lunedì 22 maggio 2023

Voci nel deserto

 


18 Maggio 2023

Figli miei carissimi,

Voi siete Miei, cioè vi voglio per il Mio Cielo e per stare con voi in eterno. Anche voi lo desiderate, ma spesso è un pio desiderio: vi lasciate assorbire da tante cose inutili! Siete spesso assorbiti da questa o quella attività che ha la sua ragione d'essere, ma spesso vi assorbe a tal punto da dimenticarvi di Me. Potreste facilmente alzare gli occhi al cielo solo per un momento, come guardate una persona cara mentre lavorate. Non vi disturba guardarli per un attimo, gli sorridete e tornate al vostro lavoro. Fate lo stesso con Me, alzate la testa per un momento per contemplarmi, sia in un racconto del Vangelo, sia sulla Croce, sia nella Santa Eucaristia. Pensate a Me tutto il giorno, siete in mia compagnia perché sono vicino a voi.

Che Dio vi benedica perché è contento delle vostre piccole interruzioni per offrirmi il vostro lavoro, i vostri pensieri, i vostri calcoli, le vostre difficoltà. Sì, io sono al vostro fianco e sono il vostro Amato.

Quando ero sulla terra, avevo anche il mio lavoro di falegname con mio padre Giuseppe e dopo di lui, da solo, perché era necessario per mantenere la vita quotidiana, quella di mia Madre, la mia, e per rendere servizio a tutti coloro che ci facevano conoscere le loro necessità. Io e mia Madre amavamo essere al servizio perché sapevamo che Dio amava tutte le sue creature, quindi come potevamo non rivolgerci a loro ed essere al servizio! Alcuni hanno ringraziato, altri no, e tutti i loro pensieri, non sempre positivi, non alteravano la nostra carità.

Mia madre era sempre disposta a fare a meno, anche del necessario, e a volte dovevo rallentare la sua diligenza. Sì, dobbiamo essere caritatevoli, ma in tutto c'è un limite a quello che possiamo fare, e mia Madre, senza peccato, si sarebbe data totalmente se Dio non le avesse riservato alcune necessità. Io l'ho trattenuta quando Dio ha voluto trattenerla e lei ha capito la necessità di conservare il necessario perché ne andava della nostra stessa vita. Dava e non si privava di dare, ma non era mai frivola nel dare.

La vita sulla terra obbliga a lavorare e la penitenza dell'uomo dopo il peccato originale è lavorare con intelligenza, coscienza, rettitudine e volontà. Gli uomini che hanno facilitazioni nel lavoro ricevono questa agevolazione dalla Divina Provvidenza e non devono farsene un vanto. Altri non hanno queste facilitazioni, ma questa è la loro sorte. La natura, diminuita dal peccato originale, è diventata profondamente diseguale; reagisce al sole, alla pioggia, al freddo o al caldo, e tutto ciò che produce è con la grazia di Dio. Da sempre ci sono stati periodi disuguali e gli uomini se ne sono accontentati. Hanno vissuto, bene o male, con difficoltà dovute a molti fattori personali o esterni, e poi alcuni sembravano cavarsela con più facilità di altri.

Dio sa tutto questo e io, come Figlio dell'uomo, ho vissuto queste esigenze materiali. Anche mia Madre le ha vissute ed entrambi, insieme a Giuseppe, abbiamo offerto a Dio le nostre difficoltà, la nostra fatica e spesso anche la mancanza di risultati nonostante gli sforzi reali.

Quando ho lasciato la mia vita lavorativa per iniziare la mia vita pubblica, ho incontrato le stesse difficoltà.

La natura umana ferita si entusiasma facilmente, ma è mutevole e spesso i seguaci delusi si ritiravano quando le mie parole li esortavano a lasciare le loro abitudini. Parlavo loro, ma passare dalle parole ai fatti era spesso difficile. In seguito, la rabbia dei dignitari, dei sacerdoti, degli scribi, dei farisei e dei leviti, li impressionò e molti si ritirarono dal seguire i miei fedeli per paura di ciò che avrebbero detto. Oggi è lo stesso. La massa dei fedeli segue i loro sacerdoti, i loro vescovi e le autorità della Chiesa, ma se si smarriscono come ai miei tempi, la massa continua a seguirli e a smarrirsi con loro.

Figli miei, vi ho detto tante belle parole, vi ho spiegato cosa sta succedendo nel vostro tempo, nel vostro tempo presente, ma ci sono tanti che non capiscono o che mi leggono in modo superficiale.

Leggete le mie parole, ascoltate alcune voci solitarie nella Chiesa che vi avvertono della china scivolosa su cui si sta precipitando l'umanità, sono voci di autorità, anche se così poche!

Ascoltateli, li sto innalzando per essere una voce nel deserto, ma così pochi di voi li ascoltano, siate uno di loro!

Vi benedico, vi amo, vi guido, e prendete l'unico sentiero su cui sono!

Il vostro Signore e il vostro Dio

Suor Beghe

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