Il Mistero dell’Iniquità
I giochi di guerra della Russia
Il 17 febbraio 2004, l’analista alla difesa Russa Pavel Felgenhauer (un ex ufficiale del Ministero della Difesa Russo), annunciò sul giornale Russo The Moscow Times che: “l’esercito Russo ha iniziato un’esercitazione strategica considerata la più grande dai tempi dell’Unione Sovietica. La simulazione di guerra”, continuava Felgenhauer, “è assai sovietica, sia nello stile che nei contenuti, simulando un possibile conflitto con gli Stati Uniti ed i loro alleati”. Felgenhauer prosegue ponendosi una domanda assai legittima:
“Putin afferma costantemente che la Russia ha scelto la via della democrazia e delle riforme economiche di mercato, allora perché spende un sacco di soldi preparandosi a combattere una guerra nucleare con le democrazie occidentali…?”
La risposta a questa domanda è davvero spaventosa, ed è del tutto estranea al “controllo della percezione” imposto all’opinione pubblica dai mass media controllati da chi comanda realmente, cioè quel che il Presidente Eisenhower definì “il complesso industriale militare”, o per usare le parole di Lenin, “gli alti comandi”.
Ho già fatto notare la realtà di questo “Nuovo Asse” di paesi allineati contro gli Stati Uniti ed i loro alleati, che consiste principalmente in un’alleanza Mosca-Pechino, la cui esistenza è ben conosciuta dal governo degli Stati Uniti.365
Il Trattato di cooperazione tra Russia e Cina
Nel luglio 2001, Russia e Cina hanno firmato il Trattato di Cooperazione tra Russia e Cina, ed hanno dichiarato apertamente i loro interessi strategici contro gli Stati Uniti d’America. A questo punto potremmo riformulare la domanda di Felgenhauer in questo modo: “Se la Russia ha scelto davvero la via della democrazia e delle riforme economiche di mercato, allora …
“Perché si allinea con le potenze comuniste contro gli Stati Uniti e al tempo stesso si prepara a combattere una guerra contro le democrazie occidentali…?
La prima e più importante considerazione che dobbiamo fare al riguardo è che il “crollo dell’Unione Sovietica” è stato in realtà attentamente architettato in anticipo proprio dal Partito Comunista dell’Unione Sovietica. Christopher Story fa notare come l’apparente “crollo” del Comunismo, in realtà non è stato affatto tale, “semmai i sovietici hanno semplicemente smantellato il vecchio modello stalinista e hanno piuttosto rimesso in piedi un modello rivoluzionario leninista mondiale da lungo tempo studiato, aggiornato e galvanizzato.”366
Tutto questo è stato ammesso pubblicamente dal Tenente-Generale Lebed, citato dalla Itar-Tass – l’agenzia Stampa della Russia Comunista, il 19 agosto 1994. Lebed descrisse ‘“l’evento drammatico” predetto da Gorbaciov come:
“…una provocazione senza precedenti, pianificata e messa in atto su larga scala in modo brillante, nella quale i ruoli sono già stati determinati, sia per gli intelligenti che per gli stupidi, e in cui tutti hanno giocato la loro parte, coscienti o meno.”367
Sulla stessa falsariga ci sono le affermazioni del Direttore del secondo canale nazionale televisivo Russo, Oleg Poptsov, rilasciate alla Obshchaya Gazeta: “non dovremmo dimenticare che i rappresentanti del sistema politico precedente si sono tutti adattati splendidamente alla nuova realtà economica. Sono stati i primi a capire i fattori positivi di un sistema di capitalismo controllato dal governo. Erano dei buoni organizzatori, e sono stati pionieri nel commercializzare il loro paese.”368 Coloro ai quali si riferisce Poptsov, sono gli “ex” ufficiali del KGB e della GRU che avevano avuto un addestramento speciale e che, come afferma Story, “presero il controllo dell’economia e del sistema finanziario Russo tra il 1990 ed il 1991”.
Per questo motivo, il presidente Vladimir Putin – un tempo a capo della polizia segreta Sovietica – durante il suo discorso “Cheka” (predecessore del temuto KGB) del 20 dicembre 2001, affermò che “il risultato principale del lavoro svolto dai servizi di sicurezza nell’ultimo decennio è stato quello di farli diventare parte organica del governo democratico, una sua componente naturale e necessaria.”
Per questo motivo, conclude logicamente Story: “Una simile ammissione conferma quello che già si sapeva sulle persone a capo della politica di Mosca – e cioè il fatto che il governo Russo è ‘diretto’ e ‘occupato’ dai servizi segreti”, che rimangono sovietici e comunisti.369 Per Marx e Lenin il comunismo era un risultato del processo dialettico della rivoluzione mondiale (un processo che sembra andare in direzioni opposte – prima a destra, poi a sinistra, ma che finisce sempre nella direzione che vogliono i marxisti). Quando le potenze occidentali saranno state sconfitte dalle forze “progressiste” della rivoluzione mondiale comunista, allora vi sarà la “pace”, che per i marxisti equivale alla dominazione del mondo da parte del comunismo.
Padre Paul Kramer
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