ALLA LUCE DELLE RIVELAZIONI A MARIA VALTORTA
IL SECONDO COMANDAMENTO: “NON NOMINARE IL NOME DI DIO INVANO”.
«Possedete la favella, ma la usate per bestemmiare o per mentire.»
3 giugno22.
Dice Gesù23:
«Molti mi chiedono un segno.
Quale segno?
Segno dell’ora o segno della mia potenza?
Il segno dell’ora lo avete già. Ripeto24: “Io non sono venuto a
mutare la Legge”. Siete voi che l’avete mutata. E Io non muto la mia
Parola. Quello che ho detto ho detto. Tutto quanto doveva avvenire, dal
momento che Io parlavo, Uomo fra gli uomini, sino al momento in
cui Io verrò, Dio figlio di Dio, a giudicare gli uomini, è contenuto
nel mio Vangelo.
Siete voi, stolti che avete la testa piena di mille rumori inutili e
di pensieri perversi, che non capite più quanto Io ho detto. Non
siete forse salati col fuoco, con quel fuoco che salerà in eterno i miei
nemici? Questo che vi arde ora e che scende su voi per
distruggervi e condurvi sempre più alla bestemmia e all’eresia
non è che un anticipo di quello che sarà il fuoco di cui Io parlo,
destinato agli scandalosi che non si convertono. E voi siete di
questi. Solo del corpo e delle ricchezze inique vi preoccupate, e
calpestate coscienze e altari, e profanate tutto quanto toccate, e
uccidete in voi Me stesso una seconda volta.
Ecco i doni che vi sa dare Lucifero sotto il cui segno vi siete
messi.
La Bestia soffia dalla sua bocca il fuoco dopo avervi sommersi
nel male della corruzione. Sono i suoi doni. Non può darvi altro.
Mentre Io vi avevo dato, insieme a Me stesso, tutti i tesori della grazia.
Volete un segno della mia potenza? Ma sono venti secoli che vi
do questo segno! A che è giovato? Ho aperto su di voi i torrenti
delle mie grazie e dal Cielo li ho fatti scendere sulla terra in mille e
diecimila miracoli. Ho sanato i vostri malati, ho sedato le vostre
guerre, ho prosperato i vostri affari, ho risposto ai vostri dubbi,
anche su cose di fede, perché so la vostra debolezza che non crede
se non vede, sono venuto a ripetere la mia dottrina, ho mandato
mia Madre perché con la sua dolcezza vi piegasse a penitenza e ad
amore. A che ha giovato?
Mi avete trattato come uno scemo, sfruttando la mia potenza
e la mia pazienza, convinti che Io, dopo avere fatto il miracolo,
non me ne ricordassi più. No, figli del mio dolore. Tutto è
segnato nel gran libro della mia Intelligenza e non è usato inchiostro
per scrivere in essa, ma il carbone acceso dell’Amore. E tutto viene
ricordato».
Avete sfruttato la venuta di mia Madre per scopi umani, ne
avete fatto oggetto di risa e di commercio. Non sapete che Maria è il
mio Tempio e il mio Tempio è casa di orazione e non spelonca di ladri?
Le sue parole, così affettuose, così supplici, così piene di pianto,
per voi che le avete ucciso il Figlio, e neppure sapete fare frutto di
tanto sacrificio, vi sono suonate come canzone inutile. Avete
continuato la vostra strada di perdizione.
I miei messi, le anime che vivendo come dovreste vivere tutti
sono divenute le mie banditrici per ripetere una volta ancora la
parola del mio Cuore, li avete trattati da “pazzi” e da “ossessi” e
qualche volta li avete uccisi, tormentati sempre. Anche Io, dalla
generazione adultera e omicida del mio tempo mortale, fui detto:
“pazzo ed ossesso”.
Il segno! Il segno lo avete e non serve a ridarvi la mia Paternità.
Altro segno che questo non vi sarà dato. Cercatelo nella mia parola e
nella vostra coscienza, se pure riuscite ancora a ritrovarla viva
sotto l’ammasso di libidini, adulteri, fornicazioni, furti, omicidi,
invidie, bestemmie e superbie sotto le quali l’avete lapidata.
«L’Ascensione. Prima di ascendere Io benedissi mia Madre e i
miei discepoli. Non avevo altri da benedire poiché gli altri mi
avevano respinto e maledetto. Anche ora benedico i miei discepoli
poiché gli altri non mi vogliono e bestemmiano sulla mia
benedizione.»
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