La Chiesa
Maria: “Il Signore è arrabbiato perché il suo popolo si è allontanato, perché non lo vuole più, perché non lo confessa più, perché dice: non c'è Dio. Per questo deve dimostrare di essere Dio. Eppure un tale potere gli viene fatto nella sua santa Chiesa, in questa unica istituzione di salvezza fondata da mio Figlio, che solo è rimasta fedele a Lui, mentre tutte le altre, al di fuori di essa, si sono allontanate”.
Gesù: “Guardate, miei servi, ora che l'intera razza umana si è allontanata così tanto dalla retta via che il diluvio dell'incredulità sale sempre più in alto e un nuovo diluvio sembra spazzare via dalla terra tutto ciò che è buono, ho posto la mia Chiesa, l'Arca di Noè, in questo diluvio, e in questa arca ho chiamato voi, i miei sacerdoti”. “Ma ora che l'unico regno che ho stabilito qui sulla terra, cioè la Mia Chiesa, è diventato esso stesso così pallido e marcio che Satana può fare il suo gioco con i cristiani”.
“La Chiesa cattolica è il centro della salvezza e ha un braccio onnipotente in unione con Dio”.
“Tutti coloro che si trovano nella piccola nave di Pietro saranno salvati se si fermano solo sul bordo più esterno di questa nave e non si immergono nel diluvio dell'incredulità, se vengono dai miei servitori con un cuore pentito e confessano la loro colpa”. “Ecco, il Mio Spirito guida la Chiesa. È un bene per tutti coloro che, tra i figli degli uomini, sono sotto la guida di questo Spirito, ed è un bene per tutti coloro che camminano sotto la vela della piccola nave di Pietro”.
Barbara Weigand: O figli benedetti della Chiesa cattolica. Tenete fede a questo vessillo che vi precede, al vessillo della croce che viene portato davanti a voi.
Gesù: “Il Mio Cuore ha ancora molti figli fuori da portare, perché ci sono tanti membri del Mio Corpo che Mi disprezzano, che Mi deridono. E la Mia Chiesa, la Mia Sposa, aspetta e aspetta, sta nella sala d'attesa e cerca i suoi figli perduti. La sua gioia pasquale è ancora troppo spenta e appassita, non è ancora scoppiata la rosa piena in cui potrebbe gioire”.
Barbara Weigand
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