giovedì 14 maggio 2020

GESU’ OSTIA



Poi disse a Tommaso: «Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!». Rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!». (Gv 20,27-29)



L'EUCARISTIA È «CARNE» E «SANGUE»


Quando la fede si oscura

Madre Mectilde de Bar, la grande mistica francese del XVII secolo, spiega: « È la fede che ci permette l'accesso ai misteri; senza la fede non potremmo accedervi. Ci sono due generi di fede: una fede speculativa e una fede pratica. La fede speculativa senza la fede pratica non ci salverebbe.
Credere Dio nel SS. Sacramento, è una fede tutta divina che ci fa vedere e conoscere un Dio povero, umiliato, annientato, che si rinchiude dentro un nulla per venire a noi ed essere da noi mangiato. Quali grandi misteri ci fa conoscere la fede!».
E quando la fede si oscura, Dio si manifesta coi suoi prodigi: risponde al disordine, al travaglio interiore, e nelle mani dell'incredulo, del distratto o del profanatore rinnova il Sacrificio cruento, rendendo visibili al loro sguardo, nel pane e nel vino consacrati, la Carne che vive e il Sangue che pulsa.
Prima di presentare i Miracoli Eucaristici, è bene chiarire che il pane eucaristico non contiene un muscolo, un osso, un organo di Gesù Cristo; così come nel calice non vi è sangue effuso dal suo corpo. Il pane e il vino consacrati, infatti, non sono parti che compongono la persona di Cristo, ma la persona di Cristo nella sua totalità ed interezza.
Il corpo di Cristo, risuscitato, nel suo stato glorioso non è più soggetto ad alcun tipo di alterazione, come - ad esempio - può essere il sanguinamento della carne.
Quando ciò avviene (e sono i cosiddetti Miracoli Eucaristici), è perché Dio intende mostrarci che la carne e il sangue di Cristo sono realmente presenti nel pane e nel vino consacrati.
La carne e il sangue, divenuti tali prodigiosamente, sono il segno visibile e tangibile della persona di Cristo presente nell'Eucaristia; e così sarà fino a quando pane-carne e vino-sangue non conosceranno la degenerazione della materia.
Nella mappa dei Miracoli Eucaristici, due di essi meritano di essere trattati più approfonditamente.
Il Miracolo Eucaristico di Lanciano, dopo quelli accaduti all'epoca dei Padri, è il più antico nella storia della Chiesa; e, nello stesso tempo, il più attuale per la conferma ricevuta dalla scienza.
Nel Miracolo Eucaristico di Bolsena, al valore storico si unisce sia quello liturgico (anche se il prodigio non è la causa dell'istituzione della solennità del Corpus Domini, di certo la sollecita), sia quello artistico (per capolavori come il Duomo di Orvieto e l'opera di Raffaello).

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