Santa Veronica Giuliani
FEDE (fiducia – abbandono in Dio)
“Io credo”: questa sola parola ha orientato tutta la vita di Veronica. Dio non è più estraneo, non è un’idea o una filosofia, è una persona con cui, nella fede, entriamo in un contatto vivo e profondo, capace di dare un senso nuovo a tutta la nostra esistenza. Con san Paolo Veronica può affermare: “So a chi ho creduto.”
64- Il Signore mi ha rimproverato: perché io non opero con pura fede, come Lui mi fa capire, volendomi in quest’esercizio. Ho sentito qualche effetto speciale, quando ho fatto qualche opera con vera fede. Così, per esempio, mi è successo qualche volta quando mi è stata richiesta qualcosa sopra le mie forze e mi sembrava impossibile. Nello stesso tempo mi sentivo ravvivare la speranza e la fede in Dio e facevo quell’opera con facilità. Questo atto mi dava tal vigore e mi apriva una strada più segreta: perché la fede fa crescere la virtù e avvalora ogni nostra operazione, in noi e coi prossimi. (D II, 732)
65- Questa fede pura è un atto di amore, il quale tiene l’anima così unita a Dio, che tutto quello che si fa, si opera, si pensa, mai ci allontana da Dio; anzi, ci pone tutti in Dio e si sta in Lui, come appunto sta il pesce nell’acqua. Do questa similitudine, per far capire quello che io provo in me. Il pesce, stando nell’acqua, qui ha la sua vita, e, se esce fuori di essa, muore; così mi pare ora di provare in me. Questa pura fede tiene il mio spirito così unito a Dio, che, qualche volta, mi sembra di nuotare in questo mare d’immensa bontà, misericordia e amore. Qui trovo la vera vita; qui mi ravvivo di nuovo a nuova vita; qui mi stabilisco di non voler altro che il volere di Dio; e questo lo voglio, per vivere in Lui e con Lui. Ma, per venire a questo, bisogna che io mi serva continuamente di questa pura fede. Senza di essa, sono appunto come il pesce fuori dell’acqua. (D II, 1139)
66- Il Signore mi rinforza e mi dona tanta fede, che vedo, come da una fonte vivente, scaturire quell’acqua purificante della divina presenza, che, a poco a poco, mi innaffia sì da sentirmi circondata da questa fonte di vita. Da tutti i lati mi sento circondare. Alla fine, mi sembra di essere in mezzo al mare. Non vedo più nè principio nè fine: allora sì che sempre più nuoto nella nave della divina presenza, la quale si fa così intima alla mia mente, che sembra che mai più abbia da partirsi. (D I, 447)
67- Se vi è qualche male questo è nostro, e non vi ha che fare Dio; se vi è qualcosa di bene, è di Dio; e sono tutte opere che Dio compie, mediante la sua potenza. Dico, col mio S. Paolo: Omnia possum, con quel che segue; e, dicendo così, nonostante mi trovi inabile e senta di non poter muovere un dito, nell’atto stesso mi sento rinvigorire tutte le membra dalla potenza di Dio e pare di sentire Dio operante in me, che mi tiene sempre in atto di pura fede: cioè talmente occupata con Lui, che altro pensiero non ho, che far tutto, con ogni purità di coscienza e puramente per Dio. (D II, 1137)
Silvia Reali
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