domenica 11 ottobre 2020

ORACOLI CONTRO GIUDA E GERUSALEMME

 


1. AL TEMPO DI GIOSIA 

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Vocazione di Geremia

17Tu, dunque, stringi la veste ai fianchi, àlzati e di’ loro tutto ciò che ti ordinerò; non spaventarti di fronte a loro, altrimenti sarò io a farti paura davanti a loro.

Ora il Signore vuole che il suo profeta vada e faccia il profeta senza alcuna paura. Lui è stato costituito profeta e profeta dovrà essere.

Tu, dunque, stringi la veste ai fianchi, àlzati e di’ loro tutto ciò che io ti ordinerò; non spaventarti di fronte a loro, altrimenti sarò io a farti paura davanti a loro.

Il profeta deve indossare la veste del profeta come segno esteriore dello spirito del vero profeta che indosserà. Lo spirito del profeta è di fortezza.

O Geremia indosserà lo spirito del vero profeta, andrà senza alcuna paura, o altrimenti sarà il Signore a fargli paura, a spaventarlo.

Ma la paura e lo spavento che vengono dal Signore sono infinitamente più grandi di quelli che vengono dagli uomini. Geremia deve temere solo Dio.

18Ed ecco, oggi io faccio di te come una città fortificata, una colonna di ferro e un muro di bronzo contro tutto il paese, contro i re di Giuda e i suoi capi, contro i suoi sacerdoti e il popolo del paese.

Non è Geremia che indossa lo spirito del profeta. È il Signore che lo riveste dello spirito del vero profeta. È il Signore che lo fa come una città fortificata.

Il Signore lo fa una colonna di ferro e un muro di bronzo contro tutto il paese, contro i re di Giuda e i suoi capi, contro i suoi sacerdoti e il popolo del paese.

Geremia è fatto dal Signore città fortificata, colonna di ferro, muro di bronzo contro re, capi, sacerdoti, popolo del paese. Il Signore lo rende invincibile.

Geremia è rivestito della stessa forza di Dio. Chi attacca Geremia è come se attaccasse il Signore. Essendo il Signore invincibile, così è anche Geremia.

Si pensi per un istante alla superiorità del Messia, che viene rivestito dello stesso Spirito che guida ogni azione del Signore. La superiorità è infinita.

Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. Su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e d’intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore. Si compiacerà del timore del Signore. Non giudicherà secondo le apparenze e non prenderà decisioni per sentito dire; ma giudicherà con giustizia i miseri e prenderà decisioni eque per gli umili della terra. Percuoterà il violento con la verga della sua bocca, con il soffio delle sue labbra ucciderà l’empio. La giustizia sarà fascia dei suoi lombi e la fedeltà cintura dei suoi fianchi.

Il lupo dimorerà insieme con l’agnello; il leopardo si sdraierà accanto al capretto; il vitello e il leoncello pascoleranno insieme e un piccolo fanciullo li guiderà. La mucca e l’orsa pascoleranno insieme; i loro piccoli si sdraieranno insieme. Il leone si ciberà di paglia, come il bue. Il lattante si trastullerà sulla buca della vipera; il bambino metterà la mano nel covo del serpente velenoso. Non agiranno più iniquamente né saccheggeranno in tutto il mio santo monte, perché la conoscenza del Signore riempirà la terra come le acque ricoprono il mare.

In quel giorno avverrà che la radice di Iesse sarà un vessillo per i popoli. Le nazioni la cercheranno con ansia. La sua dimora sarà gloriosa.

In quel giorno avverrà che il Signore stenderà di nuovo la sua mano per riscattare il resto del suo popolo, superstite dall’Assiria e dall’Egitto, da Patros, dall’Etiopia e dall’Elam, da Sinar e da Camat e dalle isole del mare. Egli alzerà un vessillo tra le nazioni e raccoglierà gli espulsi d’Israele; radunerà i dispersi di Giuda dai quattro angoli della terra.

Cesserà la gelosia di Èfraim e gli avversari di Giuda saranno sterminati; Èfraim non invidierà più Giuda e Giuda non sarà più ostile a Èfraim. Voleranno verso occidente contro i Filistei, insieme deprederanno i figli dell’oriente, stenderanno le mani su Edom e su Moab e i figli di Ammon saranno loro sudditi. Il Signore prosciugherà il golfo del mare d’Egitto e stenderà la mano contro il Fiume. Con la potenza del suo soffio lo dividerà in sette bracci, così che si possa attraversare con i sandali. Si formerà una strada per il resto del suo popolo che sarà superstite dall’Assiria, come ce ne fu una per Israele quando uscì dalla terra d’Egitto (Is 11,1-16).

Lo spirito del Signore Dio è su di me, perché il Signore mi ha consacrato con l’unzione; mi ha mandato a portare il lieto annuncio ai miseri, a fasciare le piaghe dei cuori spezzati, a proclamare la libertà degli schiavi, la scarcerazione dei prigionieri, a promulgare l’anno di grazia del Signore, il giorno di vendetta del nostro Dio, per consolare tutti gli afflitti, per dare agli afflitti di Sion una corona invece della cenere, olio di letizia invece dell’abito da lutto, veste di lode invece di uno spirito mesto.

Essi si chiameranno querce di giustizia, piantagione del Signore, per manifestare la sua gloria. Riedificheranno le rovine antiche, ricostruiranno i vecchi ruderi, restaureranno le città desolate, i luoghi devastati dalle generazioni passate.

Ci saranno estranei a pascere le vostre greggi e figli di stranieri saranno vostri contadini e vignaioli.

Voi sarete chiamati sacerdoti del Signore, ministri del nostro Dio sarete detti. Vi nutrirete delle ricchezze delle nazioni, vi vanterete dei loro beni. Invece della loro vergogna riceveranno il doppio, invece dell’insulto avranno in sorte grida di gioia; per questo erediteranno il doppio nella loro terra, avranno una gioia eterna.

Perché io sono il Signore che amo il diritto e odio la rapina e l’ingiustizia: io darò loro fedelmente il salario, concluderò con loro un’alleanza eterna. Sarà famosa tra le genti la loro stirpe, la loro discendenza in mezzo ai popoli.

Coloro che li vedranno riconosceranno che essi sono la stirpe benedetta dal Signore.

Io gioisco pienamente nel Signore, la mia anima esulta nel mio Dio, perché mi ha rivestito delle vesti della salvezza, mi ha avvolto con il mantello della giustizia, come uno sposo si mette il diadema e come una sposa si adorna di gioielli.

Poiché, come la terra produce i suoi germogli e come un giardino fa germogliare i suoi semi, così il Signore Dio farà germogliare la giustizia e la lode davanti a tutte le genti (Is 61,1-11).

Sublime ed infinita differenza tra il Messia e tutti gli altri inviati del Signore Dio. Il Messia non è rivestito di una forza di Dio, ma di tutto Dio.

Dio è la veste del Messia. Questa è la differenza sostanziale tra il Cristo di Dio e tutti gli altri. Gli altri hanno qualcosa. Lui è tutto di Dio, tutto in Dio.

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MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI


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