martedì 3 settembre 2024

Chi vuole essere un operatore di fede ora sa cosa fare: deve prestare la più pura obbedienza alla Parola di Cristo, di Dio. Il Vangelo deve divenire vita.

 


LIBRO DEL PROFETA DANIELE 


98Il re Nabucodònosor a tutti i popoli, nazioni e lingue, che abitano in tutta la terra: «Abbondi la vostra pace! 

Ora il re si rivolge a tutti i sudditi del suo regno. Esso è fatto di molti popoli, molte nazioni, molte lingue. Tutto il medio oriente allora da lui governato.  

Il re Nabucodònosor a tutti i popoli, nazioni e lingue, che abitano in tutta la terra: «Abbondi la vostra pace! 

Per tutti i popoli, nazioni e lingue esprime un desiderio: che la pace di tutti abbondi. Nulla è più utile della pace. Nella pace vi è vita. La guerra è morte.  

99Mi è parso opportuno rendervi noti i prodigi e le meraviglie che il Dio altissimo ha fatto per me. 

Il re scrive a tutti i popoli perché vuole che essi sappiamo cosa il Dio altissimo ha fatto per lui. Prima gli ha rivelato il sogno e ne ha dato interpretazione.  

Mi è parso opportuno rendervi noti i prodigi e le meraviglie che il Dio altissimo ha fatto per me. Non ha permesso che per suo ordine morissero degli innocenti. 

Lui ha decretato che fossero gettati nella fornace ardente i tre giovani. Il Dio altissimo ha liberato la sua coscienza da questo ingiusto delitto. 

Un re può infliggere una condanna a morte, ma sempre per giustissima causa, mai per ingiusta causa o per motivi infondati. Ogni pena deve essere meritata. 

Una pena non meritata, rende colpevoli in eterno dinanzi al Dio vivo e vero e ognuno dovrà rendere conto al momento del giudizio. 

Nabucodònosor vuole attestare ad ogni suo suddito che il Dio altissimo a lui non ha fatto nulla di male, anzi gli ha fatto grandissimi beni.  

100Quanto sono grandi i suoi prodigi e quanto potenti le sue meraviglie! Il suo regno è un regno eterno e il suo dominio di generazione in generazione». 

La confessione del re esprime la più pura fede del popolo del Signore. È messa però sulla bocca di un re pagano, del re distruttore di Gerusalemme.  

Quanto sono grandi i suoi prodigi e quanto potenti le sue meraviglie! Il suo regno è un regno eterno e il suo dominio di generazione in generazione». 

Il Dio del cielo fa grandi prodigi e potenti meraviglie. Nessun Dio sulla terra e nei cieli è capace di fare cose come Lui. Lui è sopra ogni altro dio.  

Il suo regno è eterno.  Il suo dominio è di generazione in generazione. È un regno che non passa da un dio ad un altro. Rimane stabile per sempre. 

Questa fede perfetta è il frutto dell’obbedienza di un uomo che non ha voluto ascoltare il decreto del re, preferendo la morte all’idolatria. 

Ora è giusto che ci chiediamo: al di là della verità storica degli eventi, vi è una verità teologica che deve essere sempre trasformata in purissima verità storica. 

L’insegnamento dello Spirito Santo è chiaro, evidente: chi vuole che attorno a sé sorga la vera fede nel Dio Altissimo, deve rimanere saldo nella sua fede. 

Ogni fedele in Dio rimane stabile se mai passa dalla Parola del suo Dio alla Parola degli uomini. Se mai scivola dalla vera fede nell’idolatria. 

È evidente che l’idolatria può chiedere anche il martirio al fedele in Dio. Il fedele in Dio, per amore del suo Dio, deve consegnare il suo corpo alla morte. 

Sadrac e i suoi compagni non adorano la statua. Rimangono fedeli. Il re li fa gettare nella prigione. Dio viene, li libera, li salva. 

Qual è il frutto di questa obbedienza? La nascita della professione della verità di Dio nel cuore di Nabucodònosor. Il Dio di Sadrac è diverso da tutti gli dèi. 

Il Dio di Sadrac è il solo che opera cose portentose, è il Dio dal regno eterno, è anche il Dio il cui dominio rimane di generazione in generazione.  

Tutti i regni passano, tutti i re muoiono, tutti gli dèi scompaiono, tutte le filosofie sfioriscono, tutte le teologie perdono il vigore, Dio rimane in eterno. 

Questa confessione di purissima fede nel Dio dei  Padri è il frutto di una obbedienza fino alla morte. La fede nasce dall’obbedienza alla fede. 

Non vi sono altre vie. La predicazione rivela Dio, la fede in Dio nasce dall’obbedienza a Dio, così come la fede in Cristo nasce dall’obbedienza a Lui.  

Chi vuole essere un operatore di fede ora sa cosa fare: deve prestare la più pura obbedienza alla Parola di Cristo, di Dio. Il Vangelo deve divenire vita. 

MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI 

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