domenica 7 maggio 2023

Il figliol prodigo

 


"Miei amati fratelli e sorelle,

Per capire chi è Dio, fate riferimento alla parabola del figliol prodigo. E se le pagine dei Vangeli dovessero essere distrutte, sarebbe utile conservare almeno questa, dove si vede un Padre che veglia, che aspetta, apre le braccia, perdona e organizza una grande festa per il ritorno del figlio.

E nella partenza del giovane figlio considerate che questa parabola è molto attuale e riflette la situazione di molte famiglie. Infatti, giovani e meno giovani, quando ne hanno la possibilità, lasciano la casa paterna e ancor meglio quando mettono su famiglia. E così, spesso si allontanano dalla religione dei loro antenati, pensando di affermare la propria autonomia e di esercitare la propria libertà senza limiti o impedimenti, senza tenere conto di alcun consiglio dei genitori.

Lasciando la famiglia, immaginano di abbandonare un mondo di noia, monotonia e rituali obsoleti per immergersi in un mondo in cui pensano di avere successo, di essere felici e di avere la piena libertà di beneficiare di opportunità illimitate.

Ci sono molti cristiani o ex-cristiani che oggi vivono come se Dio fosse morto. Questo atteggiamento li incoraggia a ottenere tutto ciò che possono dalla vita, perché per loro non c'è altro. E ciò che viene prima di tutto per loro è la carriera, la posizione sociale, il divertimento, gli amici, i viaggi, ...... E con tutto questo, è difficile per loro dare tempo a Dio.

Ci sono sempre meno famiglie stabili e, di conseguenza, ancora più bambini vulnerabili. Anche le chiese si stanno svuotando e le giovani generazioni non trasmettono più la fede cristiana ai loro figli. Tuttavia, molti genitori si sono assunti la responsabilità di educare i propri figli affinché potessero arrivare al punto in cui si trovano ora.

È certo che il Signore Dio rispetta sempre le scelte, anche quella di metterlo da parte. Egli spera sempre che i suoi figli tornino sulla retta via e non impone nulla. Se decideranno di tornare, sarà una festa e voi sarete invitati a condividere la gioia del padre.

Non dimenticate mai che Dio ha tanto amato il mondo da mandare il proprio Figlio a vivere e morire in mezzo a voi - anche per voi che state leggendo queste righe. Vivete nella speranza che coloro che si sono allontanati dalla casa paterna, e spesso da Dio, un giorno vi faranno ritorno. E soprattutto non indurite il vostro cuore, come fece il figlio maggiore al ritorno del figliol prodigo, ma condividete la tenerezza di Dio.

Con tutta la tua famiglia in cielo, sotto la luce dell'Eterno Padre, con tutto l'amore del Signore Gesù, di sua madre la Beata Vergine Maria e dei fratelli del cielo che mi accompagnano, ti benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

07 Giugno 2011

Giovanni, tuo messaggero dal cielo".

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