Vergine prudentissima
Quando a Santa Bernardetta fu chiesto se la Madonna è bella, la veggente rispose stupita: “Se la Madonna è bella? Se la vedessi, il tuo unico desiderio sarebbe quello di morire per vederla per sempre”.
Suor Lucia di Fatima, riferendosi alla Vergine Maria, disse: “Era una signora più luminosa del sole”.4 La Beata Vergine Maria brilla, non perché abbia una luce propria, ma perché non ha mai ostacolato la luce di Dio.
Se i casti brillano, e brillano così tanto, non irradiano una luce propria, ma quella di Dio, che li penetra senza ostacoli.
Per capire la luminosità della castità, guardate gli occhi di un bambino. Che cosa li differenzia dagli occhi degli adulti? Sono occhi sinceri (= “senza cera”), trasparenti. Lo sguardo di un bambino è qualcosa di misterioso. È uno sguardo che ci interroga. Il bambino non ha ancora imparato a indossare maschere e non ha accumulato sporcizia nei suoi occhi. Quando ci guarda, si rivela per quello che è. E sembra vedere qualcosa che noi non vediamo. Così sono le persone caste5.
Nell'età adulta, la castità deve essere mantenuta con una costante vigilanza.
“Vegliate e pregate per non cadere in tentazione. Perché lo spirito è pronto, ma la carne è debole” (Mt 26,41).
Quando si tratta di castità - dice Madre Maria Helena Cavalcanti - non ci sono né forti né deboli. Ci sono prudenti e imprudenti.
Prudenti sono coloro che, riconoscendo la propria debolezza, fuggono le occasioni di peccato e sono grati a chi li aiuta con consigli ed esortazioni.
Imprudenti sono gli stolti che, pur essendo deboli, si ostinano a pensare di essere forti, di non commettere ciò che altri hanno già commesso, di rifiutare le raccomandazioni dei genitori e la vigilanza degli altri.
La castità può essere mantenuta solo attraverso la prudenza. Non per niente la Litania della Madonna la chiama “Vergine prudentissima”. Gli imprudenti, anche se pregano, anche se pregano molto, finiranno per cadere, e la loro caduta sarà grande.
Per preservare la castità, non possiamo essere troppo prudenti. I giovani che hanno perso incautamente la loro verginità e che hanno riconosciuto troppo tardi la loro debolezza, sanno che non è esagerato chiedere che gli amanti non siano mai soli.
che gli amanti non siano mai soli che ci sia sempre una terza persona presente;
di uscire sempre in un luogo ben illuminato
che evitino qualsiasi contatto fisico che possa causare eccitazione, sia in loro stessi che nell'altro.
Vale la pena ricordare - e non lo sottolineerò mai abbastanza - che la castità è un tesoro: “un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, e nella sua gioia va a vendere tutto quello che ha e compra quel campo” (Mt 13,44).
Le ricette per perdere peso che si concentrano sulla privazione del cibo e sulle proibizioni di solito non hanno successo. È necessario qualcosa che sostituisca gli alimenti proibiti agli obesi.
Anche Gesù, durante il suo digiuno, nonostante la privazione del pane e la fame, resistette al diavolo dicendo: “L'uomo non vive di solo pane, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio” (Mt 4,4). Perciò la predicazione sulla castità deve essere accompagnata da tutto ciò che di positivo essa può offrire, a compensazione delle privazioni che richiede: il vero amore, la visione di Dio, la conoscenza di Dio, la gioia.
Non dobbiamo mai dimenticare questa beatitudine fondamentale riservata ai casti: “Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio” (Mt 5,8).
Pe. Luiz Carlos Lodi da Cruz
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