lunedì 26 dicembre 2022

Occorre lottare

 


LETTERA 29   

A Fr. Giovanni Garleanu 1, Roma S.l.G.C.  

Cracovia 25 IX 1919  

 

Carissimo  

 Non so se hai ricevuto la lettera che ti ho inviato circa un mese fa per mezzo delle Suore Nazaretane; ora, presentandosi una buona occasione, ti scrivo di nuovo. Non ti ho fatto sapere ancora della discussione che ho avuto in treno tra Roma e Bologna con un ebreo sulla religione cattolica: che il Messia è già venuto, che tale Messia è Gesù Cristo, che la Beata Maria è Vergine, che l'aldilà esiste, ecc. Alla fine mi promise di portare la «medaglia miracolosa» che aveva ricevuto da me, domandò di pregare per lui e, secondo quanto gli avevo consigliato, disse inoltre che da quel giorno avrebbe pregato la Beata Vergine Maria affinché, se è Immacolata e Madre di Dio, lo converta. Voi della MI, pregate qualche volta per lui e se avete l'occasione andate a fargli visita e mostrategli dei buoni libri, affinché abbia l'opportunità di approfondire la religione cattolica, che seriamente vuol conoscere (è un commerciante di stoffe).  

 Ci siamo scambiati i rispettivi indirizzi per la corrispondenza epistolare. Ecco il suo nome e indirizzo: Enrico Pitigliani - Via Amerigo Vespucci n. 41 Roma. Pregate per lui. (Se il P. Rettore [P. Stefano Ignudi] lo permette) fategli visita e attiratelo per mezzo dell'Immacolata.  

 In treno ho incontrato ancora un'altra persona che negava apertamente l'esistenza dell'inferno, ma davanti all'evidenza del ragionamento - mentre io invocavo continuamente l'Immacolata - ammise davanti a tutti l'insostenibilità della propria tesi, accettò la «medaglia miracolosa» dicendo che era il primo segno religioso che portava nella sua vita. Mi dispiace che abitiamo lontani. Ci siamo scambiati l'indirizzo. Gloria all'Immacolata.  

 Occorre lottare; fuori del collegio si presenta di frequente l'occasione di agire, anche se deve esserci sempre il tempo per la preghiera.  

 Come va la M.I. in collegio? Qui 13 dei nostri finora si sono iscritti alla Milizia dell'Immacolata2. Nella nostra giaculatoria ognuno è libero di aggiungere le intenzioni che vuole e questo da noi si fa abbastanza frequentemente. Sarebbe una bella cosa che ogni mese, ad esempio, le intenzioni particolari per le quali vogliamo pregare l'Immacolata fossero raccolte in schede (anche anonime o con le iniziali delle persone delle quali vogliamo la conversione) e collocate in una «cassetta» ai piedi dell'Immacolata (ad esempio della statua); così che sia un segno che le affidiamo a Lei e nello stesso tempo tutti comprendano (una volta per sempre) che, pregando con la nostra giaculatoria, noi vogliamo ricordare soprattutto coloro che sono raccomandati, affinché l'Immacolata interceda per loro. Inoltre (se al P. Rettore sembrerà opportuno) talvolta sarebbe conveniente elaborare ed esaminare insieme i seguenti argomenti: i rapporti dell'Immacolata con il nostro Ordine, con i peccatori, il metodo di discussione con i non credenti, gli scismatici, ecc., la natura e lo spirito della M.I. ecc., la storia della «medaglia miracolosa» ecc. Considerate se e fino a che punto vi piace, o meglio se e fino a che punto l'Immacolata desidera questo da voi.  

Ho saputo della grave malattia di Fr. Paolo Moratti.  

È ancora vivo? Scrivetemi al più presto. Almeno potrò pregare in suo suffragio.  

 Termino questo scritto pieno di errori sotto ogni aspetto, poiché lo spazio è terminato e sento che l'orologio suona le 10 e un quarto; domani mattina poi devo spedire la lettera.  

 Mandatemi la risposta o per il sacerdote che abita in via Mascherone 55 o per quello del collegio polacco che deve venire in Polonia.  

Indegno nel Padre s. Francesco  

Fr. Massimiliano M. Kolbe M.I.  

 Vorrei scrivere a Fr. Girolamo, ma non so se si trova a Roma. Saluti cordialissimi per lui.  

P. Pal è ancora nel collegio? Dove sta? Saluti di cuore. Monsignore [Domenico Jaquet] sta ancora in Svizzera? Se è con voi, salutatemelo, ringraziandolo per i suoi appunti, poiché ora mi sono utili per la scuola di storia ecclesiastica che devo fare.  

 Saluti a tutti gli altri e a ciascuno in particolare dei membri della M.I.  

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 Traduzione dal latino.  

(1) Cf. SK 28, nota 1. - (2) Dal primo registro degli iscritti alla M.I. in Polonia non è possibile sapere chi fossero queste 13 persone, perché fino al giorno 25 IX 19-19 risultano iscritte soltanto 5 persone, appartenenti tutte all'Ordine dei Frati Minori Conventuali. Maggior luce offre P. Alfonso Kolbe in Notatki o M.I., p. 4, dove afferma che il giorno 8 IX 1919 P. Massimiliano parlò della M.I. agli studenti di teologia del seminario dei Conventuali di Cracovia e distribuì loro le medaglie. Evidentemente P. Massimiliano ritenne quel momento come decisivo. Nel seminario teologico francescano di Cracovia c'erano allora quattro sacerdoti novelli: P. Giacinto Wanatowicz, P. Stanislao jodrychowski, P. Adamo Szot e P. Eustacchio Duda; e i chierici: Fr. Samuele Rosenbaiger, Fr. Bonaventura Podhorodecki, Fr. Alfonso Kolbe, Fr. Giorgio Wierdak, Fr. Domenico Bednarz, Fr. Valentino Skurzak, Fr. Norberto Uljasz, Fr. Gerardo Domka. In tutto, con il rettore P. Czeslaw Kellar, 13 persone.  


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