domenica 4 giugno 2023

Le Profezie e le Rivelazioni di Santa Brigida di Svezia

 


Il nostro Creatore pone tre domande alla sua sposa. La prima riguarda la servitù del marito e il dominio della moglie; la seconda il lavoro del marito e la spesa della moglie; la terza il disprezzo del Signore e l'onore della servo.


Capitolo 40

"Io sono il vostro Creatore e Signore. Rispondimi sulle tre cose che ti chiederò. Com'è lo stato della casa in cui la moglie è vestita come una signora e il marito come uno schiavo? È giusto? Lei rispose in coscienza: "No, Signore, non è giusto". Nostro Signore disse: "Io sono il Signore di tutte le cose e il Re degli angeli. Ho vestito il mio servo, cioè la mia Umanità, solo con l'utilità e la necessità, perché non ho desiderato nulla da questo mondo, se non cibo e vestiti miseri. Ma tu, che sei la mia sposa, vuoi vivere come una signora, vuoi avere ricchezze e onori ed essere tenuta in onore. Qual è il vantaggio di tutte queste cose? Tutto è vanità e tutto deve essere abbandonato. L'uomo non è stato creato per il superfluo, ma solo per avere ciò che la necessità della natura richiede. Questo superfluo è stato inventato dall'orgoglio e ora è ritenuto e amato come legge.

In secondo luogo, dimmi se è giusto che l'uomo lavori dalla mattina alla sera e poi che la moglie spenda tutto quello che ha raccolto in una sola ora?". Lei rispose: "No, questo non è giusto; la moglie è invece obbligata a vivere e ad agire secondo la volontà del suo uomo". Nostro Signore disse: "Io ho agito come l'uomo che lavora dalla mattina alla sera, perché dalla mia giovinezza fino al momento della mia sofferenza, ho lavorato per mostrare la via del Cielo con la predicazione e realizzando con le opere ciò che predicavo. Ma la moglie, cioè l'anima, che dovrebbe essere come mia moglie, spreca tutto il mio lavoro quando vive in modo frivolo, cosicché nulla di ciò che ho fatto e sofferto per amor suo può giovarle; né trovo in lei alcuna virtù in cui possa dilettarmi.

Terzo, dimmi: non è forse sbagliato e abominevole che il padrone di casa sia disprezzato e che lo schiavo sia onorato?". Lei rispose: "Sì, è proprio così". Il nostro Signore disse: "Io sono il Signore di tutte le cose. La mia casa è il mondo e l'umanità dovrebbe, di diritto, essere mia servo. Ma io, il Signore, sono ora disprezzato nel mondo e l'uomo onorato. Perciò voi, che ho scelto, abbiate cura di fare la mia volontà, perché tutto nel mondo non è che schiuma del mare e un falso sogno".


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