domenica 4 ottobre 2020

ORACOLI CONTRO GIUDA E GERUSALEMME

 


1. AL TEMPO DI GIOSIA 

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Vocazione di Geremia

11Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Che cosa vedi, Geremia?». Risposi: «Vedo un ramo di mandorlo».

Ora il Signore dialoga con il profeta. Dialoga per rivelargli le prime verità sul suo popolo. Gli chiede cosa vede e lui risponde che vede un mandorlo.

Mi fu rivolta questa parola del Signore: Che cosa vedi, Geremia? Risposi: Vedo un ramo di mandarlo. Il mandorlo è il primo albero che fiorisce.

Esso non fiorisce a primavera, ma non appena la luce comincia a crescere e il buio a diminuire. Per questo esso era detto il vigilante.

Dopo il solstizio d’inverno le ore di luce crescono e quelle di buio diminuiscono. Il mandorlo vigila e lo annunzia a tutti gli altri alberi perché si preparino.

12Il Signore soggiunse: «Hai visto bene, poiché io vigilo sulla mia parola per realizzarla».

Ecco la risposta del Signore: Anch’io sono il Vigilante. Il Signore però non vigila su alcuno. Vigila solo sulla sua Parola per realizzarla. Lui dice e fa.

Il Signore soggiunse: Hai visto bene, poiché io vigilo sulla mia parola per realizzarla. La Parola la dice il profeta. Essa però è realizzata dal Signore.

Questa verità va ben compresa. Non è il profeta che deve realizzare la Parola del Signore. Questo compito non gli appartiene. Non è suo.

Al profeta appartiene invece dire tutta la Parola del Signore. Lui la dice, Dio la realizza. Il profeta l’annunzia, Dio le dona compimento. Lui è il Vigilante.

Nessuna Parola del Signore cadrà mai a vuoto nella storia e nell’eternità. Se però il profeta non dice la Parola, lui diviene responsabile di grave omissione.

Una sola Parola avrebbe potuto salvare il mondo e Lui non l’ha detta. Il Signore gli imputerà questo gravissimo peccato di omissione.

13Mi fu rivolta di nuovo questa parola del Signore: «Che cosa vedi?». Risposi: «Vedo una pentola bollente, la cui bocca è inclinata da settentrione».

Ancora il Signore dialoga con il suo profeta chiedendogli cosa vede. Lui vede una pentola bollente, la cui bocca è inclinata da settentrione.

Se una pentola è bollente ed è inclinata da settentrione è segno che verserà ciò che bolle in essa verso il meridione.

Mi fu rivolta di nuovo questa parola del Signore: Che cosa vedi? Risposi: Vedo una pentola bollente, la cui bocca è inclinata da settentrione.

Di certo il Signore sta per annunziare al suo profeta una qualche sciagura che dal settentrione si verserà sul meridione e sul meridione vi è la terra di Canaan.

Vi è una sciagura che sta per riversarsi sul popolo del Signore ed anche su altri popoli. Il Signore la rivela al Profeta attraverso questo duplice dialogo.

Poiché è una sciagura profetizzata dalla sua Parola, Lui vigilerà perché si compia. Essa dovrà compiersi. Lo profetizza la Parola del Signore.

 14Il Signore mi disse: «Dal settentrione dilagherà la sventura su tutti gli abitanti della terra.

Il significato della caldaia vista dal Profeta è subito spiegato: dal settentrione dilagherà la sventura su tutti gli abitanti della terra.

Questa sciagura non riguarderà solo il popolo del Signore, ma tutti gli abitanti che vanno dal settentrione al meridione. Nessuno sarà escluso.

Come l’acqua che riversandosi dalla caldaia non lascia asciutto nessuno spazio, ma tutti coinvolge, così è della sventura che sta per abbattersi.

La sventura inizierà dal settentrione e man mano che essa avanzerà, colpirà ogni popolo e nazione sul suo cammino. Il Signore vigila perché si realizzi.

15Poiché, ecco, io sto per chiamare tutti i regni del settentrione. Oracolo del Signore. Essi verranno e ognuno porrà il proprio trono alle porte di Gerusalemme, contro le sue mura, tutt’intorno, e contro tutte le città di Giuda.

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MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI


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