lunedì 26 dicembre 2022

La volontà di Dio.

 


Accettare e fare, ecco la tua vita: accettare per fare il tuo dovere, è  il cammino della vita cristiana. 

Questi due elementi devono sempre stare uniti, completarsi l'uno  con l'altro, e intrecciarsi in modo da formarne uno solo. Del resto essi  sono veramente uno. Difatti sia in quello che accetti come in quello  che fai, non c'è che una cosa che abbia pregio, e che dia vita alla tua  accettazione come alla tua azione, ed è la volontà di Dio. Che cosa  accetti? quello che vuole Dio. Che cosa fai? quello che lui vuole.

Accetti e fai, perché lui lo vuole. Nell’uno e nell’altro caso è la sua  volontà che ti spinge; quella tu vedi, ami e segui. Il dovere non  sarebbe il dovere, se in non ci fosse la volontà di Dio; la tua  accettazione sarebbe vuota di senso, se tu non abbracciassi il  beneplacito divino. Ecco un paragone che ti farà comprendere meglio. Dimmi in un'ostia consacrata, che cosa è che valore per te? la  specie sacramentale o quello che è nascosto sotto le specie? Quando  ti comunichi è l’ostia in sé che ti preme di ricevere, oppure Nostro  Signore nell'ostia? Non è forse vero che questa per te non ha valore,  se non perché contiene il tuo Dio? 

Un'ostia non consacrata non è che un pezzo di pane, e tu non te ne  curi. Un'ostia consacrata invece contiene il tuo Dio, ed è ciò che adori  con maggiore amore. Tu sei felice di comunicarti!... 

Ora le cose da accettare e il dovere da compiere sono veri  sacramenti ed ostie, che contengono la volontà di Dio, cioè, Dio:  poiché la sua volontà è lui; e per te egli non è così presente in nessun  altro luogo come là dov'è la sua volontà, come presto ti farò vedere.  Se tu non cerchi questa volontà nel dovere e nell'accettazione, queste cose sono per te assolutamente vuote, vuote come un'ostia non  consacrata: e dovere ed accettazione non hanno maggior valore  d'una comunione con un'ostia non consacrata. Ma se vai al tuo dovere  per trovarvi la volontà di Dio, e se nelle disposizioni della Provvidenza  accetti la volontà di Dio, allora è la vera comunione, l'unione piena,  l'amplesso della tua volontà con quella di Dio.

Ed è in ciò la vera comunione, di cui la stessa comunione  sacramentale è un mezzo. Infatti comunione significa unione comune,  comune unione dell'uomo e di Dio. Ora l'unione con Dio si opera  soprattutto sotto forma di un'unione morale, vale a dire, di volontà.  L'unione tra Dio e l'uomo si compie quando la volontà dell'uomo  s'unisce a quella di Dio. Per conseguenza, allorché la tua volontà  incontra quella di Dio e vi aderisce, si fa una comunione. E l'unione fra  te e Dio non può compiersi in altro modo; perciò vedi che Dio per te  non è presente in nessun altro luogo come là dov'è la sua volontà:  non puoi incontrarlo che là. Il luogo del tuo incontro con lui è dunque  il dovere e l'accettazione, perché li vi è la sua volontà. È lì che la sua  volontà attende la tua, per unirsi ad essa. E se tu la vedi e l'abbracci,  ti comunichi realmente, poiché entri in unione con Dio. Ma se non la  vedi, sei come un infedele in presenza del SS. Sacramento. Questi  non sa affatto quello che c'è nella santa ostia, la quale per lui non è  che una cosa senza significato. E lo stesso succede del dovere e degli  avvenimenti della vita pel cristiano cieco, che non sa adorare in essi  la volontà di Dio. Va' dunque alla scuola di Dio per cercare la volontà  di Dio, e sarai in comunione con Dio.

François de Sales Pollien

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