LA VERGINE MARIA
“… Che cosa c’è che si oppone alla verità? Dove è questo esaltarti troppo? Solo perché ti dissi che ti mettevo vicino alla mia Divina Madre? Perché essendo stata Lei la depositaria di tutti i beni della mia Redenzione, la mettevo quindi, come Madre mia, come Vergine, come Regina, a capo di tutti i redenti, dandole una missione distinta, unica e speciale, che a nessun altro sarà data. Gli stessi Apostoli e tutta la Chiesa da Lei dipendono e da Lei ricevono. Non c’è bene che Lei non possiede; tutti i beni da Lei escono. Era giusto che, come Madre mia, dovessi affidare al suo Cuore Materno tutto e tutti. Abbracciare tutto e poter dare tutto a tutti, era solo della Madre mia.
Ora ti ripeto che, come Io mettevo la mia Mamma a capo di tutti e deponevo in Lei tutti i beni della Redenzione, così sceglievo un’altra vergine, che mettevo vicino a Lei, dandole la missione di far conoscere la mia D. Volontà. E se grande è la Redenzione, più grande ancora è la mia Volontà. E come nella Redenzione ci fu un principio nel tempo, non nell’eternità, così la mia Volontà Divina, sebbene eterna, doveva avere il suo principio di farsi conoscere nel tempo. Quindi, essendo che la mia Volontà esiste in Cielo e in terra ed è la sola, l’unica che possiede tutti i beni, dovevo scegliere una creatura a cui dovevo affidare il deposito delle sue conoscenze come ad una seconda madre, farle conoscere i pregi, il valore, le prerogative, affinché La amasse e gelosa ne conservasse il deposito.
E come la mia Madre Celeste, vera depositaria dei beni della Redenzione, è larga con chi ne vuole, così questa seconda madre sarà larga nel far conoscere a tutti il deposito dei miei insegnamenti, la santità della mia D. Volontà e il bene che vuol dare, come Essa vive sconosciuta in mezzo alle creature e come dal principio della creazione dell’uomo sospira, prega, supplica che l’uomo ritorni al suo principio, cioè nella mia Volontà, e che Le siano restituiti i diritti della sua sovranità sulle creature.
La mia Redenzione fu una, e Mi servii della mia cara Madre per eseguirla. La mia Volontà è anche una e Mi dovevo servire di un’altra creatura, che mettendola come a capo e facendo in lei il deposito, Mi doveva servire per far conoscere i miei insegnamenti e compiere i disegni della mia D. Volontà.
Quindi, dove è questo esaltarti troppo? Chi può negare che siano due missioni uniche e simili la Redenzione e il compimento della mia Volontà? Che, dandosi la mano tutte e due, la mia Volontà farà completare i frutti della Redenzione e restituirci i diritti della Creazione, mettendoci il suggello allo scopo per cui tutte le cose furono create? Perciò Ci interessa tanto questa conoscenza della missione della nostra Volontà, perché nessun’altra farà tanto bene alle creature come questa: essa sarà come compimento e corona di tutte le nostre opere…” (17°, 15-4-1925)
negli scritti di Luisa Piccarreta
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