sabato 24 dicembre 2022

Per quanto grandi possano essere le sofferenze, ricevetele con amore.

 


QUATTORDICESIMA LETTERA

Gratitudine, per le misericordie al suo corrispondente, e misura di sollievo mentre lui stesso è stato vicino alla morte, ma con consolazione nella sua sofferenza.

RENDO grazie a nostro Signore per averti sollevato un po', secondo il tuo desiderio.

Sono stato spesso vicino alla morte, anche se non sono mai stato così soddisfatto come allora. Per questo non ho pregato per avere un sollievo, ma per avere la forza di soffrire con coraggio, umiltà e amore. Ah, quanto è dolce soffrire con DIO! Per quanto grandi possano essere le sofferenze, ricevetele con amore. È un paradiso soffrire e stare con Lui; quindi, se in questa vita vogliamo godere della pace del paradiso, dobbiamo abituarci a conversare con Lui in modo familiare, umile, affettuoso; dobbiamo evitare che il nostro spirito si allontani da Lui in qualsiasi occasione; dobbiamo fare del nostro cuore un tempio spirituale, dove adorarlo incessantemente; dobbiamo vegliare continuamente su noi stessi, per non fare, né dire, né pensare nulla che possa dispiacergli. Quando la nostra mente è così occupata da DIO, la sofferenza diventa piena di unzione e consolazione.

So che per arrivare a questo stato, l'inizio è molto difficile, perché dobbiamo agire puramente nella fede. Ma anche se è difficile, sappiamo anche che possiamo fare tutto con la grazia di DIO, che non rifiuta mai a coloro che la chiedono seriamente. Bussate, perseverate nel bussare, e vi assicuro che Egli vi aprirà a suo tempo e vi concederà subito ciò che ha rimandato per molti anni. Addio. Pregatelo per me, come io lo prego per voi. Spero di vederlo presto.

Lawrence, Brother (Nicholas Herman, c. 1605-1691)


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