venerdì 1 maggio 2020

Apocalisse di S. Giovanni



LA QUARTA COPPA DELL’IRA DI DIO

«Il quarto angelo versò la sua coppa sul sole e gli fu concesso di bruciare gli uomini con il suo fuoco. E gli uomini bruciarono per il terribile calore e bestemmiarono il nome di Dio che ha in suo potere tali flagelli, invece di ravvedersi per rendergli omaggio» (Apoc. 16; 8). 

Ezechiele anche in questo è esplicito:

«Manderò un fuoco su Magog (la Russia) e sopra quelli che abitano tranquilli le isole; sapranno che io sono il Signore. Farò conoscere il mio nome santo in mezzo al mio popolo Israele e non permetterò che il mio santo nome sia profanato; e le genti sapranno che io sono il Signore, Santo in Israele. Ecco, questo avviene e si compie, parola del Signore Dio: È questo il giorno di cui ho parlato (nelle profezie)» (Ezech. 39; 6-8).

Dalla spaventosa rappresaglia su Israele, da parte della Russia e dei suoi alleati, dalla fine delle sue armate e dal fuoco su Magog (Russia) avrà inizio il periodo della conversione degli Ebrei, perché essi vedranno la mano di Dio che dirige questi eventi e crederanno nel vero Messia, Gesù Cristo.

 Zaccaria predice che un terzo di Ebrei, viventi in quel periodo, si convertiranno a Cristo e proclameranno il Signore come loro Dio! 

«E in tutto il Paese avverrà – dice l’Eterno – che i due terzi saranno sterminati e periranno, ma l’altro terzo sarà lasciato. E metterò quel terzo nel fuoco e lo affinerò come si affina l’argento; lo proverò come si prova l’oro. Essi invocheranno il mio nome e io li esaudirò. Io dirò: È il mio popolo! Ed esso dirà: Il Signore è il mio Dio!» (Zaccaria 13; 8-9). 

Sarà allora il culmine spaventoso d’Armagheddon, quando Gesù ritornerà per salvare l’uomo dall’auto-distruzione.

a cura del dott. Franco Adessa

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