giovedì 6 maggio 2021

La “Nuova” Guerra Fredda

 


Il Mistero dell’Iniquità


I giochi di guerra della Russia

Il 17 febbraio 2004, l’analista alla difesa Russa Pavel Felgenhauer  (un ex ufficiale del Ministero della Difesa Russo), annunciò sul giornale  Russo The Moscow Times che: “l’esercito Russo ha iniziato un’esercitazione  strategica considerata la più grande dai tempi dell’Unione Sovietica.  La simulazione di guerra”, continuava Felgenhauer, “è assai sovietica,  sia nello stile che nei contenuti, simulando un possibile conflitto con  gli Stati Uniti ed i loro alleati”. Felgenhauer prosegue ponendosi una  domanda assai legittima:

“Putin afferma costantemente che la Russia ha scelto la via  della democrazia e delle riforme economiche di mercato, allora  perché spende un sacco di soldi preparandosi a combattere una  guerra nucleare con le democrazie occidentali…?” 

La risposta a questa domanda è davvero spaventosa, ed è del tutto  estranea al “controllo della percezione” imposto all’opinione pubblica  dai mass media controllati da chi comanda realmente, cioè quel che il  Presidente Eisenhower definì “il complesso industriale militare”, o per  usare le parole di Lenin, “gli alti comandi”. 

Ho già fatto notare la realtà di questo “Nuovo Asse” di paesi allineati  contro gli Stati Uniti ed i loro alleati, che consiste principalmente in  un’alleanza Mosca-Pechino, la cui esistenza è ben conosciuta dal  governo degli Stati Uniti.365


Il Trattato di cooperazione tra Russia e Cina

Nel luglio 2001, Russia e Cina hanno firmato il Trattato di  Cooperazione tra Russia e Cina, ed hanno dichiarato apertamente i  loro interessi strategici contro gli Stati Uniti d’America. A questo punto  potremmo riformulare la domanda di Felgenhauer in questo modo:  “Se la Russia ha scelto davvero la via della democrazia e delle riforme  economiche di mercato, allora …

“Perché si allinea con le potenze comuniste contro gli Stati  Uniti e al tempo stesso si prepara a combattere una guerra contro le  democrazie occidentali…? 

La prima e più importante considerazione che dobbiamo fare  al riguardo è che il “crollo dell’Unione Sovietica” è stato in realtà  attentamente architettato in anticipo proprio dal Partito Comunista  dell’Unione Sovietica. Christopher Story fa notare come l’apparente  “crollo” del Comunismo, in realtà non è stato affatto tale, “semmai i sovietici hanno semplicemente smantellato il vecchio modello stalinista  e hanno piuttosto rimesso in piedi un modello rivoluzionario leninista  mondiale da lungo tempo studiato, aggiornato e galvanizzato.”366

Tutto questo è stato ammesso pubblicamente dal Tenente-Generale  Lebed, citato dalla Itar-Tass – l’agenzia Stampa della Russia Comunista,  il 19 agosto 1994. Lebed descrisse ‘“l’evento drammatico” predetto da  Gorbaciov come:

“…una provocazione senza precedenti, pianificata e messa in  atto su larga scala in modo brillante, nella quale i ruoli sono già  stati determinati, sia per gli intelligenti che per gli stupidi, e in cui tutti hanno giocato la loro parte, coscienti o meno.”367

Sulla stessa falsariga ci sono le affermazioni del Direttore del  secondo canale nazionale televisivo Russo, Oleg Poptsov, rilasciate alla Obshchaya Gazeta: “non dovremmo dimenticare che i rappresentanti  del sistema politico precedente si sono tutti adattati splendidamente  alla nuova realtà economica. Sono stati i primi a capire i fattori  positivi di un sistema di capitalismo controllato dal governo. Erano dei  buoni organizzatori, e sono stati pionieri nel commercializzare il loro  paese.”368 Coloro ai quali si riferisce Poptsov, sono gli “ex” ufficiali del  KGB e della GRU che avevano avuto un addestramento speciale e che,  come afferma Story, “presero il controllo dell’economia e del sistema  finanziario Russo tra il 1990 ed il 1991”. 

Per questo motivo, il presidente Vladimir Putin – un tempo a  capo della polizia segreta Sovietica – durante il suo discorso “Cheka”  (predecessore del temuto KGB) del 20 dicembre 2001, affermò che “il risultato principale del lavoro svolto dai servizi di sicurezza nell’ultimo  decennio è stato quello di farli diventare parte organica del governo  democratico, una sua componente naturale e necessaria.” 

Per questo motivo, conclude logicamente Story: “Una simile  ammissione conferma quello che già si sapeva sulle persone a capo  della politica di Mosca – e cioè il fatto che il governo Russo è ‘diretto’  e ‘occupato’ dai servizi segreti”, che rimangono sovietici e comunisti.369  Per Marx e Lenin il comunismo era un risultato del processo  dialettico della rivoluzione mondiale (un processo che sembra andare in  direzioni opposte – prima a destra, poi a sinistra, ma che finisce sempre  nella direzione che vogliono i marxisti). Quando le potenze occidentali  saranno state sconfitte dalle forze “progressiste” della rivoluzione  mondiale comunista, allora vi sarà la “pace”, che per i marxisti equivale  alla dominazione del mondo da parte del comunismo.

Padre Paul Kramer

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