giovedì 14 maggio 2020

Le grandezze di Gesù



Alla santa umanità di Gesù

O Umanità Santa, sola, fra tutte le creature, elevata dall’Eterno Padre alla filiazione divina, non già adottiva soltanto, ma naturale, per essere unita per sempre al suo Verbo e associata alla sua Divinità in unità di Persona! Così siete santa, benché in altro modo, della stessa santità che rende il Verbo Santo e il Santo dei Santi; e siete la causa di tutta la Santità del Cielo e della terra! Io vi lodo, vi amo e vi adoro nella unione personale che avete con la Divinità nella vostra vita nuova, che possedete nella sorgente della vita! Vi lodo, vi amo e vi adoro nella intima e segreta comunicazione delle divine Perfezioni che vi appartengono in un modo singolare come ad una natura sussistente nella Divinità, senza alcun pregiudizio delle condizioni e dei limiti del vostro essere creato!
Vi lodo nella dignità infinita e in tutti i poteri e uffizi che ricevete in tale qualità, nella relazione, appartenenza e appropriazione che avete verso la SS. Trinità; col Padre, nella filiazione del Verbo umanato da Lui generato; col Figlio, nella Sussistenza che da Lui ricevete; con lo Spirito Santo, nella operazione per la quale Egli vi produce e vi unisce al Verbo!
Vi lodo infine nello stato supremo, tutto divino, tutto ammirabile, al quale siete elevata per la unione ipostatica; e in tutte le conseguenze, pertinenze, e dotazioni che sono dovute a tale stato divino, secondo l’ordine della Potenza, della Sapienza e della benevolenza dell’Eterno Padre per una natura che gli è così vicina, e che ha con Lui una intimità la più grande possibile dopo la sua stessa Essenza, essendogli intima e congiunta per la sussistenza del Figlio suo!
In tale stato e sussistenza, o Umanità santa, voi siete un abisso di meraviglie, un mondo di grandezze, un cumulo di eminenze e di pregi singolari; siete il Centro, il Circolo e la Circonferenza di tutte le emanazioni di Dio fuori di se stesso! Siete il capolavoro di Dio, l’opera nella quale, come uscendo da se stesso, Egli esaurisce la sua grandezza, la sua potenza, la sua bontà, e nella quale si rinchiude Egli medesimo, per far parte, in certo qual modo, dell’opera sua, rialzarla al disopra di tutte le opere delle sue mani, impreziosirla e deificarla per se stesso!
Voi siete il trono di gloria e di grandezza, dove la pienezza della Divinità abita unicamente, divinamente, corporalmente, come dice il grande Apostolo e degno araldo della gloria di questo altissimo mistero (Col 2, 9).

Card. Pietro de Bérulle

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