La Battaglia Finale del Diavolo
ii) Le rivelazioni pubbliche e le rivelazioni private
Significativamente, nel MDF il Cardinale Ratzinger pone l’intero fenomeno di Fatima in un contesto di “rivelazioni private” – che possono essere definite “false” o “straordinarie” sulla base della loro autenticità. Il Cardinale Ratzinger afferma che il Messaggio di Fatima, come tutte le “rivelazioni private” riconosciute autentiche dalle autorità della Chiesa, “… può essere un valido aiuto per comprendere e vivere meglio il Vangelo nell’ora attuale; perciò non lo si deve trascurare. È un aiuto, che è offerto, ma del quale non è obbligatorio fare uso”. In altre parole, secondo il Cardinale Ratzinger, nessuno nella Chiesa è obbligato a seguire il Messaggio di Fatima – non il Papa, non i vescovi, non i sacerdoti e nemmeno i laici. Fatima, inclusa ovviamente la Consacrazione della Russia e la devozione dei Primi Cinque Sabati – è solo qualcosa di facoltativo. Se vogliamo, possiamo ignorarla del tutto – come se il Miracolo del Sole non fosse mai avvenuto; come se le richieste della Vergine di Fatima fossero state fatte da un fantasma! Fatima è un mero “aiuto” che possiamo prendere o lasciare, a nostro piacimento.
Uno tra i Papi più eruditi della storia, Benedetto XIV, affermò giustamente che “un assentimento di fede cattolica non è dovuto a rivelazioni approvate in tal modo”, ma che “queste rivelazioni domandano piuttosto un assentimento di fede umana conforme alle regole della prudenza, che ce le presenta come probabili e piamente credibili”. Ma la citazione fatta dal Cardinale Ratzinger di quelle parole di Papa Benedetto XIV sembra ignorare la straordinarietà di Fatima e ciò che di fatto innalza quelle apparizioni al di sopra delle semplici rivelazioni “private”: il grande Miracolo del Sole, una prova decisiva del fatto che Fatima è molto più importante di una semplice apparizione “piamente credibile”.
L’ex Cardinale Ratzinger, a quanto pare, ha mantenuto questo suo approccio nei confronti di tutte le altre straordinarie rivelazioni degli ultimi secoli. Ad esempio, egli ha ridotto le straordinarie rivelazioni sulla Festa del Corpus Domini e del Sacro Cuore di Gesù, date a Santa Margherita Maria Alacoque, ad un evento che ha avuto semplicemente degli “effetti anche nella stessa liturgia”. Queste affermazioni sono quasi una bestemmia, se si tiene conto di cosa accadde in Francia dopo il disastroso ed impertinente rifiuto da parte di Luigi XIV, e dei suoi due successori, di consacrare la Francia al Sacro Cuore - come aveva richiesto Gesù Cristo a Santa Margherita Maria nella stessa rivelazione “privata”.304
L’erronea concezione che il Cardinale Ratzinger ha nei confronti della profezia è ancor più evidente nella seguente affermazione:
... Occorre tener presente che la profezia nel senso della Bibbia non significa predire il futuro, ma spiegare la volontà di Dio per il presente e quindi mostrare la retta via verso il futuro. Colui che predice l’avvenire viene incontro alla curiosità della ragione, che desidera squarciare il velo del futuro;...
Questo equivale a negare il valore di qualsiasi profezia, cioè una delle grazie più importanti tra quelle concesse liberamente, la gratia gratis datae. La profezia riguarda spesso l’interpretazione corretta del passato e del presente, ma in genere viene riconosciuta come predizione del futuro. In questo caso le cose sono due: o Isaia, Davide, San Paolo e lo stesso Gesù sono solo venuti “incontro alla curiosità della ragione” ed i Padri della Chiesa ed i molti Dottori della Chiesa hanno desiderato semplicemente “squarciare il velo del futuro”, oppure il Cardinale Ratzinger è in errore. Lasciamo a voi la risposta.
Forse il Cardinale Ratzinger ha voluto ridurre la profezia ai “segni del tempo”, perché non era in grado di vedere i veri segni dei nostri tempi, e cioè le chiese desolatamente vuote, l’eresia, l’apostasia, la blasfemia, le perversioni sessuali e l’impurità, il neo paganesimo ed in generale un generale disaccordo tra i vari vescovi ed i sacerdoti su qualsiasi cosa avvenga nella Chiesa Cattolica o competa ad essa. L’unica cosa su cui le alte gerarchie del Vaticano concordano oggigiorno è nell’odio da riversare contro la teologia Cattolica tradizionale, che viene da loro irrisa, così come l’idea stessa di una Conversione della Russia alla Fede Cattolica. Stiamo parlando, ancora una volta, del conflitto tra due visioni distinte della Chiesa, che hanno causato la grave ingiustizia di cui stiamo discutendo e cioè la soppressione de facto del Messaggio di Fatima nella sua interezza, impedendo che esso venga ascoltato ed obbedito e mettendo pertanto a rischio, imminente e gravissimo, la vita e le anime di miliardi di persone.
Il Cardinale Ratzinger sembrava pensare che questi veri segni dei tempi non avessero niente a che vedere col Concilio Vaticano II sul quale, come fu affermato, sarebbe sceso per la seconda volta lo Spirito Santo. È ovviamente falso, come possiamo vedere dai frutti, decisamente amari, che l’albero del concilio ha potuto produrre in questi anni. Come disse Nostro Signore: “Dai loro frutti li riconoscerete.” (Matt. 7:16).
Una volta diventato Papa Benedetto, tuttavia, l’ex Cardinale Ratzinger ha ammesso - come abbiamo fatto notare nel Capitolo 7 - che “in vaste zone della terra la fede è nel pericolo di spegnersi come una fiamma che non trova più nutrimento,” che “nei decenni successivi al Concilio Vaticano II, alcuni hanno interpretato l’apertura al mondo non come un’esigenza dell’ardore missionario del Cuore di Cristo, ma come un passaggio alla secolarizzazione”, che “si è smesso di parlare di certe verità fondamentali della fede, come il peccato, la grazia, la vita teologale e i novissimi [e] inconsciamente si è caduti nell’auto-secolarizzazione di molte comunità ecclesiali; queste, sperando di compiacere quanti erano lontani, hanno visto [invece] andare via, defraudati e disillusi, coloro che già vi partecipavano” e che il risultato di tutto ciò è “un ambiente ecclesiale secolarizzato” e – un’ammissione incredibile! – “un deserto senza Dio” proprio all’interno del mondo Cattolico. Si tratta dei frutti amarissimi del Vaticano II! È difficile pensare che la Madonna potesse ignorarli, non mettendoci in guardia contro di essi. Forse non è lontano il momento in cui il Vaticano II verrà esplicitamente collegato a questi disastri. Ad ogni modo, le affermazioni di Papa Benedetto sono una vera e propria doccia fredda per gli “illuminati” che parlano ancora indebitamente di “allarmismo” dei “Fatimiti”, tra i quali vi sono anche coloro che contribuiscono alla stesura di questo libro.
Per tornare allo sfortunato commento teologico contenuto nel MDF, potremmo anche essere accusati di “far polemica”, ma alla luce dell’insegnamento della Chiesa sulle profezie e dell’importanza che San Paolo e la Chiesa attribuiscono a questo dono Divino, il concetto della profezia contenuto nel MDF sfiora a dir poco l’eresia e la blasfemia. Ridurre ad un semplice venire “incontro alla curiosità della ragione” tutto quello che è accaduto dai Salmi fino a San Giovanni Bosco o Fatima, equivale a considerare le Sacre Scritture, i Padri della Chiesa, la Tradizione e tutte le straordinarie rivelazioni del futuro come una sorta di spazzatura religiosa, a livello delle più infime ed insulse pubblicazioni da supermercato. Suggerire che le previsioni di eventi futuri contenute nelle profezie siano solo fabbricazioni della mente e della curiosità umana è un insulto a Dio ed ai Santi; e questo non può essere preso a cuor leggero. A pag. 38 del MDF il Cardinale Ratzinger si riferisce ancora una volta alla svilente interpretazione del Cardinale Sodano sul significato della visione:
[essi]... non descrivono in senso fotografico i dettagli degli avvenimenti futuri, ma sintetizzano e condensano su un medesimo sfondo fatti che si distendono nel tempo in una successione e in una durata non precisate.
Il messaggio che vogliono dare questi eminenti Cardinali è chiaro: tutti questi eventi riguardano il passato e non contengono nessun grande mistero.
Va fatto notare che il 13 maggio 2007, mentre si trovava al Santuario Mariano Nazionale di Aparecida, in Brasile, Papa Benedetto XVI ha affermato che Fatima è il messaggio più profetico del 20° secolo. Quest’affermazione in pubblico potrebbe essere un tentativo di porre rimedio alla sua precedente trivializzazione nei confronti di Fatima e dei suoi contenuti profetici. Tuttavia, la Chiesa continua a soffrire oggigiorno perché non prende abbastanza seriamente le profezie di Fatima riguardo all’annientamento delle nazioni e alle tante anime che stanno andando all’inferno.
Padre Paul Kramer
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