Esempi di vita
Madre Angelica
Nacque nel 1923 a Canton (Ohio), Usa. I suoi genitori divorziarono, quando aveva 6 anni. A partire da allora, visse sola con sua madre, soffrendo la fame ed il freddo e
sopravvivendo con lavori occasionali. Oltre a questo, sua madre aveva problemi di depressione, che a volte la portavano a volersi suicidare. Per questo, da piccolina dovette guadagnarsi la vita per poter sopravvivere ed aiutare
sua madre, e tutto questo influenzò negativamente sui suoi risultati scolastici. Racconta: “Non ricordo di aver avuto una vera amica durante la mia fanciullezza. Non avevo né un alberello di Natale, né
una bambola, né amiche!(56) Ricordo quando mettevo pezzi di cartone nella suola delle scarpe perché mia madre non si accorgesse che non servivano più. Ma il cartone non dura molto e dovevo camminare per
più di tre miglia in aree innevate per arrivare a scuola”(57).
A venti anni accadde il fatto decisivo della sua vita. Una signora, Rhoda Wise, che era stata protestante, si convertì alla fede cattolica, mentre si trovava gravemente
malata in un ospedale cattolico. I medici le dissero che aveva un cancro in fase terminale e dovette tornarsene a casa; ma, dopo pochi giorni, le apparvero Gesù e Santa Teresina del Bambin Gesù, che la guarirono
miracolosamente. Ciò che attirò l’attenzione di Rita Rizzo (il vero nome di Madre Angelica) fu il sapere che aveva le stimmate o ferite di Cristo, pienamente visibili sul suo corpo. I segni erano simili
a quelli di San Francesco d’Assisi(58).
Il giorno 8 di febbraio del 1943 sua madre la condusse da questa signora affinché pregasse per lei, poiché da molto tempo aveva dei forti dolori allo stomaco senza che i medici potessero trovare rimedio. La signora Rhoda Wise le diede una preghiera
da recitare, chiedendo l’intercessione di santa Teresina. E disse:
“Pregammo la novena. Nove giorni di preghiera e, alla fine, domenica 27 gennaio, accadde qualcosa. A mezzanotte soffrii il peggior dolore di stomaco della mia vita.
Era come se mi avessero rivoltato da dentro a fuori. Alla mattina mi alzai e mi preparai per andare alla messa delle undici e mezza. Poi il mio cuore ebbe un tuffo. Immediatamente, mi resi conto di non aver alcun dolore di
stomaco. Come se non ci fosse mai stato un problema prima. Ero guarita. Non avevo dubbi. Da quel giorno ad oggi, non ho più avuto altri dolori di stomaco. Dio aveva fatto un miracolo. Senza alcun dubbio, questo fu il
giorno in cui incontrai Dio. Fu la prima volta che riconobbi la partecipazione attiva di Dio nella mia vita(59).
Sentire che Dio mi aveva scelta e mi aveva trattato in un modo preferenziale, provocò in me un drammatico cambiamento ... Mi innamorai di Dio ed iniziai ad avere
una vera sete di lui. La mia vita cambiò da quell’istante... Un giorno del 1944, mentre meditavo in chiesa, un pensiero attraversa la mia mente. Era un semplice fatto, come se avessi avuto la totale certezza che
sarei diventata suora... Cosa? Suora? Non lo potevo credere! Non mi piacevano le suore ... La convinzione che dovevo seguire questa vocazione era molto forte(60).
Il maggior ostacolo per entrare in convento era la madre. Ma, dopo averci pensato bene e aver parlato con le suore francescane di clausura di Cleveland, decise di andarsene
da casa per seguire la sua vocazione. Nella lettera a sua madre le diceva: “Qualcosa accadde in me dopo la mia guarigione. Cosa fu esattamente? Non lo so. Mi innamorai completamente di Nostro Signore. Vivere nel mondo
questi ultimi diciannove mesi è stato molto difficile per me... Ricorda che apparteniamo prima a Dio e poi ai nostri genitori. Siamo suoi figli. Chiedo la tua benedizione per poter raggiungere le vette che desidero.
Ti amo molto”(61).
Nel convento fu sul punto di essere rimandata a casa a causa di un difetto congenito che aveva nella colonna, che le procurava dolori alle vertebre. Questo problema era
peggiorato per uno scivolone sul pavimento bagnato. Dovettero operarla, anche a rischio che rimanesse paralitica per tutta la vita.
Quando usci dall’ospedale, arrivò con due protesi ortopediche e due stampelle. Fino ad oggi ha una protesi ortopedica permanente nelle gambe e cammina con una
stampella; ma, nonostante le sue limitazioni fisiche ed i suoi dolori alla colonna, continua a lavorare e fa il possibile per portare Cristo fino agli estremi angoli del pianeta. Le sorelle dicono che lei nasconde il dolore
in modo ammirabile e si meravigliano perché non prende pillole contro il dolore. Offre tutto a Gesù con amore.
La manifestazione dell’amore e della provvidenza di Dio nella sua vita è stata continua. Quando iniziò a costruire il monastero a Birmingham dove vive
ora, dedicato all’adorazione perpetua, non aveva risorse, ma Joe Bruno, proprietario di alcuni supermercati, le inviava tutti i giorni gli alimenti. Al principio disse che l’avrebbe fatto per il primo anno, ma
ha continuato a farlo per molti anni. Lei dice: “Questo fu un regalo diretto da Dio. Fu una sorpresa caduta dal cielo. E Dio benedisse Joe Bruno. All’inizio aveva 13 supermercati. Ora è proprietario di 65
supermercati e 50 farmacie. Dopo molti anni, qualcuno gli domandò se continuava a rifornire di alimenti le suore francescane e lui rispose che non sarebbe stato un buon affare smettere di farlo”(62).
Ma i debiti cominciarono e le religiose fecero ricorso al loro padrone e Signore, a Gesù Sacramentato, esposto nell’Ostensorio giorno e notte. Con l’aiuto
di benefattori, i debiti per la costruzione furono pagati in 5 anni.
Un giorno, un sacerdote carismatico si presentò al monastero per pregare per la Madre malata. Trascorsa una settimana non si era notato alcun cambiamento come risultato
della preghiera di quel sacerdote. Pochi giorni dopo, si ammalò di una forte influenza e si mise a letto, sentendosi male. Lei racconta: “Ero rannicchiata nel mio letto con la mia Bibbia. Per qualche ragione avevo
deciso di leggere il Vangelo di san Giovanni a voce alta e subito mi sentii piena di Spirito Santo: era un’esperienza totalmente nuova... Tutti i sintomi dell’influenza erano scomparsi. Avevo sentito la presenza
piena di Dio nella camera. Era un sensazione impossibile da descrivere e che potrebbe paragonarsi alla storia dei primi frati francescani che erano stati toccati dallo Spirito e coperti dal potere di Dio. Era come se Dio stesse
dicendo: - Ti sto preparando per qualcosa di speciale e unico. - Sentivo un potere incredibile. Ero rinnovata e pronta per ascoltare le indicazioni di Dio”(63).
Una volta terminato il monastero, iniziò a pubblicare dei foglietti di dottrina cattolica per animare i cattolici nella loro fede, ma decise di avere una propria
tipografia per ribassare i costi e tutte le sorelle si dedicarono nelle loro ore di lavoro a produrre foglietti religiosi. Riuscivano a stampare 25.000 libretti al giorno e circa sei milioni l’anno. Le sorelle lavoravano
da tipografe, con un giro d’affari che superava di 120.000 dollari. Tutto era stato ottenuto con l’aiuto di benefattori. La provvidenza di Dio vegliava su di loro.
Madre Angelica dice per esperienza: “Prima di tutto, Dio si incarica sempre di pagare i debiti, quando lavoriamo per lui. Fino ad ora non ci è mai venuto meno.
Possiamo fare il suo lavoro e avere anche il tempo per pregare cinque ore tutti i giorni”(64).
I libretti della Madre erano distribuiti in tutti gli Stati Uniti e in 37 paesi tradotti in francese, spagnolo, e vietnamita. Il lavoro delle sorelle era favoloso e Dio
provvedeva a tutte le spese. Il nome di Madre Angelica iniziava a farsi sentire da tutte le parti, infatti, la chiamavano per essere intervistata nelle varie emittenti di radio e televisione. E Dio le ispirò di convertire
il garage del monastero in uno studio televisivo per registrare dei programmi, che poi sarebbero stati inviati a differenti canali. Sapeva che i costi erano eccessivi per le sue possibilità, ma confidava nel suo sposo
Gesù e, chiedendo prestiti iniziò a comperare le prime attrezzature di quella che poi sarebbe diventata la stazione televisiva Eternal Word Television Network (catena di televisione Parola eterna, EWTN). Dice:
“Pensavo di avere già molta carne al fuoco con la costruzione del monastero e della tipografia. Ma, quando saltò fuori la televisione, mi resi conto che cosa significava realmente attraversare tempi difficili.
Ma Dio continuò aumentando la nostra fede, passo dopo passo. Vedevamo lui in ogni sforzo e vedevamo come la sua provvidenza faceva prodigi(65).
Ebbi una paura terribile quando feci il primo ordine di attrezzature televisive. Quando vidi il prezzo e vidi l’impossibilità di pagare queste somme astronomiche,
mi sentii schiacciata dalla responsabilità. Non si può immaginare quante volte presi il telefono per annullare l’ordine, ma ogni volta accadeva qualcosa e non lo facevo. Una volta, una compagnia era disposta
a farmi credito solo con la mia firma senza aver bisogno di un garante... Una delle mie definizioni della fede è avere un piede in aria, l’altro per terra, e una sensazione di malessere allo stomaco! Io prendo
il Maalox, un antiacido. Qualcuno, una volta, mi sfidò dicendo che, se fossi realmente una persona di fede, non avrei bisogno di prendere il Maalox. Io gli risposi che il mio stomaco non sa che ho fede.
L’attrezzatura televisiva, valutata per più di centomila dollari, iniziò ad arrivare al monastero. Questa somma era apparentemente impossibile da pagare.
Poi, cominciarono ad accadere cose inesplicabili. La ditta che doveva montare le luci nello studio ridusse il prezzo da 48.000 a 14.000 dollari. Le camere da ripresa, valutate 24.000 dollari, furono pagate con una donazione
acquisita durante un viaggio. Così trovavo la forza per continuare ad andare avanti”(66).
Per il 1986 i costi operativi erano più di 360.000 dollari al mese. Ma la preghiera della Madre e delle sorelle, con la collaborazione di laici impegnati, fecero
in modo che i prodigi continuassero a succedere senza interruzione. In quell’anno, la catena EWTN arrivava a 300 sistemi di cavi e distribuiva il segnale a più di nove milioni di case.
Un’altra delle sue grandi opere è stata la fondazione della maggior emittente di radio privata di onda corta con l’aiuto finanziario dei coniugi Piet
e Trude Derksen, che le portarono, in un primo momento, per questo progetto due milioni di dollari. E Madre Angelica ci dice convinta:
“Se non siamo disposti a rasentare il ridicolo, Dio non può fare miracoli... Nostro Signore, tramite la sua divina provvidenza, rese possibile la EWTN da un
garage convertito in studio con le tecnologie più moderne. Per mezzo di questa tecnologia, siamo potuti arrivare a milioni di persone e case. E ora persone che non hanno mai ascoltato la Parola di Dio possono sintonizzarsi
su EWTN, anche dai luoghi più remoti... La provvidenza di Dio ci segue e ci protegge dal momento in cui ci alziamo alla mattina fino al momento in cui andiamo a letto. Imparai a confidare negli avvenimenti del momento
presente, poiché Dio frequentemente fa miracoli e cose impossibili con piccole ispirazioni, che molto facilmente potrebbero passare inosservate o ignorate per la loro insignificanza”(67).
La vita di Madre Angelica, con i suoi sei dottorati honoris causa e premi nazionali e internazionali, è un monumento della provvidenza di Dio. Dio fa miracoli secondo
la misura della nostra fiducia in lui. Madre Angelica ebbe l’audacia di credere fino al punto di rendersi ridicola per Dio e Dio premiò la sua fiducia. La provvidenza di Dio la prese per mano fin dalla sua più
tenera infanzia nonostante le sofferenze che ha dovuto sopportare.
Come abbiamo detto, ha fondato il convento dove risiede con la speciale finalità di adorare perpetuamente Gesù sacramentato. Ha fondato la prima e principale
catena televisiva cattolica del mondo via cavo, che emette 24 ore al giorno programmi cattolici in diverse lingue a 170 paesi. Ha fondato una casa editrice cattolica, con la sua tipografia, per promuovere tutti i tipi di letteratura
cattolica in differenti lingue ed ha anche fondato la maggior emittente di radio privata ad onda corta affinché il messaggio cattolico possa essere ascoltato in qualsiasi parte del mondo. In tutte le sue opere brilla
come una continua luce la divina provvidenza, che continua a dirci come Gesù: Chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi (Gv 14, 12).
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