali e mi disse:

- Da tre mesi non dormo. Ho riflettuto che lei non è un cretino e non ci guadagna nulla a fare il prete. Allora il cretino sono io! Mi accetta per un corso di esercizi?

Fece gli esercizi; si convertí e divenne un ottimo cristiano.

Di Padre Ildebrando A. Santangelo

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