venerdì 7 maggio 2021

Una chiamata urgente: l’assistenza al moribondo

 


“Fortificatevi con la preghiera, poiché, nell'ora in cui dovrete rendere i conti davanti alla Mia presenza, voi sarete soli e nudi… con le mani piene o vuote”.


Alcuni giorni dopo, stavo pregando la Coroncina della Divina Misericordia, quando ho sentito la voce del Signore che  mi diceva: 

“Fai attenzione a ciò che stai per vedere, non avere paura, ma è necessario che tu veda”. 

In quel momento, ho avuto la visione dell’interno di un ospedale. Vi si trovava un signore, che poteva avere tra i 50 ed i 65 anni (non potevo distinguere meglio la sua età, perché si vedeva che era infermo e molto debilitato). 

C'erano varie persone insieme a lui, alcune piangevano e tutte sembravano in attesa del suo decesso. Si sentivano dei  pianti disperati, l'uomo si contorceva per i dolori, sapeva di stare morendo e questo gli era insopportabile, non  l’accettava e diceva: “Come può essere che io debba morire...! Come può Dio permettere che io muoia...! Fate  qualcosa... non voglio morire!”.

Nel contempo, muoveva il suo corpo in modo agitato. Si ribellava davanti all’imminenza della sua morte. 

Era visibile il conflitto, la tortura, la mancanza di pace. Ero impressionata nel vedere che le persone che stavano  intorno a lui non contribuivano per niente a dare la pace a quell'Anima, nessuno pregava. Nel corridoio esterno, ho  visto che c’era un piccolo cortile, dove alcune persone conversavano e ridevano, alcune fumavano e bevevano; erano  totalmente estranee al sublime momento che stava vivendo, nel conflitto, quell'infermo a loro vicino... Pareva di  trovarsi davanti ad un qualsiasi evento sociale del quotidiano. Poi, vidi venire una Religiosa, ed il Signore mi disse: 

“È stata inviata da Mia Madre!”. 

Ho potuto, quindi, vedere la Vergine che, a distanza, contemplava la scena, con le mani giunte in preghiera, mentre le  lacrime scorrevano sul suo volto. C'era un Angelo a fianco dell'infermo e il suo aspetto era molto triste; con una mano  si copriva il volto, e con l'altra toccava il malato. Poi, l'Angelo si alzò in piedi e con le mani cercava di allontanare  dall’infermo tutte quelle ombre che si avvicinavano all'uomo. Queste figure erano deformi, sfigurate, avevano teste  come di cervi, orsi e cavalli, non potevo vedere in modo più chiaro, perché erano oscure. Quindi, la Religiosa è entrata  nella stanza e si è avvicinata al letto... 

Ha preso la mano del moribondo. 

Ha cercato di dargli una piccola Immagine Sacra, dicendogli qualcosa. 

L'uomo, però, ha sollevato la mano, facendo segno di respingerla.

La Religiosa ha insistito ancora ad avvicinargli l'Immagine, ma, con quel poco di forze che gli rimanevano, il  moribondo faceva cenno di no con la mano, respingendo quel gesto. 

Gridava, seccato. 

La Religiosa ha lasciato la stanza molto triste. Nel corridoio, ha preso il suo Rosario e ha cominciato a pregare. 

La gente, che la guardava, ha cominciato a sorridere in modo canzonatorio, non tenevano in alcuna considerazione  quanto fosse importante la sua preghiera in quel delicato momento. Lei li invitava a pregare, ma gli occhi e le smorfie  esprimevano chiaramente il loro rifiuto. Dopo pochi minuti, l'uomo morì.

Ho potuto, così, osservare che, quando la sua Anima andava separandosi, tutte quelle ombre le sono saltate addosso,  bloccandola: sembravano delle fiere, lupi e cani feroci che stavano smembrando la preda. 

Ma l'Angelo, immediatamente, si parò davanti a loro e, sollevando una mano, ordinò: “Fermi! Scioglietelo, deve prima  presentarsi davanti al Trono di Dio per essere giudicato!”. Alcune persone si misero a piangere, disperatamente,  intorno al defunto, o per meglio dire, in modo isterico. Compresi, allora, la differenza che c’è quando, invece, diamo  l'addio ad un'Anima che è in pace, e che parte, sperando nella Misericordia di Dio.

Catalina Rivas

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