La preghiera e la Messa nella vita del cristiano
Pregare Maria, nostra Madre
Infine voglio ricordarvi il momento mariano nella nostra vita di preghiera.
La Madonna è il sorriso materno di Dio. Dio l’ha predestinata ad essere la Madre del suo Figlio Unigenito, Gesù Cristo, nostro Redentore. Perciò dove c’è Gesù, lì trovate anche Lei, sua Madre, e non potete separare il Figlio dalla Madre. Gesù poi ha voluto che Maria diventasse anche Madre nostra. Non c’è dunque vita cristiana senza di lei.
Gli appuntamenti con la Madonna possono essere diversi e ognuno di voi ha certamente il suo modo personale di onorare la Vergine. La pietà cristiana ha inventato lungo i secoli una grande varietà e ricchezza di espressioni per cantare il suo amore alla Madonna. Ve ne ricordo due tra le più tradizionali e diffuse nel popolo cristiano: l’Angelus e il Santo Rosario. Sono forme complete di pietà mariana, perché sono preghiera, meditazione e contemplazione.
L’Angelus è ricordo e meditazione del mistero della Incarnazione del Figlio di Dio che prende la nostra natura umana nel grembo verginale di Maria Santissima. Da quel momento il tempo ha preso un’altra dimensione, quella divina, e noi al centro della giornata, a mezzogiorno, ricordiamo questo mistero rivolgendoci a Maria con le stesse parole dell’Angelo Gabriele. E’ come riconoscere che il tempo, cioè i nostri giorni, la nostra vita, sono misurati dal tempo di Dio, che è il tempo della salvezza. Alla Madonna piace molto questo saluto che, una volta assai diffuso nel popolo cristiano, sopravvive ora nella pietà personale di molti fedeli e negli ormai tradizionali “Angelus” domenicali del Papa con i pellegrini in Piazza San Pietro. Non dobbiamo farci riguardo di interrompere per qualche momento, a mezzogiorno, il nostro lavoro per rivolgere a santa Maria il saluto dell’Angelo accompagnandolo col nostro affetto filiale.
Riguardo al Santo Rosario, penso sia già abbastanza noto a tutti voi; si tratta forse di capirlo più profondamente. Non credete al solito pregiudizio della monotonia e delle facili distrazioni; due che si amano possono dirsi mille volte le stesse cose. Il Rosario è dedicare un quarto d’ora a nostra Madre dicendole cose belle e rivivendo con lei i misteri della vita di Gesù. Per capire il Santo Rosario dobbiamo farci piccoli, lasciarci prendere per mano dalla Madonna e percorrere insieme con lei le vicende gioiose, dolorose e gloriose della vita di Cristo.
Sforzatevi dunque di pregare il Santo Rosario facendovi semplici come i piccoli; il risultato sarà di innamorarvi di Cristo, e a poco a poco i misteri della sua vita resteranno come ricordi vivi e attuali dentro la vostra anima. Usate la fantasia, l’immaginazione, il cuore. Se necessario adoperate i “tempi morti”: i viaggi, i momenti di attesa...; e qualche volta, ad esempio nel sabato o nelle vigilie delle feste mariane, recitatelo in famiglia; vi assicuro che la Madonna non mancherà di benedire le vostre case.
Cercate, dunque, di alimentare dentro il vostro cuore una tenera devozione verso la Madonna, e non dimenticate che: “A Gesù si va e si “ritorna” sempre per Maria”.
(Cammino n.495). Perciò affidatevi a lei come figli, vogliatele bene, invocatela frequentemente, onorate le sue immagini e salutatela tutte le sere con l’Ave Maria prima di mettervi a letto, perché conservi casta la vostra giovinezza e pulito il vostro amore coniugale.
Ferdinando Rancan
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