domenica 11 ottobre 2020

Le spose di Gesù

 


Il Fidanzamento

 

Durante l’intensa notte che lo precede, «l’anima si è via via purificata, calmata, rafforzata e resa stabile per poter ricevere tale unione, che è il divino Fidanzamento tra l’anima e il Figlio di Dio» (2 N 24, 3). «Nel giorno felice del suo Sposalizio Dio comunica all’anima grandi cose di Sé, arricchendola di grandezze e maestà, di doni e di virtù, rivestendola di conoscenza e onore di Dio» (C 14, 2). Tuttavia «anche se durante le visite dell’Amato in questo periodo l’anima gode tutta questa grazia, ancora patisce, soffre assenze, turbamenti e molestie dalla parte inferiore e dal demonio, tutte cose che cessano con il matrimonio spirituale» (C 14, 30).

Fino ad arrivare al momento definitivo del Matrimonio spirituale l’anima deve ancora patire e purificarsi molto di più, anche se, come dice santa Teresa, «le seste e le settime dimore [Fidanzamento e Matrimonio] potrebbero facilmente essere congiunte, perché tra l’una e l’altra non vi è alcuna separazione» (6 M 4, 4).

Nel Fidanzamento «lo Sposo fa all’anima grandi grazie e la visita amorosamente... con grandi favori e diletti. Ma tali grazie non hanno niente a che vedere con quelle del matrimonio, poiché sono semplicemente delle disposizioni all’unione matrimoniale» (Ll 3, 25).

La Promessa di matrimonio può realizzarsi in diversi modi, a seconda delle attitudini e delle caratteristiche di ogni persona. Santa Veronica Giuliani afferma che il Signore le rinnovò il Fidanzamento sessanta volte. Questa Promessa si realizza in maniera quasi identica al Matrimonio spirituale, ma è un’unione non ancora definitiva né indissolubile.

Santa Teresa pone come esempio di Fidanzamento l’unione delle fiamme di due candele che formano una sola luce, ma che poi possono separarsi. Invece il Matrimonio mistico è come la pioggia che dal cielo cade in un fiume o nel mare: quelle acque rimangono inseparabili per sempre.

Il Fidanzamento non è un matrimonio indissolubile, ma piuttosto potremmo definirlo come una promessa certa che Gesù ci porterà fino a Lui. Da questo momento si fanno sempre più frequenti le visite di Gesù all’anima. Gesù le chiede una fedeltà totale, rimprovera le sue mancanze, vigila su di lei amorevolmente, la sostiene nella fatica e l’accompagna nel lavoro. L’anima pone in Lui ogni suo pensiero ed attende con ansia di unirsi a Lui quotidianamente nella comunione. Che meraviglie di intimità tra lo sposo e la sposa! La sposa gli è sempre grata, anche per le cose più semplici ed è disposta a sopportare qualsiasi sofferenza per piacergli.

Egli le chiede anime e di sacrificarsi per loro. La introduce nel suo Cuore divino e le svela i suoi segreti. Quanta sofferenza per l’indifferenza e i peccati delle anime, specialmente dei suoi consacrati! E l’anima piange per la sua impotenza e vuole consolarlo e riparare a tante offese. Gesù le consegna i suoi sacerdoti come figli e le fa sentire che è madre di tutti gli uomini.

In certe occasioni il Signore le dona le sue «carezze» attraverso fenomeni mistici come rapimenti e voli dello spirito, impeti, estasi, ecc. Inoltre la persona prova un grandissimo desiderio di fare penitenza per salvare le anime e di morire per stare definitivamente con lo Sposo. Quando Egli viene a visitarla le dona a volte delle gioie profonde ed una preghiera strana, incomprensibile (6 M 6, 10).

È talmente grande il desiderio di lei di diventare Sua sposa... che spesso l’anima si perde nel pensare al matrimonio promesso.

Padre Angel Peña


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