venerdì 10 aprile 2020

Un giorno di dolore, per amore, che grande mistero!



Solo Tu, essendo Dio, puoi fartene carico. Perciò, oggi ti prego, Signore, che io non sia indifferente a questa Via Crucis; che io mi unisca volontariamente a Te ogni giorno della mia vita, per riparare, per ringraziare e per adorarti. 

Cammini verso il Calvario e cadi di nuovo, beato quell'uomo che portava la Tua Croce, beate le mani che toccavano l'amore, senza saperlo rimasero catturate, vai di miracolo in miracolo, di supplica in supplica, offrendo, soffrendo, riparando, per questo non tentenni nella Missione che il Padre Ti ha affidato e arrivi a brandelli sul Monte Calvario, dove la Croce è la fonte di tutte le benedizioni e la fonte di tutte le grazie.  

Per questo motivo, il Signore ci chiama a non temere la Croce, ma ad amarla e ad abbracciarla, poiché non rappresenta la morte, ma la vittoria e la risurrezione, la benedizione e l'amore. 

Non c'è un vero cristiano senza croce, perché dobbiamo imparare a trasformare le spine in rose e ad estrarre il miele che ogni spina contiene, vale a dire che ogni ostacolo, ogni sofferenza, ogni cosa offerta nella vita, non rimane senza portare i suoi frutti, per il bene di ciascuno di noi e dei nostri fratelli ed è il Signore stesso che ci insegna questa grande lezione: grazie alla Croce, viene la Resurrezione. 

Per il nostro Amato, la croce che ha portato sulla Via del Dolore, ora sarà per Lui il Suo riposo, ma non prima di rassicurare il discepolo amato, che era sempre al Suo fianco e affidargli quello che ama di più: "Sua Madre" e rassicura sua madre non perché rimanga da sola, no! ma per non lasciare me orfano. Dalla Croce mi dà una madre, che intercederà in ogni momento per me, non è una madre comune, è la prescelta dal Padre, la Pura, la Beata, la Fedele. Adesso Lei è mia madre, che andrà dalla terra al Cielo a pregare la Santissima Trinità per questa creatura che Le è stata affidata ai piedi della Croce Gloriosa.   

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