domenica 10 gennaio 2021

ETERNITÀ

 


ANSIE DI ETERNITÀ

2.169. Ho ansie dell’Eterno, perché il mio cuore, creato per l’Infinito, reclama il suo riempimento d’eternità. (27-2-73)

2.170. La mia sete di Dio è torturante come la gelosia, terribile come la morte, accesa come il fuoco... Per questo, Amore, quando verrai a me? (27-4-67)

2.171. Cerco Dio con le reclamanti appetizioni del mio cuore ferito dal tocco di Jahvè, in cauterizzazione di suppliche eterne e in richieste d’incontro. (9-12-72)

2.172. Tutto il mio cuore, riarso, dice all’Amore divino, esprimendo l’amore che mi brucia: O ti dai a me come la mia anima necessita, o morrò! (16-9-61) 

2.173. O Eternità, Eternità amata!, sarà possibile che tu sia, un giorno non molto lontano, mio eterno possesso? (28-4-61)

2.174. Arriverà un giorno? Arriverà. In cui vedrò il tuo volto? Lo vedrò. E starò con te? Ci starò. E sarà per sempre? Lo sarà. Ed entrerò nella tua vita? Entrerò. Senza morire di gaudio? Senza morire. (15-11-74)

2.175. Ardo in ansie dell’Essere...! Lo vedrò tal qual è, domani...! Ogni giorno che passa è un giorno in meno per l’incontro definitivo. (15-2-76) 2.176. Il mio vivere è un costante appetire l’incontro con i fuochi di Jahvè, in una ardente richiesta di: Vieni a me!, in ansia irresistibile verso l’incontro nel giorno dell’Amore. (9-12-72)

2.177. Ho ansie come infinite, tendenze irresistibili, suppliche torturanti, impulsi incontenibili che mi lanciano all’incontro dell’Amore. (9-12-72) 2.178. Il mio spirito reclama l’eternità, davanti alla luce delle tue divine pupille che m’invitano a venire da Te. (6-1-67)

2.179. Che fame di Dio nel suo Essere e nelle sue Persone...! Che necessità di entrare«lì» per sempre, in quel giorno della luce, dopo aver attraversato l’abisso che ci separa dal Monte del Signore...!  (11-12-74)

2.180. Signore, come ha bisogno di Te il mio essere assetato e ansimante in urgenze immense! E come diviene lontano il giorno vicino dell’eternità, questo domani anelato, per l’anima sposa, che solo cerca la pienezza del suo essere con il Bene amato! (20-11-66)

2.181. Ardono in nostalgie le profonde caverne del mio cuore. Ho fame di Dio costantemente con la appetizione dell’assetato che inaridisce in ansie delle refrigeranti sorgenti. (9-12-72)

2.182. Quando le mie ansie di Dio aumentano, la mia sete mi inaridisce e le mie caverne bramano la loro pienezza; le vene del mio spirito cercano la Sorgente eterna delle acque inesauribili per riempirsi nel fiume dell’eterna Fonte, e nel suo torrente, restare sature dell’infinito Essere. (4-8-70) 2.183. Solo Dio è la sazietà della mia sete e il riempimento delle mie fami. (18-10-74) 

Madre Trinidad de la Santa Madre Iglesia

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