La Battaglia Finale del Diavolo
Il rafforzamento del nuovo orientamento nella Chiesa “post Fatima”
I mesi seguenti alla conferenza stampa del 26 giugno videro un’accelerazione improvvisa nei tentativi di imporre il nuovo orientamento nei confronti del Messaggio di Fatima e della Chiesa in generale.
Per esempio, il 29 giugno 2000, solo 2 giorni dopo la farsa alla quale aveva partecipato Gorbaciov, accadde un evento solo in apparenza non collegato a questi eventi, ma in realtà assai significativo. Il Cardinale Castrillón Hoyos inviò una lettera, in funzione di capo della Commissione Ecclesia Dei (al quale spetta in teoria il dovere di garantire l’accesso alla Messa Latina tradizionale per chiunque lo richieda). La lettera rendeva evidente, in maniera piuttosto sorprendente, una carenza generale di disciplina all’interno della Chiesa: Il Capitolo Generale (raduno) della Fraternità Sacerdotale di San Pietro (fondata da Papa Giovanni Paolo II per soddisfare i bisogni dei Cattolici tradizionali che non apprezzano i cambiamenti nella Chiesa) sarebbe stato soppresso. Non vi sarebbero state altre elezioni. I membri sacerdotali della Fraternità non sarebbero più stati in grado di eleggere nuovamente come proprio superiore Padre Josef Bisig, la cui rielezione nel Capitolo era data per certa a grande maggioranza. Il Cardinale Castrillón Hoyos avrebbe semplicemente imposto alla Fraternità un candidato di suo piacimento. Per di più, i rettori dei due seminari della Fraternità sarebbero stati rimossi e rimpiazzati con sacerdoti più progressisti.
I motivi di un simile comportamento, da parte del cardinale, sono contenuti nella sua lettera:
Sapete bene che il vostro seminario viene tenuto sotto osservazione da molte persone nella Chiesa e che deve essere esemplare in tutto tutti i suoi aspetti. In particolare, viene richiesto di evitare e combattere un certo spirito di ribellione nei confronti della Chiesa odierna, spirito che trova facilmente proseliti tra i giovani studenti i quali, come tutti i giovani, sono già di per se inclini a posizioni estreme e rigorose.275
In un’intervista successiva, rilasciata alla rivista 30 giorni, il Cardinale spiegò poi di aver unicamente cercato di aiutare la Fraternità “a trovare un equilibrio tra il loro Carisma iniziale e la riuscita del loro inserimento nella realtà ecclesiastica di oggi”.276
Consideriamo queste due frasi insieme: “un certo spirito di ribellione nei confronti della Chiesa odierna” e “il loro inserimento nella realtà ecclesiastica di oggi”. Ora, i seminaristi della Fraternità Sacerdotale sono dei Cattolici battezzati, nati e cresciuti nella Chiesa Cattolica mainstream. Si trattava di giovanotti che provenivano dalla corrente “popolare” della Chiesa e che erano entrati nei seminari della Fraternità per essere formati in via tradizionale e per celebrare la Messa Tridentina in Latino.
Eppure a questi giovani, che di certo non erano caduti in alcuno scisma (o presunto tale), viene detto che devono inserirsi nella “Chiesa odierna” e nella “realtà ecclesiastica di oggi”. Ma se sono già dei Cattolici, cos’è mai questa cosa in cui devono essere “inseriti”? È la Santa Chiesa Cattolica? Ovviamente no. Ciò di cui parla il cardinale, che ne sia cosciente o meno, è la Chiesa dell’Adattamento; la Chiesa del nuovo orientamento. Lo sappiamo perché i sacerdoti ed i seminaristi della Fraternità di San Pietro, voluta da Giovanni Paolo II, sono senza ombra di dubbio Cattolici, quindi se devono essere inseriti in qualcos’altro, di certo non si tratta della Santa Chiesa Cattolica ma di qualcosa di diverso, di nuovo e di inquietante.
Ecco perché parliamo di Adattamento Sergiano della Chiesa (per richiamare quell’infame “adattamento” della Chiesa Russo-Ortodossa alle richieste di Stalin e del Comunismo Sovietico, sotto il Metropolita Sergius). Non stiamo parlando di una Chiesa che è stata completamente soggiogata o che ha cessato del tutto la propria missione, perché queste sarebbero cose impossibili, vista la promessa di Nostro Signore che i cancelli dell’inferno non prevarranno mai sulla Sua Chiesa. Ci troviamo piuttosto di fronte ad un Cavallo di Troia, piazzato all’interno della Chiesa: una chiesa dentro la Chiesa, una collezione di comportamenti e pratiche del tutto nuove, mai viste prima nella storia della sua storia e che ora si desidera fare in modo che diventino esse stesse la Chiesa, prendendone il posto. Chiunque desideri far parte della “Chiesa odierna” deve acconsentire ad essere inserito in questa “realtà ecclesiastica di oggi”, all’interno pur sempre della perenne realtà ecclesiastica della Chiesa e a tutte le credenze e pratiche tradizionali che non sono mai state abolite e mai potranno esserlo, come affermato drammaticamente dallo stesso Benedetto XVI, quando dichiarò nel suo Summorum Pontificum che la Messa tradizionale in Latino non era “mai stata abrogata”. Eppure, anche se questa “realtà ecclesiastica di oggi” è solo un fenomeno temporaneo che Dio non tarderà a modificare, per via dei danni incommensurabili che ha arrecato alla Chiesa, il Cardinale Castrillón Hoyos ed i suoi collaboratori, seguendo la linea del Partito del nuovo orientamento della Chiesa – cioè l’Adattamento Sergiano al “mondo moderno” - fanno finta che questa condizione sia permanente. Non si potrebbe trovare una prova migliore dell’esistenza del nuovo orientamento della Chiesa – ovvero il suo Adattamento stalinista – del brutale trattamento che la Fraternità Sacerdotale ha subito ad opera del Cardinale. Tali azioni non saranno mai prese contro i Gesuiti o altri ordini sacerdotali che hanno minato la Chiesa alle sue fondamenta sin dal Vaticano II. Perché? Perché questi ordini, moralmente e dottrinalmente corrotti, aderiscono all’Adattamento, alla Linea del Partito, al nuovo orientamento. Nella crisi attuale, l’unica cosa che il Vaticano cercherà di realizzare con tutte le sue forze è l’Adattamento della Chiesa al mondo – non la giusta dottrina o la giusta pratica, che vengono calpestate in tutta la Chiesa quasi impunemente – ma solo l’Adattamento. Dopo la pubblicazione della prima edizione di questo libro abbiamo visto qualche cambiamento, specialmente da parte di Papa Benedetto XVI, al fine di sanare una situazione ormai divenuta insostenibile, ma questa purtroppo domina ancora il desolante panorama ecclesiastico odierno. Nel settembre 2000 abbiamo assistito ad un altro esempio drammatico di questo Adattamento della Chiesa. Tra il 12 ed il 19 settembre 2000, il Cardinale Roger Etchegaray si recò nella Cina Comunista per partecipare ad un “Incontro sulle Religioni e la Pace”. Mentre era in Cina, il Cardinale celebrò la Messa alla presenza dei vescovi scismatici dell‘APC, l’Associazione Patriottica Cattolica. Quella Messa fu celebrata nel santuario della Madonna dell’Ausilio ai Cristiani, che i Cinesi Comunisti hanno sottratto alla vera Chiesa Cattolica Cinese.277
L’APC fu fondata negli anni ‘50 per rimpiazzare la Chiesa Cattolica, dopo che Mao Tse-Tung aveva dichiarato “illegale” quest’ultima nella Cina Popolare. L‘ACP è quindi un’organizzazione umana creata da un governo Comunista e considerata la “chiesa” alla quale tutti i Cattolici Cinesi devono aderire, dimenticando la Chiesa Cattolica Romana, la cui sola esistenza è stata dichiarata “illegale” dal regime Comunista Cinese.
La costituzione dell‘ACP rifiuta categoricamente la sottomissione al Papa e dichiara che l’ACP è autonoma da Roma. I vescovi ed i sacerdoti dell’ACP sono quindi assolutamente scismatici per definizione.
Più di 100 vescovi sono stati consacrati illecitamente dalla ACP senza un’autorizzazione Papale, in violazione diretta del Codice di Diritto Canonico; quel che è peggio è che questi vescovi illecitamente consacrati hanno dichiarato pubblicamente la loro fedeltà assoluta al regime Comunista Cinese, mentre negano (come scritto nella costituzione dell’ACP) ogni legame o sottomissione al Papa. Come risultato, questi vescovi illeciti e coloro che li hanno consacrati, dovrebbero essere automaticamente scomunicati. Nel 1994 i vescovi dell’ACP hanno pubblicato una cosiddetta lettera pastorale nella quale appoggiavano la politica di controllo delle nascite in Cina, che include la pratica obbligatoria dell’aborto per le donne che abbiano già avuto un figlio, chiedendo ai Cattolici Cinesi di sostenere un tale abominio.
In breve, l’APC è un’organizzazione creata da Comunisti, controllata da Comunisti, apertamente scismatica ed eretica e a favore dell’aborto, creata dal demonio stesso e implementata grazie a Mao Tse-Tung e al suo successore, il “Presidente” Jiang. Il Vaticano, tuttavia, non ha ancora condannato questo scisma né ha emesso alcuna scomunica nei confronti di questo clero controllato dai Comunisti e pro abortista. Anzi, il Cardinale Etchegaray è andato in Cina a celebrare la Messa in presenza dei vescovi della ACP, in un Santuario Mariano che la ACP ha letteralmente rubato alla Chiesa Cattolica e ai suoi fedeli, con l’aiuto dei suoi sicari comunisti. Il Cardinale Etchegaray arrivò persino ad affermare che egli “riconosceva la fedeltà al Papa da parte dei Cattolici della chiesa ufficiale [ovvero dell’APC].” Fedeltà al Papa da parte di vescovi che incoraggiano l’aborto forzato e di quelle associazioni controllate dai Comunisti che rifiutano il primato papale nella loro propria costituzione? Che assurdità è mai questa?
Mentre il Cardinale Etchegaray si trovava in Cina, un sacerdote Cattolico di 82 anni appartenente alla Chiesa Cattolica “sotterranea”, che rimane in comunione con Roma, fu picchiato, ridotto in fin di vita e portato il prigione dalle “forze di sicurezza”.278 In accordo con l’Ostpolitik, il Vaticano non rilasciò nessuna dichiarazione di protesta per questo pestaggio quasi mortale subito da quel sacerdote, né protestò per gli altri numerosi arresti, imprigionamenti e torture subiti da vari sacerdoti, vescovi e membri del clero Cattolico da parte del regime Comunista Cinese. L’apparato Vaticano è tuttora incatenato a questo nuovo orientamento della Chiesa – “al Dialogo” con i nemici della Chiesa ed al silenzio, anche di fronte ad evidenti torture e persecuzioni patite dai fedeli Cattolici. È questo il frutto dell’abbandono della giusta opposizione al maligno, compiuta dal nuovo orientamento della Chiesa. E questa politica di Adattamento della Chiesa riuscirà, alla lunga, a far perdere la fede a milioni di fedeli in tutto il mondo, perché l’apparato Vaticano non si opporrà più al male, col giusto e deciso ardore di un tempo.
Anche qui possiamo vedere la differenza di trattamento che riceve chi rimane un Cattolico tradizionale, e quindi nient’altro che un ostacolo per il nuovo orientamento, rispetto invece a chi aderisce al nuovo orientamento senza alcuna riserva. In contrasto con questo favoreggiamento nei confronti dell’ACP da parte del Vaticano, l’Arcivescovo Marcel Lefebvre fu dichiarato pubblicamente scomunicato e scismatico in un motu proprio preparato per la firma del Papa, a sole 48 ore di distanza dalla consacrazione di quattro vescovi, senza autorizzazione Papale, da parte dello stesso Arcivescovo279 – un’azione che Lefebvre aveva deciso di intraprendere nel tentativo (da alcuni giudicato erroneo) di preservare tutti i dogmi e le Tradizioni Cattoliche in una Chiesa che sembrava essere impazzita.
I Comunisti Cinesi hanno consacrato (tramite vescovi un tempo cattolici) altri 100 vescovi, per la propria “chiesa” pro-abortista, senza avere alcuna autorizzazione papale, eppure il Vaticano non interviene. Al contrario, manda un Cardinale (niente meno) come suo rappresentante, perché si intrattenga amichevolmente con qualcuno di questi vescovi illeciti! Ma quando l’Arcivescovo Lefebvre consacra quattro vescovi per servire la Tradizione Cattolica, questi viene immediatamente gettato nell’oblio dallo stesso apparato Vaticano, malgrado l’Arcivescovo e quei quattro nuovi vescovi avessero sempre professato la loro fedeltà al Papa e stessero cercando di servire la Chiesa preservando la pratica ed il credo tradizionali del Cattolicesimo. Perché questa evidente disparità di trattamento? La risposta, ancora una volta, risiede nel fatto che l’Arcivescovo Lefebvre si è opposto all’Adattamento; i vescovi Comunisti in Cina, dall’altra parte, lo esemplificano.
Come abbiamo già visto, nel gennaio 2009 Papa Benedetto XVI ha sollevato numerose polemiche quando ha comunicato la sua intenzione di rettificare quell’evidente ingiustizia e rimuovere “la scomunica” dei vescovi Lefebvriani della Società di San Pio X. Ma la disparità di trattamenti continua. Oggigiorno, in una Chiesa devastata dal dissenso e dagli scandali ed in un mondo pieno di sette obiettivamente eretiche e scismatiche, solo i quattro vescovi della Società vengono ancora definiti “scismatici.” I praticanti del “nuovo orientamento” della Chiesa applicano la parola “scismatico” letteralmente a solo quattro persone in tutto il mondo: i vescovi Cattolici tradizionali della Società di San Pio X, della cui “riabilitazione” viene ora accusato il Papa. Quale migliore indicazione dello stato apocalittico in cui versa la Chiesa al giorno d’oggi, a sette anni di distanza dalla prima pubblicazione di questo libro?
Ma le cose stanno anche peggio di così. Secondo una Lettera Aperta di protesta al Cardinale Sodano e ad altri membri dell’apparato Vaticano, pubblicata dalla fondazione del Cardinale Kung, i sacerdoti dell‘ACP – la “chiesa” scismatica e pro-abortista, completamente in mano ai Comunisti – hanno ricevuto missioni canoniche e facoltà sacerdotali nelle diocesi Americane. Così, questi sacerdoti Comunisti celebrano la Messa e ascoltano le confessioni dei fedeli Cattolici nelle loro varie parrocchie, dove questi veri e propri agenti di un governo comunista imparano i peccati segreti di innumerevoli Americani, cosa che può ben servire come materiale di ricatto per i loro padroni Comunisti, in Cina.
Questi “sacerdoti” dell’ACP vengono inoltre collocati in posti dai quali possono avvelenare le menti ed i cuori dei penitenti Americani, con i loro consigli di stampo Marxista, confezionandoli come fossero indicazioni spirituali. Questo è stato confermato dall’Arcivescovo Levada di San Francisco (ora Cardinale e nominato Prefetto per la Congregazione per la Dottrina della Fede, a Roma), il quale ha rivelato che il Vaticano – e non v’è dubbio che il Cardinale Sodano sia coinvolto in questa decisione – aveva autorizzato i benefici di “una missione apostolica” a quei sacerdoti che appartengono alla chiesa dell’ACP, scismatica, pro-abortista e completamente in mano ai Comunisti.280
Ecco l’esempio di una visibile e chiara penetrazione dell’influenza Comunista all’interno del corpo della Chiesa. Non può esserci dimostrazione più drammatica dell’Adattamento. Ma la presenza di questi sacerdoti controllati dai Comunisti, nelle parrocchie americane, è solo un piccolo elemento dell’intero meccanismo ideato a Metz, in Francia, nel lontano 1962, quando il ponte levatoio della Chiesa fu abbassato e le potenze del mondo, i nemici giurati della Chiesa, iniziarono a marciare trionfalmente in essa, facendo sì che persino Papa Paolo VI parlasse di un‘invasione nella Chiesa da parte dei pensieri secolari.
Padre Paul Kramer
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