sabato 8 maggio 2021

Il “nuovo” Terzo Segreto

 


La Battaglia  Finale del Diavolo


ii) Le rivelazioni pubbliche e le rivelazioni private

Significativamente, nel MDF il Cardinale Ratzinger pone l’intero  fenomeno di Fatima in un contesto di “rivelazioni private” – che  possono essere definite “false” o “straordinarie” sulla base della loro  autenticità. Il Cardinale Ratzinger afferma che il Messaggio di Fatima,  come tutte le “rivelazioni private” riconosciute autentiche dalle autorità  della Chiesa, “… può essere un valido aiuto per comprendere e vivere  meglio il Vangelo nell’ora attuale; perciò non lo si deve trascurare.  È un aiuto, che è offerto, ma del quale non è obbligatorio fare uso”.  In altre parole, secondo il Cardinale Ratzinger, nessuno nella Chiesa  è obbligato a seguire il Messaggio di Fatima – non il Papa, non i  vescovi, non i sacerdoti e nemmeno i laici. Fatima, inclusa ovviamente  la Consacrazione della Russia e la devozione dei Primi Cinque Sabati  – è solo qualcosa di facoltativo. Se vogliamo, possiamo ignorarla del  tutto – come se il Miracolo del Sole non fosse mai avvenuto; come se  le richieste della Vergine di Fatima fossero state fatte da un fantasma!  Fatima è un mero “aiuto” che possiamo prendere o lasciare, a nostro  piacimento.

Uno tra i Papi più eruditi della storia, Benedetto XIV, affermò  giustamente che “un assentimento di fede cattolica non è dovuto  a rivelazioni approvate in tal modo”, ma che “queste rivelazioni  domandano piuttosto un assentimento di fede umana conforme alle  regole della prudenza, che ce le presenta come probabili e piamente  credibili”. Ma la citazione fatta dal Cardinale Ratzinger di quelle parole  di Papa Benedetto XIV sembra ignorare la straordinarietà di Fatima e  ciò che di fatto innalza quelle apparizioni al di sopra delle semplici  rivelazioni “private”: il grande Miracolo del Sole, una prova decisiva del  fatto che Fatima è molto più importante di una semplice apparizione  “piamente credibile”.

L’ex Cardinale Ratzinger, a quanto pare, ha mantenuto questo suo  approccio nei confronti di tutte le altre straordinarie rivelazioni degli  ultimi secoli. Ad esempio, egli ha ridotto le straordinarie rivelazioni  sulla Festa del Corpus Domini e del Sacro Cuore di Gesù, date a Santa  Margherita Maria Alacoque, ad un evento che ha avuto semplicemente  degli “effetti anche nella stessa liturgia”. Queste affermazioni sono  quasi una bestemmia, se si tiene conto di cosa accadde in Francia dopo  il disastroso ed impertinente rifiuto da parte di Luigi XIV, e dei suoi  due successori, di consacrare la Francia al Sacro Cuore - come aveva  richiesto Gesù Cristo a Santa Margherita Maria nella stessa rivelazione  “privata”.304

L’erronea concezione che il Cardinale Ratzinger ha nei confronti  della profezia è ancor più evidente nella seguente affermazione: 

... Occorre tener presente che la profezia nel senso della Bibbia non significa predire il futuro, ma spiegare la volontà di Dio per il presente e quindi mostrare la retta via verso il futuro. Colui che  predice l’avvenire viene incontro alla curiosità della ragione, che  desidera squarciare il velo del futuro;...

Questo equivale a negare il valore di qualsiasi profezia, cioè una  delle grazie più importanti tra quelle concesse liberamente, la gratia  gratis datae. La profezia riguarda spesso l’interpretazione corretta del  passato e del presente, ma in genere viene riconosciuta come predizione  del futuro. In questo caso le cose sono due: o Isaia, Davide, San Paolo  e lo stesso Gesù sono solo venuti “incontro alla curiosità della ragione”  ed i Padri della Chiesa ed i molti Dottori della Chiesa hanno desiderato  semplicemente “squarciare il velo del futuro”, oppure il Cardinale  Ratzinger è in errore. Lasciamo a voi la risposta. 

Forse il Cardinale Ratzinger ha voluto ridurre la profezia ai “segni  del tempo”, perché non era in grado di vedere i veri segni dei nostri  tempi, e cioè le chiese desolatamente vuote, l’eresia, l’apostasia, la  blasfemia, le perversioni sessuali e l’impurità, il neo paganesimo ed  in generale un generale disaccordo tra i vari vescovi ed i sacerdoti su  qualsiasi cosa avvenga nella Chiesa Cattolica o competa ad essa. L’unica  cosa su cui le alte gerarchie del Vaticano concordano oggigiorno è  nell’odio da riversare contro la teologia Cattolica tradizionale, che viene  da loro irrisa, così come l’idea stessa di una Conversione della Russia  alla Fede Cattolica. Stiamo parlando, ancora una volta, del conflitto tra  due visioni distinte della Chiesa, che hanno causato la grave ingiustizia  di cui stiamo discutendo e cioè la soppressione de facto del Messaggio  di Fatima nella sua interezza, impedendo che esso venga ascoltato ed  obbedito e mettendo pertanto a rischio, imminente e gravissimo, la vita  e le anime di miliardi di persone. 

Il Cardinale Ratzinger sembrava pensare che questi veri segni dei  tempi non avessero niente a che vedere col Concilio Vaticano II sul quale,  come fu affermato, sarebbe sceso per la seconda volta lo Spirito Santo. È  ovviamente falso, come possiamo vedere dai frutti, decisamente amari,  che l’albero del concilio ha potuto produrre in questi anni. Come disse  Nostro Signore: “Dai loro frutti li riconoscerete.” (Matt. 7:16).

Una volta diventato Papa Benedetto, tuttavia, l’ex Cardinale  Ratzinger ha ammesso - come abbiamo fatto notare nel Capitolo 7 - che  “in vaste zone della terra la fede è nel pericolo di spegnersi come una  fiamma che non trova più nutrimento,” che “nei decenni successivi al  Concilio Vaticano II, alcuni hanno interpretato l’apertura al mondo non  come un’esigenza dell’ardore missionario del Cuore di Cristo, ma come  un passaggio alla secolarizzazione”, che “si è smesso di parlare di certe  verità fondamentali della fede, come il peccato, la grazia, la vita teologale  e i novissimi [e] inconsciamente si è caduti nell’auto-secolarizzazione  di molte comunità ecclesiali; queste, sperando di compiacere quanti erano lontani, hanno visto [invece] andare via, defraudati e disillusi,  coloro che già vi partecipavano” e che il risultato di tutto ciò è “un  ambiente ecclesiale secolarizzato” e – un’ammissione incredibile! – “un  deserto senza Dio” proprio all’interno del mondo Cattolico. Si tratta  dei frutti amarissimi del Vaticano II! È difficile pensare che la Madonna  potesse ignorarli, non mettendoci in guardia contro di essi. Forse non è  lontano il momento in cui il Vaticano II verrà esplicitamente collegato  a questi disastri. Ad ogni modo, le affermazioni di Papa Benedetto sono  una vera e propria doccia fredda per gli “illuminati” che parlano ancora  indebitamente di “allarmismo” dei “Fatimiti”, tra i quali vi sono anche  coloro che contribuiscono alla stesura di questo libro. 

Per tornare allo sfortunato commento teologico contenuto nel MDF,  potremmo anche essere accusati di “far polemica”, ma alla luce  dell’insegnamento della Chiesa sulle profezie e dell’importanza che San  Paolo e la Chiesa attribuiscono a questo dono Divino, il concetto della  profezia contenuto nel MDF sfiora a dir poco l’eresia e la blasfemia.  Ridurre ad un semplice venire “incontro alla curiosità della ragione”  tutto quello che è accaduto dai Salmi fino a San Giovanni Bosco o  Fatima, equivale a considerare le Sacre Scritture, i Padri della Chiesa,  la Tradizione e tutte le straordinarie rivelazioni del futuro come una  sorta di spazzatura religiosa, a livello delle più infime ed insulse  pubblicazioni da supermercato. Suggerire che le previsioni di eventi  futuri contenute nelle profezie siano solo fabbricazioni della mente e  della curiosità umana è un insulto a Dio ed ai Santi; e questo non può  essere preso a cuor leggero. A pag. 38 del MDF il Cardinale Ratzinger  si riferisce ancora una volta alla svilente interpretazione del Cardinale  Sodano sul significato della visione: 

[essi]... non descrivono in senso fotografico i dettagli degli  avvenimenti futuri, ma sintetizzano e condensano su un medesimo  sfondo fatti che si distendono nel tempo in una successione e in  una durata non precisate.

Il messaggio che vogliono dare questi eminenti Cardinali è chiaro:  tutti questi eventi riguardano il passato e non contengono nessun  grande mistero.

Va fatto notare che il 13 maggio 2007, mentre si trovava al  Santuario Mariano Nazionale di Aparecida, in Brasile, Papa Benedetto  XVI ha affermato che Fatima è il messaggio più profetico del 20° secolo.  Quest’affermazione in pubblico potrebbe essere un tentativo di porre  rimedio alla sua precedente trivializzazione nei confronti di Fatima  e dei suoi contenuti profetici. Tuttavia, la Chiesa continua a soffrire  oggigiorno perché non prende abbastanza seriamente le profezie di  Fatima riguardo all’annientamento delle nazioni e alle tante anime che  stanno andando all’inferno. 

Padre Paul Kramer

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