Secondo le visioni del
Ven. Anne Catherine Emmerick
LA VITA DI GESÙ CRISTO E DELLA SUA SANTISSIMA MADRE
(Dalla nascita di Maria Santissima alla morte di San Giuseppe).
Presentazione di Gesù al Tempio
All'avvicinarsi del giorno in cui la Madonna avrebbe dovuto presentare il suo Primogenito al Tempio e riscattarlo secondo la Legge, si fecero i preparativi affinché la Sacra Famiglia potesse recarsi al Tempio e da lì tornare a Nazareth. Già la domenica 30 i pastori avevano portato ciò che Anna aveva lasciato. La grotta del presepe, la grotta laterale e la grotta di Maraha erano completamente vuote e pulite. Giuseppe le aveva lasciate nelle condizioni in cui le aveva trovate. Vidi Maria e Giuseppe con il Bambino visitare per l'ultima volta la grotta e salutare il luogo. Hanno steso la cartella dei Re nel luogo in cui era nato Gesù, vi hanno deposto il Bambino e hanno pregato. Da lì andarono al luogo della circoncisione e anche lì si fermarono a pregare. All'alba vidi la Vergine seduta sull'asino che i pastori avevano lasciato sellato davanti alla grotta. Giuseppe teneva il bambino mentre Maria si metteva comoda e poi glielo dava. La Vergine era seduta in modo che i suoi piedi, un po' sollevati, poggiassero su un'assicella. Portava il Bambino contro il suo petto, avvolto nel suo grande mantello, mentre lo guardava piena di felicità. Sull'asino c'erano solo due trapunte e due piccoli fagotti, tra i quali c'era Maria. I pastori li salutarono con grande emozione, accompagnandoli per un certo tratto. Non fecero la stessa strada per cui erano venuti, ma passarono tra la grotta della mangiatoia e la grotta della tomba di Maracana, percorrendo il lato orientale della strada per Betlemme, in modo che nessuno li vedesse.
Oggi li ho visti seguire la strada a passo lento, percorrendo la distanza abbastanza breve da Betlemme a Gerusalemme. Hanno impiegato molto tempo perché si sono fermati spesso. A mezzogiorno li ho visti fermarsi su dei sedili intorno a un pozzo coperto, mentre due donne si avvicinavano a Maria e portavano due brocchette di acqua mista a balsamo e dei panini. L'offerta che Maria avrebbe offerto nel tempio era in un cesto appeso al fianco dell'asino. Questo cesto aveva tre scomparti: due, coperti, contenevano frutta; il terzo era una gabbia traforata con dentro due colombe. All'alba li vidi entrare nella piccola casa di due anziani mariti che li accolsero con grande affetto: erano a un quarto di lega da Gerusalemme. Erano Esseni, parenti di Jeanne Chusa. Il marito era occupato a lavorare nell'orto, a potare le siepi, e si occupava del ciglio della strada.
Trascorsero l'intera giornata nella casa di questi anziani. Maria trascorse la maggior parte della giornata da sola con il Bambino in una stanza; lo teneva accanto a sé su un tappeto. Maria era sempre in preghiera e sembrava prepararsi alla cerimonia che si sarebbe svolta di lì a poco. In quell'occasione ebbi un avvertimento interiore sul modo in cui dovevo prepararmi alla Comunione. Vidi diversi angeli apparire nella stanza adorando il Bambino Gesù. Non saprei dire se Maria li abbia visti, anche se credo di sì, perché era molto emozionata; d'altra parte, i padroni di casa prestavano ogni tipo di attenzione a Maria, percependo qualcosa di straordinario nel Bambino Gesù.
Alle sette di questa sera ho visto il vecchio Simeone. Era un uomo anziano e magro, con la barba corta. Questo sacerdote aveva una moglie e tre figli, di cui il più giovane aveva circa vent'anni. Abitava vicino al tempio e lo vidi percorrere un corridoio stretto e buio fino a una cella a volta, aperta nelle spesse mura. Vidi solo un'apertura attraverso la quale si poteva guardare all'interno. Il vecchio era inginocchiato in preghiera come in estasi. Un angelo gli apparve e gli disse di prestare attenzione al primo bambino che sarebbe apparso la mattina seguente nel tempio, perché quel bambino era il Messia tanto atteso. Lo avvertì che sarebbe morto dopo aver visto il Messia. Lo spettacolo fu ammirevole. La cella fu inondata di luce e il vecchio Simeone si riempì di gioia. Quando tornò a casa, raccontò alla moglie ciò che gli era accaduto e, quando lei andò a riposare, vidi di nuovo il vecchio in preghiera. Quando ho visto i pii israeliti di allora pregare e i sacerdoti, non li ho mai visti fare le ridicole contorsioni che fanno gli ebrei di oggi; invece, li ho visti talvolta darsi alla disciplina. Ho visto che anche la profetessa Anna ha avuto una visione mentre pregava nella sua cella del tempio, riguardo alla presentazione del bambino Gesù. Questa mattina, prima dell'alba, ho visto la Sacra Famiglia in compagnia dei padroni di casa, che usciva dalla locanda per recarsi al tempio di Gerusalemme con la cesta contenente le offerte da presentare. Sono entrati prima in un cortile vicino al tempio, circondato da mura, e mentre Giuseppe e il padrone di casa sistemavano l'asino sotto una tettoia, la Madonna è stata accolta molto fraternamente da un'anziana donna che l'ha condotta più avanti lungo un corridoio coperto. Avevano con sé una lanterna, perché non era ancora giorno. Dall'ingresso, in quel passaggio, uscì il vecchio Simeone per incontrare Maria. Pronunciò alcune parole di gioia, prese il Bambino tra le braccia, lo strinse al cuore e si affrettò per un'altra strada verso il tempio. Era così ansioso di vedere il Bambino, a causa di ciò che gli aveva detto l'angelo, che volle aspettare l'arrivo delle donne, per poter vedere prima ciò che aveva tanto desiderato. Simeone indossava lunghe vesti, come erano soliti fare i sacerdoti quando non erano al lavoro. L'ho visto spesso nel tempio e sempre in veste di sacerdote, ma senza occupare una posizione molto alta nella gerarchia. Si distingueva per la sua pietà, semplicità e saggezza.
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